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  • Rotto il giogo dell’oppressore

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  • Rotto il giogo dell’oppressore
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1971
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1995
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1971
w71 15/3 pp. 169-175

Rotto il giogo dell’oppressore

“Libererà il povero che invoca soccorso, anche l’afflitto e chiunque non ha soccorritore. Proverà commiserazione per il misero e per il povero, e salverà le anime dei poveri. Redimerà la loro anima dall’oppressione e dalla violenza. E il loro sangue sarà prezioso ai suoi occhi”. — Sal. 72:12-14.

1. Che cosa cercano oggi le persone, ma che cosa non sanno?

DA OGNI angolo della terra si chiede oggi libertà. In ogni luogo le persone vogliono essere libere. Vogliono la libertà di scegliere il proprio governo e il proprio modo di vivere. Vogliono la libertà di adorare come gli pare, e se gli pare. Vogliono esser libere dai rigidi schemi della vita moderna, libere dalle esigenti domande dell’industria, libere dai pesi delle tasse e dell’alto costo della vita. Vogliono essere libere dal dominio e dalla dittatura militare. Vogliono esser libere dalla scienza e dalla tecnologia che le ha private dell’umanità facendone delle schede da perforare per mezzo di cervelli elettronici. Vogliono essere libere dalla superstizione religiosa e dal dominio gerarchico. In ogni luogo gli uomini vogliono disperatamente esser liberi da questo sistema che li ha resi schiavi, ma non sanno che cosa fare per liberarsi dai loro oppressori. Che cosa possono fare?

2. Quali sono alcune cose che possono fare ora quelli che desiderano la libertà?

2 Quelli che desiderano la libertà possono anzitutto riconoscere la causa della loro schiavitù. Comprendendone la causa, anche il vero rimedio sarà ovvio. Dovrebbero pure cercare di conoscere come Dio considera questo soggetto dell’oppressione investigando la sua Parola la Bibbia e mettendo la loro vita in armonia con la sua volontà. (Prov. 3:5-7) Dovrebbero anche sforzarsi di capire che non ci può essere vera libertà indipendentemente da Dio, che qualsiasi condotta contraria alla legge di Dio può solo condurre all’oppressione e alla schiavitù. Fanno pure bene a notare che facendo qualsiasi cosa senza restrizioni o limitazioni non ne risulta libertà ma caos. Poiché questa è la lezione della storia.

3. (a) Dove fu per prima conosciuta l’oppressione, a causa di chi e come? (b) Il sogno del genere umano di una terra senza confini quale risultato portò?

3 Nel giardino di Eden l’uomo conobbe per la prima volta l’oppressione e la schiavitù mediante colui che la Bibbia chiama Satana il Diavolo. (Riv. 12:9) Anziché essere aggiogati a Dio ubbidendo alle sue leggi e ai suoi comandamenti, Adamo ed Eva preferirono ascoltare il Diavolo e servire se stessi, aggiogandosi così al Diavolo per mezzo della disubbidienza. Divennero schiavi dell’egoismo, servitori del peccato. (Rom. 6:16-18) Invece di rimanere entro i confini del giardino d’Eden, furono messi in libertà nella vasta, illimitata terra di fuori, con abbondante spazio per fare quello che volevano. Ma anche se fu loro dato libero accesso alla terra, erano liberi? No; non c’è libertà fuori della casa di Dio. La legge del peccato e della morte operava ora nelle loro membra. Le opere della carne divennero manifeste in un orribile modo quando Caino assassinò suo fratello Abele. Delitto e violenza riempirono subito la terra. (Gen. 4:8; 6:5; Gal. 5:19-21) Il loro giovanile sogno di un mondo nuovo, migliore e senza confini indipendentemente da Dio non divenne realtà. In effetti, divenne un mondo oppressivo, un mondo corrotto e morto, un mondo condannato alla distruzione. — Gen. 6:7.

4. (a) Che cosa si sono sforzati di fare gli uomini sin dal Diluvio, e perché non hanno avuto successo? (b) Per abolire l’oppressione che cosa si deve prendere in considerazione? A che cosa sono serviti gli sforzi umani?

4 Sin dal diluvio del giorno di Noè, che distrusse quel mondo, gli uomini si sono sforzati mediante governi e con altri mezzi indipendentemente da Geova Dio di riacquistare le libertà perdute in Eden. (2 Piet. 2:5) Hanno pregato, fatto guerre e sono morti per ottenere la libertà, ma i fatti della storia attestano che finora la famiglia umana non si è sottratta all’amaro frutto della ribellione di Adamo contro la legge di Dio, e che questo mondo non si è liberato dal dominio di Satana. Gesù Cristo chiamò Satana “il governante di questo mondo”. (Giov. 12:31; 14:30) L’apostolo Paolo si riferì a lui come all’“iddio di questo sistema di cose [che] ha accecato le menti degli increduli”. (2 Cor. 4:4) L’apostolo Giovanni avverte: “Tutto il mondo giace nella potenza del malvagio”. (1 Giov. 5:19) Tutte le nazioni sono sotto il dominio di Satana, cosa che Gesù Cristo non negò quando Satana gli offrì tutti i regni del mondo e la loro gloria se Gesù gli avesse fatto un atto di adorazione. (Matt. 4:8-10) Perciò, nessuna azione da parte delle nazioni può essere considerata come l’abolizione dell’oppressione finché esse sono sotto l’influenza dell’iddio dell’oppressione, Satana il Diavolo. Abolire l’oppressione significa andare alla radice stessa del problema, cioè eliminare Satana. Significa anche riscattare il genere umano dalla schiavitù del peccato ereditato. Giacché Satana è oltre la portata degli uomini e delle nazioni, il genere umano deve necessariamente cercare aiuto altrove per rompere il giogo dell’oppressore. E giacché sono tutti discendenti del peccatore Adamo, hanno tutti ereditato da lui l’incapacità del peccato e il suo salario, la morte. (Rom. 5:12; 6:23) Perciò, l’uomo deve cercare altrove per salvarsi dalla schiavitù del peccato. (Giob. 14:4; Sal. 49:7) Questa è la ragione per cui le nazioni non hanno avuto successo. Non riescono ad arrivare alle cause fondamentali. Perciò, i loro sforzi, per la maggior parte, non hanno mai portato nessun risultato tranne quello di sostituire un oppressivo sistema con un altro.

OPPRESSIVI SISTEMI DEL PASSATO

5. (a) Che cosa mostra che l’Egitto fu un sistema oppressivo? (b) Chi liberò gli Israeliti dalla schiavitù egiziana?

5 La prima potenza mondiale d’Egitto stabilì un sistema oppressivo. I figli d’Israele servirono per generazioni gli spietati faraoni di quel paese. Il racconto biblico descrive fedelmente la loro oppressione con queste parole: “[Gli Egiziani] posero dunque su di loro [gli Israeliti] capi di lavori forzati allo scopo di opprimerli coi loro pesi; ed edificarono città come luoghi da magazzini per Faraone, cioè Pitom e Raamses. Ma più li opprimevano, più si moltiplicavano e più si estendevano, così che provavano un disgustoso terrore a motivo dei figli d’Israele. Di conseguenza gli Egiziani resero i figli d’Israele schiavi sotto la tirannia. E rendevano amara la loro vita con la dura schiavitù alla malta d’argilla e ai mattoni e con ogni forma di schiavitù nel campo, si, ogni loro forma di schiavitù nella quale li impiegavano come schiavi sotto la tirannia”. (Eso. 1:11-14) Il giogo degli oppressori egiziani fu rotto non per l’abilità degli Israeliti, ma dall’Iddio Onnipotente stesso. Egli lo rammentò loro con queste parole: “Io sono Geova vostro Dio, che vi feci uscire dal paese d’Egitto dal far loro da schiavi e rompevo le sbarre del vostro giogo e vi facevo camminare eretti”. (Lev. 26:13) Fu Geova a frantumare il giogo del loro oppressore, fatto che voleva ricordassero; fatto che anche noi facciamo bene a non dimenticare.

6. Che cosa significavano la libertà e la schiavitù per gli Israeliti?

6 L’ubbidienza a Dio significava libertà. Disubbidire a Dio significava divenire schiavi sotto il giogo di servitù. Geova avvertì gli Israeliti: “Se non mi ascolterete né metterete in pratica tutti questi comandamenti, e se rigetterete i miei statuti, e se le vostre anime aborriranno le mie decisioni giudiziarie in modo da non mettere in pratica tutti i miei comandamenti, fino al punto che violerete il mio patto, allora io, da parte mia, . . . porrò la mia faccia contro di voi”. (Lev. 26:14-17) Se non ascoltavano il loro Dio, se camminavano deliberatamente in opposizione a lui, se rifiutavano di farsi correggere da lui, la loro disubbidiente condotta li avrebbe infine portati all’annientamento. “Dovrai servire i tuoi nemici . . . ed egli per certo porrà un giogo di ferro sul tuo collo finché non ti abbia annientato”. — Deut. 28:15, 48; Lev. 26:18-41.

7. Quali sono i vari significati attribuiti al giogo come simbolo e in modo figurativo, e perché possiamo dire che gli Israeliti compresero ciò che Dio intendeva quando disse che avrebbe messo un giogo di ferro sul loro collo?

7 I Giudei sapevano molto bene di che cosa Geova parlava, perché erano un popolo agricolo e perciò conoscevano bene gioghi di ogni specie. Il giogo di ferro era simbolo di dura schiavitù. (Ger. 28:14) Era anche simbolo di calamità o sofferenza. L’umiliazione e l’oppressione di una nazione ad opera di un’altra era chiamata dai Giudei il giogo di schiavitù. (Ger. 27:8; 28:4) Il liberarsi dalla schiavitù o dall’asservimento era descritto come un ‘rompere il giogo’. (Isa. 9:4; 14:25; Ger. 28:2) Quindi allorché Geova disse che avrebbe ‘per certo posto un giogo di ferro’ sul loro collo se rifiutavano di ascoltarlo, sapevano che ciò significava schiavitù e annientamento.

8. Quando e come Israele accrebbe i propri pesi?

8 Come nazione l’antico Israele fu comunque lento a imparare. Essi rifiutarono ripetutamente di ascoltare la voce di Geova e ne subirono le conseguenze. Nell’anno 1117 a.E.V., la nazione supplicò il profeta Samuele di ungere per loro un re. Samuele li avvertì che un re terrestre avrebbe accresciuto i loro pesi, poiché i re sarebbero stati governanti oppressivi ed esigenti. “Comunque, il popolo si rifiutò di ascoltare la voce di Samuele e disse: ‘No, ma su di noi ci sarà un re’”. (1 Sam. 8:18, 19) Saul fu unto re. E subito dopo la nazione cominciò a subire la conseguenza d’avere un re umano su di essa. Col tempo quel peso crebbe.

9. (a) Quando l’oppressione divenne una controversia nazionale, e con quale risultato? (b) Quale fatto merita d’essere ricordato?

9 Centovent’anni dopo che Saul era divenuto re sopra Israele, l’oppressione divenne una controversia nazionale. Negli ultimi anni della sua vita, il re Salomone divenne un governante severo. Quando Roboamo, suo figlio, gli successe sul trono, il popolo d’Israele gli chiese di alleggerire il loro carico, dicendo: “Tuo padre, da parte sua, rese duro il nostro giogo, e, in quanto a te, rendi ora più leggero il duro servizio di tuo padre e il suo pesante giogo che egli pose su di noi, e noi ti serviremo”. Il re Roboamo rispose: “Ora mio padre, da parte sua, caricò su di voi un giogo pesante; ma io, da parte mia, aggiungerò al vostro giogo”. (1 Re 12:1-11) Questo atto causò la ribellione e la divisione nel regno d’Israele che durò circa 390 anni, finché il regno di Giuda fu distrutto dai Babilonesi nel 607 a.E.V. I Giudei che rimasero in vita furono portati prigionieri a Babilonia per servire come schiavi. Dopo sessantotto anni di tale cattività, fu di nuovo Geova Dio a venire in loro soccorso e a frantumare il giogo del loro oppressore e due anni dopo diede loro la libertà di tornare a casa. Anche questo merita d’essere ricordato. — Esd. 1:1, 2.

10. Che cosa insegnano questi fatti della storia?

10 Questi fatti non possono essere negati né evitati da alcun membro della famiglia umana d’oggi, indipendentemente dalla sua nazionalità. La lezione è sempre la stessa. Non c’è libertà senza Dio. Nessuno può liberare il genere umano dal dominio satanico eccetto Dio stesso. Quelli che negano ciò che dice a questo riguardo la Parola di Dio sono accecati dall’iddio di questo sistema di cose. Riscontrano subito che i loro sforzi di rompere il giogo sono assai deboli, od ostacolati, oppure hanno l’effetto contrario. Tutt’al più riescono solo a sostituire un sistema oppressivo con un altro.

MODERNI SISTEMI OPPRESSIVI

11. Che cosa si sforzò di fare Karl Marx? Che cosa mostra che la sua idea fu un grande insuccesso?

11 Per esempio, Karl Marx, socialista tedesco, pensò di poter dimostrare scientificamente che nel nostro giorno la situazione era diversa. Egli si accinse a ideare un sistema di governo che pensava recasse vera libertà, non una nuova oppressione. Questo fu l’inizio del comunismo, il più oppressivo di tutti i sistemi che ci siano stati finora. Le comuni del popolo della Cina rossa sono una prova sufficiente del duro giogo che portano quelle persone, poiché circa il 98 per cento dei contadini cinesi sono stati riuniti in un sistema di collettivizzazione forzata. Tutti i loro diritti, le loro libertà e i loro averi personali sono stati ceduti allo Stato. Questo è il frutto di un sistema che Marx credeva avrebbe eliminato l’oppressione e recato vera libertà a tutto il genere umano. Non fu Marx abbindolato da Satana per credere che la libertà si trovi in una società atea e materialistica? Certissimamente! Centinaia di milioni di persone hanno seguìto gli insegnamenti di Marx. Sono divenute atee e materialistiche, ma non libere. (2 Cor. 11:14, 15) Poiché non c’è libertà senza Dio.

12, 13. In quali modi c’è oppressione sotto il capitalismo?

12 Ma che dire del mondo capitalista? Si sono trovate meglio le persone? chiederà qualcuno. In molti modi, sì. Ciò nondimeno, i gioghi dell’oppressione si possono vedere quasi ovunque anche nel mondo capitalista. Grandi sistemi industriali costringono centinaia di migliaia di uomini a lavori più o meno servili, regolano le loro ore e, indirettamente, il loro tenore di vita. Quando i lavoratori fanno pressione per ottenere migliori condizioni di lavoro e salario più elevato per far fronte all’alto costo della vita spesso causano ulteriore oppressione. Quando i datori di lavoro sono costretti dagli scioperi o dalle trattative a pagare salari più alti, di frequente aumentano il prezzo dei prodotti per compensare le ulteriori spese, i prezzi salgono per assorbire i costi più elevati, e il lavoratore, che deve comprare il prodotto, finisce per pagare per l’aumento ricevuto. Scioperi e contrattazione collettiva non hanno rotto il giogo dell’oppressore nel paese del capitalismo.

13 In anni recenti l’oppressione sotto forma di tassazione è divenuta specialmente grave. Dal 1959 al 1969, gli Stati Uniti spesero, solo per la difesa, più di L. 390.600.000.000.000. Questa enorme somma di denaro significa centinaia di migliaia di lire per ogni contribuente che lavora in quel paese! Secondo il resoconto annuale dell’Agenzia per il Controllo degli Armamenti e il Disarmo statunitense, negli scorsi sei anni fu speso da tutte le nazioni un totale di oltre L. 620.000.000.000.000 per equipaggiamento militare! Che peso da portare!

14. Quali domande potremmo rivolgerci?

14 Queste grandi spese di denaro hanno forse ridotto minimamente il carico dell’umanità o almeno recato una parvenza di sicurezza nel mondo? Hanno questi pesi spinto gli uomini a volgersi a Dio e a cercare da lui la liberazione? Hanno i moderni sistemi dato al genere umano almeno una singola causa di allegrezza? Considerate brevemente alcuni degli spaventosi sconvolgimenti causati dai sistemi del nostro tempo prima di proporre la soluzione.

FRUTTI DELLA MODERNA OPPRESSIONE

15, 16. (a) Quali sono i frutti di questi oppressivi sistemi? (b) Quali profezie adempiono?

15 Nel giro di pochi anni gli uomini hanno visto il sorgere di malvagi dittatori, come Adolf Hitler e Benito Mussolini, che fecero precipitare il mondo nel sanguinoso caos. Hanno assistito alle spietate epurazioni di Giuseppe Stalin e delle Guardie Rosse in Cina. Hanno visto la guerra fredda del 1948, il blocco russo di Berlino, la prima occupazione della Cecoslovacchia e l’edificazione di una cortina di ferro attraverso l’Europa. In anni recenti hanno assistito a combattimenti quasi continui fra Israele e gli Arabi, la Cina rossa ha fatto esplodere la sua prima bomba all’idrogeno, i Boliviani hanno ucciso Che Guevara, è stata combattuta la guerra civile in Nigeria, e hanno visto quanto sangue è stato fatto scorrere liberamente in crescenti proporzioni nel Vietnam e in Cambogia. Il mondo ha pure assistito a sfrenati disordini a Detroit, Chicago, Los Angeles, Newark, New York e altrove. Ha visto la svalutazione della sterlina inglese e del franco francese e la crisi dell’oro agita le fondamenta economiche del mondo. Ha conosciuto anche il primo trapianto di un cuore umano e osservato gli uomini orbitare intorno alla luna in un satellite e scendere su di essa.

16 Il mondo ha pure visto un aumento di delitti e violenza senza precedenti. Ha visto uomini privi di dignità cercar la fama uccidendo qualche promettente capo del mondo. Nell’aprile del 1968 l’assassinio di Martin Luther King fece scoppiare disordini di negri in 125 città americane in cui 46 persone rimasero uccise, 2.600 ferite e ci vollero 55.000 uomini della Guardia Nazionale per ristabilire l’ordine. Nel giugno del 1968 ci fu l’assassinio del secondo Kennedy, giovane, dinamico leader stroncato alla soglia del potere! Varie proteste studentesche sono scoppiate in Belgio, Inghilterra, Egitto, Indonesia, Italia, Giappone, Messico, Polonia, Spagna, Germania Occidentale e nelle città universitarie degli Stati Uniti. In armonia con l’adempimento delle profezie bibliche, questi sono “tempi difficili”, in cui i cuori degli uomini “[vengono] meno per il timore e per l’aspettazione delle cose che staranno per venire sulla terra abitata”. (2 Tim. 3:1; Luca 21:26) Ma questi sono i frutti dei sistemi che gli uomini si sforzano di perpetuare, non sapendo come uscire dal loro dilemma.

CAUSA ED EFFETTO DEL CAOS MONDIALE

17. Qual è stata l’apparente ragione del precipitare degli avvenimenti, e con quale risultato?

17 La spaventosa corsa e il movimento dei nostri tempi sembrano quasi involontari e casuali, eppure risulta che dietro tutto ciò vi è un obiettivo. Il Time del 30 agosto 1968 dichiarò: “In ogni luogo, un ardente desiderio di nuove libertà e adempimenti pervade alla stessa maniera le nazioni comuniste, capitaliste e le ex colonie”. Milioni di persone vogliono di più. Si sentono frustrate quando ci vuole troppo tempo per ottenere ricchezza, uguaglianza e istruzione, disse il Time. “Il risultato totale è crescente impazienza verso i vecchi processi politici; il desiderio di azione diretta infiamma le menti e causa quasi quotidianamente conflitti che sfidano la legge e la logica”. Ne è risultata mancanza di rispetto per ogni forma di autorità. I giovani hanno visto che programmi da molti miliardi di lire non hanno posto rimedio alla povertà; che la legislazione per i diritti civili ha lasciato i negri più frustrati che mai; che l’istruzione superiore e il “successo” economico non recano vero compimento; che molti giovani si sono allontanati dalle vecchie norme di moralità; che le promesse politiche hanno solo causato altre crisi e agitazioni fino al punto che molti giovani sono pronti a rinunciare completamente alla vita.

18. (a) Quali avvenimenti del giorno indicano che i giovani riscontrano che questo mondo è senza speranza? (b) Che cosa fanno essi, avverando la profezia?

18 Non è più un piacere essere giovani. Oggi ai giovani si presenta un mondo precario, deludente e caotico. Spesso vi reagiscono in modo violento, distruttivo e criminoso. I tumulti di bande, i disordini studenteschi e le orge di ubriachezza e promiscuità sessuale sono manifestazioni di cieca rivolta contro le barbarie del mondo, i suoi confusi valori morali e il suo oppressivo giogo. Molti giovani, presi in questa competitiva “folle corsa intellettuale”, ricorrono a tranquillanti, stimolanti e altre droghe. Un recente sondaggio fatto all’Università di Toronto ha rivelato che il 37 per cento degli uomini e il 36 per cento delle donne facevano uso di droghe per far fronte ai loro programmi. Alcuni commettono suicidio. Il trenta per cento degli uomini e il 17 per cento delle donne che frequentavano l’università ammisero di aver pensato al suicidio. All’università Yale il suicidio è secondo solo agli incidenti come causa di morte degli studenti. A Ljubljana, in Iugoslavia, la polizia scoprì quello che credeva fosse un circolo giovanile di suicidi. I giovani tirano a sorte per decidere chi sarà il prossimo a morire. Questo è il triste stato oppressivo a cui è infine pervenuto questo mondo. L’ispirato proverbio dice: “Quando è al governo un malvagio, il popolo sospira”. (Prov. 29:2) E gli oppressi ‘sospirano e gemono per tutte le cose detestabili che si fanno in mezzo a loro’. (Ezec. 9:4) Ma che cosa possono fare le persone?

19. (a) I giovani chi sono inclini a incolpare dello stato di cose, ma chi ne è responsabile? (b) Che cosa lo mostra? (c) Quale fatto mette questo in risalto circa la fonte dell’aiuto?

19 Consapevolmente o inconsapevolmente, la maggioranza dei giovani incolpano gli adulti delle disumane prove a cui sono sottoposti. Tali giovani si sbagliano in questo. Gli adulti di oggi sono vittime degli stessi sistemi sociali ed economici di cui sono vittime i giovani del mondo. Portano gli stessi pesi e bramano un cambiamento. La vera causa dell’oppressione, dice la Bibbia, è Satana, che “svia l’intera terra abitata. . . . Guai alla terra e al mare, perché il Diavolo è sceso a voi, avendo grande ira, sapendo che ha un breve periodo di tempo”. (Riv. 12:9, 12) Giacché l’oppressione ha origine dal reame spirituale, da Satana, e dai sistemi che egli ha escogitato, l’uomo è nell’impossibilità di liberarsi. Ha bisogno dell’aiuto di Dio per liberarsi. Perciò, gli oppressi sono saggi se confidano in Dio perché frantumi il giogo dell’oppressore, ciò che ha promesso di fare. — Sal. 37:34.

FRANTUMATO IL GIOGO DELL’OPPRESSORE

20. (a) Perché possiamo nutrire una luminosa speranza per il futuro? (b) Come Dio eliminerà l’oppressione dall’universo?

20 Nella Bibbia c’è la promessa di Dio che il futuro, che appare ora così inquietante per tutti, cambierà. Questo bel pianeta terrestre sarà trasformato per il giusto genere umano. L’ordine prenderà il posto del caos; la pace prenderà il posto della guerra, e tutti avranno sicurezza e ampia libertà. (Sal. 46:8, 9; Riv. 21:1-4) Come Dio compirà questo? Spazzando via Satana e le sue orde demoniche dell’invisibile reame e cancellando ogni traccia della sua organizzazione visibile. Considerando gli imbarazzanti problemi del nostro giorno, il Time disse: “L’unica soluzione è di spazzare via la società e ricominciare da capo”. Questo è esattamente ciò che Dio si propone di fare. Per mezzo del suo profeta Daniele, dichiarò: “Ai giorni di quei re l’Iddio del cielo stabilirà un regno che non sarà mai ridotto in rovina. E il regno stesso non passerà ad alcun altro popolo. Esso stritolerà tutti questi regni [oppressivi] e porrà loro fine, ed esso stesso starà a tempi indefiniti”. — Dan. 2:44.

21. Come sarà eliminata l’oppressione, e l’uomo come sarà reso libero?

21 Tale regno esercita già le sue funzioni nei cieli con Cristo come re. (Riv. 11:15) Ad Armaghedon, la “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente”, Gesù Cristo, agendo da giustiziere di Dio, libererà la terra da tutti i nemici di Dio e stabilirà la giustizia. Questa è la ragione per cui preghiamo: “Venga il tuo regno. Si compia la tua volontà, come in cielo, anche sulla terra”. (Riv. 16:14, 16; Matt. 6:10; 2 Piet. 3:13) Cristo si occuperà anche di Satana e dei suoi demoni riducendoli all’impotenza. (Rom. 16:20) Sotto il dominio del Regno, l’oppressione sparirà completamente dalla terra. Il regnante Cristo userà quindi i benefici del suo sacrificio di riscatto in modo assai vigoroso e gli effetti del peccato ereditato cesseranno di esistere. (Matt. 20:28; Rom. 5:17, 21) “La morte non sarà più, né vi sarà più cordoglio né grido né pena”. (Riv. 21:4) Il genere umano progredirà verso la perfezione alla gloria di Dio.

22, 23. (a) Con una forte speranza nelle promesse di Dio, quale preghiera dicono i servitori di Dio? (b) Con quale fiducia possiamo rallegrarci, e come risponderà il giusto? (c) Che dire di quelli che cercano ora la libertà dalla schiavitù di questo mondo, e che cosa possono fare?

22 Quelli che credono a queste promesse di Dio dicono ora la preghiera che disse il salmista: “O Dio, da’ i tuoi giudizi al re, e la tua giustizia al figliuolo del re; ed egli giudicherà il tuo popolo con giustizia, e i tuoi miseri con equità! . . . Egli avrà compassione dell’infelice e del bisognoso, e salverà l’anima de’ poveri. Egli redimerà l’anima loro dall’oppressione”. (Sal. 72:1-4, 11-14, Versione Riveduta) In questa ora di sconvolgimento e crisi tutti gli oppressi della terra possono perciò sperare in Geova. Confiderete nella sua liberazione e libertà? Tutti quelli che amano la giustizia vi confideranno. — 1 Re 8:56.

23 Ma anche ora prima che abbia luogo la grande liberazione da tutti gli oppressori ad opera di Dio, gli uomini possono ottenere l’affrancamento dalla schiavitù di questo presente mondo malvagio. Il seguente articolo ci dice come ottenere nel nostro tempo questo ristoro. Vogliate dunque leggerlo, se siete affaticato e desiderate ristoro per la vostra anima.

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