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  • w81 15/11 pp. 9-12
  • Mostriamo l’amore che salva il prossimo

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  • Mostriamo l’amore che salva il prossimo
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1981
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  • UN AVVERTIMENTO DATO OGGI
  • PREDICAZIONE E INSEGNAMENTO DI CASA IN CASA
  • MODELLO PROFETICO
  • Il ministero di casa in casa: Perché oggi è così importante?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 2008
  • Segnata la fronte di quelli da risparmiare
    “Le nazioni conosceranno che io sono Geova”: Come?
  • Completata l’opera del segretario del Re
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1972
  • Insegniamo pubblicamente e di casa in casa
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1991
Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1981
w81 15/11 pp. 9-12

Mostriamo l’amore che salva il prossimo

ERA l’anno 1559 della nostra era volgare. Guglielmo I principe di Orange e il re Enrico di Francia stavano partecipando a una battuta di caccia nei dintorni di Parigi. Quando, per caso, i due uomini si trovarono soli, re Enrico parlò liberamente col principe di un complotto architettato dal re di Spagna per sterminare tutti i protestanti nei Paesi Bassi e in Francia. Nei Paesi Bassi lo sterminio doveva essere compiuto dai soldati spagnoli di stanza nel paese.

Questa fu una notizia sconvolgente per il principe olandese, che non aveva avuto il minimo sentore di quanto si stava complottando.a Pur avendo ricevuto un’educazione cattolica (con un passato luterano), aveva vivamente a cuore la sorte di tutti quei protestanti destinati alla morte. Con la massima discrezione non tradì nessuna sorpresa né alcun’altra emozione venendo a conoscenza di questo sanguinario complotto, ragione per la quale venne chiamato “Guglielmo il Taciturno”.

Prima di tornare nei Paesi Bassi ricevette istruzioni precise sulla parte che avrebbe avuto nell’esecuzione di questo terribile complotto. Ma non appena fu tornato in patria influenzò l’opinione pubblica affinché fosse favorevole alla partenza dei soldati spagnoli dal suo paese. Difatti fece tutto il possibile per sventare quel malvagio complotto; e si potrebbe dire che questo fu il primo passo sulla strada che lo avrebbe reso “il padre della patria”.

Guglielmo aveva ricevuto in particolare i nomi di certe “persone eccellenti sospettate di appartenere alla nuova religione” con la precisa istruzione di non lasciarle fuggire. Anziché eseguire tali istruzioni, avvertì quelle “persone eccellenti”, dando loro la possibilità di fuggire. Come disse in seguito, aveva “ritenuto più necessario ubbidire a Dio che agli uomini”. In tutto questo Guglielmo manifestò veramente l’amore che salva il prossimo.b

UN AVVERTIMENTO DATO OGGI

Oggi c’è un gruppo di persone, i cristiani testimoni di Geova, che sono animate da motivi simili. Essi avvertono il maggior numero possibile di persone che nel prossimo futuro le attende una terribile sorte. La sorte che molti subiranno, tuttavia, non è dovuta all’intolleranza religiosa da parte di uomini accecati. Sarà dovuta piuttosto all’intervento del giusto Dio del cielo e della terra contro tutti coloro che recano vituperio sul suo nome e che rovinano la terra. L’adempimento della profezia biblica indica che si avvicina rapidamente “il tempo fissato” da Geova Dio per “ridurre in rovina quelli che rovinano la terra”. (Riv. 11:18) È vicino il tempo in cui scoppierà la più grande tribolazione di tutti i tempi. — Matt. 24:21.

Data l’imminenza di questo catastrofico avvenimento, i testimoni di Geova danno l’avvertimento evangelico a tutti coloro che amano la verità e la giustizia e che si trovano nel reame dell’impero mondiale della falsa religione, “Babilonia la Grande”: “Uscite da essa, . . . se non volete partecipare con lei ai suoi peccati, e se non volete ricever parte delle sue piaghe”. (Riv. 18:2, 4) Naturalmente non basta che queste persone sincere si separino da ogni falsa religione organizzata. Devono anche cercare scampo sotto il regno di Dio. Pertanto i Testimoni continuano a predicare “questa buona notizia del regno” in tutto il mondo. — Matt. 24:14.

È per questo che i testimoni di Geova mettono tutto il loro impegno nell’aiutare le persone sincere che cercano la verità a ubbidire al comando contenuto nel libro biblico di Sofonia: “Cercate Geova, voi tutti mansueti della terra, che avete praticato la Sua propria decisione giudiziaria. Cercate la giustizia, cercate la mansuetudine. Probabilmente potrete esser nascosti nel giorno dell’ira di Geova”. (Sof. 2:3) Pertanto questi Testimoni ubbidiscono al comando che Gesù Cristo diede ai suoi seguaci quando si accomiatò da loro: “Andate dunque e fate discepoli delle persone di tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello spirito santo, insegnando loro ad osservare tutte le cose che vi ho comandate”. — Matt. 28:19, 20.

PREDICAZIONE E INSEGNAMENTO DI CASA IN CASA

Dato che il giorno di giudizio di Geova è vicino, i testimoni sentono l’urgenza di additare a coloro che amano la verità il regno di Dio come unico mezzo di scampo. Poiché la vita è così importante, si dà senz’altro prova d’amore aiutando le persone in questo modo.

I rapporti mostrano che alcuni sono stati aiutati a incamminarsi sulla via che conduce alla vita osservando l’eccellente condotta cristiana. Un giornalista russo, presente a un congresso di Testimoni in Germania, disse: “La vostra condotta è il vostro miglior sermone”. I Testimoni hanno riscontrato che un metodo efficace per predicare la “buona notizia” è quello di stare agli angoli delle vie offrendo riviste bibliche ai passanti. Inoltre, i Testimoni sono desti a cogliere o creare le opportunità per predicare la buona notizia del regno di Dio a coloro con cui hanno rapporti d’affari o che incontrano in viaggio, o ai colleghi di lavoro. I fatti mostrano che anche tutta questa attività porta frutto.

Tuttavia è ovvio che se i servitori di Geova si limitassero a dare testimonianza in tali occasioni, verrebbero trascurati molti che forse amano la verità e la giustizia e che meritano di udire il messaggio di avvertimento nonché la buona notizia del Regno. Per questa ragione i Testimoni hanno adottato il metodo di predicare di casa in casa. Anzi, si sono valsi a tal punto di questo metodo che è diventato, per così dire, il marchio dei Testimoni. In un certo programma televisivo si vedeva una famiglia che, udendo bussare alla porta, diceva: ‘Sarà senz’altro un testimone di Geova’.

Non molto tempo fa, in un certo paese dell’America Centrale, questa attività dei Testimoni fu proibita. Quando i Testimoni si appellarono, il funzionario governativo che si occupava dell’appello disse: ‘Altre denominazioni religiose non vanno di casa in casa come fate voi Testimoni. Quest’attività fa parte della vostra adorazione?’ Gli fu detto che non solo faceva parte della loro adorazione ma che ne era uno degli aspetti più importanti. Come risultato il bando fu tolto.

I Testimoni hanno validi precedenti scritturali per compiere l’opera di casa in casa. Quando Gesù mandò i suoi discepoli, comandò loro di portare il messaggio nelle case delle persone. (Matt. 10:7, 12, 13, 42; Luca 10:5, 6) Inoltre l’apostolo Paolo disse agli anziani della congregazione di Efeso: “Voi sapete bene come dal primo giorno che misi piede nel distretto dell’Asia sono stato per tutto il tempo con voi, . . . mentre non mi sono trattenuto dal dirvi alcuna delle cose che erano profittevoli né dall’insegnarvi pubblicamente e di casa in casa. Ma ho completamente reso testimonianza a Giudei e Greci intorno al pentimento verso Dio e alla fede nel nostro Signore Gesù”. — Atti 20:18-21.

Sì, Paolo insegnò “di casa in casa”. Non c’è dubbio che visitò coloro che erano già cristiani per rafforzarli e incoraggiarli, ma non possiamo assolutamente limitare le suddette parole di Paolo a tali attività pastorali. Perché no? Perché Paolo disse che predicava il “pentimento verso Dio e [la] fede nel nostro Signore Gesù” sia a giudei che a greci. Queste parole indicano chiaramente che non erano ancora cristiani. Che la considerasse un’opera di salvezza si può capire dalle sue ulteriori parole, cioè che, avendo predicato, era “puro del sangue di tutti gli uomini”. — Atti 20:25-27.

MODELLO PROFETICO

Tutto questo è confermato da una profezia che si trova nel nono capitolo di Ezechiele, dove viene prefigurata l’attività di casa in casa svolta oggi dai testimoni di Geova. Essa parla di una visione che il profeta Ezechiele ebbe circa 2.500 anni fa.

Nel capitolo precedente il profeta dice di avere avuto una visione in cui erano raffigurate varie forme di idolatria e apostasia commesse dai giudei nel tempio di Gerusalemme. Poi, nel capitolo 9, Ezechiele narra una visione di sei uomini armati con armi per infrangere e di un settimo uomo vestito non con l’armatura ma di lino, con un corno da segretario al fianco. A quest’uomo fu detto di passare attraverso la città di Gerusalemme e di “apporre un segno sulla fronte degli uomini che sospirano e gemono per tutte le cose detestabili che si fanno in mezzo ad essa”. (Versetto 4) I sei uomini con le armi per infrangere ricevettero il comando di seguirlo e di giustiziare tutti quelli che non avevano il segno, sì, tutti quelli che non sospiravano e non gemevano per tutte le cose malvage commesse nella città.

Come avrebbe fatto quest’uomo vestito di lino a trovare tutti coloro che sospiravano e gemevano? La Torre di Guardia del 1º luglio 1972 spiegava: “Non semplicemente andando nella pubblica piazza o nel luogo di mercato, ma andando alle case delle persone, di casa in casa. In questo modo avrebbe potuto udire le loro accorate espressioni e decidere se dovevano esser segnate sulla fronte o no. Questa non era un’operazione rapida, niente affatto, ma richiedeva di andare pazientemente e coscienziosamente di casa in casa o di porta in porta e di fare un’onesta ispezione, non mostrando nessuna parzialità ma segnando solo quelli che sinceramente erano addolorati per tutte le cose detestabili che altri compivano dentro la città reale. L’‘uomo vestito di lino’ . . . appose il segno distintivo sulla loro fronte dove poteva pubblicamente esser visto da amici o nemici”.

Come l’uomo vestito di lino doveva fare visite di casa in casa per adempiere pienamente l’obbligo di apporre il segno su coloro che meritavano d’essere risparmiati, così oggi i testimoni di Geova devono compiere l’opera di casa in casa per trovare tutti quelli che amano la verità e dare loro l’opportunità di fuggire al regno di Dio.

Cos’è che oggi corrisponde al segno apposto dall’uomo vestito di lino sulla fronte di coloro che meritavano d’essere risparmiati? Sembra che l’avere il segno sulla fronte rappresenti il coltivare una personalità cristiana. Solo avendo tale personalità si meriterebbe d’essere risparmiati da coloro che eseguiranno il giudizio di Geova nella veniente “grande tribolazione”. (Matt. 24:21) Una personalità cristiana sarebbe qualcosa che tutti potrebbero vedere, come un segno sulla fronte potrebbe essere visto da tutti. Le Scritture esortano ripetutamente a coltivare tale personalità cristiana. È ovvio che per apporre tale segno su una persona ci vogliono molto tempo, energie e mezzi, ma i testimoni di Geova sono lieti di fare tali sacrifici. Anche in questo modo mostrano l’amore che salva il prossimo. — Efes. 4:20-24; Col. 3:9-11.

Il primo passo, che consiste nell’andare di casa in casa per trovare coloro che amano la verità e la giustizia e che sospirano e gemono per le malvage condizioni prevalenti nel mondo, è importante, ma è pur sempre il primo passo. Per mostrare l’amore che salva il prossimo, il servitore di Geova deve fare anche visite ulteriori e condurre studi biblici. Gli studenti biblici devono inoltre imparare a pregare, frequentare la congregazione cristiana e mettere in pratica i principi biblici nella propria vita. A loro volta, devono essi stessi partecipare all’opera di far conoscere ad altri ancora le cose che essi imparano. Tutto questo dovrebbe portarli a dedicarsi a Geova Dio per fare la sua volontà ed essere battezzati. Tale condotta è essenziale per ricevere il “segno”, per rivestire la personalità cristiana. E svolgendo questa attività i testimoni di Geova mostrano veramente l’amore che salva il prossimo.

[Note in calce]

a Può darsi che la casuale scoperta di questo complotto da parte del principe Guglielmo sia stata provvidenziale, perché nessuno può sapere fino a che punto la storia d’Europa e il progresso verso la libertà religiosa sarebbero stati ostacolati se il complotto fosse stato messo in atto e fosse riuscito.

b Rise of the Dutch Republic, Vol. 1, pagg. 239, 240.

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