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  • w72 15/10 pp. 635-638
  • La vostra vita è in pericolo — Come? Perché?

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  • La vostra vita è in pericolo — Come? Perché?
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1972
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  • DIO SI INTERESSA DELLA VOSTRA VITA
  • INCARICO DI PREDICARE
  • QUELLI CHE PROFESSANO IL CRISTIANESIMO NON POSSONO FARE A MENO DI CAPIRNE LA “LINGUA”
  • UN MESSAGGIO DI AMORE
  • FUGGITE DALLA CATTIVITÀ SPIRITUALE
  • Costituito come sentinella alla cristianità
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova (per lo studio) 2022
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1972
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1972
w72 15/10 pp. 635-638

La vostra vita è in pericolo — Come? Perché?

LA MAGGIORANZA delle persone riconosce che la loro vita è in pericolo ogni giorno. Le statistiche mostrano che la probabilità di morte per incidenti, delitti, incendi e altre cause è in continuo aumento.

C’è poi la minaccia della guerra nucleare. Essa è così spaventosa che la responsabilità della pace mondiale è stata messa nelle mani di un’organizzazione internazionale, le Nazioni Unite. Comunque, le NU sono state una delusione per quanto riguarda lo stabilimento della pace.

Ma c’è un pericolo molto più grave di questi. Qual è?

Sono in pericolo gli interessi spirituali delle persone. Poiché gli interessi spirituali hanno a che fare con la vita eterna o con la morte eterna. In che modo? Perché Dio è il Datore della vita, e le prospettive di vita eterna dipendono dalla propria reputazione presso Dio. — Giov. 17:3.

I capi religiosi, particolarmente nelle nazioni cosiddette “cristiane”, hanno avuto il posto di custodi degli interessi spirituali del popolo. Hanno preteso di guidare queste nazioni nella via dell’Iddio della Bibbia. Hanno professato d’essere seguaci del Figlio di Dio, Gesù Cristo. Ma hanno effettivamente guidato queste nazioni nell’adorazione di Dio?

Considerate la loro storia durante la prima guerra mondiale. Il clero delle denominazioni cattoliche, protestanti e ortodosse esortò i suoi greggi a uccidersi in quel conflitto. Il nazionalismo ebbe la precedenza rispetto all’adorazione di Dio.

Ma si pentì il clero, convertendosi dalla sua condotta e additando al popolo il regno di Dio come speranza del genere umano? Sostenne la Bibbia e i suoi princìpi? No. La condotta che tenne da allora, e anche durante la seconda guerra mondiale, mostra il contrario.

Quindi, chi spera di essere liberato nel nuovo ordine di Dio deve avere una migliore guida spirituale di quella data dal clero.

DIO SI INTERESSA DELLA VOSTRA VITA

Geova Dio, il Supremo Essere Spirituale, non lascerà che l’infedeltà di questi falsi capi religiosi faccia perdere alle persone di cuore onesto la liberazione e la vita nel suo nuovo ordine. Geova è il Pastore e Sorvegliante del suo popolo. (1 Piet. 2:25; Sal. 23:1) Perciò, ha suscitato come suo “servitore” un gruppo di persone fedeli, fidate e non ribelli. Questo gruppo ricevette un difficile compito da adempiere, perché richiedeva la proclamazione di un vigoroso messaggio di denuncia contro la cristianità. Perché? Era essenziale che le persone di cuore retto fossero avvertite affinché vedessero il pericolo in cui erano. Queste persone dovevano rinunciare a ogni associazione e affiliazione con la falsa religione. Dovevano sostenere fermamente la verità della Parola di Dio e schierarsi dalla parte del suo regno messianico per essere liberate.

Il gruppo che Dio avrebbe impiegato fu prefigurato da Ezechiele, un sacerdote israelita. L’anno 613 a.E.V. era un tempo inoltrato nel “tempo della fine” di quarant’anni di Gerusalemme. Gerusalemme aveva solo sei anni prima che quella città e il paese di Giuda fossero completamente desolati. I capi religiosi di Gerusalemme nonché i capi giudei allora in esilio con Ezechiele in Babilonia avevano mancato verso il popolo ed erano responsabili della loro situazione.

Similmente, questo presente sistema di cose è molto avanti nel suo “tempo della fine”,a e la condizione spirituale della cristianità è davvero cattiva. Perciò osserviamo con vivo interesse ciò che fu comandato a Ezechiele di fare e ciò che questo prefigurò per il nostro giorno.

INCARICO DI PREDICARE

In visione, Ezechiele vide un grande carro celeste che veniva dal nord, per fermarsi davanti a lui. Dalla cima di questo carro, accompagnato da cherubini, e che simboleggiava una grande organizzazione celeste, Geova Dio parlò a Ezechiele, dandogli un incarico. Quindi fu teso a Ezechiele un rotolo, con il comando: “Mangia questo rotolo, e va, parla alla casa d’Israele”. — Ezec. 3:1.

Sul rotolo c’erano scritti “canti funebri e gemiti e lamenti” da ambo le parti. (Ezec. 2:10) Era un messaggio completo a causa della piena misura dei peccati d’Israele. Fu Ezechiele disposto a mangiarlo e a proclamarne il triste messaggio, come esempio per il moderno “Ezechiele”?

Ezechiele fece come gli era stato comandato. Gradualmente mangiò il rotolo. (Ezec. 3:2, 3) In modo sorprendente, il rotolo pieno di notizie tristi fu alla bocca di Ezechiele dolce come miele. Questo perché fu una buona, sana, dolce esperienza per Ezechiele ricevere l’incarico di una speciale opera per mano dell’Altissimo Dio. L’apostolo Giovanni, settecento anni dopo, ebbe un’esperienza simile. Giovanni, allora esiliato sull’isola di Patmos nel mar Egeo per la sua fedele predicazione della parola di Dio, scrive circa la sua visione:

“E la voce che udii dal cielo mi parla di nuovo e dice: ‘Va, prendi il rotolo aperto che è nella mano dell’angelo che sta in piedi sul mare e sulla terra’. E andai dall’angelo e gli dissi di darmi il rotolino. Ed egli mi disse: ‘Prendilo e mangialo, ed esso renderà amaro il tuo ventre, ma nella tua bocca sarà dolce come il miele’. E io presi il rotolino dalla mano dell’angelo e lo mangiai, e nella mia bocca fu dolce come il miele; ma quando l’ebbi mangiato, il mio ventre fu reso amaro”. — Riv. 10:8-10.

L’esperienza di Giovanni non fu semplicemente l’adempimento dell’esperienza di Ezechiele, poiché sarebbe stata una ripetizione senza senso. Piuttosto, mostrò che la visione di Ezechiele era profetica e che egli rappresentava la stessa cosa rappresentata da Giovanni, il quale, come discepolo di Gesù Cristo generato dallo spirito, probabilmente l’ultimo apostolo superstite, raffigurò quelli che rimangono oggi sulla terra degli unti fratelli generati dallo spirito di Gesù Cristo.

Il rotolo della visione mangiato da Ezechiele non raffigurò il profetico libro di Ezechiele, poiché il libro di Ezechiele non è tutto canti funebri, gemiti e lamenti. Esso contiene anche profezie di benedizione per il popolo di Dio. Il rotolo raffigura il messaggio di denuncia di Geova contro Gerusalemme e Giuda, e termina con la dichiarazione contro i loro nemici gentili, completata in Ezechiele 35:15.

In maniera simile, l’unto rimanente ricevette, simbolicamente, il “rotolo di un libro”, al tempo dell’inizio della loro grande proclamazione mondiale del messaggio del Regno nel 1919. Questo rotolo similmente non raffigurò il libro di Ezechiele. Piuttosto, il rotolo rappresentava tutte le dichiarazioni dell’intera Bibbia che hanno relazione con giudizi, piaghe spirituali e tribolazioni che devono venire sulla cristianità e sui suoi associati religiosi e politici nel “tempo della fine”. Allorché i servitori di Dio compresero e accettarono il loro incarico fu un compito dolce per loro.

QUELLI CHE PROFESSANO IL CRISTIANESIMO NON POSSONO FARE A MENO DI CAPIRNE LA “LINGUA”

Giacché la vita dei greggi delle chiese della cristianità corre un pericolo così imminente, gli unti simili a Ezechiele sulla terra logicamente sarebbero stati mandati in primo luogo a loro. Dio disse a Ezechiele:

“Figlio d’uomo, va, entra nella casa d’Israele, e devi parlar loro con le mie parole. Poiché non sei mandato a un popolo dal linguaggio inintelligibile o grave di lingua, ma alla casa d’Israele, non a popoli numerosi dal linguaggio inintelligibile o dalla lingua grave, le cui parole tu non possa udire in maniera comprensibile. Se ti avessi mandato a loro, quei medesimi ti ascolterebbero. Ma in quanto alla casa d’Israele, non ti vorranno ascoltare, poiché non vogliono ascoltare me; perché tutti quelli della casa d’Israele sono di testa dura e di cuore duro. Ecco, io ho resa dura la tua faccia esattamente come le loro facce e dura la tua fronte esattamente come le loro fronti. Ho reso la tua fronte simile al diamante, più dura della selce. Non li devi temere, e non devi esser colpito da terrore alle loro facce, poiché sono una casa ribelle”. — Ezec. 3:4-9.

Ezechiele non dovette imparare una nuova lingua. Fu mandato al suo proprio popolo. Dio ha sempre avvertito quelli che professavano di servirlo, e ha reso l’avvertimento molto chiaro, in termini che conoscevano. Ai Giudei mandò dunque un portavoce che parlava la loro lingua.

Fu la stessa cosa quando Gesù Cristo era sulla terra. Egli disse d’essere stato mandato specificamente a Israele. (Matt. 15:24) Parlò ai Giudei nella lingua corrente che usavano ogni giorno. Avevano anche le Scritture, a cui Gesù si riferiva continuamente, e che rendevano testimonianza di lui. (Giov. 5:39) Sapevano di che cosa parlava quando si riferiva alla loro storia, alle loro usanze, quando usava i loro termini e le loro espressioni religiose. Egli disse a quei Giudei:

“Guai a te, Corazin! Guai a te, Betsaida! perché se le opere potenti che sono state fatte in voi fossero state fatte in Tiro e Sidone, si sarebbero da tempo pentite in sacco e cenere. Perciò vi dico: Nel Giorno del Giudizio sarà più sopportabile per Tiro e Sidone che per voi. E tu, Capernaum, sarai forse esaltata fino al cielo? Tu scenderai nell’Ades; perché se le opere potenti che sono state fatte in te fossero state fatte in Sodoma, sarebbe rimasta fino a questo giorno. Perciò vi dico: Nel Giorno del Giudizio sarà più sopportabile per il paese di Sodoma che per te”. “Gli uomini di Ninive sorgeranno nel giudizio con questa generazione e la condanneranno; perché essi si pentirono alla predicazione di Giona, ma, ecco, qui c’è più di Giona”. — Matt. 11:21-24; 12:41.

Similmente, gli unti proclamatori del Regno, raffigurati da Ezechiele, sono mandati al ‘loro proprio’ popolo, al popolo che parla lo stesso generale linguaggio biblico e che, come loro, professa d’essere cristiano. Quando i testimoni di Geova parlano alle persone dei paesi “cristiani” intorno alla Bibbia, le persone sanno che cosa s’intende. Conoscono le espressioni e i termini biblici, per cui sono su una base comune. Non hanno nessuna scusa per non capire ciò che dice il moderno “Ezechiele”. Se non rispondono con orecchi che odono è perché non vogliono.

UN MESSAGGIO DI AMORE

Come solo alcuni della nazione giudaica credettero a Gesù, così solo una piccola percentuale nella cristianità accetta il messaggio dei testimoni di Geova. La cristianità in generale si è mostrata una casa ribelle, non vedendo il pericolo che la sovrasta. Ma per quanto la cristianità sia di testa dura e di cuore duro, Geova ha rafforzato i suoi servitori così che non abbiano timore di proclamarle il messaggio di Dio. Egli ha reso la fronte dei suoi servitori di durezza superiore, come quella del diamante. Non sono paralizzati dal timore degli uomini. (Prov. 29:25) Comunque, l’insistenza dei testimoni di Geova di predicare in ogni circostanza è talvolta scambiata per fanatismo. In effetti sono l’amore e lo spirito di Dio a incitarli, poiché Geova l’amorevole Dio conosce l’estremo pericolo a cui va in contro il popolo e vuole liberare tutti quelli il cui cuore può essere toccato dalla buona notizia. — Ezec. 33:11.

Dio parlò ulteriormente a Ezechiele: “Figlio d’uomo, tutte le mie parole che ti pronuncerò, prendile nel tuo cuore e odile coi tuoi propri orecchi. E va, entra fra il popolo esiliato, tra i figli del tuo popolo, e devi parlar loro e dir loro: ‘Il Sovrano Signore Geova ha detto questo’, sia che odano o che se ne astengano”. — Ezec. 3:10, 11, New World Translation.

FUGGITE DALLA CATTIVITÀ SPIRITUALE

I Giudei fra cui predicò Ezechiele erano in esilio a Babilonia. Similmente, oggi il popolo dei paesi “cristiani” non pratica la verità che rende liberi dalla schiavitù al peccato. Inoltre, sono nella cattività spirituale di Babilonia la Grande, l’impero mondiale della falsa religione. Sono effettivamente “esiliati” da Dio e dalla sua vera adorazione. (Giov. 8:31, 32, 34) Le loro pratiche sono estranee ai puri princìpi della Bibbia. La cosiddetta “nuova moralità”, per esempio, nega le norme della Bibbia e nega il diritto di Dio di stabilire le norme che le creature umane devono seguire. — Gal. 5:19-21.

Il moderno Ezechiele deve dunque agire. Questo fu prefigurato da ciò che accadde successivamente nel caso di Ezechiele. Egli narra:

“E uno spirito mi sospingeva e udivo dietro a me il suono d’una grande impetuosità: ‘Benedetta sia la gloria di Geova dal suo luogo’. E c’era il suono delle ali delle creature viventi che da presso si toccavano l’un l’altra, e da presso il suono delle ruote accanto a loro, e il suono d’una grande impetuosità. E lo spirito mi sospinse e mi prendeva, . . . e la mano di Geova su di me era forte. Entrai dunque a Tel-Abib fra gli esiliati del popolo, che dimoravano presso il fiume Chebar, e dimoravo dove essi dimoravano; e continuai a dimorarvi per sette giorni, attonito in mezzo a loro”. — Ezec. 3:12-15.

Qual era il “suo luogo” da cui doveva essere benedetta la gloria di Geova? Non il tempio in Gerusalemme, che era chiamato il suo luogo, poiché era stato profanato, contaminato dalle idolatre e ribelli azioni dei Giudei. Il “luogo” di Geova era presso il suo profeta Ezechiele da lui incaricato. Oggi la gloria di Geova non è benedetta nella cristianità, che asserisce nominalmente d’essere il luogo che dichiara la sua gloria. Essa è presso i suoi fedeli unti simili a Ezechiele che effettivamente dichiarano il suo nome e la gloria del suo regno quale suo strumento per liberare il genere umano nel suo nuovo ordine.

Discernete che i vostri interessi spirituali sono in pericolo, e, perciò, lo è anche la vostra vita? Ne siete preoccupati? Quindi seguite il comando che Dio dà a quelli di cuore onesto che si trovano nei sistemi religiosi di Babilonia la Grande: “Uscite da essa, o popolo mio, se non volete partecipare con lei ai suoi peccati, e se non volete ricever parte delle sue piaghe. Poiché i suoi peccati si sono ammassati fino al cielo, e Dio s’è rammentato dei suoi atti d’ingiustizia”. — Riv. 18:4, 5.

Dopo aver fatto questo primo passo, quindi divenite uno che dichiara ad altri la gloria di Dio e ottenete favore e liberazione da lui. Siate fra quelli di cui Egli dice: “Sono davanti al trono di Dio; e gli rendono sacro servizio giorno e notte nel suo tempio; e Colui che siede sul trono spiegherà su loro la sua tenda. Non avranno più fame né sete, né li colpirà più il sole [del disfavore divino] né ardore alcuno [del castigo di Dio], perché l’Agnello, che è in mezzo al trono, li pascerà, e li guiderà alle fonti delle acque della vita. E Dio asciugherà ogni lagrima dai loro occhi”.— Riv. 7:15-17.

[Nota in calce]

a Si veda il libro “Babilonia la Grande è caduta!” Il Regno di Dio domina! (inglese), pagine 174-181. Pubblicato dalla Watchtower Bible and Tract Society, Brooklyn, New York.

“Poiché è stata manifestata l’immeritata benignità di Dio che porta la salvezza a ogni sorta di uomini, insegnandoci a ripudiare l’empietà e i desideri mondani e a vivere con sanità di mente e giustizia e santa devozione in questo presente sistema di cose, mentre aspettiamo la felice speranza e la gloriosa manifestazione del grande Dio e del nostro Salvatore Cristo Gesù, che diede se stesso per noi affinché ci liberasse da ogni sorta d’illegalità e purificasse per sé un popolo particolarmente suo, zelante per le opere eccellenti”. — Tito 2:11-14.

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