Le usanze o i princìpi biblici: cosa regola la vostra vita?
IL GIAPPONESE in visita in un altro paese asiatico guardava allibito. Il padrone di casa, usando le sue bacchette per esaminare la carne che era nel vassoio, scelse un bel pezzo e lo mise poi nella scodella di riso del suo ospite! In Giappone un gesto del genere verrebbe considerato segno di maleducazione. Nessuno userebbe le proprie bacchette per prendere cibo dal piatto comune se non dopo averle girate, affinché la parte che si mette in bocca non tocchi il cibo. Ma il padrone di casa, in realtà, voleva semplicemente onorare il suo ospite, non offenderlo. Ciò che era inconcepibile in Giappone in questo paese era un gesto di educazione.
Come differiscono le usanze! E come sono illogiche alcune! Chi può dire quali sono le migliori? Alcune usanze, però, si basano su superstizioni o su falsi insegnamenti. Per chi ha una coscienza addestrata dalla Bibbia usanze del genere sono chiaramente da evitare. Cosa può aiutare chi vuol piacere a Dio a decidere quali usanze si possono seguire e fino a che punto? Osservare i princìpi biblici, poiché il cristiano accetta la Bibbia come norma a prescindere da dove vive.
Bisogna seguire i princìpi biblici
È stato ampiamente dimostrato che la Parola di Dio influisce profondamente sul cuore di chi è umile spingendolo a uniformare sempre più la sua vita alla via di Dio. L’apostolo Paolo disse che i cristiani di Tessalonica avevano ricevuto la Parola di Dio “quale veracemente è, come parola di Dio, la quale opera anche in voi credenti”. (1 Tessalonicesi 2:13) Quella Parola è tanto potente che, come indica 1 Corinti 6:9-11, aveva indotto molti abitanti dell’antica Corinto, città ben nota per la sua dissolutezza, ad abbandonare la loro precedente vita di ladri, fornicatori, ubriaconi e omosessuali. La Parola di Dio opera anche in voi? I princìpi in essa contenuti regolano pienamente la vostra vita permettendovi di capire cosa fare quando vi trovate di fronte ad usanze locali?
A volte è chiaro che un’usanza è in diretto contrasto con i princìpi biblici. In questi casi chi conosce le norme di Geova e desidera piacergli eviterà simili usanze. Si potrebbe trattare, per esempio, dell’usanza di bruciare incenso a un funerale per placare il defunto o l’“anima dell’estinto” o per rendergli l’ultimo omaggio e rallegrarne l’“anima”. O forse vengono fatti bruciare modelli di case, apparecchi televisivi, automobili e così via, perché abbia qualcosa che lo allieterà nel reame spirituale. Tuttavia, un cristiano che crede nell’affermazione biblica secondo la quale i morti “non sono consci di nulla” sa che queste consuetudini si basano su dottrine false e di conseguenza le evita. — Ecclesiaste 9:5, 10; Salmo 146:4.
Quando, però, un’usanza non viola direttamente i princìpi biblici ma semplicemente rende più complicato servire pienamente Geova Dio, è più difficile stabilire una norma precisa e dimostrare che i princìpi biblici regolano la propria vita. La grande stima in cui sono tenuti il successo materiale e l’istruzione, la sottomissione ai genitori vita natural durante, e i matrimoni combinati dai genitori sono alcune fra le diffuse usanze che possono influire sulla propria relazione con Geova. In situazioni del genere come si possono seguire i princìpi biblici?
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Modelli fatti bruciare durante un funerale