Domande dai lettori
● Perché La Torre di Guardia del 1º giugno 1980 (pagg. 26, 27) dice che il “nuovo patto” si avvicina al termine della sua attività, mentre Ebrei 13:20 ne parla come di un “patto eterno”?
La suddetta Torre di Guardia dice: “Evidentemente il nuovo patto si avvicina al termine della sua attività che ha lo scopo di produrre 144.000 israeliti spirituali approvati da Dio onde siano uniti a Gesù Cristo nel regno celeste, il governo ideale per l’umanità. Quando gli ultimi di questi israeliti spirituali approvati cesseranno d’essere ‘uomini’ morendo sulla terra e risuscitando per partecipare al regno celeste, allora cesserà anche la funzione di Gesù Cristo quale mediatore”.
Si noti che La Torre di Guardia non dice che cesseranno i benefìci di questo nuovo patto. Quelli che vivranno sulla terra trarranno eternamente benefìcio dal fatto che il nuovo patto avrà adempiuto il suo scopo di produrre 144.000 figli spirituali di Dio che regneranno come coeredi di Cristo nei cieli. Facciamo un esempio: Un uomo stipula un contratto con cui un altro si impegna a costruirgli una casa. La casa viene costruita secondo i termini stabiliti, il pagamento viene effettuato e il contratto è adempiuto, ma i benefìci del contratto continueranno a tempo indefinito grazie all’uso della casa.
In Ebrei 13:20 l’apostolo Paolo dice che Geova ha risuscitato “il grande pastore delle pecore col sangue di un patto eterno [greco: diatheke aionios], il nostro Signore Gesù”. (Traduzione del Nuovo Mondo, ediz. inglese del 1971) L’Emphatic Diaglott traduce l’espressione con “the Blood of an aionian Covenant” (interlineare: “age lasting” [“che dura per età”]) . La stessa espressione greca fu usata dai traduttori della Versione dei Settanta (LXX) per tradurre le parole ebraiche berìth ‘ohlàm in Esodo 31:16, con riferimento alla legge sul sabato (parte del patto della Legge), che ebbe termine, anche se molte traduzioni ne parlano come di un “patto eterno”. (Eso. 31:17, LXX; Col. 2:13-16) In modo analogo, il patto con Aaronne e i suoi figli per un “sacerdozio eterno” [ebraico: ‘ohlàm; greco: aionìa] (La Bibbia Concordata) era solo “a tempo indefinito” (Traduzione del Nuovo Mondo). — Eso. 40:15; Num. 25:13; Ebr. 7:11, 12.
La parola ebraica ‘ohlàm e l’equivalente greco aiònios possono significare “per sempre” nel senso sia di qualcosa che non avrà mai fine, sia di qualcosa che durerà per un tempo indefinito. Il patto della legge mosaica e il patto del sacerdozio levitico ebbero termine dopo essere esistiti per un tempo inizialmente non specificato, essendo serviti allo scopo, ma i loro benefìci furono durevoli. In modo simile il nuovo patto avrà termine quando tutti gli unti saranno stati risuscitati all’immortale vita celeste.
In modo analogo, Geova dichiarò che la sua promessa ad Abraamo riguardo al ‘seme della benedizione’ sarebbe stata “un patto a tempo indefinito” [ebraico: ‘ohlàm; LXX: aiònion]; “un patto perpetuo” (Versione Riveduta). (Gen. 17:7; 22:18) Avendo Geova posto fine al patto della legge mosaica inchiodandola al palo di tortura, il nuovo patto ne prese il posto come complemento del patto abraamico. Durando “a tempo indefinito”, il patto stipulato con Abraamo sarà adempiuto quando gli ultimi di quelli che compongono il “seme” secondario “di Abraamo” riceveranno la loro ricompensa in cielo e questo “seme” — Cristo e i 144.000 che devono regnare con lui — avrà completato il suo compito millenario di provvedere al genere umano benefìci vivificanti e un perfetto governo. — Gal. 3:16, 19, 29; Riv. 14:1; 20:6; I Cor. 15:24, 28.