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  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1982
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  • I “pazienti” più piccoli
  • Equivoci sulla violenza
  • ‘Il bene è male’?
  • Come considera Dio la violenza?
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  • Aborto: cosa dicono gli esperti
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 2015
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1982
w82 15/3 p. 22

Significato delle notizie

I “pazienti” più piccoli

● Un nuovo successo della chirurgia intrauterina si è avuto di recente in California quando chirurghi hanno inserito un minuscolo tubicino di plastica nella vescica di un feto per fargli superare un blocco urinario. Questi nuovi sviluppi nella cura dei feti fanno ritenere “probabile che il feto con un difetto congenito curabile stia per diventare un paziente”, hanno scritto i medici sul “Journal of the American Medical Association” (JAMA). Ma nello stesso numero un editoriale solleva una complessa questione etica riguardante questi “pazienti” non ancora nati:

“Non è una contraddizione che i medici parlino del feto come di un ‘paziente’, quando uno dei princìpi fondamentali di tale ruolo è che i medici non devono abbandonare il paziente in nessuna circostanza?” Eppure il minuscolo “paziente” viene proprio abbandonato quando un medico esegue un aborto. Quindi secondo il JAMA c’è un’“evidente incoerenza fra l’incoraggiare la terapia fetale da un lato e rispettare la decisione dei genitori di abortire dall’altro” (14 agosto 1981, pp. 772-777). Questo dilemma che si presenta ai medici in relazione ai loro minuscoli “pazienti” illustra chiaramente la posizione scritturale secondo cui la vita, sia dentro che fuori il grembo materno, non è qualcosa di cui si possa disporre a piacimento. — Sal. 139:13-16; Eso. 21:22-24.

Equivoci sulla violenza

● Spesso le persone riflessive si chiedono perché ci sia tanta violenza nell’Irlanda del Nord fra persone che asseriscono di essere cristiane. Christopher Monckton, giornalista del “Daily Telegraph” di Londra, ha proposto di recente una spiegazione. Ha fatto rilevare, per esempio, che il primate cattolico irlandese, il cardinale Fee, ha giustamente dichiarato che “chi toglie deliberatamente la vita a un innocente commette un orrendo crimine contro la legge di Dio”. Contemporaneamente, però, il cardinale ha avvertito che se il governo britannico “manterrà il suo rigido atteggiamento” nella controversia con i detenuti irlandesi, “alla fine si troverà a dover affrontare l’ira dell’intera popolazione nazionalista”. Fee ha anche messo in dubbio il diritto del governo di dichiarare omicida o suicida un prigioniero.

“Il senso delle sue parole”, scrive il laico cattolico Monckton, “è che, sebbene di per sé la violenza sia sbagliata, è notevolmente giustificata dalla violenza istituzionale del governo britannico”. Tuttavia, egli continua, “l’equiparare la ‘violenza istituzionale’ alla violenza effettiva deve molto al marxismo e nulla al cristianesimo”. Secondo il giornalista un parlare così equivoco “può aver solo confuso la gente lasciandola in dubbio circa la posizione della Chiesa”. Quindi Monckton conclude: “Se il cardinale Fee e i suoi confratelli vescovi avessero insegnato senza equivoci non solo che la violenza è sbagliata, ma anche che nell’attuale situazione irlandese nulla . . . può minimamente giustificare qualsiasi omicidio o suicidio, ci sarebbe almeno stata la possibilità che meno . . . atti di violenza” fossero commessi.

‘Il bene è male’?

● Funzionari inglesi dell’assistenza sociale hanno informato due coniugi, i quali sono stati tutori di 47 bambini, che non sono idonei per adottarne uno. Secondo lo “Star” di Toronto, i funzionari hanno detto che “un bambino che crescesse nel loro felice ambiente domestico non sarebbe sufficientemente esposto a ‘esperienze negative’”. Una lettera inviata alla coppia diceva: “Dalle interviste e dalle informazioni raccolte, sembrerebbe che da piccoli abbiate avuto entrambi poche esperienze negative, se ne avete avute, e anche che la vostra relazione coniugale non conosca litigi e contrasti”. I due coniugi hanno detto sconcertati: “Dire che non siamo idonei perché non litighiamo e non abbiamo contrasti è proprio incredibile”.

Per crescere equilibrati i bambini hanno davvero bisogno di essere esposti a “litigi e contrasti”? Il saggio consiglio biblico di ‘addestrare il ragazzo secondo la via per lui’ non include certo dimostrazioni domestiche su come si litiga. Ci sono già abbastanza esperienze negative fuori casa. Le idee di alcuni sociologi di questo mondo fanno venire in mente l’avvertimento che Isaia diede all’antico Israele: “Guai a quelli che dicono che il bene sia male e che il male sia bene”. — Prov. 22:6; Isa 5:20.

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