Significato delle notizie
I cattolici di Sri Lanka e la Bibbia
● In una recente lettera al “Ceylon Catholic Messenger”, l’autore si lamenta dell’opera compiuta dai Testimoni di Geova fra i cattolici di Sri Lanka. Egli rileva che “un gran numero di ragazze e ragazzi di famiglie cattoliche [sono] ora nella loro lista di emissari corrotti”. Perché? L’autore dice che i Testimoni “sono consci che per un bel po’ di tempo non è stato permesso ai cattolici di leggere la Bibbia. Quindi riescono ad abbindolarli senza molta opposizione”.
Egli prosegue suggerendo che “la presenza di questi Testimoni si dovrebbe considerare più che altro un male che si è volto in bene, perché se vogliamo impedire ad altri cattolici di sviarsi, il clero deve incoraggiare la lettura della Bibbia in ogni casa cattolica”.
Tuttavia, questo ragionamento suscita alcune penetranti domande. Perché ‘per un bel po’ di tempo i cattolici di Sri Lanka non hanno letto la Bibbia’? I veri cristiani non hanno sempre trovato i modi per procurarsi copie della Parola di Dio e leggerla, anche dov’è vietata? Perché il clero non ha già incoraggiato “la lettura della Bibbia in ogni casa cattolica”? L’unica ragione che hanno per incoraggiarla è forse quella di combattere l’opera di studi biblici dei Testimoni di Geova?
In realtà, il successo dei Testimoni di Geova fra i cattolici di Sri Lanka è dovuto al fatto che questi vengono a conoscenza delle verità contenute nella Bibbia. È senz’altro lodevole che sia incoraggiata la lettura della Bibbia, poiché più si legge la Bibbia più ci si libera dall’influenza non scritturale del clero.
Il valore di una risposta mite
● “All’improvviso, inaspettatamente, vi trovate davanti una persona che vi minaccia o vi insulta, per strada o anche in casa vostra”. Così comincia un articolo del “Press” di Cleveland. Recenti episodi locali finiti tragicamente avevano suscitato la domanda: Qual è il modo migliore di far fronte a tali pericolose situazioni?
Secondo uno psichiatra di Cleveland che è stato consultato, molti uomini pensano che la loro virilità sia sfidata e che debbano reagire fisicamente. “Qualcuno penserà che sia ammirevole fare l’eroe”, ha detto, “ma ripensandoci, non ha molto senso. In generale, sarei molto cortese con chi è molto ostile”.
Il direttore del programma di addestramento dell’Accademia di Polizia di Cleveland, secondo l’articolo, incoraggia a “evitare lo scontro diretto, a trovare una via d’uscita senza sfidare la persona che è fuori di sé”.
Secoli fa, già si sapeva che è saggio trattare in tal modo le persone potenzialmente pericolose, e questo molto tempo prima della moderna esperienza della psichiatria e della polizia. “La risposta, quando è mite, allontana il furore”, dice il Proverbio biblico (15:1), “ma la parola che causa pena fa sorgere l’ira”. — Confronta Proverbi 23:9.