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  • w78 15/12 pp. 8-13
  • Il fondamento di una vita con uno scopo

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  • Il fondamento di una vita con uno scopo
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1978
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  • LA NOSTRA IMPOTENTE CONDIZIONE
  • DIO NON PUÒ PASSARE SOPRA AL PECCATO
  • LA SOLUZIONE ATTRAVERSO UN “SEME”
  • BASE LEGALE PER TRATTARE CON L’UMANITÀ
  • GESÙ CRISTO, IL NOSTRO SOCCORRITORE
  • Dio viene in soccorso del genere umano
    La vita ha veramente uno scopo
  • Il riscatto, meravigliosa espressione di amore e giustizia
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1971
  • Riscatto
    Ragioniamo facendo uso delle Scritture
  • Siete schiavi degli uomini o del vostro Ricompratore?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1966
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1978
w78 15/12 pp. 8-13

Il fondamento di una vita con uno scopo

“Vedete quale sorta d’amore il Padre ci ha dato, onde fossimo chiamati figli di Dio”. — 1 Giov. 3:1.

1-3. Quali fattori impediscono di godere pienamente la vita? (Eccl. 1:15; 2:18-21; 4:1-3; 9:11, 12)

OGNI persona normale desidera impiegare utilmente la propria vita. Ma molti deplorano il fatto che il sistema in cui viviamo fa ben poco per incoraggiare a prefiggersi un vero scopo.

2 Essi fanno notare che ci si può prefiggere un obiettivo, dedicare anni per farsi un’istruzione nel campo prescelto e poi non riuscire a trovare lavoro. Molti laureati sono costretti ad accettare un lavoro comune per guadagnarsi da vivere.

3 D’altra parte, chi ha conseguito il successo finanziario sa che una guerra o un’altra calamità può rapidamente distruggere tutto quello che ha costruito. E la morte di una persona cara può rapidamente condannare a una vita di solitudine.

4. (a) Perché alcuni dicono che ‘Dio è morto’? (b) Quali sentimenti nutre Geova verso l’umanità? (Giob. 14:14, 15; Lam. 3:34-36; Giona 4:10, 11)

4 Vedendo le cose in questo modo, alcuni dicono: ‘Dio è morto’, intendendo che Dio non si interessa della situazione dell’uomo. Ma avendo progettato e generato l’universo, Dio se ne interessa vivamente. Infatti, nella mente di Dio c’è un futuro per l’uomo e uno scopo in merito a ogni persona vivente o vissuta. Inoltre, quello scopo tiene conto dei nostri sentimenti, per cui l’adempimento dello scopo della nostra vita significa anche la nostra massima felicità e gioia. È questo che vogliamo, non è vero?

LA NOSTRA IMPOTENTE CONDIZIONE

5. Come descrisse Mosè la situazione dell’umanità?

5 Ma bisogna ammettere che l’umanità non può cambiare le cose. L’ispirato salmista Mosè descrisse la nostra impotente situazione: “In se stessi i giorni dei nostri anni sono settant’anni; e se a causa di speciale potenza sono ottant’anni, eppure la loro insistenza è sull’affanno e sulle cose nocive; poiché deve presto passare, e voliamo via”. — Sal. 90:10.

6. Perché gli uomini non possono liberarsi dalla schiavitù della morte?

6 L’incapacità dell’uomo di liberarsi dalla schiavitù della morte è descritta nel quarantanovesimo salmo, versetti da sei a nove: “Quelli che confidano nei loro mezzi di sostentamento, e che continuano a vantarsi dell’abbondanza delle loro ricchezze, nemmeno uno d’essi può con alcun mezzo redimere sia pure un fratello, né dare a Dio un riscatto per lui; (e il prezzo di redenzione della loro anima è così prezioso che è cessato a tempo indefinito) perché ancora viva per sempre e non veda la fossa”. Lo scrittore del salmo sapeva che il prezzo era troppo prezioso, troppo alto, fuori della portata di tutta l’umanità. Per quanto riguardava la capacità dell’uomo imperfetto, la liberazione era così lontana da essere “a tempo indefinito”: in effetti non c’era speranza.

7. In che modo Adamo vendette la sua progenie, e che cosa ricevette da questa “vendita”?

7 Noi tutti siamo in questa triste e impotente situazione perché il nostro antenato Adamo vendette la sua futura progenie, senza averne il consenso, nella schiavitù sotto il peccato e la morte. Il prezzo che ricevette dalla “vendita” fu di fare egoisticamente ciò che voleva, d’essere indipendente, di ribellarsi a Dio. Quindi ognuno è, come disse di essere l’apostolo Paolo, “carnale, venduto sotto il peccato”. — Rom. 7:14.

8. Essendo schiave, con quali parole le persone sincere possono supplicare Dio?

8 Perché l’uomo fosse liberato, Dio doveva dunque prendere qualche provvedimento. Le persone sincere implorano: “Aiutaci, o Dio della nostra salvezza, per amore della gloria del tuo nome; e liberaci e copri i nostri peccati a motivo del tuo nome”. — Sal. 79:9.

DIO NON PUÒ PASSARE SOPRA AL PECCATO

9. In quale situazione venne a trovarsi l’umanità nei confronti di Dio?

9 Ode Geova Dio questa preghiera? E se la ode, può esaudirla? L’incapacità dell’uomo è un problema che Dio può risolvere? Il problema esiste davvero. Sorse circa seimila anni fa. Il primo uomo, Adamo, si era unito a Satana, il nemico di Dio, nel recare la malvagità sulla terra. Egli si rese nemico di Dio, e tali rese anche i suoi figli che, ereditando il peccato e l’imperfezione da lui, compirono opere ingiuste. Come ci dice l’apostolo Paolo, Adamo portò la razza umana nella posizione di nemici di Dio. — Rom. 5:10.

10, 11. (a) Perché Geova non poteva semplicemente passare sopra al peccato entrato nell’universo? (b) Cosa illustra che sorgono gravi problemi sminuendo la gravità dell’illegalità?

10 Nondimeno, Geova amava la sua creazione, sapendo che da sola non poteva fare nulla. Ma nel suo amore per l’umanità poteva egli condonare la malvagità che Satana, insieme ad Adamo, avevano introdotto nell’universo? Poteva Dio dire a qualsiasi peccatore: ‘Ti voglio bene e voglio mostrarti misericordia, quindi passerò sopra al tuo peccato’? In armonia con la sua rettitudine e la sua giustizia non poteva trascurare il peccato e non chiederne conto. Agendo così, avrebbe minato il fondamento del suo governo, poiché la Bibbia dice: “Giustizia e diritto sono la base del tuo trono”. — Sal. 89:15, La Bibbia di Gerusalemme (89:14).

11 Oggi in alcune nazioni della terra abbiamo un esempio dei risultati che si ottengono essendo “indulgenti” verso l’illegalità, e quindi condonandola. In molti casi le autorità sono state fiacche e non hanno agito con sollecitudine contro i malfattori. Ai criminali è stato permesso di agire liberamente. Come risultato la gente perde la fiducia nei governi e tutto infine crolla. Tuttavia, il Governatore universale non lascerà che ciò accada con le leggi da lui stabilite.

LA SOLUZIONE ATTRAVERSO UN “SEME”

12. Dopo il peccato di Adamo, come rivelò Dio il mezzo mediante il quale avrebbe aiutato la razza umana?

12 Da un punto di vista umano, il problema era insolubile. Ma Geova risolve in modo meraviglioso problemi apparentemente insolubili, pur mantenendo la dignità della sua sovranità universale e mostrando nello stesso tempo misericordia. Quando vediamo il risultato siamo spinti a dire: ‘Non si poteva proprio fare in nessun altro modo e non poteva essere più perfetto, giusto e assolutamente buono’. Quindi, come mostra la Bibbia, proprio nel momento in cui pronunciò il giudizio su Adamo per il suo peccato, Dio rivelò che sarebbe venuto in aiuto della razza umana con l’annuncio: “Egli [il seme] ti ferirà la testa”, cioè la testa di Satana. (Gen. 3:15) Col passare del tempo, Dio avrebbe fatto vedere agli uomini l’adempimento del suo proposito.

13. Chi fu il ‘seme della donna’, e perché Dio scelse lui?

13 Chi, in particolare, sarebbe stato designato da Dio per essere il “seme” che avrebbe infine schiacciato la testa di Satana? L’unigenito Figlio di Geova! Egli fu scelto come colui che primariamente avrebbe servito per appianare la contesa relativa al merito e alla giustezza del dominio o della sovranità di Geova, che era stata sfidata. Perché Geova scelse questo Grande così vicino al suo cuore? Ebbene, quando Satana lanciò la sfida mise in dubbio la lealtà di tutte le creature dell’universo, anche di questo Figlio di Dio. Inoltre, la questione della lealtà avrebbe riguardato più lui che qualsiasi altra creatura di Dio, perché egli era il principale Figlio di Geova, venendo subito dopo di Lui nell’universo.

14. Quali erano i sentimenti del Figlio di Dio verso l’umanità?

14 Inoltre, in Proverbi capitolo otto, questo Figlio, simboleggiato dalla sapienza, dice, parlando dell’opera creativa di Dio: “Le cose che mi dilettavano erano presso i figli degli uomini”. (Vers. 31) Egli amava profondamente l’umanità. Accettò volentieri questo compito di rivendicare il Padre suo, prima per lealtà verso di Lui e, inoltre, per l’amore che nutriva verso gli uomini.

15. Perché Dio ha permesso che la malvagità continuasse?

15 A motivo della contesa universale, il Sovrano universale Geova permise che il peccato esistesse per un certo tempo al fine di appianare la questione della sua sovranità e della lealtà della sua grande famiglia di creature intelligenti. Dovette anche prendersi il tempo di porre il fondamento per cancellare il peccato e quindi concedere agli uomini peccatori l’opportunità di conoscere i suoi provvedimenti e valersene. Quindi Dio ha lasciato che la malvagità esistesse per uno scopo del tutto buono e per un periodo relativamente breve del tempo universale. In realtà, il modo stabilito da Dio è il solo modo in cui si può aiutare veramente con efficacia l’uomo.

BASE LEGALE PER TRATTARE CON L’UMANITÀ

16. Perché Dio aveva bisogno di una base legale per trattare con l’umanità?

16 Per poter trattare con coloro che erano nati nel peccato, anche se non per colpa loro, Dio doveva avere una base legale. Altrimenti, tutti gli uomini avrebbero dovuto morire per sempre, poiché la legge di Dio richiedeva di eliminare i peccatori dall’universo. Solo il sacrificio di un altro uomo, di un uomo perfetto, quel prezzo “prezioso” che l’umanità era impossibilitata a pagare, poteva ricomprare ciò che Adamo aveva perduto, annullando la sentenza emanata dalla giusta corte di Dio contro l’umanità. A questo riguardo, Gesù disse: “Il Figlio dell’uomo non è venuto per essere servito, ma per servire e per dare la sua anima come riscatto in cambio di molti”. — Matt. 20:28.

17, 18. Cosa avrebbe dimostrato Dio stabilendo questa base legale?

17 Stabilendo questa base legale, Geova avrebbe dimostrato la giustezza del suo dominio universale. Nello stesso tempo poteva mostrare misericordia agli uomini. L’apostolo Paolo esprime la cosa con queste parole:

18 “Poiché tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, ed è come gratuito dono che son dichiarati giusti per sua immeritata benignità con la liberazione mediante il riscatto pagato da Cristo Gesù. Dio lo ha stabilito come offerta per la propiziazione [cioè per coprire i peccati] mediante la fede nel suo sangue. Questo avvenne per esibire la sua propria giustizia . . . nel tempo presente, affinché sia giusto anche quando dichiara giusto l’uomo che ha fede in Gesù”. — Rom. 3:23-26.

19. In che modo gli uomini ottengono una condizione approvata presso Geova Dio?

19 Pertanto Dio tratta con la famiglia umana mediante il suo Figlio, Gesù Cristo, che agisce a questo riguardo quale rappresentante di Geova. Il sacrificio della sua vita controbilanciò la condanna, acquistando la razza umana. Quindi, coloro che ubbidiscono alla disposizione di Dio possono ottenere una condizione legale dinanzi a lui. Parlando di questa misericordiosa azione da parte di Geova e di suo Figlio l’apostolo Paolo disse: “Vi è un solo Dio, e un solo mediatore fra Dio e gli uomini, l’uomo Cristo Gesù, che diede se stesso quale riscatto corrispondente per tutti”. — 1 Tim. 2:5, 6.

20. Che cosa doveva compiere il Figlio di Dio sulla terra?

20 Dio, nella sua sapienza, stabilì l’unico mezzo mediante cui poteva aiutare l’umanità a ottenere una condizione giusta e la speranza della vita eterna come membri della sua pura, giusta e perfetta famiglia universale. Esattamente nel momento appropriato del suo calcolo del tempo, Dio compì questo gesto di suprema generosità. Dai cieli mandò suo Figlio sulla terra, perché divenisse uomo. Qui sulla terra questo Figlio poté dimostrare anzitutto e prima di tutto che gli uomini perfetti che amano Dio possono essere leali a Dio e al suo dominio in qualsiasi prova o circostanza. La sua vita avrebbe anche potuto essere il prezzo di riscatto per l’umanità, in mezzo a cui non c’era nessun uomo perfetto che potesse provvedere questo prezzo. Ciò naturalmente richiedeva che morisse. — Tito 2:11-14.

GESÙ CRISTO, IL NOSTRO SOCCORRITORE

21. In base a I Giovanni 2:1, 2, la fedele condotta di Gesù lo rese idoneo per divenire che cosa?

21 Con la sua fedele condotta Gesù si mostrò idoneo per divenire il Soccorritore di tutti quelli che desiderano servire Dio. L’apostolo Giovanni scrisse: “Se qualcuno commette peccato, abbiamo un soccorritore presso il Padre, Gesù Cristo, il giusto. Ed egli è un sacrificio propiziatorio per [coprire] i nostri peccati”. — 1 Giov. 2:1, 2.

22. Perché i fedeli servitori di Dio non perdono la loro condizione approvata quando vengono meno in qualche cosa?

22 Sin dal tempo di Abele, figlio di Adamo, il Diavolo ha cercato di trovare da ridire sui servitori di Dio. Infatti Satana è chiamato “l’accusatore dei nostri fratelli, che li accusa giorno e notte davanti al nostro Dio!” (Riv. 12:10) Quindi a tempo debito nella contesa relativa all’integrità, Gesù Cristo è comparso dinanzi a Dio come soccorritore. Egli può accedere al trono di Dio a nostro favore. Quando i fedeli servitori di Dio fanno un errore, commettono un peccato e si pentono sinceramente e lo confessano, Gesù presenta il merito del suo sacrificio affinché non debbano essere messi a morte, poiché il suo sacrificio propiziatorio può coprire i loro errori e i loro peccati.

23. Quale atteggiamento dobbiamo mantenere nei riguardi della nostra condizione peccaminosa?

23 L’apostolo Paolo descrive la lotta che egli aveva, e che tutti gli altri cristiani hanno, e come, nonostante i loro migliori sforzi, faranno sbagli, sebbene non deliberatamente, sfacciatamente e volontariamente. Egli disse: “Il bene che desidero non lo faccio, ma il male che non desidero è ciò che pratico. Se, ora, ciò che non desidero è ciò che faccio, chi lo opera non sono più io, ma il peccato che dimora in me”. (Rom. 7:19, 20) Il valore del sacrificio di espiazione di Cristo applicato ai loro peccati, di cui si pentono e che confessano, è la base su cui sono dichiarati giusti. — 1 Giov. 1:9.

24. Nella sua funzione di soccorritore, come può dimostrare Gesù che le accuse di Satana sono false?

24 Inoltre, nella sua funzione di soccorritore, Gesù dimostra dinanzi a Dio che le accuse del Diavolo contro i cristiani sono calunnie. Egli fa notare gli atti di fede dei cristiani e il fatto che, quando peccano, invocano Dio veramente pentiti. Egli sa che, come dice Ebrei 6:10, “Dio non è ingiusto da dimenticare la vostra opera e l’amore che avete mostrato per il suo nome, in quanto avete servito e continuate a servire i santi”. Gesù dimostra pure davanti alla corte celeste che i servitori di Dio sulla terra comprendono la loro incompetenza e la loro mancanza di giustizia e chiedono misericordia in base al sacrificio di Cristo, la via stabilita da Dio.

25. Perché quelli che sono uniti a Cristo non hanno nessuna condanna?

25 E Geova Dio accetta l’intercessione di Gesù a loro favore. Il Diavolo è stato sconfitto in ogni suo attacco. Così Gesù adempie lealmente il suo alto sacerdozio, proteggendoli da ogni condanna, come dice la Bibbia: “Perciò quelli che sono uniti a Cristo Gesù non hanno nessuna condanna. Poiché la legge di quello spirito che dà vita unitamente a Cristo Gesù ti ha reso libero dalla legge del peccato e della morte”. — Rom. 8:1, 2.

26, 27. Come possono delle persone essere generate come figli di Cristo, con una condizione pura dinanzi a Dio?

26 Il profeta Isaia ci aiuta ulteriormente a capire come Cristo impartisce vera vita a tutti quelli che esercitano fede in lui. Isaia scrisse profeticamente delle sofferenze di Cristo e, parlando a Geova, disse: “Se porrai la sua anima come offerta per la colpa, egli vedrà la sua progenie”. (Isa. 53:10) Cristo non ottiene una progenie con il metodo naturale. Quando fu sulla terra ebbe la facoltà di farsi una famiglia propria. Ma non se la fece. Rinunciò invece a quella possibilità col suo sacrificio. Infatti disse: “Il Figlio dell’uomo . . . è venuto . . . per dare la sua anima come riscatto in cambio di molti”. — Matt. 20:28.

27 Gesù divenne perciò “l’ultimo Adamo”. Il primo Adamo generò una famiglia, una famiglia imperfetta, con cattive caratteristiche. Gesù Cristo genera una famiglia che consegue la giustizia. Persone possono essere trasferite dalla famiglia di Adamo ed essere rigenerate tramite la vita sacrificata da Gesù Cristo e, rivestendo la nuova personalità, possono divenire ‘a sua immagine’. Possono essere purificate per divenire figli del “Padre eterno”, dell’“ultimo Adamo”. Geova ha posto “la sua anima come offerta per la colpa”, e accetta questa offerta per espiare la colpa di tutti quelli che esercitano fede. — 1 Cor. 15:45; Isa. 9:6.

28. Per chi Gesù Cristo genera una famiglia di uomini perfetti?

28 A motivo di ciò che Geova Dio e Gesù Cristo hanno fatto per l’umanità, la nostra vita può avere un vero scopo. Tutti quelli che si valgono dei benefici espiatori del sacrificio di Gesù durante il suo dominio come Re-sacerdote possono divenire figli umani perfetti del Figlio di Dio. Come risultato saranno anche considerati figli dell’Altissimo per tutta l’eternità e potranno vivere in condizioni giuste. Perché? Perché Gesù non genera una famiglia da tenere per sé. Dopo averla portata alla perfezione umana, consegnerà l’umanità acquistata e riabilitata a Geova Dio, il “Padre, al quale ogni famiglia in cielo e sulla terra deve il proprio nome”, affinché Dio metta alla prova la loro incrollabile lealtà e il merito d’essere suoi figli per sempre. — Efes. 3:14, 15; 1 Cor. 15:26, 28.

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