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  • w72 15/10 pp. 633-634
  • È sufficiente appartenere a una chiesa?

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  • È sufficiente appartenere a una chiesa?
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1972
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  • LA CONOSCENZA DELLA PAROLA DI DIO È ESSENZIALE
  • LA CONDOTTA PERSONALE È IMPORTANTE
  • Rendete a Dio esclusiva devozione?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1963
  • Esclusiva devozione
    Perspicacia nello studio delle Scritture, volume 1
  • Esclusiva devozione
    Ausiliario per capire la Bibbia
  • Devozione
    Perspicacia nello studio delle Scritture, volume 1
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1972
w72 15/10 pp. 633-634

È sufficiente appartenere a una chiesa?

‘SARÒ fra quelli che verranno liberati nel nuovo ordine di Dio?’ Tutti quelli che credono alla promessa di Dio devono porsi questa domanda. Molti vogliono inoltre sapere: ‘L’appartenenza alla mia chiesa mi assicurerà il favore di Dio?’

Queste domande meritano realmente seria considerazione, specialmente se si considera il fatto che esistono tante chiese, con insegnamenti e pratiche contrastanti.

Che dire, dunque, di quelli che sono membri battezzati dei testimoni di Geova? Anch’essi potrebbero ben chiedersi: ‘La mia associazione, inclusa la mia partecipazione alle adunanze di studio dei testimoni di Geova e alla predicazione di casa in casa, mi assicura che sarò liberato quando questo sistema di cose sarà distrutto?’

Per rispondere all’una o all’altra di queste domande dovete considerare: Che cosa richiede Dio da me? Egli dice: “Io, il Signore Iddio Tuo, sono Dio geloso [o “un Dio che esigo esclusiva devozione”]” (Deut. 5:9, Nardoni; si paragoni la Traduzione del Nuovo Mondo). Perciò, egli richiede da voi come persona esclusiva devozione. Dovete servirlo individualmente, di cuore, con accurata conoscenza di ciò che gli è accetto. — 1 Cron. 28:9; Matt. 22:37.

LA CONOSCENZA DELLA PAROLA DI DIO È ESSENZIALE

Questa conoscenza si può ottenere solo dalla Parola di verità di Dio, la Bibbia. Uno che professa di servire Dio può essere zelante, sincero. Può pensare che anche i capi della sua chiesa siano sinceri. Ma queste cose in se stesse non assicureranno il favore di Dio.

La Bibbia ce ne dà un rimarchevole esempio. Mette in risalto il punto che, sebbene sincera, una persona o perfino un’intera organizzazione può venire notevolmente meno all’esclusiva devozione a Dio. L’apostolo Paolo disse dei suoi compaesani giudei, che amava: “Fratelli, la buona volontà del mio cuore e la mia supplicazione a Dio per loro [i Giudei], sono, in realtà, per la loro salvezza. Poiché io rendo loro testimonianza che hanno zelo verso Dio; ma non secondo accurata conoscenza; poiché, siccome non conoscevano la giustizia di Dio ma cercavano di stabilire la propria, non si sono sottoposti alla giustizia di Dio”. — Rom. 10:1-3.

Non è difficile conoscere ciò che Dio richiede se leggete con mente aperta e accettate ciò che dice la Bibbia, senza pregiudizi dovuti a precedenti credi o insegnamenti. Per fare un’illustrazione: Prima della sua dichiarazione riguardo al fatto che esigeva esclusiva devozione, Dio aveva detto:

“Non ti fare nessuna scultura e nessuna immagine delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sopra la terra o nell’acqua sotto la terra; non adorare quelle cose e non servir loro”. (Deut. 5:8, 9, Na) Notate che Dio dice di non ‘farle’ o di non ‘adorarle’. In seguito, Dio dichiarò: “Io, il cui nome è: ‘Il Signore’, non cederò ad altri la mia gloria, né la lode a me dovuta agli idoli”. — Isa. 42:8, Na.

Se, perciò, avete usato immagini nell’adorazione, fossero esse di Cristo, degli angeli o dei santi, sapete che, indipendentemente da quello che dicono gli uomini, non avete reso esclusiva devozione a Dio.

Indubbiamente potete dunque capire che la chiesa che vi insegna a usare le immagini nell’adorazione, anche se viene considerata solo relativa adorazione, non vi proteggerebbe. Qualsiasi cosa che non glorifica Dio viene meno all’esclusiva devozione a lui. E qualsiasi organizzazione che insegna dottrine le quali non glorificano Dio, o contraddicono la sua Parola, non reca la benedizione di Dio ai suoi membri. Piuttosto, essendo membro di quell’organizzazione o sostenendola, subirete la distruzione quando Dio spazzerà via dalla terra tutte le cose che non lo glorificano. — 2 Tess. 1:7-9.

LA CONDOTTA PERSONALE È IMPORTANTE

Inoltre, forse studiate diligentemente la Bibbia. Forse conoscete i princìpi che insegna, particolarmente i suoi princìpi morali. Che vi associate o no con altri professanti cristiani — anzi, anche se vi associate con quelli che sapete rendono a Dio esclusiva devozione — la domanda importante è questa: Vivete voi secondo questi giusti princìpi?

L’apostolo Pietro addita la responsabilità di ciascuno che professa d’essere cristiano, dicendo: “Se invocate il Padre che giudica imparzialmente secondo l’opera di ciascuno, comportatevi con timore durante il tempo della vostra residenza di forestieri [come vivendo in questo mondo ma non facendone parte]”. Più avanti avverte: “È il tempo fissato perché il giudizio cominci dalla casa di Dio. Ora se comincia prima da noi, quale sarà la fine di quelli che non sono ubbidienti alla buona notizia di Dio? ‘E se il giusto è salvato con difficoltà, dove si mostreranno l’empio e il peccatore?’”. — 1 Piet. 1:17; 4:17, 18.

La persona non può dunque fare assegnamento sull’appartenenza o affiliazione a una chiesa. Né può sentirsi sicura lasciando semplicemente la chiesa che promuove errati insegnamenti o condona pratiche contrarie alla Bibbia. Deve anche compiere un’azione positiva da parte sua per imparare qual è la volontà di Dio, quindi farla. Ciò significa che deve associarsi e cooperare con quelli che rendono attivamente esclusiva devozione e pura adorazione a Dio.

Anche allora, deve badare a se stessa. Dopo avere citato esempi di alcuni che, benché in passato fossero stati associati con il favorito popolo di Dio, vennero meno perché fecero il male nella loro vita personale, l’apostolo Paolo scrisse ai cristiani di Corinto: “Quindi chi pensa di stare in piedi badi di non cadere”. (1 Cor. 10:6-12) Ci vogliono continua vigilanza e un onesto esame di sé per continuare a servire Dio. Nessuna persona né organizzazione può salvare alcun individuo, poiché “ciascuno di noi renderà conto di se stesso a Dio”. — Rom. 14:12; si paragoni Ebrei 4:12, 13.

Perfino uno così altamente favorito come l’apostolo Paolo disse di sé: “Il modo in cui io corro non è incerto; il modo in cui dirigo i miei colpi è tale da non colpire l’aria; ma tratto con durezza il mio corpo e lo conduco come uno schiavo, affinché, dopo aver predicato agli altri, io stesso non sia in qualche modo disapprovato”. — 1 Cor. 9:26, 27.

Riassumendo, dunque, alla domanda: È sufficiente appartenere a una chiesa? rispondiamo con un preciso No! Chi desidera servire Dio deve abbandonare il suo sistema religioso se esso non segue la Parola di Dio. Il suo successivo passo sarà quello di associarsi con coloro che servono Dio nella pura adorazione. Quindi, rendendo a Geova Dio esclusiva devozione, deve vivere in modo che la sua vita ‘adorni in ogni cosa l’insegnamento del nostro Salvatore, Dio’. (Tito 2:10) Chi fa questo può confidare nella promessa di Dio:

“Geova è vicino a tutti quelli che lo invocano,

A tutti quelli che lo invocano in verità.

Egli eseguirà il desiderio di quelli che lo temono,

E udrà il loro grido di soccorso, e li salverà”. — Sal. 145:18, 19.

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