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  • Quando l’odio è una cosa buona, una protezione

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  • Quando l’odio è una cosa buona, una protezione
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1971
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  • ODIO SBAGLIATO E ODIO GIUSTO
  • PERCHÉ ODIARE CIÒ CHE È MALE?
  • OGGI C’È BISOGNO DEL GIUSTO ODIO
  • ODIANDO CIÒ CHE È MALE VI PROTEGGETE
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1971
w71 1/6 pp. 340-343

Quando l’odio è una cosa buona, una protezione

UNA madre di mezz’età al supermercato fece scivolare nella sua borsa una scatoletta di acciughe senza pagarla. Nello stesso tempo il marito, dall’altra parte della strada, mise un gettone in un contatore per parcheggio dove avrebbe dovuto mettere una moneta da dieci centesimi di dollaro. Quel giorno la loro figlia uscì prima dal lavoro dopo aver detto, mentendo, di sentirsi male. Che cosa pensate di azioni come queste? Le considerate scaltre o le odiate?

Queste possono sembrare cose insignificanti, ma lo sono? Gli oceani son fatti di gocce d’acqua. Una piccola scintilla può incendiare una foresta. Piccoli mali possono spesso condurre a grandi disastri. Gesù Cristo disse: “Chi è fedele in ciò che è minimo è anche fedele nel molto, e chi è ingiusto in ciò che è minimo è anche ingiusto nel molto”. (Luca 16:10) Le azioni sbagliate, benché piccole, non dovrebbero dunque essere scusate ma considerate con seria preoccupazione, perché sono la prova di debolezza morale.

Indubbiamente, le persone si rendono maggiormente conto del danno delle azioni cattive quando l’atto, piccolo o grande, è commesso contro di loro. Allora fa male. Il dolore diventa reale. Se la madre con le acciughe, tornata a casa, scoprisse che il suo televisore è stato rubato, se il padre scoprisse che qualcuno cerca di dargli un resto inferiore, o se il fidanzato della figlia si fingesse malato per uscire con un’altra ragazza, indubbiamente queste persone considererebbero offensive tali azioni e leverebbero un grido di protesta. La differenza, naturalmente, è che essi stessi sarebbero le vittime.

Quando sentiamo parlare del male commesso nel mondo — le menzogne, le frodi, le rapine, gli atti di fornicazione e adulterio, la brutalità e le uccisioni — siamo aiutati ad avere la giusta veduta se ci rendiamo conto che noi o i nostri cari avrebbero potuto essere le vittime. E se qualcuno sente la tentazione di fare del male, fa bene a chiedersi che cosa proverebbe se lo stesso male fosse commesso contro di lui o contro i suoi familiari.

Tale veduta aiuterà a capire e apprezzare meglio perché Dio comanda: “O voi che amate Geova, odiate ciò che è male”. Anche perché l’apostolo Paolo esortò: “Aborrite ciò che è malvagio”. E perché il salmista disse: “Ho odiato ogni sentiero falso. Ho odiato la falsità, e in effetti continuo a detestarla”. (Sal. 97:10; Rom. 12:9; Sal. 119:104, 163) Vi sentite come si sentirono l’apostolo e il salmista riguardo alla malizia? Odiate ciò che è male?

ODIO SBAGLIATO E ODIO GIUSTO

Questa parola, “odio”, ha parecchie sfumature di significato. Può indicare viva ostilità, accanito astio spesso accompagnato da malizia, che spinge a fare del male all’oggetto odiato. Questo odio è sbagliato. Ha un cattivo motivo. Ha origine dal Diavolo, spesso è alimentato in una mente confusa e frustrata ed è invariabilmente rivolto nella direzione sbagliata. Tutta la storia degli uomini e delle nazioni sotto il dominio del Diavolo è stata praticamente un ininterrotto racconto di violento, sanguinario odio. Talvolta sono coinvolte solo poche persone. Altre volte un’intera nazione precipita nell’anarchia e nella rivoluzione. Di sovente l’odio generato da guerre internazionali toglie la vita a migliaia di innocenti.

L’“odio” può anche significare forte antipatia, ma senza alcuna intenzione di far del male all’oggetto, cercando invece di evitarlo come quando si aborrisce una cosa disgustosa. Questa specie di odio è buona se rivolta contro ciò che è male.

Questa giusta specie di odio è in imitazione di Geova, l’Iddio della giustizia. Egli non odia ciò che è male a causa di frustrazione né manifesta il suo odio con azioni sfrenate, smodate e violente. L’odio di Dio per ciò che è male è odio basato sul principio. Tale odio non turba la propria pace mentale e non affligge con ulcere. È forte antipatia, estrema avversione, marcato disgusto, profonda ripugnanza per ciò che è male. Significa detestare, aborrire, avere in abominio qualsiasi cosa cattiva perché è male, molto nociva e del tutto priva d’amore. — Prov. 6:16-19.

PERCHÉ ODIARE CIÒ CHE È MALE?

Anzitutto, Geova odia ciò che è male. Questa dovrebbe essere una ragione sufficiente perché anche ognuno di noi odii ciò che è male. Se un padre amorevole e molto saggio rifiuta di mangiare funghi velenosi, questa dovrebbe essere una ragione sufficiente perché anche il suo figlioletto li detesti. E se il padre proibisce al ragazzo di mangiarli, questa è una doppia ragione per cui un ragazzo ubbidiente che ama suo padre li respingerà come cibo. Per il ragazzo non si tratta solo di odiare le conseguenze dell’ammalarsi se disubbidisce al padre. Piuttosto, la sua ubbidienza nasce dal sincero amore che nutre per il padre.

Una secondaria, eppure importantissima ragione per odiare ciò che è sbagliato riguarda le conseguenze che ne derivano. Il proverbio dice: “La persona cattiva non resterà impunita”. (Prov. 11:21) Gli uomini e le donne prima del diluvio del giorno di Noè non sfuggirono alle conseguenze del male che avevano fatto; solo gli otto che avevano odiato il male sopravvissero. (Gen. 6:5-7; 7:1) Un più moderno esempio è l’esperienza degli uomini che progettarono la più grande rapina d’Inghilterra a un treno, da cui ricavarono L. 4.526.000.000 circa. In seguito, furono tutti presi e messi in prigione. Se questi uomini avessero odiato il male, come comanda la Parola di Dio, si sarebbero risparmiati molti infelici anni di prigione. — Time, 31 ottobre 1969.

OGGI C’È BISOGNO DEL GIUSTO ODIO

Il consiglio dato da Dio di odiare ciò che è male non è mai stato più necessario di oggi. Satana e i suoi demoni, sapendo di avere breve tempo, fanno tutto quello che possono per corrompere e distruggere la razza umana. Si servono di uomini egoisti e avidi per sfruttare le debolezze e le peccaminose tendenze dei loro simili. Viviamo veramente in “tempi difficili”, quando ‘a causa dell’aumento dell’illegalità l’amore della maggioranza si è raffreddato’. Per proteggervi da queste condizioni dovete odiare il male. — 2 Tim. 3:1; Matt. 24:12; Riv. 12:12.

Se non siamo fortemente contrari al male, possiamo esserne vinti. Poiché siamo peccatori nati, abbiamo l’inclinazione a fare il male. (Sal. 51:5; Gen. 8:21; Rom. 7:14-25) Per questo non basta solo amare ciò che è bene; dobbiamo anche odiare ciò che è male. Gesù Cristo ‘amò la giustizia e odiò la malvagità’. (Sal. 45:7; Ebr. 1:9) Dobbiamo fare altrettanto per sopravvivere a questo malvagio sistema di cose.

Non c’è nessuna neutrale via di mezzo dell’indifferenza a questo riguardo. In tal caso si applica il principio enunciato da Gesù: “Chi non è dalla mia parte è contro di me”. (Matt. 12:30) Gesù non fu indifferente, ma attivamente e senza fare compromesso diede prova di odiare ciò che era male. Se non siete con lui nutrendo simile odio verso il male siete contro di lui amando il male.

Mettetevi alla prova: Le vostre norme sono quelle di questo vecchio mondo o sono le norme cristiane esposte nella Bibbia? Le norme mondane dicono in sostanza: “Non devi rubare, molto”. “Non devi mentire, se non sei nei guai”. “Non devi commettere adulterio, eccetto quando sei ‘innamorato’”. O a volte quelli del mondo seguono questa loro legge: “Non devi farti prendere a rubare, mentire, commettere adulterio, ecc.” Sono queste le vostre norme? Non sono certo quelle di Dio, di Cristo Gesù o dei veri cristiani, i quali odiano tutti ciò che è sbagliato.

Che dire della vostra norma morale? Seguite quelli che sostengono nuove, popolari norme con l’aggiunta di convenienti scappatoie? Tali persone diranno: “Sono onesto, fino a un certo punto”. “Sono sincero, per buona parte del tempo”. “Puoi fidarti di me, se mi tieni d’occhio”. “Non farò mai una rapina in una banca, perché è troppo pericoloso”. “I Dieci Comandamenti della Bibbia sono meravigliosi, per gli altri”.

ODIANDO CIÒ CHE È MALE VI PROTEGGETE

Ci sono molte cose che Geova odia e che dice a quelli che lo amano di odiare. Seguire questo consiglio divino è utile sotto molti aspetti, uno dei quali è la protezione che offre a chi ubbidisce. Considerate alcuni esempi.

Nelle loro illecite relazioni sessuali molti hanno provato il timore di gravidanze indesiderate, il timore di malattie, la minaccia dell’abbandono e dell’angoscia, e la perdita del rispetto verso se stessi. Una ragazza di ventidue anni disse: ‘Non desideravo null’altro al mondo tranne che mi sposasse. Ma quando rimasi incinta, mi abbandonò’. Se ella avesse dato ascolto al saggio consiglio della Parola di Dio e odiato ciò ch’è male, la sua vita sarebbe stata completamente diversa.

Una moglie disse di essere stata “molto vicino a perdere la casa, la ragione e tutto ciò che conta nella vita” partecipando allo “scambio delle mogli”. “La nostra stoltezza ci è costata più di quanto intendevamo pagare”, disse. “Mi si agghiaccia il sangue nelle vene pensando a quanto siamo stati vicini a distruggerci per alcune emozioni a buon mercato”. La Parola di Dio protegge le persone da tali infelicità, se danno ascolto all’avvertimento e odiano ciò che è male.

La Bibbia avverte in modo vigoroso dei risultati dell’immoralità sessuale descrivendo il giovane stolto che è adescato per avere relazioni con una prostituta: “Tutto ad un tratto egli le va dietro, come un toro che va fino al macello, . . . proprio come un uccello s’affretta nella trappola, ed egli non ha conosciuto che vi è implicata la sua medesima anima”. (Prov. 7:22, 23) Ogni anno migliaia di persone sono prese in questa “trappola sessuale” e sono figurativamente condotte al macello come animali, trafitti da malattie veneree, tutto perché hanno disprezzato la protezione che avrebbero avuto odiando il male.

L’ubriachezza uccide. Dall’Inghilterra giunge una notizia secondo cui essa causa oltre un terzo di tutti gli incidenti automobilistici mortali. E tuttavia il rimedio è più semplice e meno costoso delle cinture di sicurezza. Se questi ubriaconi seguissero la sapienza della Bibbia, odiando il male, si potrebbero evitare migliaia di tragici decessi. Quelli che hanno guai, difficoltà, contese, preoccupazioni, occhi offuscati, dice la Bibbia, sono “quelli che stanno lungo tempo col vino . . . Alla fine morde proprio come un serpente”. — Prov. 23:29-32.

È bene odiare il delitto e la violenza, l’adulterio, l’ubriachezza e l’omosessualità per quello che sono. Il delitto priva le persone di ciò che legittimamente appartiene loro. Lo si deve detestare. L’adulterio divide le famiglie, priva i figli di cure. È un peccato contro Dio e contro l’uomo e merita il nostro più profondo odio. L’ubriachezza mette in pericolo le persone e rovina anche delle vite. Si dovrebbe aborrire. L’omosessualità è una perversione della più bassa specie. È detestata da Dio. (Rom. 1:24-27) Se odiate tali cose cattive, questo è bene e per vostra protezione.

Ma che dire delle cose definite “piccoli reati”, come il furto delle acciughe, l’imbroglio circa il contatore per il parcheggio o mentire al principale? Mentre tali cose cattive possono avere una certa attrattiva, o può sembrare che non rechino grande danno a nessuno, tuttavia presto o tardi anch’esse attireranno indesiderabili punizioni: la coscienza colpevole, vergogna e biasimo, e allontanamento dei veri amici. Se odiate anche queste cose non per le punizioni, ma perché Geova le odia, questo pure sarà per vostra protezione.

COME ODIARE CIÒ CHE È MALE

Potete far questo tenendovi lontano da ciò che è male. Se aborrite una cosa, la evitate. Perciò, dovete sapere che cosa è male prima di poterlo evitare. Ma a questo riguardo siete ben preparati, poiché nella sua Parola Geova indica molto particolareggiatamente ciò che è male, e spesso ci dice come evitarlo. Lo studio della Bibbia è assolutamente essenziale per sapere come e che cosa odiare.

Quindi i cristiani illuminati odiano giustamente quelli che sono acerrimi nemici di Dio, come il Diavolo e i suoi demoni, nonché gli uomini che si sono deliberatamente e consapevolmente schierati contro Geova. (Sal. 139:21, 22) L’odio verso tali persone non spinge a far loro del male e non è sinonimo di rancore o malizia. Piuttosto, trova espressione nell’aborrire ed evitare completamente quelli che odiano intensamente Geova. Dovete evitare la “tavola dei demoni” se sperate di mangiare alla tavola di Geova. — 1 Cor. 10:21; Rom. 12:9, 17, 19.

Alcuni potrebbero sembrare “brave persone”, ma si deve chiedere: “Hanno morale e princìpi cristiani? Amano Geova?” Il loro amore verso Dio e il prossimo dovrebbe determinare quale sarà la nostra relazione con loro. La questione dell’associazione è importante, perché se ci piace stare con quelli che fanno cose cattive presto smetteremo di odiare ciò che fanno. — 1 Cor. 15:33.

È molto importante, naturalmente, il pensiero positivo. Non si tratta solo di odiare negativamente il male; ci vuole anche positivo amore per il bene. Quindi, la formula per odiare ciò che è male è duplice, come la esprime concisamente l’apostolo Paolo: “Aborrite ciò che è malvagio, stringetevi a ciò che è buono”. (Rom. 12:9) Mostrate di odiare la malvagità riempiendo la mente di pensieri buoni. (Filip. 4:8) Inoltre, riempite il cuore di buoni motivi, invece di accumularvi i desideri di fare il male. — Matt. 15:19; Mar. 7:21-23; Prov. 4:23.

Odiate ciò che è male? La Parola di Dio vi esorta a odiarlo. E questa è la cosa giusta, saggia e amorevole da fare. Mostrate dunque di odiare ciò che è male e amare ciò che è bene con la scelta dei vostri compagni, con ciò che pensate, ciò di cui parlate e con il modo in cui agite.

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