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  • “Tesori della Terra Santa”
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1987
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1987
w87 15/5 pp. 24-25

“Tesori della Terra Santa”

MANHATTAN, con la sua affannosa attività, è una cornice insolita per una collezione d’arte che corrobora la storia biblica. Eppure, il Metropolitan Museum of Art, situato nel Central Park di New York, ha recentemente ospitato la mostra “Tesori della Terra Santa: Arte antica del Museo d’Israele”. Erano esposti quasi 200 oggetti provenienti dal Museo d’Israele a Gerusalemme.

Gli antichi abitanti dei luoghi biblici narrano la loro storia attraverso queste opere d’arte. Venite con noi a osservare, ascoltare e imparare. Prima però dovete salire i 28 scalini che portano al colonnato dal quale si accede al Metropolitan Museum. Una volta entrati, siete pronti per iniziare la passeggiata attraverso diverse migliaia d’anni di storia biblica. Questo è quello che potete vedere:

Commentario di Abacuc: rotolo di pergamena lungo quasi un metro e mezzo, nel quale ricorre diverse volte il nome divino. Questo rotolo è uno dei primi scoperti e quello meglio conservato tra i Rotoli del Mar Morto, che sono stati definiti “la maggiore scoperta archeologica del secolo”. (I rotoli contengono parti di ogni libro delle Scritture Ebraiche tranne Ester e risalgono al II secolo a.E.V. Quindi, a parte alcuni frammenti di manoscritti, precedono di un millennio le più antiche copie della Bibbia pervenuteci). Il Commentario di Abacuc, della fine del I secolo a.E.V., contiene quasi due terzi del libro di Abacuc (1:4–2:20), ricopiato in caratteri aramaici quadrati, più il relativo commento. “Ma le quattro lettere del nome di Geova, il tetragramma, sono scritte ovunque in antichi caratteri ebraici”, afferma la didascalia del museo. Sì, il Tetragramma si vede chiaramente!

Ostracon “Casa di Dio”: frammento di terracotta su cui compare due volte il nome divino sotto forma di Tetragramma. Questo frammento di coccio rinvenuto nel sud di Israele era una lettera indirizzata a un uomo di nome Eliashib e risale alla seconda metà del VII secolo a.E.V. “Al mio signore Eliashib: Geova chieda la tua pace”, inizia la lettera. E termina: “Egli dimora nella casa di Geova”. — Vedi Il nome divino che durerà per sempre, pubblicato dalla Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania, pagina 12.

Iscrizione di Ponzio Pilato: eccezionale documento storico del I secolo, scoperto a Cesarea. Prima del 1961 l’unica menzione di Ponzio Pilato si trovava nelle pagine della Bibbia e negli scritti di storici ebrei e romani del I secolo. Ora però potete vedere su una lastra di calcare questa frammentaria iscrizione latina: “Ponzio Pilato prefetto della Giudea”. Questo conferma l’esistenza dell’uomo che autorizzò l’esecuzione di Gesù Cristo.

“Luogo dello squillo di tromba”: iscrizione che un tempo faceva parte del parapetto sudoccidentale dell’area del tempio di Gerusalemme. Quando il tempio fu distrutto nel 70 E.V. questo blocco di pietra cadde nella strada sottostante. Le parole “al luogo dello squillo di tromba” sono scritte in ebraico su questa pietra squadrata lunga un metro circa e si riferiscono al luogo dove stava un trombettiere, forse per indicare l’inizio e la fine del sabato con i suoi squilli di tromba. Degli edifici che si trovavano nell’area del tempio, questa iscrizione è l’unico reperto di un certo rilievo, a conferma dell’adempimento della profezia di Gesù riportata in Matteo 24:1, 2.

Iscrizione funeraria di Uzzia, re di Giuda: lapide quadrata il cui lato misura una trentina di centimetri, su cui compare l’iscrizione aramaica: “Qui furono portate le ossa di Uzzia, re di Giuda. Non aprire”. L’avvertimento potrebbe alludere alla sua lebbra, oppure potrebbe riferirsi a un divieto generico di aprire le tombe. (2 Cronache 26:16-23) Questa lapide, che risale più o meno al I secolo a.E.V., è stata rinvenuta nei pressi di Gerusalemme e indicava la nuova sepoltura data alle ossa del re secoli dopo la sua morte, dato che in origine non era stato sepolto nel campo adibito alla sepoltura dei re in quella città.

Piedistallo cultuale con musicisti: singolare piedistallo di ceramica alto circa trenta centimetri che illustra vivacemente cerimonie cultuali filistee. Sul basamento figurano cinque musicisti, ciascuno dei quali suona uno strumento musicale: cembali, doppio flauto, uno strumento a corda e un tamburello. Questo piedistallo è stato rinvenuto ad Asdod e risale alla fine dell’XI secolo o all’inizio del X secolo a.E.V.

Piedistallo cultuale cananeo: piedistallo quadrangolare d’argilla, cavo, decorato con figure di uomini e animali. Vi compaiono le principali divinità cananee, Asheràh, rappresentata in forma di albero o palo sacro, e Baal, in forma di vitello sormontato da un disco solare alato. (Esodo 34:12-14; 2 Re 23:4, 5) Il piedistallo, alto quasi sessanta centimetri, destinato probabilmente alle offerte o libagioni, è stato rinvenuto nei pressi di Meghiddo e risale alla fine del X secolo a.E.V. — Confronta 2 Cronache 34:4.

Avori di Samaria: sculture provenienti da Samaria, del IX e VIII secolo a.E.V. Ricordano la “casa d’avorio” costruita da Acab a Samaria o i fregi dei “letti d’avorio” caratteristici della vita decadente contro cui parlava il profeta Amos. (1 Re 22:39; Amos 3:15; 6:4) Alcuni di questi avori si rifanno al culto di Baal, forse introdotto da Izebel, moglie fenicia di Acab: gli artigiani fenici, infatti, erano specialisti nel lavorare l’avorio.

Molti degli oggetti esposti sono assai belli per forma e colore. Ma alcuni, come le statuette della dea della fertilità, sono una dimostrazione delle degradate pratiche religiose del paese. Altre spiegano come l’influenza straniera abbia avuto il suo peso. L’esposizione “Tesori della Terra Santa” e altre simili aiutano a capire meglio la gente, la politica, la religione e l’arte dei luoghi biblici.

[Immagini alle pagine 24 e 25]

Commentario di Abacuc

[Fonte]

Santuario del Libro Museo d’Israele, Gerusalemme

Ostracon “Casa di Dio”

[Fonte]

Museo d’Israele, Gerusalemme

Iscrizione di Ponzio Pilato

[Fonte]

Museo d’Israele, Gerusalemme

Iscrizione “Luogo dello squillo di tromba”

[Fonte]

Museo d’Israele, Gerusalemme

Iscrizione funeraria di Uzzia

[Fonte]

Museo d’Israele, Gerusalemme

Piedistallo cultuale con musicisti

[Fonte]

Museo d’Israele, Gerusalemme

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