Vedete solo le debolezze altrui?
UN MINISTRO cristiano sull’ottantina disse una volta: “Per regola concedo ai miei amici almeno due difetti”. Riconosceva saggiamente che tutti abbiamo debolezze, e così non si aspettava che i suoi amici fossero perfetti. Non faceva l’errore di lasciare che le debolezze altrui gli impedissero di vedere i loro lati buoni.
Tuttavia, quanto è incline l’imperfetta natura umana a fare proprio così, a vedere solo le debolezze degli altri o lasciare che le loro debolezze nascondano i loro lati buoni. Viene in mente la volta che un oratore pubblico fece una macchia d’inchiostro su un foglio di carta bianca, lo mostrò all’uditorio e chiese che cosa vedeva. Tutto quello che videro fu la macchia d’inchiostro, non il foglio di carta bianca.
Avete mai giudicato severamente una donna “autoritaria”, che pareva voler sempre consigliare o dirigere il marito? La donna cristiana dovrebbe voler vincere tale caratteristica. Ma se questa debolezza è tutto ciò che vedete, può darsi benissimo che trascuriate i suoi molti lati buoni. Una simile donna, benché non sia sempre discreta nel modo in cui esprime i suoi desideri, è in realtà una leale, strenua lavoratrice, altruista ed efficiente nell’amministrare le attività della sua famiglia. E, in modo interessante, la sua apparente arroganza non sembra irritare tanto suo marito quanto gli altri. Essi vedono solo le sue debolezze; ma il marito conosce e apprezza il fatto che ha pure ottime qualità.
Quella di lasciare che i difetti degli altri adombrino i loro lati buoni è una cosa che non pochi fanno riguardo al personaggio biblico di Davide, antico re d’Israele. Molti mettono in relazione il suo nome solo con la sua relazione adultera con Betsabea, moglie di Uria, soldato dell’esercito d’Israele. (2 Sam. 11:1-27; 1 Cron. 11:26, 41) Come dichiara la Jewish Encyclopedia: “Il personaggio di Davide è stato spesso sfavorevolmente criticato”, ma poi continua, dicendo: “solo il cieco pregiudizio negherà che, in sostanza, la sua natura fu molto nobile”. — Vol. 4, pag. 458.
Sì, Davide ebbe molte eccellenti qualità, e in prevalenza la sua condotta fu buona. Che fede mostrò Davide presentandosi per uccidere il gigante Golia, che aveva vituperato Geova e tutti gli eserciti d’Israele! (1 Sam. 17:4-54) Che magnanimità mostrò Davide risparmiando due volte la vita del re Saul, che era deciso a distruggerlo! (1 Sam. 24:4-22; 26:1-25) Che apprezzamento ebbe per l’adorazione di Geova desiderando costruire per Geova un tempio adatto, e, quando questo privilegio gli fu negato, ciò nondimeno egli offrì un’enorme somma e incoraggiò altri a offrire grandi contribuzioni per la sua edificazione! (1 Cron. 28:1–29:19) E che grande amore e apprezzamento per la bontà di Geova sono manifesti negli oltre settantacinque salmi che scrisse!
Riguardo al peccato di Davide con Betsabea, notiamo che essendo un musicista fuori del comune era con tutta probabilità un uomo emotivo. E come poeta si espresse in modo eloquente riguardo alle meraviglie e alle bellezze della creazione. Era dunque solo naturale che fosse anche eccitato dalla bellezza femminile. Come tutti gli altri discendenti di Adamo, Davide fu concepito nel peccato. (Sal. 51:5) Una volta che ebbe inciampato e commesso il primo peccato, cadde facilmente in altri nel futile tentativo di sottrarsi alle conseguenze del suo primo peccato. Quando la moglie di Uria gli disse d’essere incinta, Davide cercò di escogitare il modo per coprire la cosa. Ma quando non ci riuscì, temé quello che sarebbe potuto accaderle allorché fosse stata accusata dal marito di adulterio. (Prov. 6:32-35) Rimproverato, comunque, si pentì sinceramente, e non commise mai più adulterio. Davide soffrì gravemente per il suo peccato, come Dio gli aveva detto, eppure Geova non lo respinse. — 2 Sam. 12:1-12.
Venendo al tempo attuale, ci si deve solo guardare intorno per avere esempi moderni. C’è l’impiegato troppo sensibile alle critiche, incline a esprimersi a voce troppo alta e facilmente eccitabile. Certo dà ai nervi. C’è poi la persona che sembra manifestare un’attitudine di superbia, e questo va proprio contro la vostra natura. Invece di giustificare queste caratteristiche, entrambe le persone devono impegnarsi a fondo per migliorare. Ciò nondimeno, ciascuna di loro ha i suoi lati buoni. Può darsi benissimo che siano scrupolose nel loro lavoro. Se le conoscete realmente o le vedete in altre circostanze potete riscontrare che sono persone interamente diverse da quello che immaginavate.
Specialmente nella cerchia familiare mariti e mogli, genitori e figli devono fare attenzione a non lasciare che le debolezze degli altri li inducano a trascurare i loro lati buoni. Ci sarà utile notare che spesso una debolezza è semplicemente una buona qualità esagerata o una qualità che non si riesce a controllare, come possiamo notare nel caso dell’apostolo Pietro. Che zelo e fede mostrò! Come fu grandemente impiegato da Dio! Tuttavia, la sua calorosa, ardente, emotiva natura gli fece a volte commettere errori che altri, meno impetuosi e ardenti, non commisero. Ma come sarebbe sbagliato lasciare che i suoi sbagli c’impediscano di vedere i suoi lati buoni!
Per apprezzare le buone qualità degli altri è di grande aiuto l’empatia o la comprensione. Ricordate che le debolezze degli altri possono esser dovute alla cattiva salute, al modo in cui sono stati allevati o ad altre circostanze di cui forse non siete a conoscenza.
Un’attitudine negativa danneggerebbe sia voi che l’altra persona. Contribuirebbe alla divisione invece che all’unità. Così chiudereste la porta dell’amicizia e la possibilità di rendervi utili a vicenda.
Ricordate la “regola aurea”. Anche voi avete debolezze. Non volete che gli altri siano ciechi ai vostri lati buoni, non è vero? Cercate dunque di vedere i lati buoni e le qualità lodevoli negli altri. Possono non essere dapprima così evidenti come le loro debolezze, ma quando le scoprite, con tutta probabilità sono molto più piacevoli da osservare. — Luca 6:31.