Il buon prossimo
Articolo specialmente preparato perché i genitori lo leggano con i loro figli
CONOSCI qualcuno che ha la pelle di colore diverso dalla tua? In alcuni luoghi la maggioranza delle persone hanno la pelle di colore nero o bruno. In altri luoghi, quasi tutti hanno la pelle bianca. Nascono così.
Sei tu migliore di un altro se la tua pelle è di colore diverso dalla sua? Chi ha la pelle nera dovrebbe forse pensare d’essere migliore di uno che ha la pelle bianca? Oppure uno che ha la pelle bianca dovrebbe forse pensare di essere migliore di uno che ha la pelle nera? Che ne pensi?
Alcuni pensano che il colore della pelle li renda migliori di altri. Per cui non sono gentili con persone che hanno la pelle di colore diverso. Noi non dobbiamo essere così.
Se ascoltiamo il grande Maestro, Gesù Cristo, saremo gentili con tutti. Non ha importanza da quale nazione viene la persona o di che colore è la sua pelle. Dovremmo amare persone di ogni specie. Gesù lo insegnò. Lascia che te ne parli.
Un giorno un Giudeo andò da Gesù e gli fece una domanda difficile. Questo uomo pensava di poter fare a Gesù una domanda a cui non sapesse rispondere. Egli disse: ‘Che cosa devo fare per vivere in eterno?’
Questa era una domanda facile per il grande Maestro. Ma invece di rispondere egli stesso, Gesù chiese all’uomo: ‘Che cosa dice la legge di Dio che dobbiamo fare?’
L’uomo rispose: ‘La legge di Dio dice: “Devi amare Geova il tuo Dio con tutto il tuo cuore e devi amare il tuo prossimo come te stesso”’.
Gesù disse: ‘Hai risposto correttamente. Continua a far questo e otterrai la vita eterna’
Ma l’uomo non voleva amare tutti. Cercò dunque di trovare una scusa. Chiese a Gesù: “Chi è realmente il mio prossimo?” Come avresti risposto tu? Chi è realmente il tuo prossimo?
Forse questo uomo voleva che Gesù dicesse: ‘Il tuo prossimo sono i tuoi amici’. Ma che dire degli altri? Non sono anch’essi il nostro prossimo?
Per rispondere alla domanda, Gesù narrò un racconto. Riguardava un Giudeo e un Samaritano. Ecco come andò:
Un uomo scendeva lungo la strada dalla città di Gerusalemme verso Gerico. Quest’uomo era giudeo. Mentre camminava, i ladroni lo presero. Lo gettarono a terra, e gli portarono via il denaro e i vestiti. I ladroni lo picchiarono e lo lasciarono sul ciglio della strada mezzo morto.
Poco dopo sopraggiunse un sacerdote. Vide che l’uomo era gravemente ferito. Che cosa fece? Che cosa avresti fatto tu?
Il sacerdote passò dall’altra parte della strada. Non si fermò neppure. Non fece assolutamente nulla per aiutare l’uomo.
Scese poi lungo la strada un altro uomo molto religioso. Era un Levita, che faceva servizio nel tempio a Gerusalemme. Si fermò per prestare aiuto? No. Fece la stessa cosa che aveva fatto il sacerdote. Qual era la cosa giusta da fare?
Infine sopraggiunse un Samaritano. Vide il Giudeo steso lì gravemente ferito. Tutti sapevano che Samaritani e Giudei non provavano simpatia gli uni per gli altri. Il Samaritano avrebbe dunque lasciato lì l’uomo senza aiutarlo? Avrebbe detto fra sé: ‘Perché dovrei aiutare questo Giudeo? Egli non aiuterebbe me se fossi ferito’? Nessuno si aspettava che un Samaritano si fermasse ad aiutare un Giudeo.
Ma il Samaritano guardò l’uomo steso sul ciglio della strada. Ne fu mosso a pietà. Non poteva lasciarlo lì a morire.
Il Samaritano scese dunque dal suo animale. Si avvicinò all’uomo e cominciò a curargli le ferite. Versò su di esse olio e vino. Questo avrebbe fatto guarire le ferite. Poi gli fasciò le ferite con un panno.
Il Samaritano sollevò delicatamente il ferito e lo caricò sul proprio animale. Poi scesero lentamente lungo la strada finché giunsero a una locanda, o piccolo albergo. Lì il Samaritano trovò un luogo dove l’uomo poteva stare, e ne ebbe buona cura.
Ora Gesù chiese all’uomo a cui parlava: ‘Chi di questi tre uomini pensi che fosse il buon prossimo?’ Come avresti risposto tu? Fu il sacerdote, il Levita o il Samaritano?
L’uomo rispose: ‘Il Samaritano che si fermò e si presa cura del ferito fu il buon prossimo’.
Gesù disse: ‘Hai ragione. Va dunque per la tua via e fa anche tu lo stesso’. — Luca 10:25-37.
Non fu un bel racconto? Rende chiaro chi è il nostro prossimo. Il nostro prossimo sono non solo i nostri intimi amici. Il nostro prossimo sono non solo le persone del nostro Paese, o quelli che hanno la pelle dello stesso colore della nostra. Il nostro prossimo sono persone di ogni specie.
Geova Dio ama ogni specie di persone. E Gesù disse che noi dovremmo essere come Dio. Gesù disse: ‘Il Padre vostro che è nei cieli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni. Fa piovere sui giusti e su quelli che non sono giusti. Voi dovete essere buoni verso tutti, come lo è il Padre’. — Matt. 5:44-48.
Se dunque vedi uno ferito, che cosa farai? Che dire se la persona è di un altro Paese o se ha la pelle di colore diverso dalla tua? È sempre il tuo prossimo. Quindi lo dovresti aiutare. Se pensi d’essere troppo piccolo per renderti utile, puoi chiedere il mio aiuto. O puoi chiamare un poliziotto, o un insegnante. Questo vuol dire essere come il Samaritano.
Il grande Maestro vuole che siamo gentili. Vuole che aiutiamo gli altri, chiunque siano. Per tale motivo narrò il racconto dell’uomo che era un buon prossimo.
“Ma tu, o Geova, sei un Dio misericordioso e clemente, lento all’ira e abbondante in amorevole benignità e verità”. — Sal. 86:15.