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  • w77 1/5 pp. 283-284
  • Giuda mette in guardia contro l’infiltrazione di uomini malvagi

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  • Giuda mette in guardia contro l’infiltrazione di uomini malvagi
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1977
  • Vedi anche
  • Libro biblico numero 65: Giuda
    “Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile”
  • ‘Combattete strenuamente per la fede’!
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1998
  • Giuda, Lettera di
    Perspicacia nello studio delle Scritture, volume 1
  • “Diletti, . . . mantenetevi nell’amore di Dio”
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1983
Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1977
w77 1/5 pp. 283-284

Giuda mette in guardia contro l’infiltrazione di uomini malvagi

“ODIATE ciò che è male”. “Aborrite ciò che è malvagio”. Perché la Parola di Dio ci dà questi avvertimenti? Perché ciò che è male o malvagio, pur promettendoci spesso piaceri o vantaggi mondani, può allontanarci dalle giuste norme di Geova. — Sal. 97:10; Rom. 12:9.

In tutta la storia biblica i fedeli portavoce di Dio hanno espresso forte odio per ciò che è cattivo, malvagio. Un eccellente esempio di ciò si trova nel breve libro biblico di Giuda.

Chi era Giuda? Egli parla di sé come del fratello di Giacomo; questo Giacomo poteva essere solo il ben noto Giacomo (di cui si fa menzione nell’ultima parte del libro di Atti), che era fratellastro di Gesù. È vero che Giuda non dice di essere fratellastro di Gesù, come non lo dice Giacomo, e indubbiamente per la stessa ragione, per modestia. Inoltre Giuda poté pensare che non fosse appropriato vantare la propria parentela carnale, ora che il suo fratellastro Gesù era una persona spirituale nei cieli.

La lettera di Giuda è indirizzata ai cristiani che sono chiamati da Dio e che hanno un’amorevole relazione con lui. Molto probabilmente Giuda scrisse la sua lettera in Gerusalemme e prima della distruzione del 70 E.V., poiché non accenna minimamente che sia già avvenuta. Inoltre, poiché evidentemente cita la seconda lettera di Pietro, sembra che debba aver scritto la sua lettera verso il 65 E.V.

Giuda è molto indignato perché certi uomini malvagi si sono infiltrati nella congregazione cristiana, “uomini empi, che mutano l’immeritata benignità del nostro Dio in una scusa per condotta dissoluta e [così] si mostrano falsi [a] . . . Gesù Cristo”. (Giuda 4) Egli cita poi esempi ammonitori: gli Israeliti che morirono nel deserto per la loro mancanza di fede; gli angeli che presero forma umana per coabitare con le donne, per cui ‘Dio li ha riservati con legami sempiterni sotto dense tenebre per il giorno del giudizio’; e gli abitanti di Sodoma e Gomorra che similmente praticarono grande immoralità e furono distrutti.

Questi uomini che si sono insinuati nelle congregazioni cristiane non solo sono molto immorali, ma anche orgogliosi e ribelli. Essi trascurano la signoria e parlano ingiuriosamente dei gloriosi nella congregazione cristiana. Perfino l’arcangelo Michele non osò parlare in termini ingiuriosi quando disputava col Diavolo per il corpo di Mosè, ma disse: “Ti rimproveri Geova”. — Giuda 9.

Quindi Giuda li paragona a Caino, che assassinò il suo fratello che era giusto, a Balaam che avidamente cercò il guadagno egoistico, e a Cora che si ribellò contro Mosè nel deserto, solo per essere consumato dal fuoco.

Con crescente indignazione Giuda li descrive come infidi scogli, nascosti sott’acqua; come nubi che promettono pioggia ma sono senz’acqua e come alberi sradicati perché non portavano frutto. Sono come impetuose onde del mare, schiumanti di sudiciume e sono pure come stelle vaganti, da cui nessun marinaio oserebbe lasciarsi guidare. Egli inoltre definisce o stigmatizza questi malcontenti come mormoratori, lamentatori, che sono guidati da desideri egoistici, dicono grandi parole gonfie, ammirano le personalità per guadagno egoistico, essendo animaleschi, privi di spiritualità. Non vi è dubbio che Giuda odia ciò che è male, e rende un buon servizio a tutti i cristiani mettendoli in guardia contro tali uomini malvagi. — Giuda 11-13, 16.

Dopo aver completamente smascherato questi malvagi e messo in guardia contro di loro, Giuda consiglia ai fedeli cristiani di rimanere nell’amore di Dio. In che modo? Rafforzandosi nella fede, con la preghiera e l’aiuto dello spirito santo di Dio. Inoltre consiglia ai cristiani di aiutare quelli che potrebbero avere dubbi, onde strapparli per così dire dal fuoco, e anche di aiutare quelli la cui condotta è stata impura, ma di farlo con timore, per non lasciarsi trascinare nella via errata. — Giuda 17-23.

Giuda menziona alcuni avvenimenti di cui non si parla nelle Scritture Ebraiche, come la disputa di Michele col Diavolo per il corpo di Mosè e la profezia di Enoc. Egli poteva esser venuto a conoscenza di questi fatti per ispirazione diretta oppure è possibile che avesse a disposizione fonti fidate, diverse dalle Sacre Scritture, che contenevano la profezia di Enoc. Si può trovare un parallelo nel riferimento di Paolo a certuni che contrastarono Mosè, persone che non sono menzionate in Esodo, e a certe parole di Gesù che non si trovano in alcuno dei Vangeli. — Atti 20:35; 2 Tim. 3:8.

Si potrebbe ben dire che le severe condanne di Giuda non sono mai state più appropriate di ora quando la malvagità abbonda e l’amore di molti si è raffreddato. Per non aver compreso questi fatti, non pochi hanno trasformato l’immeritata benignità di Dio in una scusa per condotta sfrenata, o si sono lasciati prendere da uno spirito di ribellione. Davvero questi esempi dovrebbero essere per tutti i dedicati cristiani un incentivo a fare il possibile per rimanere nell’amore di Dio e stare in guardia contro gli uomini empi che potrebbero infiltrarsi nella congregazione cristiana.

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