BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • w86 15/1 pp. 10-14
  • “Sforzatevi con vigore”

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • “Sforzatevi con vigore”
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1986
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • Dovete ‘lottare’ ora
  • Perché da una “porta stretta”
  • Cosa significano per voi le parole di Gesù?
  • Potete sforzarvi di fare i pionieri?
  • State facendo tutto il possibile?
  • Domande dai lettori
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1998
  • Il servizio di pioniere: È per te?
    Il servizio del Regno 1978
  • Camminiamo con tutta l’anima nella via della vita
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1975
  • Geova benedice quelli che si sforzano con vigore
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1980
Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1986
w86 15/1 pp. 10-14

“Sforzatevi con vigore”

“Sforzatevi con vigore per entrare dalla porta stretta, perché molti, vi dico, cercheranno di entrare ma non potranno”. — LUCA 13:24.

1. Cosa desiderano quasi tutti?

CHIEDETE a Robbie, che ha sei anni, perché gli piace andare alla Sala del Regno e vi risponderà: “Imparo a conoscere Geova e il Paradiso, dove potrò vivere per tanto, tanto tempo insieme ad animali buoni”. Dustin, il suo cuginetto di tre anni, ha capito abbastanza bene le abitudini dei genitori da sapere con esattezza quando gridare: “Voglio andare alla Sala del Regno!” Ciò di cui Robbie parla e di cui Dustin sta imparando a parlare piace a quasi tutti: la vita, la vita eterna. La gente vuole essere “salvata”. Ma in che modo? Semplicemente frequentando delle funzioni religiose?

2. (a) Perché non è possibile guadagnare la salvezza? (b) Cosa occorre per essere salvati, come indicano le parole di Gesù riportate in Luca 13:24?

2 Non è possibile guadagnare la salvezza frequentando adunanze o in un qualsiasi altro modo. La salvezza è gratuita, è un dono di Dio. Tuttavia Geova richiede che compiamo degli sforzi per ricevere il suo dono della vita eterna. (Romani 6:23) Quali? Per esempio, un vigoroso sforzo nel suo servizio! Queste azioni devono nascere dall’apprezzamento sincero. In un’occasione un uomo chiese a Gesù Cristo, il Figlio di Dio: “Signore, son pochi quelli che sono salvati?” La risposta di Gesù non riguardava soltanto l’uomo che gli pose la domanda, ma anche tutti gli altri che si preoccupano della salvezza, noi compresi. Gesù rispose: “Sforzatevi con vigore per entrare dalla porta stretta, perché molti, vi dico, cercheranno di entrare ma non potranno”. — Luca 13:23, 24.

3. (a) Perché la domanda dell’uomo era insolita? (b) Come nella sua risposta Gesù include anche noi?

3 Quell’uomo di cui viene taciuto il nome fece una domanda insolita. Chiese: “Son pochi quelli che sono salvati?”, e non “Io sarò tra i pochi salvati?” o “Come posso essere salvato io?” Può darsi che all’origine di questa domanda teorica ci fosse il pensiero filosofico ebraico secondo il quale solo un limitato numero di persone avrebbe meritato la salvezza.a Quale che fosse il motivo della curiosità di quell’uomo, Gesù spostò subito la questione dal campo della teoria astratta a quello dell’applicazione pratica, l’applicazione personale. Costrinse l’uomo a riflettere su cosa doveva fare lui per salvarsi. Ma, essendo al plurale, le parole di Gesù — “sforzatevi con vigore” — dovrebbero far riflettere profondamente anche noi sul nostro modo di adorare Dio.

4. Cosa dobbiamo fare per ottenere la vita eterna?

4 La vita eterna, perciò, non è così facile da ottenere come alcuni possono pensare. Gesù mise in risalto che per “entrare dalla porta stretta” bisogna operare strenuamente e impegnarsi di continuo. Questo sforzo instancabile viene sostenuto da una fede salda, basata sull’ubbidienza agli insegnamenti di Cristo. Per essere salvati, quindi, dobbiamo fare più che ‘udire le sue parole’: dobbiamo persistere nel ‘metterle in pratica’. — Luca 6:46-49; Giacomo 1:22-25.

Dovete ‘lottare’ ora

5. (a) Cosa suggeriscono le parole di Gesù: “Sforzatevi con vigore”? (b) In che modo quelle parole vi permettono di approfondire meglio il concetto di sacro servizio?

5 Cosa vuol dire “sforzatevi con vigore”? Nell’originale greco questa espressione è agonìzesthe, voce di un verbo derivato da un termine (agòn) che significa “luogo di contesa”. La Kingdom Interlinear Translation la rende: “Lottate”. È interessante il fatto che dallo stesso termine greco derivi l’italiano “agonismo”. Perciò, pensate a uno stadio dell’antichità e immaginate un atleta che con grande agonismo, sforzandosi cioè vigorosamente con tutte le energie, si impegna al massimo per vincere il premio. Pertanto, anche se può essere un termine tecnico usato in riferimento alle gare dei greci, questo verbo greco sottolinea l’esortazione di Gesù di darsi da fare con tutta l’anima. Compiere uno sforzo incerto non è sufficiente. — Luca 10:27; confronta I Corinti 9:26, 27.

6. Perché dobbiamo sforzarci con vigore ora?

6 Quando e per quanto tempo dobbiamo ‘lottare per entrare dalla porta stretta’? (Luca 13:24, The New English Bible) Esaminate con attenzione le parole di Gesù in Luca 13:24 e notate che egli fa un contrasto tra il presente, “sforzatevi con vigore”, e il futuro, “cercheranno”. Perciò ora è il tempo di lottare. A quanto pare, coloro ai quali viene impedito l’accesso cercano di entrare nel momento che conviene solo a loro. Ma a quel punto è troppo tardi: la porta del momento favorevole è ben chiusa. In Luca 13:25 Gesù prosegue dicendo che, una volta che il padrone di casa ha chiuso la porta, alcuni cominceranno a bussare e a supplicare: “‘Signore, aprici’. Ma rispondendo, egli vi dirà: ‘Non so di dove siete’”. Che triste fine attende coloro che non fanno dell’adorazione di Geova il principale scopo della vita ora! — Matteo 6:33.

7. In che modo Filippesi 3:12-14 denota uno sforzo costante? E perché è necessario far questo?

7 La nostra è una lotta incessante. Nessuno di noi è completamente entrato per la “porta stretta”. Paolo se ne rendeva conto. La sua corsa per la vita era un instancabile sforzo quotidiano. Scrisse: “Io non sono ancora arrivato al traguardo, non sono ancora perfetto! Continuo però la corsa per tentare di afferrare il premio, perché anch’io sono stato afferrato da Cristo Gesù. Fratelli miei, io non penso davvero di avere già conquistato il premio. Faccio una cosa sola: dimentico quel che sta alle mie spalle e mi slancio verso quel che mi sta davanti. Continuo la mia corsa verso il traguardo per ricevere il premio della vita alla quale Dio ci chiama per mezzo di Gesù Cristo”. (Il corsivo è nostro). — Filippesi 3:12-14, Parola del Signore.

8. (a) Cosa impedisce ai “molti” di entrare nella vita eterna? (b) Che avvertimento rappresenta questo per noi?

8 Chi sono i “molti”, e perché non riescono a entrare? I “molti” vanno identificati con i componenti della cristianità, e in particolare con la classe clericale. Costoro pretendono di conoscere a fondo Gesù, di far parte della sua famiglia, asserendo di avere ‘mangiato e bevuto con lui’. Ma, siccome vogliono la salvezza alle loro condizioni e non a quelle di Dio, Gesù nega categoricamente di conoscerli e li considera “operatori d’ingiustizia”. (Luca 13:26, 27) Fra coloro a cui viene impedito l’accesso alla vita eterna potrebbero anche esserci quelli che hanno pigramente ridotto il sacro servizio che rendono a Geova e che ora se la prendono comoda nella vera adorazione. Il loro zelo per gli interessi del Regno si è intiepidito. (Rivelazione 3:15, 16) È vero, forse hanno ancora “una forma di santa devozione” — in quanto prendono parte in modo simbolico al servizio di campo e alle adunanze — ma non danno prova di avere quel tipo di fede che è la vera forza che spinge a rendere pura adorazione. (Confronta II Timoteo 3:5). Non comprendono che non basta semplicemente cercare di entrare dalla “porta stretta”. Bisogna lottare per entrare.

Perché da una “porta stretta”

9. Perché per entrare dalla porta stretta occorre compiere un vigoroso sforzo?

9 La porta stretta che conduce alla salvezza è aperta a tutti. Ma i “molti” non vogliono lottare per entrare. Sotto quali aspetti occorre compiere un vigoroso sforzo per entrare dalla porta stretta? Si deve prima di tutto acquistare accurata conoscenza della verità biblica e imparare a conoscere Geova Dio e Gesù Cristo. (Giovanni 17:3) Questo significa disfarsi delle tradizioni e delle pratiche delle religioni mondane, comprese quelle della cristianità. Bisogna fare la volontà di Dio, come fece Gesù quando era sulla terra. (I Pietro 2:21) In qualità di cristiani dedicati e battezzati, si devono anche evitare il materialismo, l’immoralità e l’impurità del mondo. (I Giovanni 2:15-17; Efesini 5:3-5) Queste cose devono essere eliminate e sostituite con qualità cristiane. — Colossesi 3:9, 10, 12.

10. Che relazione c’è tra la padronanza di sé e il fatto di ottenere la vita eterna?

10 I “pochi” comprendono l’importanza di mostrare zelo nel ministero, manifestando contemporaneamente il frutto dello spirito, che comprende la padronanza di sé. (Galati 5:23) Con l’aiuto dello spirito santo di Geova si sforzano di padroneggiare il proprio corpo e di guidarlo verso la meta della vita eterna. — I Corinti 9:24-27.

Cosa significano per voi le parole di Gesù?

11. (a) In quali aspetti della vita alcuni possono doversi sforzare con vigore, e perché? (b) In quale attività tutti possono sforzarsi con vigore?

11 Sia che siamo battezzati da poco o che operiamo da decenni con l’organizzazione di Geova, non possiamo diminuire gli sforzi che facciamo per piacergli. Come mostrano chiaramente le parole di Gesù, dobbiamo essere devoti a Geova con tutta l’anima, desiderosi di entrare per la porta stretta ad ogni costo. Anche se Gesù non stava semplicemente parlando di come migliorare e incrementare il servizio che rendiamo a Dio, alcuni di noi devono fare un vigoroso sforzo per migliorare la condotta o liberarsi di cattive abitudini per ‘non dare in nessun modo alcuna causa d’inciampo’. (II Corinti 6:1-4) Altri devono prestare continua attenzione a seguire un esauriente programma di studio personale, affinché il loro ‘amore abbondi in accurata conoscenza e pieno discernimento’. (Filippesi 1:9-11) Altri ancora devono fare uno sforzo più intenso per frequentare e prendere parte attiva con regolarità alle adunanze di congregazione, compreso lo studio di libro di congregazione. (Ebrei 10:23-25) Ma tutti noi possiamo esaminare il nostro personale ministero di campo per vedere se ci stiamo davvero sforzando con vigore di fare “l’opera di evangelizzatore”. — II Timoteo 4:5.

12. Per valutare l’intensità del nostro sforzo spirituale quali domande ci potremmo fare?

12 Aumentano di continuo coloro che, sforzandosi con sempre più vigore di piacere a Geova, diventano idonei per fare i pionieri ausiliari, i pionieri regolari o per il servizio alla Betel. Ma che dire di te personalmente? Se sei un proclamatore del Regno, puoi impegnarti nel servizio di pioniere ausiliario più volte durante l’anno o anche diventare pioniere regolare? Se sei già un pioniere ausiliario, stai aspirando al servizio di pioniere regolare? In caso contrario, perché non prendere in considerazione questa possibilità? In tal modo, potresti ricevere i benefìci derivanti dal coltivare una relazione ancora più profonda con Geova Dio e Gesù Cristo. — Salmo 25:14.

Potete sforzarvi di fare i pionieri?

13. (a) Se volete fare i pionieri, quali due cose sono essenziali? (b) Per potere fare i pionieri, in quali campi della vita forse si devono fare dei cambiamenti?

13 Se vi è possibile essere pionieri regolari ma non lo siete, potete ‘lottare’ per apportare cambiamenti alla vostra vita e divenire pionieri? Sono indispensabili due cose. Prima di tutto dovete avere il desiderio. In secondo luogo, dovete trovarvi nelle circostanze giuste. Se vi manca il desiderio, pregate per averlo. Parlate con i pionieri. Accrescete l’attività che state compiendo ora quali proclamatori di congregazione. Impegnatevi nel servizio di pioniere ausiliario ogniqualvolta vi è possibile. Se le vostre circostanze per ora non vi consentono di svolgere questo servizio, valutate se potete fare dei cambiamenti. Una moglie che lavora può non dover lavorare. Uno che ha raggiunto l’età pensionabile può non dover continuare a lavorare. Un alto tenore di vita, vacanze costose, automobili ultimo modello e cose del genere, non sono indispensabili per vivere. — Luca 12:15; I Giovanni 2:15-17.

14. (a) Perché due coniugi cristiani non si accontentarono di restare proclamatori di congregazione? (b) Quale meta hanno posto davanti ai loro figli?

14 Un uomo con tre figli, due dei quali non ancora adolescenti, cominciò a fare il pioniere regolare sei anni fa. Perché? “Volevo fare di più”, spiega. “Se mi fosse stato possibile fare il pioniere regolare e non lo avessi fatto, non avrei tenuto fede alla mia dedicazione”. Anche sua moglie iniziò a fare la pioniera regolare. Perché? “Facevo la pioniera ausiliaria regolarmente da quattro anni e infine mi resi conto che stava diventando facile”, dice. “Volevo prendere parte in maniera più piena a quest’opera che non verrà mai più ripetuta e dare il giusto esempio ai nostri figli”. Sia lui che lei hanno conosciuto la verità dopo aver frequentato l’università. “I nostri genitori ci hanno fatto andare all’università per quattro anni”, spiega il padre. Perciò, quali mete hanno stabilito per i loro figli? “Io parlo ai miei figli del nostro desiderio che facciano i pionieri e lavorino almeno quattro anni alla Betel”.

15. (a) Per quali ragioni alcuni si sono sforzati allo scopo di prestare servizio come pionieri regolari? (b) Per quale ragione desiderereste essere nel servizio continuo?

15 Ecco le ragioni per cui altri hanno deciso di divenire pionieri regolari:

“Avevo pochi risultati in campo spirituale e la cosa mi turbava”. (Robert H.)

“Come proclamatrice regolare non mi sentivo mai soddisfatta”. (Rhea H.)

“L’opera di pioniere dà alla mia vita un indirizzo e uno scopo”. (Hans K.)

“Volevo servire pienamente Geova e per me l’unico modo era quello di fare il pioniere”. (Charanjit K.)

“Mi sarei rammaricato di non aver speso le mie energie, la mia forza e la mia gioventù in questa grande opera”. (Gregory T.)

“Geova benedice soltanto lo sforzo. Avevo bisogno di dargli qualcosa da benedire”. (Graceann T.)

“L’opera di pioniere mi aiuta a esprimere cosa provo per Geova”. (Marco P.)

“Fare un lavoro secolare a tempo pieno non mi dava la felicità che notavo tra i pionieri”. (Nancy P.)

Quali altre ragioni potreste aggiungere a quest’elenco?

State facendo tutto il possibile?

16. I pionieri sono gli unici che si sforzano con vigore? Spiegate.

16 Alcuni testimoni di Geova hanno esaminato onestamente e devotamente la loro situazione personale e hanno riscontrato di fare tutto il possibile in base alle loro attuali circostanze. Forse siete tra questi. In tal caso, fatevi coraggio. Geova e suo Figlio hanno cura di voi e apprezzano veramente il servizio che rendete con tutta l’anima. (Confronta Luca 21:1-4). Per esempio, a causa di condizioni politiche o economiche sfavorevoli, in alcuni paesi i nostri fratelli devono lavorare nove ore al giorno, per cinque o sei giorni la settimana, solo per avere le cose necessarie alla vita. In una nazione in cui vige una rigida proscrizione governativa sull’opera dei testimoni di Geova, coloro che fanno i pionieri — e in queste nazioni il numero dei pionieri è in aumento — sono di solito i pensionati, i giovani che svolgono un lavoro notturno e madri di famiglia che lo Stato ha dispensato dal lavoro secolare.

17. In che modo l’esperienza di Epafrodito mostra che Geova non valuta l’intensità del nostro sforzo solamente in base alla quantità di lavoro che svolgiamo nel suo servizio?

17 Forse, però, dite: ‘Vorrei avere più forza fisica. Se potessi tornare giovane!’ Ma non scoraggiatevi. Il nostro sforzo non viene valutato esclusivamente in base alla quantità di lavoro che compiamo nel sacro servizio che rendiamo a Dio. Ricordate Epafrodito? Quando si era ammalato, la quantità di strenua attività che gli era stato possibile compiere nell’“opera del Signore” non avrà retto al confronto con quello che aveva fatto mentre stava bene. Ma Paolo lo lodò ugualmente per il suo sforzo. Infatti, Paolo disse, dovremmo ‘continuare a tener cari gli uomini e le donne di tale sorta’. — Filippesi 2:25-30.

18. (a) In che modo quelli che sono limitati dalle circostanze possono promuovere il servizio continuo nella congregazione? (b) Cosa potete fare voi per incoraggiare lo spirito di pioniere nella vostra congregazione?

18 C’è tuttavia qualcosa che potete fare per promuovere il servizio continuo nella vostra congregazione. Che cosa? Sforzarvi con vigore di manifestare lo spirito di pioniere. Per esempio, se per ora non potete fare i pionieri a motivo di obblighi familiari, potete mettere in condizione altri vostri familiari — vostra moglie, i vostri figli, vostro fratello o vostra sorella — di fare i pionieri? Coloro che hanno salute malferma o hanno altri impedimenti possono preoccuparsi sinceramente di quelli che sono in grado di fare i pionieri, accompagnandoli nel servizio di campo a seconda che le circostanze lo consentano. (Confronta I Corinti 12:19-26). In questa maniera tutti i componenti della congregazione possono sforzarsi di dare risalto al servizio continuo. I risultati possono essere molto incoraggianti per tutti!

19. Quale dovrebbe essere la nostra decisione?

19 Cosa significa per voi sforzarvi con vigore? Significa fare progresso verso il battesimo? Vincere qualche cattiva abitudine? Rafforzare sotto certi aspetti la vostra relazione con Geova? Potrebbe voler dire fare i pionieri ausiliari? I pionieri regolari? Prestare servizio alla Betel? Qualunque cosa dobbiate compiere per progredire spiritualmente, vale la pena che vi sforziate con vigore ora. Perciò, sia consentito a tutti noi di continuare la lotta per entrare dalla porta stretta che conduce alla vita eterna!

[Nota in calce]

a Il numero di coloro che sarebbero stati salvati era un argomento molto controverso tra i rabbini. Un commentario biblico annota: “Una delle strane fantasie cabalistiche dei Rabbini consisteva nel tentativo di stabilire il numero dei salvati mediante il valore numerico di questo o di quel passo”.

Punti da esaminare

◻ Cosa intese dire Gesù con il consiglio: “Sforzatevi con vigore”?

◻ Quando e come le parole di Gesù si riferiscono a voi?

◻ Perché i “molti” non riescono a entrare dalla porta stretta?

◻ In che modo quelli che sono limitati dalle circostanze possono sforzarsi?

◻ Per quanto tempo dobbiamo lottare per entrare dalla porta stretta?

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi