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  • Giovani che ricordano il loro Creatore

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  • Giovani che ricordano il loro Creatore
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1979
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  • GIOIA NEL “SERVIZIO DI CAMPO”
  • APPREZZAMENTO PER LA CONGREGAZIONE
  • UN RAGAZZO DI DIECI ANNI CERCA AIUTO
  • Giovani che amano la verità
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 2002
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1979
w79 1/10 pp. 12-14

Giovani che ricordano il loro Creatore

IL TEMA della sessione pomeridiana del venerdì ai più di cento congressi internazionali “Fede vittoriosa” tenuti dai testimoni di Geova nel 1978 era: “GIOVANI, SIATE ESEMPI DI FEDE”. Nel corso della parte in programma intitolata “Giovani che ricordano il loro Creatore”, giovani dedicati d’ambo i sessi parlarono della loro vita di servitori di Geova. Riportiamo di seguito alcune delle esperienze narrate.

Noterete che alcuni dei giovani intervistati avevano deciso di dedicare tutto il loro tempo a predicare “questa buona notizia del regno”. (Matt. 24:14) Alcuni lo fanno in qualità di “pionieri speciali”, dedicando almeno 140 ore al mese a questa attività. Molti sono “pionieri regolari”, e dedicano un minimo di 1.000 ore l’anno a proclamare la “buona notizia”. Sentiamo alcune delle cose dette da questi giovani cristiani.

Al congresso di New York una ragazza narrò: ‘So che alcuni giovani esitano a dedicarsi a Geova Dio. Anche alcuni che sono battezzati non mettono al primo posto gli interessi spirituali. Parlo per esperienza, perché questo è ciò che facevo io. Ma i principi scritturali, come quello di Malachia 3:10 che dice di pagare a Dio ciò che gli dobbiamo, mi aiutarono a cambiare il mio cuore. Incoraggio tutti voi giovani dell’uditorio a mettere al primo posto gli interessi spirituali. Tutti quelli che sono abbastanza grandi per andare alle feste o commettere immoralità o drogarsi sono anche abbastanza grandi per dedicare la propria vita a Geova’.

GIOIA NEL “SERVIZIO DI CAMPO”

“Il campo è il mondo”, disse Gesù. (Matt. 13:38) Ecco perché i testimoni di Geova chiamano la loro attività di predicazione “servizio di campo”. Al congresso di New York una ragazza adolescente spiegò cosa significava per lei il servizio di campo:

‘Sin dalla tenera età ho cominciato a diffondere le verità della Bibbia. Mentre accompagnavo i miei genitori di casa in casa, salutavo il padrone di casa con un radioso sorriso e offrivo un piccolo messaggio stampato. Col tempo imparai a parlare alla gente di soggetti biblici. Mi rallegravo molto quando riscontravo che alcuni di quelli ai quali parlavo volevano essere aiutati a capire la Bibbia. Li visitavo regolarmente, ed era emozionante vederli progredire nella conoscenza di Dio e notare come abbandonavano pratiche impure e mostravano il desiderio di parlare ad altri della loro nuova fede basata sulla Bibbia. Il fatto di partecipare frequentemente al servizio di campo ha rafforzato la mia fede nel prossimo nuovo ordine di Dio che ristabilirà su tutta la terra un paradiso. (Riv. 21:1-5) Se devo convincere altri di questa speranza devo prima esserne fermamente convinta io’.

Un giovane Testimone, parlando alla sessione inglese di Montreal (Canada), narrò: ‘Il mio servizio di campo cominciò nella prima infanzia. Di solito accompagnavo i miei genitori nelle loro attività di predicazione. All’età di cinque anni cominciai a fare delle semplici presentazioni di porta in porta.

‘In quei primi anni per me il servizio di campo era proprio un divertimento. Tuttavia col tempo cominciai a rendermi conto che a scuola ero diverso da tutti gli altri. Cominciai quindi a trovare imbarazzante parlare della verità ai compagni di scuola. Quando predicavo di casa in casa tremavo al pensiero di incontrare qualche persona conosciuta a scuola. Ripensando a quel periodo, credo che nel mio caso il problema consistesse nel timore dell’uomo, riguardo a cui la Bibbia dice che “pone un laccio”’. — Prov. 29:25.

‘Finita la scuola, decisi di provare temporaneamente il servizio di pioniere. Come risultato, la predicazione assunse un’attrattiva mai avuta prima. Non la consideravo più né un divertimento né un grave peso. Vedendo i miei studenti biblici far progresso nella verità, provavo un profondo senso di soddisfazione, perché era evidente che Geova Dio sosteneva i miei sforzi. Ora sono più di due anni e mezzo che faccio il pioniere. Ripensando alle opportunità avute di scegliere qualche altra carriera provo gli stessi sentimenti dell’apostolo Paolo, che scrisse: “Considero ogni cosa esser perdita a motivo dell’eccellente valore della conoscenza di Cristo Gesù mio Signore. A motivo di lui ho accettato la perdita di tutte le cose e le considero come tanti rifiuti, affinché guadagni il Cristo”’. — Filip. 3:8.

APPREZZAMENTO PER LA CONGREGAZIONE

I giovani sono contenti d’essere associati alla congregazione cristiana? Dan, pioniere nel Quebec (Canada), narra la sua storia: ‘Sono battezzato solo dal 1975 e la mia vita prima di conoscere la verità biblica era molto dissoluta e per nulla cristiana. Alla ricerca di emozioni, avevo l’abitudine di ubriacarmi frequentemente. Quando questo non fu più un piacere, cominciai a fumare marijuana e a provare altre droghe. A 17 anni fumavo marijuana quasi ogni giorno.

‘Ma la felicità che allora pensavo di avere non era nulla in confronto con la gioia che ho provato da quando sono venuto in contatto con il popolo di Geova. La mia prima adunanza nella Sala del Regno fu memorabile. Ciò che mi colpì di più fu il fatto che dopo l’adunanza molti mi si avvicinarono e si presentarono, cercando di farmi sentire a mio agio. Da allora in poi ho assistito regolarmente alle adunanze nella Sala del Regno. Prima di conoscere la verità non mi andava affatto di frequentare persone più grandi, perché non avevamo nulla in comune. Ma fra i conservi cristiani ho trovato molti buoni amici d’ogni età’.

Un altro giovane Testimone di New York fornì una ragione diversa per cui è piacevole associarsi con la congregazione: ‘Sono lieto di far parte della congregazione perché posso servire altri. Sono contento di rendermi utile ai fratelli e alle sorelle più anziani se hanno bisogno di aiuto nel pulire il loro appartamento. A volte ho il privilegio di aiutare conservi cristiani a traslocare. Essendo giovane ho forza ed energie. C’è forse un modo migliore di impiegarle che quello di glorificare Geova servendo gli altri nella congregazione?’

UN RAGAZZO DI DIECI ANNI CERCA AIUTO

Al congresso di Monaco di Baviera un giovane narrò la seguente esperienza alla sessione greca dell’assemblea: ‘Quando facevo le elementari i miei genitori smisero di associarsi alla congregazione cristiana. Comunque, malgrado fossi un ragazzino, io riuscii a mantenere qualche contatto con la congregazione.

‘All’età di dieci anni cominciai a pregare Geova per avere aiuto. Siccome i miei genitori non mi permettevano di associarmi apertamente con i testimoni di Geova, pensavo che l’unico modo per sostenere l’opera di predicazione fosse quello di offrire denaro. Così cominciai a mettere da parte gli spiccioli che i miei genitori mi davano. In due anni raccolsi 500 dracme. Colmo di gioia, le offrii alla congregazione. I fratelli pregarono per me e disposero che un ragazzo della mia età mi facesse visita. Nell’ora del gioco facevamo assieme uno studio biblico che rafforzava la mia fede. Anni dopo andai all’estero per motivi di studio. Comunque il mio vero motivo era quello di essere libero di frequentare le adunanze di congregazione.

‘Quando i miei genitori lo seppero, ne furono colpiti. Ricominciarono a frequentare le adunanze nella Sala del Regno e ora mio padre presta servizio nella congregazione con un incarico di responsabilità. In quanto a me, ora ho la gioia di servire come pioniere regolare e questo è ciò che auguro a tutti i giovani’.

Fa davvero piacere sentire di molti giovani che hanno fatto dell’adorazione di Geova la cosa più importante nella loro vita. Speriamo che questi esempi stimolino altri ancora a prestare ascolto al comando scritturale: “Ricorda, ora, il tuo grande Creatore nei giorni della tua gioventù”. — Eccl. 12:1.

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