Perché esultare nonostante le difficoltà personali?
1, 2. (a) Come sono chiamati quelli che saranno in grado di esultare ad Har-Maghedon? (b) Quale dimostrazione di potenza sovrumana con le acque da parte di Geova descrive ora Abacuc?
BEATI quelli che potranno esultare ad Har-Maghedon nonostante le difficoltà personali che a quel tempo si abbatteranno su di loro. Abacuc espone infine la ragione di tale esultanza mentre prosegue la sua profetica preghiera. Descrivendo ancora le imprese di Geova Dio che entra nella “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente” ad Har-Maghedon, il profeta dice:
2 “È contro i fiumi, o Geova, è contro i fiumi che si è accesa la tua ira, o è la tua furia contro il mare? Poiché cavalcasti i tuoi cavalli; i tuoi carri furono salvezza. Nella sua nudità si scopre il tuo arco. Le dichiarazioni giurate delle tribù sono la cosa detta. Sela. Coi fiumi fendevi la terra. I monti ti videro; furono in penosi dolori. Passò un temporale d’acque. Le acque dell’abisso emisero il loro suono. Alzarono in alto le mani. Il sole, la luna, si fermarono, nella loro alta dimora. Come la luce uscivano le tue proprie frecce. Il lampeggiare della tua lancia servì di fulgore”. — Abac. 3:.8-11.
3. Come dimostrò Geova, negli anni 1513 e 1473 a.E.V., che cose come un mare e un fiume non Gli sono d’ostacolo?
3 Non solo ostacoli simili a monti non riescono a fermare Geova nella sua marcia, ma nemmeno cose come fiumi e mari che apparentemente non si possono attraversare. Nell’anno 1513 a.E.V. il mar Rosso apprese tale fatto, quando Geova ne divise le acque da est a ovest per consentire al suo popolo liberato di attraversarlo e giungere al sicuro sulle rive della penisola del Sinai. Nell’anno 1473 a.E.V. al fiume Giordano in piena fu insegnato lo stesso fatto quando l’Iddio Onnipotente ne fermò la piena dal nord e prosciugò il letto del fiume perché il suo popolo al comando del generale Giosuè lo attraversasse e mettesse finalmente piede nella Terra Promessa. Di fronte a tale trattamento dell’ostacolo delle acque, il profeta poté ben chiedere se l’ira e la furia erano rivolte contro i fiumi e il mare. Mentre il Faraone d’Egitto e i suoi cavalieri e carri furono inghiottiti quando tentarono di attraversare il mar Rosso, Geova e i suoi eserciti celesti, cavalcando per così dire cavalli da guerra, si precipitano e si fanno impetuosamente strada attraverso qualsiasi cosa, come fiumi e mare, ne ostacoli apparentemente il passaggio. I suoi simbolici carri, invece di condurre i guidatori a una tomba acquea, li portano alla salvezza, alla vittoria!
4. Come può Dio fendere la terra con i fiumi e far alzare in alto le “mani” delle acque dell’abisso?
4 Come rafforza questo la fede dell’odierno unto rimanente di Israeliti spirituali di Geova, che, come le tribù dell’antico Israele, Gli hanno fatto dichiarazioni giurate per mezzo del nuovo patto stipulato con Lui tramite la mediazione di suo Figlio Gesù Cristo! Sanno che improvvise e violente inondazioni sono a disposizione del Creatore per fendere la terra e inghiottire i nemici, come ai giorni del giudice Barac e della profetessa Debora. Dai cieli di sopra possono cadere acque sotto forma di temporale. In contrasto con le acque che scendono dall’alto, le acque dell’abisso sotto la terra possono esser fatte scaturire, come se l’abisso alzasse in alto le mani per partecipare alla distruzione dei nemici. — Abac. 3:9, 10.
5. Come Abacuc 3:11 raffigura le scintillanti armi di guerra di Geova?
5 Mentre i monti si contorcono come se fossero in penosi dolori, Geova si rivela come un guerriero con sovrumane armi di guerra. I suoi alati dardi di morte e i suoi mezzi di propulsione non sono semplici frecce e arco fabbricati dall’uomo. Non rimarranno coperti, nascosti, come se fossero nella custodia dell’arco e nella faretra. Nel suo arsenale divino ci sono tonanti fulmini e crepitanti saette. Il lampeggiare degli strumenti di morte che Dio impiegherà contro i suoi nemici produrrà una luce così intensa di giorno e di notte, che il sole e la luna naturali si sentiranno, per così dire, non necessari per l’illuminazione. Sarà come se si fossero ‘fermati’, non fungendo da portatori di luce, ma lasciando che i luminosi missili di Geova diano una dimostrazione di potenza illuminante. Ad accrescere lo spaventoso spettacolo dei veloci, lampeggianti missili di distruzione, la più grande arma di Geova, simile a una lancia, solcherà l’aria e accrescerà il fulgore con i suoi lampi. Immaginate l’effetto mentale di tale azione di guerra sugli avversari di Geova e del suo popolo!
PER LA SALVEZZA DI CHI È IMPEGNATA LA GUERRA
6. Quale avvertimento dovrebbero accettare le nazioni riguardo a quelli che saranno salvati ad Har-Maghedon?
6 Le nazioni della terra facciano attenzione. Proprio quelli che per decenni sono stati “odiati da tutte le nazioni” sono coloro che Geova salverà ad Har-Maghedon, mentre le nazioni stesse soffriranno per aver odiato quelli che Egli ama. Sotto ispirazione, il profeta Abacuc lo rende chiaro, poiché prosegue dicendo: “Marciasti con la denuncia per la terra. Nell’ira trebbiasti le nazioni. E uscisti per la salvezza del tuo popolo, per salvare il tuo unto. Facesti a pezzi il capo dalla casa del malvagio. Fu scoperto il fondamento, fino al collo. Sela”. — Abac. 3:12, 13; Matt. 24:9.
7, 8. (a) Dopo quale grande avvenimento religioso avrà luogo questa salvezza? (b) Per preservare che cosa sulla terra Geova compirà questa salvezza, e come tratterà le nazioni?
7 Pertanto gli adoratori di Geova Dio possono confidare che Egli verrà in loro aiuto ad Har-Maghedon. Son quelli che saranno attaccati da tutte le nazioni del mondo. Come mostra il libro di Rivelazione, capitoli da diciassette a diciannove, ciò avverrà dopo la sorprendente distruzione di quella prostituta internazionale, Babilonia la Grande, l’impero mondiale della falsa religione, inclusa la cristianità. Gli adoratori di Geova che sono usciti dalla schiavitù in quel babilonico impero religioso saranno preservati durante la distruzione della cristianità e di tutto il resto di Babilonia la Grande.
8 Le nazioni irreligiose che avranno causato questa distruzione cercheranno allora di spazzar via dalla terra la pura adorazione del solo vivente e vero Dio, Geova. Per non permettere alle nazioni empie di riuscirci, Geova dovrà uscire per la salvezza del ‘suo popolo’. Quindi nella “denuncia” delle nazioni male intenzionate Egli marcerà per la terra e trebbierà con ira le nazioni, pestandole sotto i piedi come grano sull’aia.
9, 10. Chi è l’“unto” che Geova salva?
9 L’“unto” che Geova salva non è il suo glorificato Figlio, Gesù il Messia o Unto. Rivelazione 17:14 e 19:11-16 rivela che Gesù Cristo non ha bisogno d’essere salvato dalle mani delle nazioni terrene, ma, piuttosto, che conduce gli eserciti degli angeli celesti contro le nazioni che attaccano il “popolo” di Geova ad Har-Maghedon. Questo “popolo” è formato dal rimanente dei discepoli di Gesù Cristo unti dallo spirito, e, insieme, questi unti membri dell’Israele spirituale generati dallo spirito costituiscono l’“unto” di Geova ad Har-Maghedon. Com’è profeticamente scritto in Salmo 28:8, 9 riguardo all’Israele spirituale:
10 “Geova è una forza per il suo popolo, ed è una fortezza della grande salvezza del suo unto. Salva il tuo popolo, e benedici la tua eredità; e pascili e portali a tempo indefinito”. — Si vedano anche I Giovanni 2:20, 27; II Corinti 1:21.
11. Chi altro sulla terra sarà salvato insieme all’“unto” ad Har-Maghedon?
11 Insieme all’“unto” di Geova ci sarà una “grande folla” di conservi adoratori che sarà salvata ad Har-Maghedon. Anch’essi saranno fuggiti dal babilonico impero mondiale della falsa religione prima della distruzione di Babilonia la Grande. Benché non siano degli Israeliti spirituali che formano l’“unto” di Geova, si uniranno all’“unto” adorando e servendo Geova nel suo tempio spirituale. Rivelazione 7:9-15 ci assicura che sopravvivranno alla “grande tribolazione”.
12. Che cosa accadrà, però, a quel tempo alla “casa del malvagio”?
12 In drammatico contrasto con la salvezza dell’“unto” e della “grande folla” ci sarà la completa desolazione della “casa del malvagio”. Come una casa scoperta e distrutta dal tetto alle fondamenta, il malvagio sistema di cose che essi stabilirono sotto l’invisibile influenza di Satana il Diavolo sarà frantumato. I capi di questa “casa” internazionale saranno stritolati, fatti a pezzi, e quelli che formano la parte inferiore della struttura mondiale saranno demoliti sino alla base, non essendo lasciato coperto nel suolo neppure il “fondamento” come base per costruirvi sopra un nuovo edificio. Il fondamento sarà scoperto, la sua condizione di rovina sarà esposta. La “casa del malvagio” non esisterà più sulla terra.
13, 14. (a) Parlando delle nazioni che si muovono tempestosamente per “disperdermi”, di chi parla Abacuc? (b) Chi è l’“afflitto” che le nazioni si aspettano di divorare con gaiezza in un nascondiglio?
13 Nel campo di battaglia di Har-Maghedon i nazionalistici nemici dell’“unto” di Geova saran gettati in confusione suicida. In una profetica visione di ciò, il profeta Abacuc dice nella sua preghiera a Geova quale Guerriero: “Con le sue proprie verghe trafiggesti il capo dei suoi guerrieri quando si mossero tempestosamente per disperdermi. La loro alta gaiezza era come di quelli curvi a divorare l’afflitto in un nascondiglio. Calcasti il mare con i tuoi cavalli, attraverso il mucchio di vaste acque”. — Abac. 3:14, 15.
14 Parlando del tentativo internazionale di “disperdermi” con forza tempestosa, Abacuc parla di sé come rappresentante dell’“unto” di Geova, il Suo popolo bisognoso d’esser salvato dalle mani degli attaccanti. Come predoni che in un nascondiglio tendono un agguato alla vittima, le nazioni radunate ad Har-Maghedon in pieno assetto di guerra balzeranno sull’“unto” di Geova e sulla “grande folla” di conservi adoratori per distruggerli tutti come hanno distrutto la religiosa Babilonia la Grande. L’“afflitto” che aspettano di divorare con alta gaiezza nel loro “nascondiglio” è l’“unto” di Geova, che le nazioni mondane hanno sempre afflitto nel loro odio verso gli adoratori di Geova. Ma il loro nascondiglio non è celato a Geova Dio.
15. (a) Com’è che le teste dei guerrieri del malvagio sono trafitte “con le sue proprie verghe” da Geova? (b) Com’è completata da Geova la distruzione delle forze nemiche?
15 Geova non sarà preso affatto alla sprovvista. Egli non condurrà il suo “unto” afflitto e i suoi leali compagni nell’imboscata del nemico. Quando le nazioni che sono contro Dio si scateneranno tempestosamente per disperdere coloro che praticano la vera, pura religione, l’Onnipotente Dio volgerà le armi delle nazioni attaccanti contro di loro perché combattano fra loro e contro di loro. (Zacc. 14:13; 2 Cron. 20:22-24) Comunque, l’Onnipotente Dio farà più che indurre i nemici internazionali a usare le loro proprie verghe militari per trafiggere le teste dei loro guerrieri. Egli stesso impiegherà anche forze sovrumane al Suo comando per completare la distruzione. Con i “cavalli” dei suoi eserciti celesti al comando di Gesù Cristo, avanzerà vittoriosamente nel “mare” e “attraverso il mucchio di vaste acque” degli impetuosi, rumoreggianti nemici. Così il Suo proprio popolo non sarà sopraffatto nella distruzione ad Har-Maghedon. Saranno testimoni oculari della sublime vittoria di Geova!
ASPETTANO QUIETAMENTE “IL GIORNO DELL’ANGUSTIA”
16. Che effetto ci fa la prospettiva di ciò che significherà Har-Maghedon per le persone, com’è indicato dagli effetti che ebbe la “notizia” su Abacuc stesso?
16 Mentre oggi guardiamo avanti verso la veniente “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente” ad Har-Maghedon, non trascuriamo ciò che significherà in quanto alle condizioni fisiche di vita delle persone, specialmente di quelli che saranno attaccati dalle nazioni disperate. Per cui, la prospettiva delle difficoltà diventa per noi sempre più sicura e ci rende molto seri. Guardate l’effetto che ebbe sul profeta Abacuc la semplice visione profetica di quel difficile tempo. Egli dice: “Udii, e il mio ventre si agitava; al suono le mie labbra tremarono; il marciume entrava nelle mie ossa; e nella mia situazione fui agitato, che io dovessi aspettare quietamente il giorno dell’angustia, la sua ascesa al popolo, perché egli li assalisse”. — Abac. 3:16.
17. (a) L’agitazione di Abacuc causata dalla “notizia” che cosa lo spinse a fare, e perché? (b) Come dovrebbero reagire oggi il rimanente e la “grande folla” alla “notizia”?
17 Solo pensando alla notizia del “giorno dell’angustia” in tutto il suo grave significato, com’è esposta in Abacuc 3:2-15, il profeta si sentì come se stesse per venir meno. Sembrava che le ossa gli andassero in putrefazione, non provvedendo nessuna forte struttura per mantenere eretto il corpo sui piedi; tutto il suo corpo era in agitazione; le sue labbra non potevano pronunciar parola, ma solo tremare. Si trovava davvero in una situazione di agitazione anche prima dell’effettivo arrivo dello spaventevole “giorno dell’angustia”. Ma lo spinse la sua agitazione al suicidio come via d’uscita, o all’uso di droghe per offuscare i suoi sensi alla realtà? No! La sua agitazione fu provocata da Dio mediante la notizia ispirata datagli come profeta. Quindi la sua agitazione influì su di lui nel modo giusto, nel senso giusto, cioè “affinché dovessi aspettare quietamente il giorno dell’angustia”. Questo è il modo in cui devono reagire oggi il rimanente degli Israeliti spirituali e anche la “grande folla” di fedeli compagni, mentre vedono le prove che lo spaventoso “giorno dell’angustia” si avvicina entro questa generazione. Devono mantenersi calmi e aspettare.
18, 19. (a) Per chi è il “giorno dell’angustia”? (b) Com’è personificato questo “giorno dell’angustia”, con quale risultato per il “popolo”?
18 Essi devono notare che Abacuc non dice che il “giorno dell’angustia” sia per il popolo di Geova, per il Suo “unto”. Abacuc disse che avrebbe egli stesso aspettato quietamente che il “giorno dell’angustia” venisse da Geova “al popolo”, o, letteralmente, “a un popolo”. Nelle Scritture Ebraiche il termine “popolo” è spesso applicato a un esercito, come nella profezia di Daniele 9:26. Quindi il “popolo” per cui si prepara il “giorno dell’angustia” è l’ostile esercito delle nazioni che attaccano l’“unto” di Geova ad Har-Maghedon. Quel “giorno dell’angustia” sorgerà per tale “popolo” o esercito che è contro Dio.
19 Mentre quel “popolo” ostile mira ad assalire l’“unto” di Geova ad Har-Maghedon, il “giorno dell’angustia” di Geova sarà come un assalitore che assalirà il “popolo” armato. Pertanto il “giorno dell’angustia” è personificato come un uomo che ascende al popolo o esercito dei nemici “perché egli li assalisse”. (Abac. 3:16) Come lo rende la Jewish Publication Society Version: “Che io dovessi aspettare il giorno dell’afflizione quando egli sale contro il popolo che invade”. Ciò significherà distruzione per il popolo “nemico”.
20. (a) Che genere di condizioni reca sempre la guerra, e particolarmente a chi? (b) Quali cattive condizioni economiche descrive dunque Abacuc, e questo come semplice possibilità o come probabilità?
20 La guerra reca sempre condizioni sgradevoli a coloro che vi sono coinvolti, specialmente a quelli che sono attaccati. Si può attendere che la “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente” ad Har-Maghedon rechi difficoltà a coloro che saranno allora attaccati dai nemici alleati degli adoratori di Geova. Il profeta Abacuc parlò di tali difficoltà non come di una semplice possibilità, dicendo: “Benché il fico stesso non fiorisca, e non ci sia prodotto sulle viti; l’opera dell’ulivo può in effetti risultare un fallimento, e i terrazzi stessi possono in effetti non produrre cibo; il gregge può in effetti essere reciso dal chiuso, e può non esserci mandria nei recinti; sì, in quanto a me, per certo esulterò in Geova stesso; per certo gioirò nell’Iddio della mia salvezza”. (Abac. 3:17, 18) Abacuc ne parla come di una probabilità molto reale.
21. Per chi Abacuc vide la visione di tali estreme condizioni economiche, e a motivo di che cosa?
21 Abacuc vide la visione profetica delle estreme difficoltà economiche dell’“unto” di Geova a causa del tentativo internazionale di disperdere gli adoratori di Geova. Pareva non ci fosse nulla con cui potevano continuare a vivere. La loro sopravvivenza era incerta!
22. (a) Secondo le Sue profezie, con che cosa Geova agirà contro i suoi nemici durante la “grande tribolazione”? (b) Perché i Suoi adoratori non possono attendersi un trattamento di favore e di sfuggire al disagio mondiale?
22 Oggi pure, in questo “tempo della fine”, quando carestie, pestilenze, terremoti e guerra internazionale prendono il loro pedaggio fra gli abitanti della terra anche prima dello scoppio della “grande tribolazione”, le condizioni economiche e altre condizioni di vita di tutto il genere umano creano difficoltà a un crescente numero di persone. Anche durante la “grande tribolazione” stessa, secondo le Sue proprie profezie, Geova Dio agirà contro i suoi nemici terreni con piaghe, terremoti e altre forze naturali contro cui i Suoi nemici non potranno combattere con le loro bombe nucleari e i loro programmi economici e medici. Chi può evitar di risentirne fino a un certo punto? È vero che il rimanente degli Israeliti spirituali unti dallo spirito e l’associata “grande folla” non sono, come non fu Gesù, “parte del mondo”, tuttavia sono “nel mondo” e non possono fare a meno di sentire gli effetti delle condizioni del mondo. Inoltre, essendo “odiati” da tutte le nazioni e da tutti i popoli, non possono attendersi di ricevere un trattamento di favore e di sfuggire al disagio mondiale. — Giov. 15:19; 17:11.
23. Le “autorità superiori”, che sono ministri di Dio per il bene, che cosa diverranno, e come influirà questo sui testimoni di Geova?
23 Che dire, però, quando le nazioni, avendo sfogato la loro vendetta su Babilonia la Grande, si ammasseranno insieme nella guerra totale contro i superstiti adoratori di Geova per disperderli e divorarli? Le “autorità superiori” governative di questo mondo non serviranno più quali ‘ministri di Dio’ per il bene dei cristiani testimoni di Geova. (Rom. 13:1-4) I mezzi con cui rendono servizio al pubblico in generale cesseranno di funzionare o si disgregheranno. Oltre a venire ora meno sotto questo aspetto quali ‘ministri di Dio’, si volgeranno per combattere contro Geova Dio attaccando unitamente il suo popolo, provocando così la guerra di Har-Maghedon. Naturalmente, le condizioni economiche e di vita e le libertà personali dei cristiani testimoni di Geova dovrebbero essere ridotte a un bassissimo livello di sussistenza. Lo sterminio incomberà su di loro! Quali difficoltà allora!
24. Quali domande sorgono riguardo alla condotta dei testimoni di Geova a quel tempo, ma come Abacuc risponde profeticamente per loro?
24 Si faranno prendere dal panico? Cederanno ai nemici attaccanti e rinnegheranno la loro fede e cesseranno d’essere cristiani testimoni di Geova? O perderanno la speranza e cadranno nel più profondo abbattimento e moriranno spiritualmente? No! risponde Abacuc parlando profeticamente per loro. Nonostante tutte queste difficoltà recate su di loro per la fedeltà al solo vivente e vero Dio, i cristiani testimoni di Geova grideranno: “Sì, in quanto a me, per certo esulterò in Geova stesso; per certo gioirò nell’Iddio della mia salvezza”. — Abac. 3:18.
25. Come Geova si rivendicherà allora come Salvatore, e chi sulla terra sarà testimone oculare del fatto che egli avrà rivendicato la sua sovranità?
25 Il loro Dio, Geova, è un Dio di salvezza ed egli li salverà. Geova si rivendicherà come loro Salvatore e Liberatore. Quando sembrerà che siano proprio agli estremi e che la minaccia di sterminio sia certa, il “giorno dell’angustia” scoppierà sui loro persecutori e attaccanti. Li invaderà rapidamente come un assalitore, poiché allora Geova uscirà coi suoi celesti angeli al comando di Gesù Cristo e salverà i suoi fedeli testimoni sulla terra. Essi diverranno testimoni di Geova sotto un altro aspetto, quando lo vedranno distruggere tutti i nemici sulla terra e rivendicare la sua sovranità universale.
26. (a) Considerando le parole conclusive di Abacuc, questo non è il tempo di fare che cosa, per quanto riguarda i testimoni di Geova? (b) In che modo agiranno come se avessero da Geova piedi di cerve?
26 Questo non è per i cristiani testimoni di Geova il tempo di indebolirsi mentre vedono prendere forma e avvicinarsi sempre più le difficoltà che accompagneranno Har-Maghedon. Invece, risuonino le loro voci delle trionfanti parole conclusive del profeta Abacuc: “Geova il Sovrano Signore è la mia vitale energia; ed egli farà i miei piedi come quelli delle cerve, e mi farà calcare i suoi alti luoghi”. (Abac. 3:19) Rafforzati nei loro arti spirituali dall’esultanza e dalla gioia in Geova Dio, balzeranno sulle sicure altezze dell’invitta integrità verso il Sovrano Signore Geova. Essi continueranno a calcarle con piede fermo quali seguaci del regnante Re Gesù Cristo. A somiglianza di saltellanti cerve entreranno nelle benedizioni del giusto nuovo ordine di Dio, come superstiti di tutte le difficoltà di Har-Maghedon.