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  • Che cosa significa essere benigno
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1971
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1971
w71 1/6 pp. 323-324

Che cosa significa essere benigno

CHE cosa significa essere benigno? Essere benigno significa essere veramente soccorrevole. La benignità è amore all’opera, poiché il vero amore è pratico. Essere benigno può significare avere l’inclinazione ad essere compassionevole e soccorrevole, a mostrare compassionevole interesse per il benessere altrui. La parola chrestós, tradotta “benigno” nelle Scritture Greche Cristiane, è anche più vigorosa, poiché significa “essere soccorrevole verso altri”.

Sì, essere benigno non vuol dire solo essere sentimentale. Né vuol dire assecondare nelle persone le loro debolezze. Significa essere veramente soccorrevole verso quelli che hanno bisogno di aiuto. L’empatia ci aiuterà a vedere come renderci utili sia nelle piccole che nelle grandi cose.

Per esempio, nel maggio del 1969 aveva piovuto a dirotto nella città di Guayaquil, nell’Ecuador. Le strade erano fangose e sdrucciolevoli. Un anziano missionario che camminava in fretta scivolò e cadde, battendo con il fianco sul marciapiedi. Quando cercò di rialzarsi sentì un dolore così forte che non ci riuscì. Si guardò intorno per chiedere aiuto, ma passarono da venti a trenta minuti prima che qualcuno gli mostrasse benignità chiedendogli se poteva aiutarlo. Questa persona informò quindi gli amici del missionario della sua condizione.

Quando essi arrivarono sul luogo lo sollevarono con cura e lo misero nel retro di una giardinetta, trasportandolo a una clinica, dove coi raggi X gli fu riscontrata una frattura a T, una delle peggiori che il medico della clinica avesse mai visto. Come fu grato che qualcuno gli avesse mostrato benignità! Come ne furono grati anche sua moglie e i suoi amici! E senza dubbio anche chi mostrò benignità fu felice di aver dato una mano soccorrevole.

Perché in questi giorni sono così pochi quelli che mostrano benignità? Una ragione è senza dubbio l’egoismo. La gente mostra sempre meno amore del prossimo. Il sovraffollamento stesso nelle grandi città contribuisce a rendere indifferenti verso i bisogni altrui. E altrettanto può dirsi del veloce ritmo della vita moderna. Le persone hanno sempre fretta, e per essere soccorrevoli ci vuole tempo. Altri hanno paura d’immischiarsi.

Tuttavia il fatto stesso che abbiamo ricevuto tanta benignità dal nostro Creatore, Geova Dio, ci obbliga a mostrare benignità ad altri. Che eccellente esempio di benignità ci ha dato! Vedendo la triste situazione del genere umano, mostrò ‘benignità e amore verso l’uomo’ dando “il suo unigenito Figlio” affinché quelli che esercitano fede in lui ottengano la vita eterna. — Tito 3:4; Giov. 3:16.

Si dice che quelli che esercitano tale fede hanno “gustato che il Signore [Gesù] è benigno”. (1 Piet. 2:3) Durante la sua vita Gesù mostrò per certo benignità, essendo soccorrevole verso gli altri. Mostrò benignità dando da mangiare alle moltitudini affamate e sanando le loro infermità. Che benignità mostrò destando dai morti il figlio unico di una vedova nella città di Nain! (Luca 7:11-17) Che benignità usò restituendo alla vita e alle sue sorelle in lutto il suo amico Lazzaro! (Giov. 11:1-44) Mostrò anche benignità servendo i bisogni spirituali del popolo, ‘insegnando loro molte cose’. E mostrò la massima benignità possibile cedendo la sua vita umana per noi. — Mar. 6:34; Matt. 20:28.

La benignità si dovrebbe mostrare anzitutto in seno alla famiglia. E si può manifestare in molti modi. Per il marito, ad esempio, significa dimorare con sua moglie “secondo conoscenza”, tenendo conto delle sue vicissitudini. (1 Piet. 3:7) Le mogli possono mostrare benignità non criticando i loro mariti e non disturbandoli per cose insignificanti. I padri possono mostrare benignità dedicano tempo ai loro figli sia per istruirli che per provvedere svago e non irritandoli inutilmente. (Efes. 6:4) I figli possono mostrare benignità esprimendo apprezzamento per tutto ciò che i genitori fanno per loro. Possono far questo non solo a parole ma rendendosi utili in casa, tenendo in ordine le loro stanze, aiutando la madre a lavare i piatti e sbrigare faccende simili.

Il cristiano premuroso mostra pure benignità in molti piccoli modi nel luogo di adunanza della sua congregazione. Si presenta all’estraneo e lo fa sentire benvenuto. Ha una parola incoraggiante per gli anziani che sembrano solitari e mostra interesse per i giovani che si sentono trascurati. È desto per aiutare chi ha bisogno di assistenza per andare e venire dalla locale Sala del Regno.

Oggi ci sono nel mondo molte persone rette che hanno grande bisogno di aiuto spirituale. Tanti “sospirano e gemono per tutte le cose detestabili che si fanno”. È una cosa veramente benigna che i cristiani testimoni di Geova diano loro una mano soccorrevole, per recar loro conforto, per servire i loro bisogni spirituali. — Ezec. 9:4; Matt. 5:3, 6.

I ministri cristiani mostrano tale benignità recando di casa in casa la buona notizia del regno di Dio; tornando a fare visite e tenendo studi biblici nelle case di quelli che vogliono capire la Bibbia. Offrono benignamente riviste bibliche di negozio in negozio e predicano ogni volta che se ne presenta l’opportunità. E mentre fanno tali cose non trascurano di mostrare benignità in altri modi, spesso col risultato di promuovere il loro ministero.

Infatti, una tempesta aveva abbattuto un grosso albero nel cortile di una coppia che aveva mostrato un certo interesse per la Parola di Dio. Invano chiesero aiuto a vicini, amici e parenti per togliere di mezzo questo albero caduto. Un gruppo di Testimoni, conoscendo il loro problema, andarono un giorno a visitarli soccorrevolmente con una sega elettrica, e, benché non trovassero nessuno a casa, tagliarono l’albero e fecero una catasta ordinata di legna da ardere. Quando la coppia di interessati tornarono a casa e seppero che cosa avevano fatto i Testimoni — quando nessuno dei loro amici, vicini e parenti era stato disposto ad aiutarli — come furono sorpresi! Conclusero che nella religione dei Testimoni doveva esserci qualche cosa di speciale che dovevano conoscere. Lo appresero per mezzo di uno studio biblico in casa loro, e come risultato entrambi divennero Testimoni.

Essere benigni significa essere veramente soccorrevoli quando c’è vero bisogno e specialmente in ciò che edifica altri. Tale benignità reca felicità ad altri e anche maggiore felicità a chi mostra benignità. — Atti 20:35.

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