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  • w78 1/1 pp. 9-14
  • Confidate in Geova, non nell’uomo

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  • Confidate in Geova, non nell’uomo
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1978
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1976
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1978
w78 1/1 pp. 9-14

Confidate in Geova, non nell’uomo

“È meglio rifugiarsi in Geova che confidare nell’uomo terreno”. — Sal. 118:8.

1, 2. (a) Quanti sono oggi quelli che hanno profonda, costante fiducia in Geova, e perché esiste tale situazione? (b) Chi confida che Geova rechi condizioni migliori?

SONO pochi oggi quelli che hanno profonda, costante fiducia in Geova Dio. Alcuni non credono neppure che esista. Altri ne ammettono l’esistenza, ma danno poca importanza alla volontà di Dio. Perfino i fedeli delle religioni di questo mondo confidano soprattutto nelle loro tradizioni religiose o nei loro ecclesiastici, non in Geova. Sono molto simili a quelli di cui l’apostolo Paolo disse: “Io rendo loro testimonianza che hanno zelo verso Dio ma non secondo accurata conoscenza; poiché, siccome non conoscevano la giustizia di Dio ma cercavano di stabilire la propria, non si sono sottoposti alla giustizia di Dio”. — Rom. 10:2, 3.

2 In quanto al futuro della famiglia umana, in chi confidano le persone perché porti condizioni migliori? La maggioranza confida negli sforzi dell’uomo, non nel proposito di Geova riguardo al genere umano. Solo una piccola minoranza dei quattro miliardi di abitanti della terra ha esaminato attentamente le prove dell’esistenza di Geova, ha accettato le proprie responsabilità verso di lui e vive in conformità alle sue leggi. Questi confidano pienamente in lui, sapendo che adempirà la sua promessa di stabilire un giusto nuovo ordine in cui vivrà il genere umano. Come il salmista dell’antichità, essi dichiarano: “In te ho confidato, o Geova. Ho detto: ‘Tu sei il mio Dio’”. (Sal. 31:14) E danno ascolto all’avvertimento divino: “Non confidate nei nobili, né nel figlio dell’uomo terreno, a cui non appartiene nessuna salvezza”. — Sal. 146:3.

3. Perché il fatto che relativamente pochi confidano in Geova non dovrebbe scoraggiarci?

3 Quelli che confidano in Geova dovrebbero forse scoraggiarsi per il fatto che sono pochi in paragone con i quattro miliardi di abitanti della terra? No, perché la giustezza di una faccenda non è mai stata determinata dal numero. Spesso le masse dell’umanità sono state in errore. Gesù Cristo disse: “Entrate per la porta stretta; perché ampia e spaziosa è la strada che conduce alla distruzione, e molti sono quelli che vi entrano; mentre stretta è la porta e angusta la strada che conduce alla vita, e pochi son quelli che la trovano”. (Matt. 7:13, 14) Per passare dalla “porta stretta” che conduce alla vita in tutta la sua pienezza non si può confidare nel giudizio delle masse. La storia è piena di esempi in cui le promesse degli uomini sono venute meno, e del danno subito dalle masse che li hanno seguiti ciecamente.

4. Che cosa siamo ora maggiormente in grado di determinare, e perché?

4 Che sia stolto confidare nella sapienza umana si è visto specialmente nell’ultimo secolo. Ora, avendo accresciuto la nostra esperienza in questa moderna èra della scienza, siamo maggiormente in grado di esaminare i risultati delle opere dell’uomo. Possiamo paragonarle alle opere di Geova e vedere più chiaramente in chi riporre la nostra fiducia.

VANO SPERARE NELLA SCIENZA

5. Come ha contribuito il progresso scientifico a dare a molti la speranza di un mondo migliore?

5 Le speranze umane di un mondo migliore furono grandemente accresciute dalle scoperte scientifiche del secolo scorso. Molti pensavano che fosse finalmente in potere dell’uomo risolvere problemi come povertà, fame, disoccupazione, malattia, vecchiaia e guerra. Di tali rosee speranze, lo scrittore Lewis Mumford dice:

“L’idea era che la macchina essendo progettata razionalmente e offrendo prestazioni semplici e perfette fosse ora una forza morale, anzi la forza morale, che stabiliva per l’uomo nuove norme di conquista . . .

“Per ogni debolezza o malattia umana, c’era presumibilmente un rapido rimedio meccanico, chimico o farmaceutico. Anche la lampada elettrica ad arco, quando fu inventata, venne fiduciosamente accolta come un mezzo per prevenire i reati notturni”.

6. Fino a che punto la scienza ha inventato cose utili alla famiglia umana?

6 Indubbiamente la scienza ci ha provveduto molte utili invenzioni. In molti paesi, le massaie non devono più perdere tanto tempo per lavare e cucire a mano, cucinare su un fuoco di legna, conservare i cibi per l’inverno, attingere acqua al pozzo o al fiume. La scienza ha ricavato l’elettricità da petrolio, carbone e gas per far funzionare le nuove lavatrici e macchine da cucire, fornelli, frigoriferi, impianti di riscaldamento, illuminazione e altre utili invenzioni. Gli impianti idraulici che hanno portato l’acqua in casa hanno permesso di eliminare gli antigienici servizi fuori casa. I trattori hanno fornito la potenza di 50 cavalli. Le mungitrici elettriche hanno alleggerito il lavoro delle cascine. Il progresso della medicina è servito a tenere a freno certe malattie. La tecnologia avanzata, con i suoi computer e missili, ha addirittura permesso all’uomo di andare sulla luna.

7. In che modo la scienza ha creato molti problemi?

7 Ma sebbene la scienza abbia aiutato a risolvere alcuni problemi, ne ha creati molti altri. Per esempio, l’automobile, pur offrendo trasporti veloci e comodi, ha causato problemi tuttora insoluti. Nelle grandi aree metropolitane essa provoca enorme congestione del traffico e frustrazione. I gas di scarico accrescono l’inquinamento industriale che affligge molte città. Inoltre, l’automobile è diventata uno dei più micidiali strumenti che siano mai stati inventati. Secondo la rivista World Health delle Nazioni Unite, ogni anno muoiono circa 250.000 persone in incidenti stradali. I feriti si contano a milioni.

8. Quali effetti ha avuto il militarismo scientifico nel nostro secolo?

8 Un altro triste frutto della scienza è menzionato nel libro Great Events of the 20th Century, che dice: “Senza dubbio la grande forza caratteristica del XX secolo è stato il fenomenale aumento di conoscenza scientifica, e mai questa conoscenza è stata ricercata con maggiore impegno che in tempo di guerra”. La scienza ha prodotto carri armati, aerei, lanciafiamme, mitragliatrici, sottomarini, missili, bombe atomiche e altre armi. Esse hanno tolto la vita a oltre 100 milioni di persone in questo secolo, più che in qualsiasi altra epoca. “Guai a quelli”, dichiarò accuratamente la Parola di Dio, “che ripongono la loro fiducia nei carri da guerra, perché son numerosi, e nei destrieri, perché sono molto potenti, ma che non hanno guardato al Santo d’Israele e che non hanno ricercato Geova stesso”. (Isa. 31:1) Sebbene il militarismo scientifico sia stato catastrofico, ora le nazioni spendono l’enorme cifra di 300 miliardi di dollari l’anno nei preparativi bellici. Circa il 25 per cento degli scienziati americani e sovietici lavorano per la guerra; meno della centesima parte dell’un per cento lavorano per la limitazione degli armamenti o per il disarmo.

9. Ha la scienza aiutato a risolvere i penosi problemi della famiglia umana?

9 Ha la scienza aiutato ad arginare la mondiale ondata di delitti? No, poiché la delinquenza è aumentata, proprio come la profetica Parola di Dio diceva che sarebbe avvenuto in questi “ultimi giorni”. (Matt. 24:12; 2 Tim. 3:1-5, 13) Infatti, nei soli Stati Uniti, uno studio dell’Ufficio del Censimento indica che ogni anno vengono commessi 37 milioni di reati gravi, il triplo di quelli effettivamente denunciati alla polizia. Inoltre, sebbene la scienza medica abbia aiutato a combattere certe malattie, altre sfuggono al controllo. Le malattie di cuore hanno raggiunto livelli epidemici, come le malattie veneree; e il cancro è una delle maggiori cause di morte. I problemi sanitari sono stati aggravati dall’inquinamento dell’aria, del suolo e dell’acqua provocato dall’uomo, nonché dal trattamento chimico dei cibi. E la scienza è del tutto impotente dinanzi alla vecchiaia e alla morte. La condizione dell’uomo è sempre quella indicata dalla Parola di Dio: “Per mezzo di un solo uomo il peccato entrò nel mondo e la morte per mezzo del peccato, e così la morte si estese a tutti gli uomini”. (Rom. 5:12) Inoltre, malgrado tutti i passi avanti fatti dalla scienza moderna, la rivista Parade afferma: “Nel mondo gli affamati, i poveri, gli analfabeti e i disoccupati sono più numerosi che in qualsiasi altra epoca”.

10, 11. (a) In che modo alcuni esperti del mondo hanno riconosciuto il fallimento della scienza? (b) Che cosa diceva accuratamente la Bibbia degli sforzi dell’uomo?

10 I risultati di questa èra scientifica sono dunque chiaramente visibili. Sappiamo per esperienza che cos’ha portato. Possiamo trarre la stessa conclusione del libro Environmental Ethics: “La tecnologia attuale è già un fallimento”. Lo scrittore Lewis Mumford ha pure dichiarato: “L’idea che il progresso meccanico e scientifico garantisse all’uomo benefici corrispondenti . . . è ora completamente insostenibile”. E lo storico Arnold Toynbee dichiarò: “Abbiamo cercato di farci governare dalla macchina, con risultati sconcertanti. . . . Non ci si può fidare dell’uomo imperfetto e dei pericolosi giocattoli che sono usciti dai suoi laboratori”.

11 Ora comprendiamo chiaramente cos’è accaduto alla famiglia umana per avere confidato nell’uomo. E proprio come predisse Geremia, un profeta di Dio, che dichiarò: “Maledetto è l’uomo robusto che confida nell’uomo terreno ed effettivamente fa della carne il suo braccio, e il cui cuore si diparte da Geova stesso”. (Ger. 17:5) Pure degne di fiducia sono queste parole del salmista ispirato: “Salvo che Geova stesso edifichi la casa, non serve a nulla che vi abbiano lavorato duramente i suoi edificatori”. — Sal. 127:1.

GEOVA MERITA LA NOSTRA FIDUCIA

12. Chi solo merita la nostra fiducia quando si tratta delle cose importanti della vita?

12 Come mostra l’esperienza umana, è da stolti confidare nella sapienza dell’uomo quando si tratta delle cose importanti della vita. Non possiamo confidare che l’uomo risolva i giganteschi problemi della famiglia umana. Solo Geova, l’Onnipotente Creatore, ne conosce il rimedio. Quindi se cerchiamo qualcuno che ci guidi in questi tempi difficili, dobbiamo rivolgerci a Geova. Vi fidereste degli scarabocchi di un bambino se aveste bisogno di una cartina per un viaggio pericoloso? O vi fidereste delle indicazioni di un esperto che conosce perfettamente l’itinerario? Per fare il nostro viaggio in questi “ultimi giorni” pericolosi e ottenere la vita eterna nel nuovo ordine che Dio stabilirà, non possiamo assolutamente fidarci della guida della sapienza umana. Questa è la ragione per cui la Bibbia dice: “Benedetto è l’uomo robusto che confida in Geova, e di cui Geova è divenuto la fiducia”. — Ger. 17:7.

13-15. (a) Come sono evidenti nell’universo la sapienza e la potenza di Geova? (b) Perché questo dovrebbe accrescere la nostra fiducia in Geova? (Isa. 40:28, 29)

13 Le opere di Geova, sostenute dalla sua sapienza e potenza, ci ispirano fiducia. Quando vediamo quello che ha già fatto ed è in grado di fare, comprendiamo meglio che può guidarci nella vita e stabilire un giusto nuovo ordine. Un esempio delle capacità di Geova si trova nell’universo materiale. Prima dell’invenzione del telescopio, si pensava esistessero solo le poche migliaia di stelle visibili a occhio nudo. Ma coi primi rudimentali telescopi se ne scoprirono molte altre. I moderni strumenti mediante i quali oggi è possibile scrutare l’universo rivelano così tanti miliardi di stelle che, come dichiarò Geremia, l’uomo ‘non può contare l’esercito dei cieli’. — Ger. 33:22.

14 Quindi si scoprì che i corpi celesti non sono sparsi qua e là a caso. Sono raggruppati insieme nelle cosiddette “galassie”, contenenti ciascuna miliardi di stelle e altra materia. La galassia in cui viviamo si chiama Via Lattea, e si ritiene che in essa vi siano 100 miliardi di stelle come il nostro sole. Il diametro della nostra galassia si calcola di circa 100.000 anni-luce; e la luce percorre circa 9.600 miliardi di chilometri in un anno solo! E questo non è tutto. Le recenti osservazioni effettuate dall’uomo, dice National Geographic, lo hanno “sbalordito”. Sono state osservate talmente tante galassie che secondo una stima ve ne sarebbero dieci miliardi; secondo un’altra, 100 miliardi! Inoltre, è stato osservato che anche queste galassie sono organizzate. Sono disposte in “ammassi”, essendo varie galassie raggruppate insieme in ciascun ammasso.

15 L’immensità dell’universo, l’ordine e le precise leggi che regolano i movimenti dei corpi celesti, hanno meravigliato alcuni scienziati. Science News osserva: “Lo studio di queste cose turba i cosmologi perché sembra difficile che tali condizioni particolari e precise potessero verificarsi per caso”. Certo l’universo non nacque “per caso”. La sapienza, la potenza, l’ordine e le leggi evidenti nell’universo hanno tutti origine dal grande Creatore, Geova Dio: “I cieli dichiarano la gloria di Dio; e la distesa annuncia l’opera delle sue mani”. (Sal. 19:1) Le capacità di Geova sono così immense che a Lui riesce facile ciò che gli uomini trovano impossibile, tanto che “conta il numero delle stelle; le chiama tutte per nome”. — Sal. 147:4.

16. Quale conclusione si deve trarre dalle nuove scoperte sugli organismi viventi?

16 La sapienza e la complessità manifeste negli organismi viventi della terra, inoltre, incutono a molti scienziati un crescente timore reverenziale. Science Digest conteneva questa notizia: “Essendo le nuove scoperte quasi all’ordine del giorno nella biologia molecolare, le probabilità che la vita cominciasse per caso si fanno più remote, se non impossibili”. Uno scienziato calcola che le istruzioni codificate in una cellula umana riempirebbero un’enciclopedia di 1.000 volumi. Da dove provennero? Un volume di enciclopedia su uno scaffale è per certo un segno dell’esistenza di intelligenti autori. Lo stesso dicasi della straordinaria quantità di informazioni, nonché della sapienza e della complessità, che si riscontrano negli organismi viventi. Pertanto, con parole semplici e veraci, la Bibbia dice di Geova Dio: “Presso di te è la fonte della vita”. — Sal. 36:9.

17. Che cosa dovrebbe riconoscere chi è umile?

17 Chi è umile riconoscerà ciò che molti scienziati e altri non ammettono, cioè che Geova è davvero “il Creatore dei cieli e il Grande che li distende; Colui che spande la terra e il suo prodotto, Colui che dà respiro al popolo su di essa, e spirito a quelli che vi camminano”. (Isa. 42:5) Questo meraviglioso Creatore, che dà prova di tale abilità e sapienza, merita senz’altro la nostra fiducia. È quanto i ventiquattro anziani ammisero in visione: “Degno sei, Geova, Dio nostro, di ricevere la gloria e l’onore e la potenza, perché tu creasti tutte le cose, e a causa della tua volontà esse esisterono e furon create”. — Riv. 4:11.

18, 19. (a) Come sono le opere di Dio in paragone con le opere dell’uomo? (b) Che cosa dovremmo pensare del confidare in Dio e del confidare nell’uomo?

18 Quindi, paragonando le opere di Dio alle opere dell’uomo, possiamo chiedere: Chi merita la nostra completa fiducia? Non certo l’uomo, nonostante tutti i suoi progressi scientifici. L’enorme danno e la confusione che ha già causato sulla terra mostrano che non conosce la soluzione dei problemi della vita e non ci si può fidare che la trovi. Infatti, la World Book Encyclopedia fa rilevare:

“Nonostante i grandi passi avanti fatti dalla scienza, gli scienziati hanno ancora molti problemi insoluti. . . .

“I botanici non sanno ancora esattamente come avvenga il processo della fotosintesi. Biologi e biochimici non hanno ancora trovato la risposta alla domanda sull’origine della vita. Gli astronomi non hanno ancora trovato una soddisfacente spiegazione sull’origine dell’universo. Ricercatori medici e fisiologi non conoscono ancora la causa o la cura del cancro né come curare varie malattie virali. . . . Gli psicologi non conoscono tutte le cause delle malattie mentali”.

19 Geova però conosce le risposte a tutti questi quesiti. E certo ha la sapienza e la capacità necessarie per risolvere i problemi che affliggono l’umanità. Quindi, appropriato è l’avvertimento della Bibbia: “Non confidate nei nobili, né nel figlio dell’uomo terreno, a cui non appartiene nessuna salvezza”. (Sal. 146:3) Invece, coloro che amano ciò ch’è giusto, che amano la vita e che vogliono vedere in futuro condizioni migliori saranno fra quelli descritti dal salmista: “Quelli che conoscono il tuo nome confideranno in te, poiché per certo non lascerai quelli che ti cercano, o Geova”. — Sal. 9:10.

[Immagine a pagina 10]

Ciò che gli uomini considerano “progresso” scientifico produce spesso congestione, inquinamento, frustrazione e molte morti premature

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