Significato delle notizie
“Siamo tutti eretici”
‘Allora siamo tutti eretici?‘ chiedeva di recente una lettera pubblicata sul “Daily Telegraph” di Londra. Lo scrivente richiamava l’attenzione su un “enigma teologico” suscitato dalle parole di uno dei primi scrittori cristiani, Giustino Martire: “Se vi siete imbattuti in alcuni che si definiscono cristiani . . . che dicono che, una volta morti, la loro anima va in cielo, NON CREDETE CHE SIANO CRISTIANI”. Per rispondere a questo “enigma” il giornale ha pubblicato la seguente lettera di John Dunnett, conferenziere di teologia al Newbold College:
“I primi Padri della Chiesa, basando le loro credenze e i loro insegnamenti sulla Sacra Scrittura . . . non si illudevano su ciò che accade agli uomini, cristiani compresi, una volta morti. Consideravano la morte uno stato inconscio, un ‘sonno’ dal quale infine ci sarebbe stata una risurrezione. Riguardo ai re dell’Antico Testamento era stato più volte detto che dormivano con i loro padri. Il salmista descrisse così la morte: ‘Egli esala l’ultimo respiro, e torna alla polvere; e in quella stessa ora finiscono tutti i suoi pensieri’. — Salmo 146:4.
Dopo aver citato altri esempi del “coerente insegnamento biblico” di una risurrezione successiva al sonno della morte, il teologo afferma: “Perciò non solo Giustino Martire e Ireneo, ma anche Ignazio, Policarpo, Lattanzio e altri primi Padri non potevano sostenere che l’anima dei cristiani andasse in cielo dopo la morte”. Come avvenne allora che questo insegnamento non scritturale si insinuò nella Chiesa? Il professor Dunnett risponde: “Fu sotto l’influenza della filosofia platonica . . . che il concetto dell’immortalità dell’anima permeò gran parte della chiesa cristiana e fece accettare l’idea che alla morte le anime andassero in cielo; ma resta una credenza non biblica”. Si può quindi dire che oggi la maggioranza dei cosiddetti cristiani siano “eretici” dal punto di vista scritturale. — Ezechiele 18:4, 20.
Consigliano di ‘non predicare’
Dopo due anni di lavoro il Consiglio Britannico delle Chiese ha emanato una serie di norme che, secondo il “Guardian” di Londra? mettono in guardia contro “un approccio troppo evangelistico nelle discussioni con persone di altre religioni”. Secondo queste norme, approvate da tutte le principali confessioni religiose, “i discorsi o gli scritti di tipo specificamente ‘evangelistico’ o ‘spirituale’ possono spesso alimentare i preconcetti”, e si dovrebbero quindi evitare.
Anche la Bibbia consiglia di ‘istruire con mitezza quelli che non sono favorevolmente disposti’. Ma questo non significa affatto sottrarsi all’urgente comando dato da Cristo ai suoi seguaci di ‘fare discepoli di persone di tutte le nazioni insegnando loro ad osservare tutte le cose che egli ha comandato loro’. — II Timoteo 2:25; Matteo 28:19, 20.
Graham teme Armaghedon
Parlando a un congresso mondiale battista a Toronto, l’evangelista Billy Graham ha implorato: “O Dio, allontanaci dalla guerra di Armaghedon . . . perché è lì che siamo diretti!” Dick Beddoes, giornalista di “The Globe and Mail”, che riporta tale informazione, precisa che secondo Graham Armaghedon sarà una guerra fra superpotenze.
Tuttavia la Bibbia mostra chiaramente che Armaghedon non è una guerra fra nazioni. È invece la guerra di Dio contro tutte le militarizzate nazioni del mondo. In Rivelazione 16:14-16 è esplicitamente chiamata “la guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente”. Oltre a ciò, nulla, nemmeno le più fervide preghiere, può impedire tale guerra, perché è espressa volontà di Dio che essa avvenga. (Sofonia 3:8; Rivelazione 19:17-21) Con questa guerra Dio stabilirà per sempre il suo diritto di governare, e porterà vera pace e sicurezza eliminando organizzazioni e uomini che si oppongono al suo giusto dominio. È l’unico modo per permettere ai “mansueti” di ereditare la terra. — Salmo 37:11; Matteo 5:5.
Graham avrebbe quindi dovuto implorare che Armaghedon venisse, perché ciò significherà la ‘venuta del regno di Dio’, onde ‘la volontà di Dio sia fatta in terra come in cielo’. (Matteo 6:10) Quando ciò avverrà, il regno di Dio “stritolerà tutti questi regni [umani] e porrà loro fine, ed esso stesso starà a tempi indefiniti”. — Daniele 2:44.