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  • Ci avviciniamo ad Armaghedon?

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  • Ci avviciniamo ad Armaghedon?
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1981
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1981
w81 15/4 pp. 11-16

Ci avviciniamo ad Armaghedon?

“Allora vi sarà grande tribolazione come non v’è stata dal principio del mondo fino ad ora, no, né vi sarà più”. — Matt. 24:21.

1. (a) Cos’è secondo alcuni “Armaghedon”? (b) Armaghedon è semplicemente un’altra guerra fra le nazioni?

LA PAROLA “Armaghedon” ha un suono sinistro agli orecchi di molti. Alcuni pensano si tratti della “fine del mondo”, quando tutta la vita umana sarà distrutta e la terra diverrà inabitabile, forse mediante una guerra nucleare fra le nazioni. Ma la Bibbia dice che sarà la “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente”, combattuta in un luogo chiamato “Har-Maghedon”. — Riv. 16:14, 16.

2. Armaghedon significherà la fine dell’umanità o della terra?

2 Armaghedon, la guerra di Dio, potrebbe significare la fine di tutto il genere umano, o la fine di questo pianeta? No, affatto. La stessa Parola di Dio ci garantisce: “Questo è ciò che ha detto Geova, il Creatore dei cieli, il vero Dio, il Formatore della terra e il suo Fattore, Colui che la stabilì fermamente, che non la creò semplicemente per nulla, che la formò pure per essere abitata”. — Isa. 45:18.

3. Cosa avverrà ad Armaghedon?

3 Anche se non significherà la fine di tutto il genere umano né della terra, Armaghedon significherà certamente la fine di un sistema di cose (o “mondo”) come noi lo conosciamo. Armaghedon è il modo scelto da Dio per frantumare ed eliminare completamente gli attuali degenerati sistemi politici, economici, sociali e religiosi che hanno causato tante sofferenze. “La mia decisione giudiziaria”, dice Geova, “è di raccogliere le nazioni, di radunarmi i regni, per versare su di loro la mia denuncia, tutta la mia ira ardente”. (Sof. 3:8) Quindi Armaghedon, la guerra di Dio, significherà l’esecuzione del suo avverso giudizio contro “re”, “nazioni” e “regni”. Altri che riceveranno il suo avverso giudizio sono, secondo la Bibbia, i sostenitori dell’attuale malvagio sistema di cose, i “comandanti militari”, gli “uomini forti”, “liberi e schiavi e piccoli e grandi”. — Riv. 16:14; 19:18.

4. In che modo le profezie bibliche descrivono le condizioni che vi saranno dopo Armaghedon?

4 La fine del sistema attuale preparerà la via a un ordine del tutto nuovo istituito da Dio, una società umana in cui la volontà di Dio sarà fatta “come in cielo, anche sulla terra”. (Matt. 6:10) In quel nuovo ordine dopo Armaghedon, dice la profezia biblica, “dimorerà la giustizia”. (II Piet. 3:13) Come sarà piacevole ed emozionante questo, dopo tanti secoli di ingiustizia, sofferenza, dolore e lacrime! Quando la volontà di Dio sarà fatta in tutta la terra e saranno state stabilite condizioni giuste, vi sarà un tempo di felicità senza precedenti. La Bibbia predice: “I mansueti stessi possederanno la terra, e in realtà proveranno squisito diletto nell’abbondanza della pace”. (Sal. 37:11) Non sorprende che Gesù ne parlasse come del “Paradiso”. — Luca 23:43.

L’IMMINENTE “GRANDE TRIBOLAZIONE”

5. Cos’è la “grande tribolazione”, e come sappiamo che durerà solo un breve tempo?

5 Armaghedon, la guerra di Dio, sarà la parte finale di un periodo di tempo chiamato la “grande tribolazione”. Gesù ne parlò in questi termini: “Allora vi sarà grande tribolazione come non v’è stata dal principio del mondo fino ad ora, no, né vi sarà più”. (Matt. 24:21) Considerando le catastrofi verificatesi nel passato, è evidente che l’imminente “grande tribolazione” sarà un tempo di sconvolgimenti senza precedenti nell’intera storia umana. Ma misericordiosamente sarà un tempo molto breve, un tempo che Dio ‘abbrevierà’. — Matt. 24:22.

6. Perché possiamo andare incontro alla “grande tribolazione” con fiducia?

6 Tuttavia, anche se la “grande tribolazione” sarà il peggiore di tutti i tempi, possiamo trarre conforto dal fatto che essa precede immediatamente il migliore dei tempi, il nuovo ordine di Dio. C’è inoltre la felicissima prospettiva che molte persone ora viventi sopravvivano a quell’imminente periodo di difficoltà! La Parola di Dio promette che “una grande folla, che nessun uomo poteva numerare, di ogni nazione e tribù e popolo e lingua” ‘verrà fuori dalla grande tribolazione’, sopravvivendo ad essa. Già da ora Dio ha asciugato ogni lacrima dai loro occhi. (Riv. 7:9, 14, 17) Per questo motivo Gesù era molto ottimista circa il futuro, pur sapendo che l’umanità doveva ancora affrontare la “grande tribolazione”. Ecco le sue parole di speranza: “Quando queste cose cominceranno ad avvenire, alzatevi e levate la testa, perché la vostra liberazione s’avvicina”. — Luca 21:28.

7. Cosa dà ad alcuni la sensazione che si avvicina una svolta decisiva negli affari umani?

7 Da molti decenni solo i testimoni di Geova sono attivissimi sulla scena internazionale nel far risuonare l’avvertimento circa l’imminente tempo di difficoltà che culminerà con Armaghedon. (Mar. 13:10) A volte però anche altri si accorgono che sta per succedere qualcosa di proporzioni cataclismiche, poiché vedono peggiorare le condizioni del mondo senza alcuna speranza di un vero o durevole miglioramento. Per esempio, in un editoriale dell’Herald di Miami del 4 maggio 1980, Jim Hampton scrive:

“Sentite crescere dentro di voi la stessa sensazione che provo dentro di me? La tremenda sensazione che non vi fa dormire la notte e vi dice che qualcosa di terribile sta succedendo nel vostro paese, nel mondo intero? Una sensazione che a volte vi fa rabbrividire perché vi assale il dubbio che Armaghedon non sia soltanto quell’allegoria di cui si legge nella Bibbia, ma qualcosa di reale? E che per la prima volta da quando siete in vita il fiammifero sia così vicino alla miccia da rendere Armaghedon una possibilità concreta?

“Io provo questa sensazione. E non mi vergogno di ammetterlo, poiché ho chiesto a una dozzina di amici se anche loro la provavano e me l’hanno confermato. . . .

“Chiunque abbia anche solo metà cervello funzionante può collegare fra loro gli eventi cataclismici degli scorsi pochi anni e accorgersi che il mondo sta per varcare una soglia storica. È una soglia importante quanto il Rinascimento, la Rivoluzione industriale o l’Era dell’elettronica. Cambierà per sempre il modo di vivere degli uomini.

“Ma a differenza di quei cambiamenti, che furono essenzialmente benèfici per il progresso della civilizzazione, questo . . . ha un potenziale malefico come il mondo non ha mai visto prima”.

Anche se questo giornalista non ha di Armaghedon un concetto del tutto conforme a ciò che dice la Bibbia, ha ragione nel dire che l’umanità si avvicina a un tempo di difficoltà “come il mondo non ha mai visto prima”. Ciò a cui il genere umano si sta effettivamente avvicinando è la “grande tribolazione come non v’è stata dal principio del mondo fino ad ora, no, né vi sarà più”, come predisse Gesù.

8. Di quali informazioni abbiamo bisogno e perché?

8 Perciò, se amiamo la vita e desideriamo vivere in un giusto nuovo ordine istituito da Dio, abbiamo assolutamente bisogno di sapere di più su questa imminente “grande tribolazione” e sul suo culmine, Armaghedon. Abbiamo bisogno di risposte autorevoli a domande come queste: Come facciamo a sapere che ci stiamo davvero avvicinando alla “grande tribolazione”? Quale avvenimento sarà un segno sicuro che essa è effettivamente cominciata?

COME SAPPIAMO CHE CI STIAMO AVVICINANDO

9, 10. Come descrive la Bibbia il periodo di tempo che porta alla “grande tribolazione”?

9 Quando parlò della veniente “grande tribolazione”, Gesù predisse anche alcune prove che ne avrebbero indicato la vicinanza. Una volta i discepoli gli chiesero quale sarebbe stato il “segno” del “termine del sistema di cose”. (Matt. 24:3) Gesù parlò di una particolare generazione di persone che sarebbe stata testimone di problemi di proporzioni mai viste prima. Predisse che in quella generazione vi sarebbero state guerre internazionali, epidemie, penurie di viveri e terremoti “in un luogo dopo l’altro”. Definì tutto ciò “il principio dei dolori d’afflizione”. Le difficoltà sarebbero state così grandi da suscitare notevole ‘angoscia delle nazioni, che non avrebbero saputo come uscirne’, mentre molte persone ‘sarebbero venute meno per il timore e per l’aspettazione delle cose in procinto di venire sulla terra abitata’. — Matt. 24:7, 8, 34; Luca 21:10, 11, 25, 26.

10 Circa 32 anni dopo, l’apostolo Paolo, sotto ispirazione dello spirito santo di Dio, scrisse profeticamente in merito al “termine del sistema di cose”, dicendo: “Negli ultimi giorni vi saranno tempi difficili. Poiché gli uomini saranno amanti di se stessi, amanti del denaro, millantatori, superbi, bestemmiatori, disubbidienti ai genitori, ingrati, sleali, senza affezione naturale, non disposti a nessun accordo, calunniatori, senza padronanza di sé, fieri, senza amore per la bontà, traditori, testardi, gonfi d’orgoglio”. La profezia dice inoltre che “uomini malvagi e impostori progrediranno di male in peggio”, indicando che dopo l’inizio degli “ultimi giorni” ci sarebbe stata una continua degenerazione delle condizioni dell’uomo, che sarebbe culminata con lo scoppio della “grande tribolazione”. — II Tim. 3:1-5, 13.

11, 12. Perché l’anno 1914 segnò una svolta nella storia?

11 Il periodo di tempo indicato da Gesù e da ispirati scrittori biblici come Paolo è senza dubbio quello in cui viviamo! Esso è in corso dall’anno della svolta decisiva della storia moderna, il 1914, anno in cui scoppiò la prima guerra mondiale. Molti storici indicano giustamente quell’anno come un anno cruciale per l’umanità, perché fu allora che il mondo entrò in un periodo di difficoltà mai visto prima su tale scala mondiale. La prima guerra mondiale ne fu una prova, poiché fu una guerra di gran lunga peggiore di qualsiasi guerra precedente, e fu per questo che all’epoca venne chiamata “La Grande Guerra”. Fu la prima guerra globale, mondiale. Fu una guerra totale e influì su quasi tutte le nazioni della terra.

12 Riguardo alla prima guerra mondiale, Martin Kieffer scrive nella prefazione del libro The First World War, pubblicato originalmente in Francia dal generale Richard Thoumin col titolo “La Grande Guerre”: “Il sangue e le lacrime della prima guerra mondiale cambiarono la faccia della terra”. Il generale scrisse:

“Quando nel novembre del 1918 furono infine deposte le armi, dieci milioni di uomini avevano perso la vita, e un numero due volte maggiore erano rimasti feriti o mutilati. Non sorprende che il conflitto fosse chiamato ‘La Grande Guerra’ . . .

“La prima guerra mondiale fu eccezionalmente ‘grande’ . . . per la sua estensione e le sue proporzioni, la produzione industriale e la distruzione materiale. . . . Mai prima tanti paesi ed eserciti così grandi si erano affrontati in tali gigantesche battaglie; mai un così alto numero di combattenti era rimasto ucciso o mutilato; mai l’uomo era sceso in guerra con tali potenti armi”.

13. Quali altri avvenimenti che accompagnarono la prima guerra mondiale mostrano che allora cominciarono gli “ultimi giorni”?

13 Nel 1918, prima della fine della guerra, dilagò nel mondo l’epidemia dell’influenza spagnola. Fece oltre 20 milioni di morti, più del doppio di quelli uccisi dalla guerra. Durante e dopo la guerra milioni di altre persone morirono di fame. Anche i terremoti mieterono un alto numero di vittime: quasi 30.000 in Italia (Avezzano) nel 1915; circa 180.000 in Cina nel 1920; 143.000 in Giappone nel 1923. Con buona ragione il giornalista Frank Peters scrisse nel Post-Dispatch di St. Louis (U.S.A.): “Nel 1914 la civiltà si ammalò di una malattia terribile e forse inguaribile”. Sì, guerra mondiale, epidemie, penurie di viveri e terremoti “in un luogo dopo l’altro”. Questi erano senz’altro “il principio dei dolori d’afflizione” predetti da Gesù. Gli “ultimi giorni”, il “tempo della fine”, erano davvero cominciati! — Matt. 24:8; II Tim. 3:1; Dan. 12:4.

ALTRE PROVE

14. Perché possiamo dire che siamo molto inoltrati negli “ultimi giorni”?

14 Ora, quasi a metà del 1981, sono passati quasi 67 anni da quella fatidica data del 1914. Nel frattempo altri 55 milioni di persone sono morte nella seconda guerra mondiale, che, terminando con la distruzione atomica di due città, ha introdotto l’èra nucleare. Da allora le condizioni non fanno che dimostrare l’incapacità dell’uomo di risolvere i suoi problemi, e ogni parte di questo sistema di cose è in fase di disgregazione. Tutto ciò ci indica che siamo molto inoltrati negli “ultimi giorni”, e che gli avvenimenti si dirigono rapidamente verso la “grande tribolazione”.

15, 16. Cosa dicono altri delle condizioni del nostro tempo?

15 Per esempio, al termine del 1979 l’economista Leonard Silk scrisse: “In questo periodo festivo, ciò che più scarseggia non è tanto il petrolio quanto la speranza. Al termine del turbolento decennio degli anni settanta i pericoli per l’economia mondiale — e per la pace mondiale — si fanno più grandi”. Nella primavera del 1980 il giornalista Max Lerner ha detto: “Il mondo sembra aver raggiunto uno stadio in cui inflazione, scioperi, bancarotta, fanatismo e terrorismo si accingono a dimostrare che niente funziona e che nessuno comanda. C’è da qualche parte qualcuno che riesce a governare?”

16 Quando ai sindaci delle grandi città degli Stati Uniti è stato chiesto perché così tanti centri urbani si trovano in condizioni davvero deplorevoli, uno ha risposto: “I problemi sono quasi insormontabili. Se qualcuno non si sente frustrato vuol dire che non ragiona”. Un altro sindaco, alla domanda se oggi le città sono “ingovernabili”, ha risposto che i fatti “inducono come minimo a pensare in questi termini”. In modo analogo Gus Tyler, autore del libro Scarcity (Scarsità), ha detto: “Scippi, rapine, uccisione di agenti di polizia, spaccio di droga hanno prodotto in molte città uno stato di semianarchia”.

17. A quale conclusione è recentemente pervenuto, dopo attento studio, un gruppo guidato da un noto uomo politico?

17 Willy Brandt, ex cancelliere della Repubblica Federale di Germania, è stato a capo di un gruppo che ha studiato per due anni e mezzo le condizioni del mondo. Ecco le conclusioni a cui sono pervenuti:

“I pericoli che la comunità mondiale si trova a dover affrontare all’inizio degli anni ottanta sono i peggiori dalla fine della seconda guerra mondiale. È chiaro che allo stato attuale delle cose l’economia mondiale funziona così male che danneggia gli interessi sia immediati che a lungo termine di tutte le nazioni. . . .

“Povertà e fame sono problemi che si stanno aggravando; ci sono già 800 milioni di persone in condizioni di assoluta indigenza e il loro numero continua a crescere; lo spettro della fame e della carestia s’intensifica a causa della penuria di cereali e di altri prodotti alimentari. . . .

“Nei paesi in via di sviluppo muoiono ogni anno dai 20 ai 25 milioni di bambini al di sotto dei cinque anni . . .

“Un certo numero di nazioni povere sono minacciate dalla distruzione irreversibile dei loro sistemi ecologici, mentre molte altre vanno incontro a crescenti scompensi alimentari e forse alla morte per fame in massa. Nell’economia internazionale c’è la possibilità . . . di un crollo del credito con inadempienze dei maggiori debitori o fallimenti di banche . . . [e di] un intensificarsi della lotta per esercitare influenza o controllo sulle risorse, con conseguenti conflitti militari”.

18. Quali altri recenti sviluppi nelle condizioni mondiali confermano che si sta preparando la via alla “grande tribolazione”?

18 Si aggiunga a questo la ben documentata disgregazione della vita familiare e coniugale degli ultimi anni, il notevole aumento della criminalità e di ogni sorta di violenza, l’enorme diffusione delle droghe e dell’alcolismo, e il vertiginoso aumento della delinquenza giovanile. Non è evidente che si sta disintegrando la stessa fibra della società umana, come Gesù disse sarebbe accaduto prima della “grande tribolazione”? (Matt. 24:12) Per di più considerate lo sviluppo menzionato da World Press Review: “Il mondo degli anni ottanta incute sotto molti aspetti timore non semplicemente a causa della povertà e delle ingiustizie di cui molti soffrono . . . ma a causa dei dispositivi di distruzione globale con cui gli uomini giocano”. Non sorprende che definisca “terrificanti” questi dispositivi di distruzione, perché, come dichiara una rivista inglese (New Scientist), “oggi gli arsenali militari contengono circa 60.000 testate nucleari, con una potenza esplosiva pari a oltre 16.000 milioni di tonnellate di TNT (equivalenti a 1.250.000 bombe di Hiroshima)”. Alcune di queste armi sono così micidiali che una sola bomba può cancellare una piccola nazione o un intero settore di una grande nazione. Sì, per la prima volta nella storia l’uomo è in grado di distruggere gran parte della vita sulla terra.

19. In chi dovremmo confidare perché risolva i problemi odierni?

19 Dobbiamo pensare, tuttavia, che in qualche modo i capi del mondo, per il fatto che forse sono sinceri, intelligenti, ben informati e potenti, risolveranno questi problemi? Notate ciò che dice Michael Blumenthal, ex segretario americano al Tesoro: “Nessuno capisce bene la situazione attuale, compresi tutti i funzionari governativi che fanno la politica. Sono perplessi quanto voi quando al mattino aprite il giornale. Il fatto è che nessuno . . . è stato veramente capace di predire col minimo grado di accuratezza i problemi in cui ci troviamo”. Ma la Bibbia sì, ed essa aggiunge questo saggio consiglio: “Non confidate nei nobili, né nel figlio dell’uomo terreno, a cui non appartiene nessuna salvezza”. Invece, “felice è colui . . . la cui speranza è in Geova suo Dio, . . . Colui che osserva la verità a tempo indefinito”. — Sal. 146:3-6.

20. Di cosa possiamo essere certi, e a quali domande desideriamo avere risposta?

20 Tutte le condizioni predette dalle profezie bibliche sono indubbiamente presenti. Siamo davvero molto inoltrati negli “ultimi giorni” di questo sistema di cose e ci avviciniamo alla sua parte finale, la “grande tribolazione” che culminerà con Armaghedon. Cosa contrassegnerà lo scoppio di quella “grande tribolazione”? Un avvenimento che è già in avanzata fase di sviluppo. Quale? Lo tratteremo nel prossimo articolo.

[Immagine a pagina 12]

Nel nuovo ordine di Dio gli uomini “proveranno squisito diletto nell’abbondanza della pace”

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