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  • Non camminate più come camminano le nazioni
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1979
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  • PRESSIONI DAL MONDO
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  • I FIGLI DELLA LUCE SI COMPORTANO IN MODO DIVERSO
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1979
w79 1/12 pp. 5-10

Non camminate più come camminano le nazioni

‘Non continuate più a camminare come camminano le nazioni . . . mentre sono mentalmente nelle tenebre’. — Efes. 4:17, 18.

1. Perché le informazioni seguenti sono importanti?

Le condizioni morali stanno drasticamente peggiorando in tutto il mondo. Tipi di divertimento che molti anni fa sarebbero stati impensabili incontrano ora un’accoglienza molto favorevole da parte delle masse. Questa influenza sta minacciando anche la congregazione cristiana. Che si può fare per resistere a tali tendenze? I seguenti articoli danno alcune risposte significative.

2, 3. (a) A che cosa Gesù e Paolo paragonarono la condotta dei cristiani? (b) Qual è la reputazione dei testimoni di Geova in generale, tuttavia cos’è accaduto ad alcuni?

2 “Voi siete la luce del mondo”, dichiarò Gesù Cristo. La condotta del cristiano deve risplendere luminosamente in un mondo moralmente nelle tenebre. Paolo comandò a tutti i discepoli che vivevano “in mezzo ad una generazione ribelle e perversa” di continuare ‘a risplendere come fari di luce nel mondo’. Tuttavia quei primi discepoli, sebbene uniti a Gesù e agli apostoli, erano ancora uomini imperfetti. Se non stavano attenti, potevano essere influenzati dall’atmosfera morale di quella “generazione ribelle e perversa” e di fronte a una tentazione avrebbero potuto abbandonare la loro moralità cristiana. Infatti alcuni tornarono del tutto alle opere delle tenebre. — Matt. 5:14; Filip. 2:15, Nardoni; Filip. 3:18, 19.

3 Anche nel nostro giorno vengono esercitate pressioni per farci tornare nelle tenebre di questo mondo. Purtroppo alcuni cristiani hanno ceduto. Sebbene la stragrande maggioranza dei testimoni di Geova siano conosciuti in tutto il mondo per la loro onestà e per la loro moralità, alcuni individualmente hanno smesso di camminare come ‘figli della luce’ e hanno dovuto essere espulsi dalla congregazione. La loro condotta non è più esemplare. Cosa può aver contribuito a tali fatti spiacevoli? — 1 Cor. 5:13; Efes. 5:8.

PRESSIONI DAL MONDO

4. Cos’è successo alla condizione morale del mondo, e come lo dimostrano le forme di divertimento più popolari?

4 È evidente che le condizioni morali sono peggiorate in tutto il mondo. Molti nel mondo hanno “superato ogni senso morale”. (Efes. 4:19) Questo si nota dai tipi di divertimento oggi in voga. Perché parlare proprio dei divertimenti? Perché si può imparare molto sull’inclinazione di una persona da ciò che fa dopo le normali ore lavorative, quando può fare quello che desidera. L’uso che una persona fa del suo tempo libero, quando è “fuori servizio” per così dire, rivela molto su ciò che è in realtà. A giudicare dalle forme di divertimento decisamente cattive che oggi sono popolari, il livello morale del mondo odierno è piuttosto basso. Sta influendo su di voi?

5. Perché e opportuno esaminare i consigli della lettera agli Efesini?

5 Tenete presente che noi non siamo i primi a dover vivere in un periodo di infima moralità. La descrizione di persone che avevano “superato ogni senso morale” si applicava a gente che viveva nella città mediorientale di Efeso nei primi tempi del cristianesimo. La lettera dell’apostolo Paolo ai cristiani di Efeso dovrebbe essere per noi della massima importanza, perché in essa egli dimostra fino in fondo ciò che significa camminare come ‘figli della luce’. I suoi consigli hanno davvero una grande importanza in questi critici “ultimi giorni”, in cui molti che si dicono cristiani sono “amanti dei piaceri”. — 2 Tim. 3:1-7, 13.

COME CAMMINANO LE NAZIONI

6, 7. (a) In Efesini 4:17 i cristiani sono esortati a smettere di fare che cosa? (b) Come ‘camminavano’ le persone delle nazioni nel I secolo?

6 In Efesini 4:17 Paolo esorta i compagni di fede ‘a non camminare più come camminano anche le nazioni nell’inutilità delle loro menti’. Come ‘camminavano’ le nazioni a quei tempi? Un testimone oculare del I secolo ammise:

“Gli uomini vanno in cerca di piaceri di qualsiasi sorta. Non c’è vizio che rimanga entro i limiti; . . . Siamo sopraffatti dall’oblìo di ciò che è moralmente degno. L’uomo . . . è ora massacrato per sport e divertimento . . . veder fare di un uomo un cadavere è ritenuto un bello spettacolo”.a

Molti, privi di un vero scopo nella vita, attribuivano eccessiva importanza al divertimento, andando in cerca di piaceri di qualsiasi sorta.

7 L’antica Efeso era molto adatta a soddisfare il desiderio di svago. Vi erano un imponente anfiteatro, capace di 25.000 posti a sedere, e uno stadio o campo di corse che potevano offrire spettacoli per tutti i gusti. Questi edifici erano opera dell’allora impero mondiale di Roma, di cui uno storico disse: “Il quadro costituito dalla condizione morale dell’impero è davvero, sotto certi aspetti, uno dei più spaventosi della storia”.

CUORI INSENSIBILI

8. (a) Efesini 4:18 richiama l’attenzione su persone con che specie di cuore, e cosa significava in origine quella parola greca? (b) Quella condizione si era sviluppata istantaneamente?

8 Paolo descrisse le persone dicendo che erano “mentalmente nelle tenebre . . . a causa dell’insensibilità dei loro cuori”. (Efes. 4:18) Il loro cuore non provava sentimenti. La parola greca per “insensibilità” può farsi risalire alla descrizione di una pietra più dura del marmo. Il termine era usato in medicina per indicare le concrezioni calcaree che si possono formare in alcune giunture del corpo fino a paralizzare qualsiasi movimento. Il cuore di questa gente ottenebrata era lentamente divenuto indifferente, insensibile, duro come la pietra. Questo non era successo da un giorno all’altro, ma era il risultato di un processo graduale. Il tipo di divertimento che sceglievano contribuiva direttamente a favorire tale processo. In che modo?

9, 10. Qual era il tipo di divertimento più popolare nel I secolo, e quale effetto aveva sugli spettatori?

9 Sapete che specie di divertimento era più in voga a quel tempo? I ludi gladiatori, in cui un uomo era spesso opposto ad un altro uomo o a un animale in un combattimento mortale. Immaginatevi la scena: Lo stadio è gremito da migliaia di spettatori, alcuni seduti all’ombra di uno sgargiante tendone di seta. La musica delicata e l’aroma dell’acqua profumata che scorre fra le file di posti costituiscono un piacevole sottofondo che copre i rumori e gli odori di morte. Improvvisamente la folla delirante balza in piedi come un sol uomo gridando: “Uccidilo! Frustalo! Marchialo! Codardo! Si affronta così la spada? Ma che aspetta a colpire più forte?” Tutto questo macello organizzato veniva fatto, come disse uno spettatore, per “divertimento, allegria e ricreazione”.

10 Quelli che potevano guardare combattimenti così violenti, i cui occhi godevano alla vista del sangue, trovavano banali e insulsi altri tipi di svago. Come riassunse uno storico, esso “distruggeva i sentimenti di compassione per chi soffre che distinguono l’uomo dai bruti”.

11. Dal momento che gli spettacoli gladiatori non esistono più, i divertimenti odierni non possono produrre persone con un ‘cuore insensibile’: è vero o falso? Perché?

11 Incredibile, direte. Ma non esiste oggi una situazione simile? È vero, gli spettacoli gladiatori appartengono al lontano passato, tuttavia notate quanto dice un cronista:

“Uccidila! Dalle quello che si merita! Come richiesto, il killer ‘le diede quello che si meritava’. La riempì di proiettili. . . . Quelli che avevano ordinato l’esecuzione, tre tizi seduti dietro di me al cinema, erano sotto ogni altro aspetto normali spettatori”.

Un caso isolato? Non proprio. In molti paesi gli spettacoli cinematografici e televisivi più popolari sono spesso quelli caratterizzati dalla violenza. Tale forma di divertimento ha contribuito a produrre persone insensibili, che hanno “smesso di provare dolore”, o qualsiasi rimorso di coscienza. — Efes. 4:19, Traduzione Interlineare del Regno (Int, inglese).

DATI ALLA CONDOTTA DISSOLUTA

12. (a) Efesini 4:19 quale altra descrizione fa del modo in cui camminavano le persone delle nazioni? (b) Cosa significa “condotta dissoluta”, ed era una caratteristica dei divertimenti di quel tempo?

12 L’apostolo Paolo aggiunge che le persone delle nazioni non solo avevano ‘cuori insensibili’, ma inoltre ‘si erano date alla condotta dissoluta per operare impurità d’ogni sorta con avidità’. (Efes. 4:19) Parlò anche di “fornicazione” e di cose troppo ‘vergognose per poterle anche solo narrare’. (Efes. 5:3, 12) Nel I secolo erano proprio i divertimenti, questa volta il teatro, che contribuivano alla diffusione di queste pratiche. Cosa si poteva andare a vedere?

“Le avventure di mariti ingannati, adultèri e intrighi amorosi erano alla base della maggior parte delle trame. La virtù era ridicolizzata, . . . qualsiasi cosa sacra o degna di venerazione era trascinata nel fango. In quanto a oscenità, . . . a esibizioni e discorsi impuri che offendevano il senso del decoro, questi spettacoli superavano ogni limite. Le danzatrici gettavano i loro vestiti e ballavano seminude, o nude del tutto, sul palcoscenico. L’arte non c’entrava per niente. Ogni cosa era fatta semplicemente per soddisfare i sensi”. — The Conflict of Christianity with Heathenism, di Gerhard Uhlhorn, p. 120.

Che sconcezze! È proprio una sintesi della “condotta dissoluta”, termine che nell’originale greco indica una disponibilità a qualsiasi piacere e uno sfrontato disprezzo per la decenza, quando non si tiene più conto di ciò che dicono o pensano gli altri.

13. È una simile “condotta dissoluta” evidente in alcuni tipi di divertimento attuali?

13 C’è qualche differenza oggi? L’immoralità sessuale ha permeato la produzione dell’industria del divertimento. In alcuni paesi i film pornografici si vedono anche alla televisione, giungendo così direttamente dentro casa.

14, 15. (a) Cosa si intende per “avidità” (Efes. 4:19), ed è suscitata da certi tipi di divertimento d’oggi? (b) I cristiani dedicati possono essere influenzati guardando per divertimento scene di immoralità sessuale?

14 Descrivendo l’ambientazione di molti film e l’atteggiamento della gente, uno scrittore dice:

“In molti dei nuovi film, le scene di nudo e di sesso — eterosessuale, incestuoso, omosessuale — sono comunissime, . . .” Egli conclude: “In poche parole, nella nostra società abbiamo ora raggiunto uno stadio in cui tutto va bene, tutto è lecito, e dove non si pone nessun limite agli appetiti dell’individuo, alla soddisfazione dei suoi desideri e delle sue fantasie”.

15 Tali individui sono proprio come disse l’apostolo Paolo, persone che ‘operano impurità d’ogni sorta con avidità’. Sì, “avidità” (“avere di più”, Int), un bramoso desiderio di saziare i propri appetiti di ciò che è indecente e di soddisfare le proprie emozioni a qualsiasi costo sotto il profilo morale. (Efes. 4:19) Vedere queste cose degradanti non potrebbe influire sul modo di pensare di un cristiano? Uno che vide diversi film di questo genere ammise:

“Quelle scene [che descrivono l’immoralità sessuale] non si dimenticano più; più ci pensi più ti accorgi che vorresti fare quello che hai visto . . . Il film ti fa credere che stai davvero perdendo qualcosa”. Un altro aggiunse: “Cominci a chiederti che cosa si prova”.

Forse non è così per tutti, ma il pericolo indubbiamente c’è. La nostra mente può essere subdolamente influenzata.

UN MIRACOLO MORALE

16. Secondo Efesini 1:6-8, quale ricca benedizione avevano ricevuto i cristiani, e che effetto aveva avuto questo sulla loro vita?

16 Che contrasto con il comportamento di quelli che nel I secolo seguirono sinceramente Cristo! Un tempo camminavano sotto l’influenza del sistema e del suo “governante”, Satana, e per loro stessa natura facevano ‘le cose che voleva la carne’. Ma cambiarono. Le grandi verità del cristianesimo aprirono dinanzi a loro nuove prospettive di vita. Pensate, Dio era stato disposto a sacrificare il proprio Figlio, il suo “amato”, affinché potessero ricevere il perdono del loro pesante debito di peccati! A che prezzo! “Questa [immeritata benignità] egli [Dio] fece abbondare verso di noi in ogni sapienza e buon senno”, dichiarò l’apostolo Paolo. Quindi, non solo ricevettero conoscenza della verità, ma anche il “buon senno” per poter riuscire ad affrontare i quotidiani problemi della vita. — Efes. 1:6-8; 2:1-5.

17. (a) Che prova abbiamo che il cristianesimo era una religione di potenza? (b) Come fu evidente la sua forza morale?

17 La loro era una religione di potenza. Lo spirito di Dio aveva destato Gesù dai morti innalzandolo a un’elevata posizione di gran lunga superiore a quella di qualsiasi autorità mondana. Ora quella stessa ‘potenza era verso quei credenti’. (Efes. 1:19-21) Quali risultati produsse nella vita di quei credenti! Trattando l’argomento della morale, possiamo capire la potenza dei primi cristiani. Il mondo antico considerava normale l’immoralità sessuale. Cicerone, antico scrittore romano, addirittura la difese, dicendo:

“Se qualcuno pensa che ai giovani si debba assolutamente proibire l’amore delle cortigiane [prostitute], è veramente troppo severo. . . . Quando mai questo non è avvenuto? Quando mai qualcuno vi ha trovato qualcosa da ridire?”

Ciò nonostante, i ‘figli della luce’ si liberarono da tali pratiche e ne rimasero liberi. Non c’era nulla nella storia che potesse paragonarsi al miracolo morale operato dal cristianesimo.

I FIGLI DELLA LUCE SI COMPORTANO IN MODO DIVERSO

18. In che modo i primi discepoli avrebbero dimostrato il loro desiderio di essere “persone sante”?

18 Questi discepoli dovevano conformarsi a una norma elevata. Paolo consigliò pertanto: “La fornicazione e l’impurità d’ogni sorta . . . non siano neppure menzionate fra voi, come conviene a persone sante”. (Efes. 5:3) Non dovevano limitarsi a non fare queste cose, ma dovevano persino evitare di discuterle allo scopo di trarne qualche piacere sensuale. Che modo di pensare totalmente diverso da quello di alcuni che oggi dicono: ‘Finché non si commette effettivamente immoralità, non c’è niente di male a guardarla o a parlarne per divertimento’!

19. Quali commenti fecero scrittori cristiani del II e del III secolo circa (a) ‘la licenziosità dei teatri e le barbarie dell’arena’? (b) il “veder mettere a morte un uomo”? (c) ciò che può ‘infiammare di passione o lussuria’? (d) Come si può imparare a fare il male?

19 Che ne pensavano i primi cristiani degli spettacoli gladiatori e teatrali che in quanto a svago a quel tempo erano molto in voga? Notate i commenti di alcuni scrittori che si professavano cristiani e che vissero durante il II e il III secolo:

“Nulla infatti hanno in comune la nostra lingua, la nostra vista, il nostro udito [di cristiani] con le follie del circo, con la licenziosità dei teatri, con le barbarie dell’arena . . . in che cosa vi offendiamo noi se la pensiamo diversamente intorno al piacere?” — Tertulliano.

“Noi, ritenendo che il veder mettere a morte un uomo è quasi come ucciderlo, abbiamo solennemente rinunciato a tali spettacoli [gladiatori]”. — Atenagora.

“La depravata influenza del teatro è ancor più contaminatrice. Infatti i soggetti delle commedie sono le vergini che vengono violate o gli amori delle prostitute; . . . Che possono fare i giovani o le giovani quando vedono che queste cose sono sfacciatamente praticate e osservate con piacere da tutti? In pratica vien suggerito loro ciò che possono fare, e sono infiammati dalla lussuria, che viene specialmente eccitata dalla vista”. — Lattanzio. [Il corsivo è nostro]

“Che ci fa un fedele cristiano fra queste cose, dal momento che non gli è lecito nemmeno pensare alla malvagità? Perché si diverte alle rappresentazioni della lussuria . . .? Impara a compiere, mentre si abitua a vedere. . . . Facciamo presto ad abituarci a quel che sentiamo e a ciò che vediamo”. — Cipriano.

20. (a) Perché i primi cristiani evitavano i divertimenti degradanti? (b) Perché la loro condotta era notevolmente diversa?

20 Sebbene questi uomini vivessero alcuni anni dopo i cristiani del I secolo, possiamo vedere che comprendevano la posizione del cristiano in tali questioni. Rifuggivano da questi divertimenti degradanti. Capivano che era incoerente per quelli liberati dalle tenebre, che avevano eliminato dalla propria vita discorsi osceni, violenza e immoralità, mettersi deliberatamente a sedere e guardare cose del genere per divertimento. La maggior parte di quei cristiani prestò ascolto al consiglio di Paolo di ‘cessare di partecipare con loro alle infruttuose opere che appartengono alle tenebre, ma, piuttosto, di riprenderle’. La loro quotidiana vita di purezza in mezzo a un mondo corrotto era una continua ‘riprensione’ per le persone delle nazioni. Non sorprende che fossero definiti dal mondo empio “nemici del genere umano”. Quei discepoli furono lieti di mostrare che si trovavano sotto un’influenza migliore rispetto a quella dei loro vicini dall’inclinazione carnale. Dimostrarono d’essere stati ‘rinnovati nella forza che faceva operare la loro mente’. E che “forza” differente! Gli altri non potevano fare a meno di notarlo. Non è questo il genere di persone che vogliamo essere? Indipendentemente da quello che diciamo di essere, o mostriamo il “frutto della luce” oppure camminiamo come camminano le nazioni. — Efes. 4:23; 5:9, 11.

21. Per quale ragione noi oggi dovremmo riflettere in maniera realistica sul tipo di divertimenti che scegliamo?

21 Che dire dunque del tipo di divertimenti che scegliamo oggi? Cosa vediamo quando noi o i nostri figli accendiamo il televisore o andiamo al cinema? C’è una differenza sostanziale fra ciò che scegliamo di vedere e ‘la licenziosità del teatro romano e le barbarie dell’arena’? Fatti veramente accaduti mostrano che alcuni cristiani sono stati negligenti e sono caduti nel laccio dell’immoralità a causa di ciò che avevano preso l’abitudine di guardare.

22. (a) Fu forse facile per i primi cristiani camminare come figli della luce, eppure cosa furono in grado di fare? (b) Quali ulteriori domande richiedono una risposta?

22 Che forza morale mostrarono invece quei primi cristiani! Nonostante vivessero in un mondo in cui il cuore degli uomini era talmente pietrificato che non si accorgevano nemmeno di peccare e dimenticavano ogni senso di vergogna e di decenza, i cristiani fecero in modo di tenere la mente rivolta alle cose ‘vere, di seria considerazione, giuste, caste, amabili, delle quali si parlava bene, virtuose e degne di lode’. (Filip. 4:8) Come fecero a rimanere così forti pur essendo circondati da un’atmosfera immorale? Sappiamo che erano persone di carne e sangue come lo siamo noi oggi. Anche loro sentivano il normale bisogno di svagarsi. In che cosa provavano piacere? Come possiamo imitare ancor più strettamente il fulgido esempio di tali ‘figli della luce’? Queste importanti domande saranno considerate nell’articolo seguente.

[Nota in calce]

a Lucio Seneca (4 a.E.V.? — 65 E.V.), Lettera 95, § 33.

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