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  • Gli influenti Farisei
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1977
w77 1/12 pp. 732-734

Gli influenti Farisei

I Farisei erano un’importante setta del giudaismo ai giorni del ministero terreno di Gesù. Cercavano di tenersi separati dagli altri, inclusi i loro connazionali. Il nome “Farisei”, infatti, potrebbe significare “separati”. Oggi non si conoscono le origini esatte di questa setta del giudaismo. Nell’ultima metà del secondo secolo a.E.V., però, i Farisei erano già influenti. Parlando di questo periodo, cioè del tempo di Giovanni Ircano, lo storico ebreo Giuseppe Flavio scrive di loro: “Hanno un ascendente così grande sulla folla, che quando dicono qualcosa contro il re, o contro il sommo sacerdote, sono subito creduti”.a

QUANDO Gesù era sulla terra l’influenza dei Farisei era così forte che gli uomini in vista avevano paura di ammettere apertamente che egli era proprio il Cristo. La Bibbia narra: “Molti anche dei governanti riposero effettivamente fede in lui, ma a causa dei Farisei non lo confessavano, per non essere espulsi dalla sinagoga; poiché amavano la gloria degli uomini più della gloria di Dio”. — Giov. 12:42, 43.

Come gruppo, i Farisei si preoccupavano di stabilire la propria giustizia. Pagavano scrupolosamente la decima di cose così piccole come menta, aneto e comino. (Matt. 23:23) Digiunavano regolarmente per motivi religiosi. (Matt. 9:14) Si preoccupavano di osservare alla lettera le tradizioni, specie in relazione all’osservanza del sabato e al lavarsi le mani. — Matt. 12:1, 2; 15:2.

Oltre a ciò, i Farisei volevano far colpo sugli altri con la loro giustizia e perciò ne facevano pubblica ostentazione. Facevano questo anche nel modo di vestire. La legge mosaica richiedeva che gli Israeliti avessero orli frangiati sui lembi delle loro vesti. Questo doveva rammentare loro che erano santi dinanzi a Geova Dio e che dovevano osservare i suoi comandi. (Num. 15:38-41) I Farisei andarono un passo oltre. Allungarono gli orli frangiati delle loro vesti per distinguersi dagli altri. Allo stesso modo, essendo nata fra gli Ebrei l’usanza di portare sulla fronte e sul braccio sinistro piccoli astucci contenenti scritture, i Farisei si distinguevano portando astucci più grandi. — Matt. 23:2, 5.

A motivo di quello che facevano, i Farisei si sentivano superiori agli altri Israeliti che non osservavano la Legge secondo l’interpretazione tradizionale dei Farisei. Il loro spirito è rispecchiato da una preghiera che Gesù Cristo mette in bocca a un Fariseo, in una delle sue illustrazioni: “Dio, ti ringrazio che non sono come il resto degli uomini, rapaci, ingiusti, adulteri, e neanche come questo esattore di tasse. Io digiuno due volte la settimana, do la decima di ogni cosa che guadagno”. (Luca 18:11, 12) I Farisei guardavano effettivamente con disprezzo coloro che non osservavano la moltitudine di tradizioni rabbiniche. Quando gli ufficiali mandati ad arrestare Gesù tornarono a mani vuote perché erano rimasti colpiti dal suo insegnamento, i Farisei dissero: “Non siete stati sviati anche voi, non è vero? Nessuno dei governanti e dei Farisei ha riposto fede in lui, non è così? Ma questa folla che non conosce la Legge [cioè l’interpretazione rabbinica che ne era data] è gente maledetta”. — Giov. 7:45-49.

Avendo fiducia nella propria giustizia, i Farisei credevano d’avere diritto a privilegi speciali e che gli altri dovessero riconoscere la loro posizione superiore. Quando erano invitati ai pasti serali, si aspettavano i posti più importanti. Nella sinagoga, preferivano i primi posti. Questi posti guardavano l’uditorio ed erano riservati al presidente e agli ospiti illustri. Anche negli affollati luoghi di mercato volevano essere oggetto di attenzioni speciali e che la loro presenza fosse segnalata con un saluto. Piaceva loro sentirsi chiamare “Rabbi” (Maestro). — Matt. 23:6, 7.

Confidando nella propria giustizia, i Farisei furono tra i principali nemici di Gesù Cristo. Spesso egli non agiva secondo la loro interpretazione tradizionale della Legge. Per tale motivo lo condannavano.

A quanto pare, i Farisei pensavano ci si contaminasse avendo contatti con persone che non osservavano la Legge secondo le loro tradizioni. (Luca 7:36-40) Quindi associandosi o anche mangiando insieme a presunti peccatori e ad esattori di tasse Gesù dava loro motivo di obiettare. (Luca 15:1, 2) Essi non comprendevano che costoro avevano bisogno di aiuto spirituale e che Gesù, spinto dall’amorevole interesse e dalla compassione, era desideroso di assisterli. — Luca 15:3-32.

Quando Gesù fece dell’argilla da mettere sugli occhi di un cieco e compì in tal modo una guarigione di sabato, alcuni Farisei dichiararono: “Questi non è un uomo da Dio, perché non osserva il sabato”. (Giov. 9:16) Vedendo le guarigioni miracolose compiute da Gesù in giorno di sabato, non si rallegrarono con quelli che erano sanati ma si adirarono per quelle che secondo loro erano violazioni del sabato. Questa insensibilità dei loro cuori addolorò Gesù. A causa della loro veduta tradizionale, i Farisei non solo non mostravano nessuna compassione ma si adirarono tanto da voler uccidere Gesù per quelle che secondo loro erano violazioni della Legge. — Mar. 3:1-6.

Gesù Cristo fu senz’altro giustificato a criticare aspramente i Farisei. Il loro atteggiamento verso la legge di Dio e gli altri Israeliti faceva violenza allo spirito di quella legge, rendendola gravosa per il popolo. Avevano perso di vista le cose più importanti della Legge, giustizia, misericordia, fedeltà e amore di Dio. (Matt. 23:23; Luca 11:42-44) Come indicò Gesù riguardo al sabato: “Il sabato venne all’esistenza a causa dell’uomo, e non l’uomo a causa del sabato”. (Mar. 2:27) Nei campi che toccavano veramente da vicino la vita delle persone, il loro attenersi a precetti umani causava grave danno. Per esempio, i figli potevano sottrarsi all’obbligo di aiutare i genitori anziani e bisognosi affermando che tutto quello che possedevano era dedicato a Dio. — Matt. 15:3-9.

Naturalmente, non tutti i Farisei avevano opinioni completamente irragionevoli. Vi erano eccezioni. Il dotto Fariseo Gamaliele esortò gli altri membri del Sinedrio a non ostacolare i seguaci di Gesù Cristo, dicendo: “Lasciateli stare; (perché, se questo progetto o quest’opera è dagli uomini, sarà rovesciata; ma se è da Dio, non li potrete rovesciare); altrimenti, potete trovarvi a combattere effettivamente contro Dio”. (Atti 5:38, 39) Il Fariseo Nicodemo mostrò interesse per l’opera e l’attività di Gesù Cristo. (Giov. 3:1, 2; 7:47-52; 19:39) E quando la verità fu rivelata a Paolo, questi smise d’essere Fariseo e divenne un devoto discepolo di Gesù Cristo. — Atti 26:5; Filip. 3:5.

Nondimeno, come gruppo, i Farisei possono essere un esempio ammonitore per i cristiani d’oggi. Il loro caso illustra il pericolo di confidare nella propria bontà e giustizia. Riconoscendo che, come disse Gesù, “voi siete tutti fratelli”, i devoti servitori di Dio non si aspetteranno o non vorranno essere considerati superiori, né cercheranno attenzioni speciali, preminenza e favori dai compagni di fede a motivo della posizione che hanno nella congregazione di Dio. — Matt. 23:8; 1 Piet. 5:1-4.

Tenendo presente la condotta dei Farisei, gli anziani delle congregazioni del popolo di Dio faranno bene a ricordare che non hanno l’autorità di stabilire regole oltre ciò che è esplicitamente dichiarato nella Bibbia. È vero che a volte per mantenere l’ordine è necessario prendere certe disposizioni, ma anche in questo caso dobbiamo chiederci: Stiamo in qualche modo scivolando in una condotta simile a quella dei Farisei che, pur credendo d’essere motivati dallo zelo per la giustizia, non avevano considerazione per i bisogni e i sentimenti umani? Non solo chi esercita autorità deve stare attento, ma tutti i componenti della congregazione cristiana devono badare di trattarsi come cari fratelli e sorelle, non divenendo pedanti nell’osservanza di regole non scritturali così da trascurare le cose veramente importanti: le qualità divine di giustizia, fedeltà, misericordia e amore.

[Nota in calce]

a Antichità giudaiche, Libro XIII, cap. X, par. 5.

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