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  • La bellezza della sovranità di Geova

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  • La bellezza della sovranità di Geova
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1979
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  • QUALITÀ PREDOMINANTI DELLA SOVRANITÀ DI GEOVA
  • LA “BUONA NOTIZIA” RELATIVA ALLA SOVRANITÀ DI DIO
  • PERCHÉ SOTTOMETTERSI ALLA SOVRANITÀ DI GEOVA
  • SERVIAMO CORRETTAMENTE SOTTO LA SOVRANITÀ DI DIO
  • LA SOVRANITÀ DI GEOVA PROMUOVE GIOIA E LODE
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1979
w79 1/1 pp. 20-24

La bellezza della sovranità di Geova

“Una cosa ho chiesta a Geova, è ciò che cercherò: che io possa dimorare nella casa di Geova per tutti i giorni della mia vita, per guardare la piacevolezza di Geova e per mirare con apprezzamento il suo tempio”. — Sal. 27:4.

1. Che cosa fa venire in mente la parola “sovranità”?

COSA significa per voi il termine “sovranità”? Pensate senz’altro alla supremazia, particolarmente alla supremazia di un governante, al potere di governare. Il governo o dominio può essere duro o austero, e amministrare inflessibilmente la giustizia applicando la legge senza misericordia; o può mostrare parzialità a certuni e opprimere altri. Pochi governi umani agiscono con vero amore verso i sudditi.

2. Con quale diritto esercita Geova la sovranità?

2 La Bibbia chiama Dio “Sovrano” e “Sovrano Signore”. (Atti 4:24, Traduzione del Nuovo Mondo; The New English Bible) Con quale diritto esercita la sovranità? Rivelazione 4:11 risponde: “Degno sei, Geova, Dio nostro, di ricevere la gloria e l’onore e la potenza, perché tu creasti tutte le cose, e a causa della tua volontà esse esisterono e furon create”.

3. Come descrisse il re Davide la sovranità di Geova?

3 Che tipo di sovranità esercita Geova? È diversa da altre forme di governo? Il re Davide, che esercitò il governo sul regno dell’antico Israele sotto la sovranità di Geova, disse: “Tue, o Geova, sono la grandezza e la possanza e la bellezza e l’eccellenza e la dignità; poiché ogni cosa nei cieli e sulla terra è tua. Tuo è il regno, o Geova, che pure ti innalzi quale capo sopra tutto”. — 1 Cron. 29:11.

QUALITÀ PREDOMINANTI DELLA SOVRANITÀ DI GEOVA

4. Come Salmo 89:14 ed Esodo 34:6, 7 ci descrivono la sovranità di Geova?

4 La sovranità di Geova ha pertanto bellezza, eccellenza e dignità. Il salmista scrive: “Giustizia e giudizio [o “diritto”] sono lo stabilito luogo del tuo trono; amorevole benignità e verità stesse vengono dinanzi alla tua faccia”. (Sal. 89:14) Quando Mosè chiese di vedere la gloria di Dio, gli fu detto che non avrebbe potuto vedere la faccia di Dio, perché nessun uomo può guardare Dio e vivere. (Eso. 33:18, 20) Nondimeno, Dio scese in una nuvola sul monte Sinai e dichiarò a Mosè: “Geova, Geova, Iddio misericordioso e clemente, lento all’ira e abbondante in amorevole benignità e verità, che serba l’amorevole benignità a migliaia, perdonando l’errore e la trasgressione e il peccato, ma non esenterà affatto dalla punizione, recando la punizione per l’errore dei padri sui figli e sui nipoti, sulla terza generazione e sulla quarta generazione”. — Eso. 34:6, 7.

5. (a) Quali sono le qualità che Geova fece notare per prime a Mosè al monte Sinai? (b) Sebbene Geova sia misericordioso, perché chi agisce male subisce la punizione, e come si sente Geova in quanto a infliggere la punizione?

5 Notate che le prime cose che Geova portò all’attenzione di Mosè furono misericordia, clemenza, lentezza all’ira, amorevole benignità, verità e perdono. In un altro punto dice: “Io sono Geova, Colui che esercito amorevole benignità, diritto e giustizia sulla terra; poiché di queste cose in effetti io provo diletto”. (Ger. 9:24) Tuttavia, chi pecca contro Dio, anche se è perdonato del suo peccato, non può sfuggire alle conseguenze della catena di avvenimenti che ha messo in moto. Per esempio, chi commette adulterio fa del male a chi gli è vicino. Tutta la sua famiglia ne soffrirà. E chi si allontana da Dio o respinge la sua sovranità subirà la punizione. Quando degli uomini ribelli si accinsero a costruire la torre di Babele, Dio sventò la loro macchinazione confondendone la lingua. Essi si sparsero allora sulla terra e questo influì sui loro discendenti, che divennero adoratori di idoli e praticarono cose molto cattive. (Gen. 11:1-9) Ma Dio non prova diletto nel punire o veder soffrire chi fa il male. Egli dice: “Io non provo alcun diletto nella morte di qualcuno che muore, . . . Fate dunque una conversione e continuate a vivere”. — Ezec. 18:32.

6. Quali sono dunque alcuni aspetti predominanti della sovranità di Geova, e com’è essa in paragone con i governi umani?

6 Dai suddetti passi scritturali si capisce che gli aspetti predominanti della sovranità di Dio sono amorevole benignità, misericordia, giustizia e imparzialità nell’amministrare la giustizia. Perciò, guardando la sovranità di Geova, siamo costretti a vederla in modo diverso da quella dei governi umani. Non sarebbe bello se anche il governo sotto il quale vivete mostrasse a tutti puro amore e misericordia?

LA “BUONA NOTIZIA” RELATIVA ALLA SOVRANITÀ DI DIO

7. In che modo la “buona notizia” ha diretta relazione con la sovranità di Dio, e quindi la proclamazione della “buona notizia” che cosa promuove?

7 La buona notizia del Regno ha diretta relazione con la sovranità di Dio. Ai cristiani di Roma l’apostolo Paolo scrisse: “Grazie a Dio che eravate schiavi del peccato e siete divenuti ubbidienti di cuore a quella forma d’insegnamento alla quale siete stati affidati”. Qui non dice che la “buona notizia” sia stata affidata a quelli di cuore buono e che ubbidiscono, ma dice che essi sono stati ‘affidati a quella forma d’insegnamento’, il vangelo o buona notizia del Regno. Essi sono ora volenterosi sudditi e sostenitori della sovranità di Dio. Quando a loro volta proclamano la “buona notizia”, quelli che la ricevono sono affidati a tale insegnamento. Che cosa promuove questo sulla terra? Giustizia, amorevole benignità e misericordia. Infatti, invece della loro precedente impurità e illegalità, essi ‘presentano ora le membra del proprio corpo quali schiave di giustizia’. — Rom. 6:17-19.

PERCHÉ SOTTOMETTERSI ALLA SOVRANITÀ DI GEOVA

8. Per quale motivo è giusto sottomettersi alla sovranità di Dio?

8 Per quale motivo è giusto sottomettersi alla sovranità di Dio? Per amore verso Dio, a motivo delle sue divine qualità, e anche per amore verso ciò ch’è giusto e buono per tutta la creazione. Chi capisce cosa significa la sovranità di Geova la preferisce a ogni altra sovranità. Infatti, coloro che sostengono il dominio di Dio lo preferiscono all’indipendenza assoluta, se mai questa fosse possibile. Perché? Perché sanno che saranno molto più felici sotto la sovranità di Dio di quanto non lo sarebbero se potessero fare assolutamente come vogliono. Essi comprendono che la sapienza, l’amore, la conoscenza e la potenza di Dio sono di gran lunga superiori alle loro, tanto che non c’è paragone. Gli uomini non possono mantenersi in vita eternamente, né possono portare pace, giustizia e diritto in tutta la terra. “Non appartiene all’uomo che cammina nemmeno di dirigere il suo passo”, disse Geremia, fedele sostenitore della sovranità di Geova. — Ger. 10.23.

9. Come si rivolge Dio a quelli che non riconoscono la sua sovranità?

9 Geova si mostra molto benigno verso quelli che non riconoscono la sua sovranità. Il suo profeta disse: “Lasci il malvagio la sua via, e l’uomo dannoso i suoi pensieri; e torni a Geova, che avrà misericordia di lui, e al nostro Dio, poiché egli perdonerà in larga misura. ‘Poiché i vostri pensieri non sono i miei pensieri, né le mie vie sono le vostre vie’, è l’espressione di Geova. ‘Poiché come i cieli sono più alti della terra, così le mie vie sono più alte delle vostre vie, e i miei pensieri dei vostri pensieri’”. — Isa. 55:7-9.

SERVIAMO CORRETTAMENTE SOTTO LA SOVRANITÀ DI DIO

10. Cos’è indispensabile per servire correttamente sotto la sovranità di Dio?

10 Per servire correttamente a favore della sovranità di Dio, o sotto di essa, bisogna conoscere Geova Dio e suo Figlio Gesù, il Re del regno di Dio. “Questo significa vita eterna, che acquistino conoscenza di te, il solo vero Dio, e di colui che tu hai mandato, Gesù Cristo”. (Giov. 17:3) Conoscere Dio vuol dire stabilire una stretta relazione con lui, divenire intimi con lui e con suo Figlio, che disse: “Nessuno conosce pienamente il Figlio eccetto il Padre, né alcuno conosce pienamente il Padre eccetto il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare”. (Matt. 11:27) Chi conosce Dio conosce le sue meravigliose qualità, e con l’aiuto dello spirito di Dio coltiva queste qualità, imparando a riflettere sempre meglio l’immagine di Dio. (2 Cor. 3:18) Chi non coltiva i frutti dello spirito non ha conosciuto Dio. Per esempio, l’apostolo Giovanni dice: “Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore”. — 1 Giov. 4:8.

11. Come agisce chi riconosce la sovranità di Dio? Fate esempi.

11 Come agisce chi riconosce la sovranità di Dio? Le sue predominanti qualità saranno amore, misericordia, comprensione, benignità e far del bene al prossimo. Chi è anziano in una congregazione o soprintende a qualche attività svolta dai suoi fratelli cristiani, o da altri, non sarà autoritario o esigente. L’apostolo Paolo, che aveva ricevuto da Dio più autorità di qualsiasi uomo oggi sulla terra, disse alla congregazione di Roma: “Vi supplico per le compassioni di Dio, fratelli”. (Rom. 12:1) A Roma, Paolo trovò un uomo di nome Onesimo che credette alla “buona notizia”. Scoperto che Onesimo era uno schiavo fuggito dal suo padrone Filemone, un cristiano della città di Colosse, in Asia Minore, Paolo consigliò a Onesimo di tornare dal suo padrone. Poi scrisse a Filemone, esortandolo a perdonare Onesimo e ad accettarlo ora come fratello. Notate la benigna implorazione di Paolo: “Benché io abbia grande libertà di parola riguardo a Cristo per ordinarti di fare ciò che è conveniente, ti esorto piuttosto in base all’amore”. “Confidando nella tua condiscendenza, ti scrivo, sapendo che farai anche di più delle cose che dico”. — Filemone 8, 9, 21.

12. (a) Perché le parole di fiducia di Paolo a Filemone esprimono il giusto atteggiamento che i sorveglianti dovrebbero avere? (b) Come manifestò Cristo la sua fiducia in Paolo e in Timoteo?

12 Certo Filemone non si sarebbe sentito costretto ad agire, e quindi sarebbe stato felice di accondiscendere. Sarebbe stato veramente pronto a rispondere all’esortazione di Paolo e ci si sarebbe sentito anche più obbligato, perché Paolo riponeva tanta fiducia in lui. Similmente, l’anziano o il sorvegliante che incoraggia gli altri e ha fiducia nei fratelli quando è affidato loro un compito otterrà risultati molto maggiori del sorvegliante che dà ordini, o che pensa che nessun altro sappia fare il lavoro così bene come lui. Se si mostra fiducia a un fratello lo si aiuta a usare più iniziativa e a sforzarsi di più. Il sorvegliante che agisce in questo modo rappresenta giustamente la sovranità di Dio e segue il modello di Cristo. Cristo trattò Paolo in questo modo. Paolo disse con riconoscenza: “Io sono grato a Cristo Gesù nostro Signore, che mi impartì potenza, perché mi considerò fedele assegnandomi al ministero”. (1 Tim. 1:12) Paolo, a sua volta, mostrò che Dio, Cristo e lui stesso avevano fiducia nella fedeltà e nella capacità di Timoteo di adempiere il suo incarico di servizio quando scrisse: “O Timoteo, custodisci il deposito che ti è affidato”. — 1 Tim. 6:20.

13, 14. (a) In che modo il cristiano rappresenterà giustamente la sovranità di Dio studiando con gli interessati? (b) Quale importante dovere dei sorveglianti è indicato dalle parole dell’apostolo Paolo a Timoteo e agli anziani della città di Efeso?

13 Il buon cristiano rappresenterà giustamente la sovranità di Dio quando studia con altri, cercando di insegnare loro tutto quello che può, come comandò Gesù: “Fate discepoli . . . insegnando loro ad osservare tutte le cose che vi ho comandate”. (Matt. 28:19, 20) Se è un sorvegliante, non sarà geloso della propria conoscenza né avrà timore che qualcun altro gli passi avanti sapendo di più o acquistando maggiori capacità. L’apostolo disse a Timoteo: “Le cose che hai udite da me col sostegno di molti testimoni, queste cose affidale a uomini fedeli, che, a loro volta, siano adeguatamente qualificati per insegnare ad altri”. — 2 Tim. 2:2.

14 Il sorvegliante dovrebbe insegnare tutto quello che sa a coloro che gli stanno intorno affinché anch’essi siano in grado di fare il lavoro. Non solo in questo modo egli li aiuta, ma anch’essi diverranno capaci di fare il lavoro in sua assenza. In tal modo il sorvegliante mostra di essere veramente interessato al benessere e al progresso della congregazione, non pensando solo a sé. Infatti, che accadrebbe se si ammalasse, o morisse, o si trasferisse? Ai sorveglianti di Efeso Paolo disse: “Non mi sono trattenuto dal dirvi alcuna delle cose che erano profittevoli né dall’insegnarvi pubblicamente e di casa in casa”. Egli incontrò questi uomini nella pubblica opera di testimonianza. Non li ammaestrò solo fino al momento del battesimo. Piuttosto, ‘rese loro completa testimonianza’ finché ebbero vero intendimento del proposito di Dio, della sua sovranità esercitata mediante Cristo e della loro relazione con essa. Disse loro inoltre: “Non mi sono trattenuto dal dirvi tutto il consiglio di Dio”. — Atti 20:20, 21, 27.

LA SOVRANITÀ DI GEOVA PROMUOVE GIOIA E LODE

15. Quale atmosfera deve esistere dov’è giustamente riconosciuta la sovranità di Dio?

15 Se ciascun cristiano tiene a mente le eccellenti qualità della sovranità di Dio, promuoverà gioia. Di Geova è detto: “Dignità e splendore sono dinanzi a lui, forza e gioia sono nel suo luogo”. (1 Cron. 16:27) Senza la gioia, che è un frutto dello spirito di Dio, ci sono scoraggiamento, apatia, perfino disordine. Ai cristiani della Galazia che si erano indeboliti spiritualmente l’apostolo chiese: “Dov’è, dunque, quella vostra felicità [che avevate in principio quando credeste alla buona notizia]?” (Gal. 4:15) La sovranità di Dio genera un’atmosfera di gioia fra tutti quelli che lo amano e lo servono con tutto il cuore. Il salmista cantò: “Felice è il popolo che conosce l’urlo di gioia. O Geova, nella luce della tua faccia continuano a camminare. Nel tuo nome sono gioiosi tutto il giorno e nella tua giustizia sono esaltati. Poiché tu sei la bellezza della loro forza”. — Sal. 89:15-17.

16. Che cosa la sovranità di Geova recherà alla terra?

16 Dai cieli stellati, che “dichiarano la gloria di Dio”, alla terra stessa, si vede che la creazione di Dio è meravigliosa e bella. (Sal. 19:1) Lo splendore dei corpi celesti riflette pace, ordine e grazia, e la terra, con la vita su di essa, è di una bellezza incomparabile, eccetto dove l’uomo ha fatto danno. Immaginate che bel posto sarà la terra quando l’umanità sarà riportata in armonia con la sovranità di Dio! ‘Quando la conoscenza di Geova riempirà la terra come le acque coprono il mare’, non solo le bellezze fisiche dei cieli e della terra, ma in particolare le più essenziali e più meravigliose qualità dell’Altissimo indurranno certamente tutte le persone allora viventi a inneggiare alla bellezza della sovranità di Dio. — Isa. 11:9; Sal. 150.

17. Cosa dovrebbe spronarci a fare la “buona notizia”?

17 In attesa di quel tempo di sublime gioia, prodighiamoci gioiosamente negli ultimi giorni di questo “sistema di cose malvagio” per far conoscere la “gloriosa buona notizia del felice Iddio” a tutti quelli che vogliono udire. Poiché Geova solo è da lodare come “Sovrano Signore, . . . Colui che [ha] fatto il cielo e la terra e il mare e tutte le cose che sono in essi”. — Atti 4:24; Gal. 1:4; 1 Tim. 1:11.

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