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  • Desideravo conoscere il mio Grande Creatore

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  • Desideravo conoscere il mio Grande Creatore
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1970
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  • CERCAVO DI CONOSCERE
  • SULLA STRADA GIUSTA
  • MINISTERO IN SERVIZIO CONTINUO
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1969
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1970
w70 15/11 pp. 696-699

Desideravo conoscere il mio Grande Creatore

Narrato da Anna E. Zimmerman

SONO grata dei sessantatré anni trascorsi da quando dedicai la mia vita al mio Grande Creatore. Di questi anni ne ho dedicati oltre cinquantotto al servizio continuo! Che privilegio è stato! Eppure, continuo a rammentare a me stessa la giusta attitudine raccomandata da Cristo Gesù ed espressa con le parole: “Siamo schiavi buoni a nulla. Ciò che abbiamo fatto è quanto dovevamo fare”. — Luca 17:10.

Vorreste sapere che cosa mi indusse a intraprendere la vita del ministro della “buona notizia del regno” in servizio continuo? Ecco, nacqui nel 1895 nel villaggio di Blue Ball nella Pennsylvania orientale e crebbi nella vicina città di New Holland. Fu lì nella mia prima infanzia, mentre spesso ammiravo la bellezza dei cieli stellati, che cominciò a nascere in me il desiderio di sapere di più intorno al mio Grande Creatore. Come Davide dell’antichità mi meravigliavo per come ‘i cieli dichiaravano la gloria di Dio’. Ma come potevo conoscerlo meglio? I miei genitori non conoscevano il proposito di Dio. Non sapevano neppure se aveva un nome. — Sal. 19:1.

CERCAVO DI CONOSCERE

Presto mi resi conto che anche mio padre cercava la verità intorno a Dio e ai suoi propositi. Spesso gli sentivo dire a mia madre: “So che non abbiamo la verità della Bibbia, ma so che qualcuno in qualche posto ce l’ha, e la cercherò finché non la troverò”. Frequentava una chiesa diversa ogni domenica, rimanendo dopo i servizi per fare domande ai ministri su “inferno”, “immortalità dell’anima” e “trinità”. Al suo ritorno la mamma e io gli facevamo sempre la domanda: “Hai trovato la verità?” La sua risposta era sempre: “No”.

Ricordo che corsi dietro a una signora e a suo marito diretti alla stazione ferroviaria. Vedete, avevano lasciato un trattato alla nostra porta e mentre lo porgevo a mio padre, egli aveva osservato: “Potrebbero avere la verità”. Quello mi bastò. Corsi loro dietro, e quando li raggiunsi presi per mano la signora e li invitai a tornare indietro perché “Papà dice che potreste avere la verità sulla Bibbia”. Immaginate quanto furono sorpresi?

Offrii loro anche l’alloggio gratis per una notte, la cena e la colazione. La signora chiese quanti anni avevo. Risposi: “Ho nove anni”. Non si potevano biasimare se declinarono l’invito.

SULLA STRADA GIUSTA

Al principio della seguente primavera, nel 1905, uno Studente Biblico fece domanda per essere assunto nell’ufficio di mio padre. Egli ricevette l’impiego e noi ricevemmo la verità. Quel giorno papà lo portò a casa a pranzo e ce lo presentò. Come fui emozionata quando sentii papà dire: “Finalmente abbiamo trovato la verità!” Pare che avessero parlato della Bibbia dalle sette di quella mattina. Il resto della giornata e fino a notte inoltrata ebbi la gioia di assistere alla conversazione. Alla fine apprendemmo che il nome di Dio è Geova e che egli ha effettivamente una congregazione sulla terra.

Subito dopo, udimmo che Charles T. Russell, primo presidente della Società Torre di Guardia, avrebbe fatto un giro nel Canada e negli Stati Uniti, parlando sul sorprendente tema “All’inferno e ritorno”. Furono prese disposizioni per includere nel suo itinerario la nostra città di Lancaster. La conferenza fu estesamente annunciata, anche per mezzo di insegne sul davanti di ogni vettura del tram, con l’insolito titolo, che divertì molti. Ma il Teatro dell’Opera era gremito, e fu manifestato tanto interesse che subito dopo venne organizzata una congregazione.

Parenti, amici e molti altri mostrarono presto interesse e dedicarono la loro vita a Geova. Nel 1907 fui battezzata per simboleggiare la mia dedicazione. Ciò avvenne a Norfolk, in Virginia, dove il discorso sul battesimo fu fatto dal pastore Russell.

La mia successiva meta fu di intraprendere il ministero in servizio continuo come proclamatrice “pioniera” della “buona notizia”. Comunque, dovevo ancora frequentare la scuola per alcuni anni. Riscattai il tempo impegnandomi regolarmente nello studio della Bibbia. Mi piaceva particolarmente leggere La Torre di Guardia quando usciva ciascun numero. Spesso li leggevo a mia madre ad alta voce mentre preparava frutta e verdura in scatola o faceva altri lavori domestici. Che festa quotidiana era!

Verso quell’epoca ci trasferimmo nella città di Lancaster. Lì partecipai alla distribuzione di trattati. Ci alzavamo presto la domenica mattina, lasciavamo un trattato sotto ogni porta, e tornavamo a casa in tempo per il pranzo e per prepararci ad assistere all’adunanza di studio biblico. Spesso distribuivamo trattati anche viaggiando sui treni. Così avevamo molte interessanti esperienze. Trascorsi le ultime due vacanze scolastiche visitando le case di persone con pubblicazioni di studio biblico intitolate “Studi sulle Scritture”, pubblicazioni rilegate in tela lasciate agli interessati per il prezzo di costo.

MINISTERO IN SERVIZIO CONTINUO

Nel gennaio del 1912 intrapresi il ministero in servizio continuo come colportrice, nome dato allora ai proclamatori “pionieri”. Era meraviglioso avere “sempre molto da fare nell’opera del Signore”! (1 Cor. 15:58) E usare la vita in questo modo teneva la mente sempre pronta a fare sempre più ricerche negli aspetti, nei princìpi e nei propositi del Creatore. Pareva di camminare e comunicare realmente con Geova. E che gioia ‘annunciare di giorno in giorno la buona notizia della salvezza’! — Sal. 96:2.

Il primo territorio che mi fu assegnato mi portò a York, in Pennsylvania, e in alcune altre città. In un luogo sorse un vero problema: non c’era nessuno nelle case in una vasta zona. Lavoravano quasi tutti nelle fabbriche di sigari. La soluzione del problema consisteva nell’avvicinare i direttori delle fabbriche e ottenere il permesso di parlare brevemente con ciascun dipendente. Accettammo ordinazioni dei tre volumi degli Studi sulle Scritture. Poi l’incertezza. Coloro che avevano fatto l’ordinazione avrebbero pagato il giorno della paga? Felicemente, la maggioranza pagò.

In un territorio affittai inconsapevolmente una stanza in una casa visitata dagli spettri. Tornando a casa una sera più presto del previsto, e riscontrando che gli altri inquilini erano ancora fuori in vacanza, mi avviai verso la mia stanza al terzo piano. Chiudendo la porta dietro di me udii un rumore sinistro, qualche cosa di simile ai pesanti passi di grosse bestie che salivano le due rampe di scale verso la mia stanza. Quindi vidi muoversi la maniglia della porta. Come fui felice in quell’istante di rammentare che molti anni prima avevo letto l’opuscolo della Società Torre di Guardia sullo “Spiritismo”!

Senza indugio mi rivolsi a Geova in preghiera per essere protetta. Presi la Bibbia e, rivolta verso il vano della porta e battendo il piede per enfasi, dissi con tono chiaro e positivo: “Nel nome di Geova ti ordino di andartene e non tornare mai più!” Immediatamente udii dei movimenti incerti nel corridoio, poi una finestra si aprì e ci fu il rumore di un forte, impetuoso vento, quindi la finestra si chiuse sbattendo. Come fui grata a Geova dei consigli che aveva provveduti per mezzo della sua congregazione! Decisi di non trascurare mai qualsiasi informazione che egli fornisce così amorevolmente.

Alla fine dell’autunno del 1933 ebbi la gioia di vedere unirsi a me nel servizi continuo i miei genitori. In realtà, essi lo compirono fedelmente finché terminarono il loro corso nella morte. Le loro frequenti osservazioni indicarono che gli anni dedicati all’opera di pioniere erano stati i più felici.

GIOIE COME PIONIERA SPECIALE

Nel 1942 fui invitata a compiere il servizio di pioniera speciale, che significa dedicare 150 ore al mese a predicare la Parola di Dio e stabilire il maggior numero possibile di studi biblici a domicilio. Ho ancora questo privilegio, piantando talvolta seme e altre volte innaffiando il seme già piantato. È sempre emozionante comprendere che è “Dio che fa crescere”. (1 Cor. 3:7, 9) Perché? Perché questo ci fa realmente sentire collaboratori di Dio! Com’è meraviglioso conoscerlo così bene!

A Williamsburg, in Virginia, ebbi il privilegio di partecipare in piccola misura alla formazione di una nuova congregazione di adoratori di Geova! Lì tenni due studi biblici in famiglie dove i mariti stavano appena uscendo dall’esercito, e ora entrambe le famiglie stavano per trasferirsi nel Far West. Comunque, entrambe cercarono i testimoni di Geova e continuarono a studiare nella loro nuova dimora nel West. E dove pensate che li incontrassi di nuovo? Sì, a una grande assemblea in New York. Ora entrambe le coppie sono battezzate, e un marito con sua moglie compiono il ministero di pionieri.

ANGELI CUSTODI

Più ho conosciuto il mio Creatore, più ho acquistato fiducia nella protettiva cura che rivolge a coloro che lo servono di cuore. Si deve aver fede per superare con successo molte esperienze che si hanno nell’opera di predicazione del Regno. Ma Geova ci dà questa assicurazione: “L’angelo di Geova si accampa tutt’intorno a quelli che lo temono, e li libera”. — Sal. 34:7.

Rammento chiaramente un’esperienza in cui ebbi proprio bisogno di fede in questa promessa. Avvenne nella Contea di Culpeper, in Virginia. Mentre ero seduta nell’automobile finendo di mangiare e assorta nella lettura di una copia de La Torre di Guardia, mi accorsi all’improvviso di due lunghe braccia che erano penetrate nell’automobile, una mano vicino alla mia gola, l’altra dietro il mio collo, le dita piegate pronte a stringermi. Immediatamente supplicai Geova di aiutarmi. L’uomo alto restò immobile.

Mentre mettevo il collo fuori della sua portata tenni occupata la sua mente dicendogli che di solito leggevo La Torre di Guardia mentre pranzavo, che mi era proprio piaciuto l’articolo appena letto che parlava delle benedizioni che il regno di Cristo avrebbe presto recato, condizioni in cui nulla farà del male o spaventerà. Avendo ora liberato il collo, ma con le sue braccia ancora dentro l’automobile, girai la chiavetta dell’accensione, dicendo: “Ora devo andare. Sono felice di averle parlato”. A ciò egli si tirò indietro, facendo cadere le braccia lungo i fianchi, e l’ultima cosa che vidi di lui nello specchietto retrovisore fu che era ancora lì in piedi come una statua di pietra.

Ricordai a lungo questa esperienza, ma ebbe l’effetto di darmi la sensazione di una più stretta relazione col Creatore. Sapevo che Dio proteggeva i suoi servitori e dava loro la forza di resistere in ogni male.

Ripensando agli anni trascorsi ad acquistare conoscenza di Geova, ho molti gioiosi privilegi da narrare. Ho fatto la pioniera in undici diversi stati oltre che nel Distretto di Columbia. Ho visto la famiglia di adoratori di Geova divenire sempre più grande così che oggi centinaia di migliaia di persone hanno la speranza d’essere risparmiate durante l’Armaghedon di questo mondo malvagio per vivere per sempre in questa bella dimora terrestre.

Tuttavia, posso vedere che c’è ancora molto da imparare intorno all’amorevole Creatore. Nel cuore sono ancora quella ragazzina che guardava il cielo stellato e si faceva domande circa Colui che è così grande da fare le cose così bene, così belle, così dilettevoli per gli occhi dei suoi figli e delle sue figlie terrestri. Non vorrei mai rinunciare al prezioso tesoro di servire il mio Creatore. Il desiderio del mio cuore è stato così appropriatamente espresso dal salmista: “Una cosa ho chiesta a Geova, è ciò che cercherò: che io possa dimorare nella casa di Geova per tutti i giorni della mia vita, per guardare la piacevolezza di Geova e per mirare con apprezzamento il suo tempio”. — Sal. 27:4.

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