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  • w85 15/10 pp. 27-30
  • Mostrate benignità divina?

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  • Mostrate benignità divina?
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1985
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • L’amorevole benignità di Geova
  • Mostriamo benignità divina
  • Come coltivarla
  • Fatene una meta da conseguire
  • Mostriamo benignità ad altri
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1967
  • Mostriamo benignità così da piacere a Geova
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1991
  • Il popolo di Dio deve amare la benignità
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 2004
  • Il potere della benignità
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1960
Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1985
w85 15/10 pp. 27-30

Mostrate benignità divina?

RIUSCITE a ricordare l’ultima volta che qualcuno è stato veramente gentile e benigno con voi? Tutti noi certamente apprezziamo la prontezza, la comprensione e la cortesia di chi è benigno.

Anche se a volte scarseggia, la benignità non è sconosciuta nel mondo odierno. Ai commessi viene detto di mostrarsi gentili e cortesi con gli acquirenti. Chi è nel commercio sa quanto essa sia importante nel trattare i clienti. È vero, spesso la benignità viene mostrata per secondi fini. Ma la vera benignità umana esiste. Infatti, quando una coppia di sposi fece un lungo viaggio per andare a trovare il padre di lui che, essendo stato colpito da paralisi non poteva praticamente più muoversi, che grande sollievo provò nel vedere che i vicini avevano già provveduto a sbrigare alcune faccende necessarie!

La Bibbia menziona alcuni notevoli esempi di benignità umana. Mentre in nave facevano rotta verso Roma, Giulio, l’ufficiale dell’esercito che aveva in custodia l’apostolo Paolo, permise al suo prigioniero di far visita ad alcuni amici che aveva a Sidone e di riceverne le cure. Giulio, in effetti, “trattò Paolo con benignità umana”. (Atti 27:3) Poco tempo dopo, quando fecero naufragio, gli abitanti di Malta mostrarono a tutti i 276 passeggeri e componenti dell’equipaggio “straordinaria benignità umana”. Publio infatti, “l’uomo principale dell’isola”, si dimostrò particolarmente ospitale. — Atti 28:1-10.

Che tutti gli uomini, creati a immagine di Dio, possano riflettere fino a un certo punto la personalità di Geova fu indicato da ciò che scrisse l’apostolo Paolo: “Tutte le volte che persone delle nazioni che non hanno legge fanno per natura le cose della legge, queste persone, benché non abbiano la legge, sono legge a se stesse. Esse sono le medesime che dimostrano come le cose della legge siano scritte nei loro cuori”. (Romani 2:14, 15; Genesi 1:26) Perciò una certa misura di benignità è insita negli uomini. Ma è giusto aspettarsi che i veri cristiani mostrino una benignità nettamente divina. Di che tipo è questa benignità? In che modo Dio esercita benignità? E noi come possiamo imitarlo nel mostrare questo frutto del suo spirito? — Galati 5:22.

L’amorevole benignità di Geova

Più volte la Bibbia esalta l’amorevole benignità di Dio. “Lodate Iah! Rendete grazie a Geova, poiché egli è buono; poiché la sua amorevole benignità è a tempo indefinito”, disse il salmista. (Salmo 106:1; 107:1) Nelle Scritture Ebraiche il termine tradotto “amorevole benignità” si riferisce a una qualità che si attiene amorevolmente a un obiettivo finché non se ne è realizzato lo scopo. Così, per amore dell’umanità, Dio ha esercitato amorevole benignità allo scopo di salvare l’uomo. In caso contrario, l’umanità avrebbe cessato di esistere molto tempo fa. Non tollerando la trasgressione, Dio espulse dal giardino di Eden i nostri primogenitori, Adamo ed Eva. Tuttavia, mostrò amorevole benignità provvedendo loro vestiario, concedendo loro di avere figli e lasciandoli in vita per diverso tempo, pur essendosi comportati in modo ribelle. — Genesi 3:21–4:2; 5:4, 5.

Geova ha manifestato amorevole benignità ai peccatori discendenti di Adamo in molte maniere. A Listra, per esempio, l’apostolo Paolo poté dire ai seguaci della falsa religione che Dio ‘non si era lasciato senza testimonianza in quanto aveva fatto del bene, dando loro piogge dal cielo e stagioni fruttifere, riempiendo i loro cuori di cibo e buon umore’. (Atti 14:16, 17) Anche se adoravano un falso dio, benignamente Geova provvedeva loro molte cose materiali.

Molto più significativa fu, però, l’amorevole benignità che Dio mostrò nei confronti dei discendenti di Adamo che ancora dovevano nascere. Tramite il “seme” promesso, Geova fornì la base per sperare nella liberazione dal peccato umano e dalla morte. (Genesi 3:15; Romani 5:12) Sebbene gli uomini Lo abbiano disonorato, Dio non li ha abbandonati. Infatti, ha persino dato il suo amatissimo e unigenito Figlio come sacrificio di riscatto a loro favore! (Giovanni 3:16) E, con un’ulteriore manifestazione di “immeritata benignità”, Dio ha anche disposto che alcuni esseri umani integri siano coeredi di Cristo nel Regno celeste che porterà benedizioni a tutta l’umanità ubbidiente. — Romani 5:8, 15-17; 8:16, 17; Rivelazione 14:1-4.

Mostriamo benignità divina

In che modo esseri umani imperfetti possono mostrare benignità divina? Ebbene, Gesù diede l’esempio e provvide indicazioni che ci possono aiutare a manifestare questo tipo di benignità. (I Pietro 2:21; Matteo 11:28-30) Egli, per esempio, disse che dovremmo essere benigni anche verso i nostri nemici. Gesù disse: “Continuate ad amare i vostri nemici e a fare il bene e a prestare senza interesse, senza sperare nulla in cambio; e la vostra ricompensa sarà grande, e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benigno verso gli ingrati e i malvagi”. (Luca 6:35) Perciò, se manifesteremo la superiore qualità della benignità divina, saremo benigni non solo verso i familiari, gli amici e i fratelli cristiani, ma anche verso coloro che sono ingrati e si sono mostrati nostri nemici. Questo non per irritarli, ma per aiutarli a manifestare i loro lati migliori. — Galati 6:10; Romani 12:20, 21.

Dato che per tendenza noi uomini trattiamo gli altri come loro trattano noi, facciamo bene a ricordare il punto di vista di Geova: “Ho provato diletto nell’amorevole benignità e non nel sacrificio”. (Osea 6:6) Perciò, se vogliamo avere l’approvazione di Geova, dobbiamo sforzarci di manifestare benignità divina, o amorevole benignità, in tutti i nostri rapporti con gli altri. (Confronta Michea 6:8). Ma per dimostrare veramente questa santa qualità dobbiamo imitare Geova in una maniera particolare. Quale? Ebbene, proprio come Dio ha benignamente fatto i primi passi per permetterci di avere una buona condizione dinanzi a lui, così noi dobbiamo prendere l’iniziativa nel far conoscere ad altri le verità della Bibbia. Anche se in un primo momento gli altri le rifiuteranno, dobbiamo esercitare amorevole benignità facendo ripetuti tentativi per raggiungere il loro cuore con la buona notizia del Regno di Dio. Che ottima cosa quando questa dimostrazione di benignità divina aiuta altri a incamminarsi sulla strada che porta alla vita! — Matteo 7:13, 14.

Come coltivarla

Si può coltivare la benignità divina solo imparando ad agire in armonia con i pensieri di Dio esposti nella Bibbia. Anzitutto dobbiamo acquistare accurata conoscenza della verità. Paolo lodò i cristiani di Colosse e riconobbe che la verità aveva portato frutto ‘dal giorno che avevano udito e imparato a conoscere l’immeritata benignità di Dio in verità’. (Colossesi 1:5, 6) Ma nessun cristiano arriva a un punto in cui non può fare ulteriore progresso. Pertanto ciascuno di noi deve ‘continuare a crescere nell’immeritata benignità e nella conoscenza del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo’. — II Pietro 3:18.

Dato che la benignità fa parte del frutto dello spirito santo di Dio, i cristiani che si sottomettono all’influenza di questo spirito saranno benigni. Paolo, infatti, mette specificamente in relazione la santità divina con la benignità, dicendo: “Come eletti di Dio, santi ed amati, rivestitevi dei teneri affetti di compassione, benignità”. (Colossesi 3:12) Dobbiamo quindi avere lo spirito santo di Dio per mostrare benignità divina.

Ma come facciamo a ottenere lo spirito di Geova? Chiedendoglielo ripetutamente. Gesù indicò che, se supplichiamo umilmente Geova di darci questo prezioso dono, la nostra sentita richiesta sarà esaudita. Dopo aver menzionato la necessità di ‘continuare a chiedere’ e di ‘continuare a cercare’, Gesù disse: “Se dunque voi, benché siate malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il Padre che è in cielo darà spirito santo a quelli che glielo chiedono!” (Luca 11:9-13) Sì, se chiediamo lo spirito di Dio e il suo specifico aiuto per manifestare più benignità, siamo certi di essere esauditi. (I Giovanni 5:14, 15) Le nostre azioni dovranno naturalmente essere coerenti con la nostra richiesta di avere lo spirito di Dio.

Un’altra cosa che ci aiuterà a coltivare questa qualità è il meditare sulle espressioni della benignità di Geova che osserviamo intorno a noi. Rivolgendosi a Dio il salmista disse: “Per certo mediterò su tutta la tua attività, e mi occuperò di sicuro delle tue opere”. (Salmo 77:12) È bene notare le qualità di Dio che si osservano nella vita quotidiana e riflettere su di esse. Le bellezze della creazione, i gustosi cibi e bevande, le cose che ci servono e che rendono la vita confortevole e piacevole, la gioia che danno i bambini, persino gli scherzosi movimenti degli animali, sono tutte cose che rivelano la benignità di Dio verso l’umanità. Sì, un meraviglioso tramonto, un variopinto arcobaleno, un ottimo pranzo o una cara amicizia possono ben rammentarci il fatto che Dio ci fornisce molte cose per il nostro diletto. In realtà, “le sue invisibili qualità [inclusa la benignità] . . . si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo, perché si comprendono dalle cose fatte”. (Romani 1:20) È indispensabile meditare su queste cose se vogliamo realmente imitare il nostro grande Dio di benignità.

Fatene una meta da conseguire

Vale senz’altro la pena di prefiggersi di coltivare la qualità della benignità divina. Se si manifesta benignità, le relazioni personali e familiari miglioreranno. Inoltre la benignità attrae la gente al messaggio del Regno. Molti scettici sono stati spinti a esaminare la verità perché nel loro ministero i testimoni di Geova hanno mostrato benignità. Sì, grazie alla benignità alcuni che altrimenti si sarebbero mostrati ostili hanno manifestato i loro lati migliori.

Nel ministero di casa in casa una giovane Testimone incontrò una donna che la respinse seccamente. Essendosi accorta che la donna era malata, la sorella chiese se poteva fare qualcosa per lei. La donna rifiutò con freddezza l’aiuto offerto. Due settimane più tardi, però, la giovane sorella tornò di nuovo dalla donna e le chiese se era riuscita ad andare a comprarsi da mangiare dall’ultima volta che si erano viste. Dato che la donna non ci era riuscita la sorella volle andare a comprarle quello che le occorreva. Da allora in poi questa donna fu molto più gentile verso i Testimoni che le facevano visita, e questo grazie al fatto che la sorella aveva mostrato benignità divina.

Questa splendida qualità ha il potere di attrarre. Lo si nota dalle osservazioni che una giovane laureata fece dopo essere andata per la prima volta in una Sala del Regno. Nella sala i Testimoni di estrazione umile si preoccupavano di quale impressione loro e il loro modo di parlare avrebbero fatto su di lei. Ma questa donna istruita non ricorda che abbiano fatto errori. Invece ricorda solo che tutti furono molto gentili e benigni nei suoi confronti e che fu colpita dalla premura che le mostrarono. Spinta dal loro esempio, dedicò la sua vita a Dio. Ben presto mostrò altruistica premura verso altri come pioniera regolare e in seguito come componente della famiglia Betel.

La benignità divina è veramente una splendida qualità. La dovremmo manifestare di continuo. Lo fate?

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