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  • Ho visto che Geova è buono

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  • Ho visto che Geova è buono
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1987
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  • Il ministero a tempo pieno
  • Opposizione durante l’isterismo bellico
  • Galaad e assegnazione all’estero
  • Servizio durante il bando
  • Servizio a Puerto Rico
  • Petizione al Generalissimo Trujillo
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 2003
Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1987
w87 1/10 pp. 26-30

Ho visto che Geova è buono

Narrato da Lennart Johnson

LA DOMENICA 26 luglio 1931 J. F. Rutherford, secondo presidente della Watch Tower Bible and Tract Society, pronunciò a Columbus, nell’Ohio (USA), il discorso “Il Regno, la speranza del mondo”. La nostra famiglia, che viveva a Rockford, nell’Illinois, lo ascoltò per radio. Avevo solo 14 anni, ma quel programma mi tolse, per così dire, un fitto velo dagli occhi.

Sebbene mio padre si interessasse del messaggio del Regno e altrettanto facesse in seguito mio fratello, mia madre rimase sempre indifferente. Mio padre morì l’anno dopo, nel 1932. Altre trasmissioni della Società continuarono ad alimentarmi spiritualmente, ma fu solo nell’aprile del 1933 che seppi dove si riunivano i testimoni di Geova, in un luogo a vari chilometri di distanza, dall’altra parte del fiume.

Che sorpresa fu per quel gruppetto vedere un esile adolescente arrivare in bicicletta alla loro adunanza in cui si studiava il libro Rivendicazione, volume secondo! Ad ogni adunanza imparavo qualcosa di più, e due mesi dopo fui felice di cominciare ad andare di porta in porta a diffondere il messaggio del Regno. Quello stesso anno fui battezzato a un’assemblea regionale (l’attuale assemblea di circoscrizione).

Ogni giorno, dopo essere tornato da scuola, dedicavo un’oretta a visitare gli abitanti della zona vicino casa per portare loro il messaggio del Regno. Avevo anche l’opportunità di dare testimonianza a scuola. Per esempio, in una lezione si parlò della teoria del tormento in un inferno di fuoco. Questo mi spinse a menzionare le prove scritturali che i morti non soffrono, ma sono inconsci e attendono nelle tombe la risurrezione. L’insegnante mi permise di leggere il mio lungo tema all’intera classe.

Il ministero a tempo pieno

Nel maggio del 1935 assistei al congresso di Washington, in cui si diede risalto al servizio di pioniere (il ministero a tempo pieno). Tornato a casa, scrissi alla Società, la quale mi inviò non solo un elenco dei territori disponibili, ma anche, con mia sorpresa, vari progetti per costruire una roulotte. Fare i pionieri in quei giorni significava spesso trasferirsi in zone nuove, e una casa mobile risolveva opportunamente il problema dell’alloggio. Così decisi di darmi da fare per procurarmi un’auto e una roulotte in modo da intraprendere il ministero a tempo pieno.

Nel frattempo imparai a usare un’auto munita di impianto acustico che era stata acquistata dalla nostra congregazione per pubblicizzare il messaggio del Regno. Quando un altro fratello ed io fummo invitati a Monroe, nel Wisconsin, per adoperarla, conobbi e poco dopo sposai Virginia Ellis. Ora potevamo lavorare assieme per procurarci quell’auto e quella roulotte da usare nel servizio di pioniere!

Nell’autunno del 1938 mia madre morì, e verso quel periodo ci scrisse dal New Mexico Harold Woodworth, dicendo: “Venite qui; il bisogno è grande”. Partimmo quindi per il New Mexico, affrontando un viaggio di 1.600 chilometri. Strada facendo fummo raggiunti da un telegramma. “Tornate a casa”, sollecitava. Mi veniva offerto un lavoro ben rimunerato, con ottime opportunità di fare carriera. Strappai il telegramma. Se Geova ci aveva aiutati a prepararci per il servizio di pioniere, non avrei permesso a nulla di interferire!

Nel marzo del 1939 cominciammo il servizio di pioniere nei dintorni di Hobbs, nel New Mexico. Nella zona c’erano allevamenti di bestiame. C’erano anche molti nuovi insediamenti petroliferi da visitare. La piccola congregazione teneva le adunanze il venerdì e la domenica, per cui portavamo con noi letteratura, acqua, viveri, un fornello e una brandina, e trascorrevamo il tempo dal lunedì al venerdì pomeriggio predicando nelle campagne. Quando arrivava la notte, dormivamo all’aperto sotto le stelle e con accanto una torcia la cui fiamma serviva a tenere lontano i serpenti a sonagli. Trascorrevamo il fine settimana in paese lavorando con la congregazione.

Questo programma andò avanti per parecchi mesi, dopo di che la Società ci mandò a Roswell e poi ad Albuquerque, nel New Mexico. Qui usammo di nuovo l’auto munita di impianto acustico, particolarmente efficace per dare testimonianza nei villaggi indiani della zona. Quando agli inizi del 1940 cominciò la testimonianza stradale con le riviste, fummo lieti di parteciparvi insieme ai fratelli di Albuquerque.

Opposizione durante l’isterismo bellico

Nel settembre precedente in Europa era scoppiata la seconda guerra mondiale e ne seguì un periodo di spietata opposizione a motivo della nostra posizione neutrale in quanto al partecipare alla guerra. Una volta mentre svolgevo il ministero mi fu letteralmente strappata di dosso la camicia.

Nell’estate del 1940, mentre i fratelli svolgevano l’opera con le riviste nei pressi di El Paso, nel Texas, diversi di loro furono arrestati. Il lunedì successivo Harold Woodworth ed io andammo a dar loro una mano al processo. Interrogando i fratelli davanti alla corte, riuscii a evidenziare aspetti importanti a loro difesa. Quando tutti furono dichiarati innocenti, la stampa parlò di me come di un “promettente giovane avvocato di Albuquerque”. Ma in effetti fu Geova a dare la vittoria ai suoi servitori quel giorno!

Similmente, in un’altra città i nostri fratelli furono imprigionati per aver predicato. Dopo essermi presentato in tribunale per difenderli, il fratello David Gray ed io consegnammo una lettera a ogni funzionario comunale. La lettera sottolineava il diritto legale dei testimoni di Geova di compiere la loro opera, e avvertiva che se i Testimoni avessero continuato ad essere molestati, i funzionari sarebbero stati ritenuti responsabili di qualsiasi danno ne fosse derivato.

Il sindaco ricevette la lettera e la lesse senza batter ciglio, ma il capo della polizia ci disse: ‘Qui da noi nel West alcuni fanno un viaggetto fuori città, e . . . beh . . . altri in seguito vanno a cercarli e non li trovano più’. La minaccia non fu messa in atto; le acque si calmarono e l’accusa contro i fratelli fu lasciata cadere.

Verso quel periodo la Società mi nominò sorvegliante di zona (l’attuale sorvegliante di circoscrizione). La mia assegnazione abbracciava gran parte del New Mexico e una fetta di Texas.

Galaad e assegnazione all’estero

Nel 1943 Virginia ed io fummo invitati a frequentare la seconda classe della Scuola missionaria di Galaad. Dopo esserci diplomati nel gennaio del 1944, fummo dapprima assegnati alla congregazione Flatbush di Brooklyn, a New York. Abitavamo dietro lo stabilimento della Società in un vecchio edificio che fu poi demolito per ampliare lo stabilimento di Adams Street.

A suo tempo, comunque, fummo inviati nella Repubblica Dominicana, dove il dittatore Rafael Leónidas Trujillo Molina esercitava il dominio assoluto. Quando la domenica 1º aprile 1945 arrivammo sul posto, Virginia ed io eravamo gli unici Testimoni del paese. Andammo all’Hotel Victoria e vi prendemmo alloggio pagando 5 dollari al giorno per tutt’e due, pasti inclusi. Quello stesso pomeriggio iniziammo il nostro primo studio biblico a domicilio.

Avvenne così: Due donne dominicane, con le quali avevamo studiato la Bibbia a Brooklyn, ci avevano dato il nome di parenti e amici, uno dei quali era un certo dott. Green. Quando andammo a trovarlo, incontrammo anche il suo vicino Moses Rollins. Dopo aver spiegato loro chi ci aveva dato il loro nome e indirizzo, ascoltarono attentamente il messaggio del Regno e acconsentirono a fare uno studio biblico. Presto Moses divenne il primo proclamatore locale.

Quella stessa sera il dott. Green ci accompagnò a cercare un’abitazione seduti al piano superiore di un autobus a due piani. Affittammo una casetta in muratura nella capitale, Ciudad Trujillo (l’attuale Santo Domingo). In giugno si aggiunsero altri quattro missionari. Fu aperta una seconda casa missionaria, dopo di che arrivarono altri missionari. Nell’agosto del 1946 raggiungemmo un massimo di 28 proclamatori. Presto arrivarono diversi altri missionari e anche per loro furono trovate delle abitazioni. La crescita era iniziata!

Servizio durante il bando

Nel 1950 avevamo superato i 200 proclamatori. Tuttavia, poiché i testimoni di Geova mantengono una posizione di rigorosa neutralità, il governo di Trujillo cominciò a imprigionare i nostri giovani fratelli. Il 21 giugno 1950 si arrivò al bando totale delle attività dei testimoni di Geova.

Non potendo riunirsi nelle Sale del Regno, i fratelli cominciarono a radunarsi quietamente in piccoli gruppi in case private. Studiavamo articoli della Torre di Guardia che venivano ciclostilati. Tutti i leali apprezzavano di cuore la forza spirituale che Geova continuava a dar loro in questi piccoli gruppi di studio.

La domenica era il giorno in cui andavamo a visitare i numerosi fratelli dominicani detenuti nelle carceri di Trujillo. All’ingresso venivamo perquisiti e le nostre generalità venivano accuratamente registrate. A volte, mentre eravamo con questi fratelli, venivamo circondati da guardie e sorvegliati da vicino. Una volta venne con noi Stanley Aniol di Chicago, che era venuto a trovare sua figlia, una missionaria di nome Mary (oggi Mary Adams, che presta servizio alla Betel di Brooklyn). Commosso dall’integrità dei giovani fratelli dominicani, il fratello Aniol li baciò teneramente tutti sotto gli occhi delle guardie.

Terminata la visita, mentre camminavamo lungo la principale via commerciale, un’auto piena di uomini di Trujillo cominciò a seguirci a passo di lumaca. Questa era una delle ben note tattiche intimidatorie di Trujillo. Quando informammo il fratello Aniol delle loro intenzioni, la cosa non lo turbò minimamente. In effetti bisognava ignorare le tattiche intimidatorie di Trujillo e riporre piena fiducia in Geova.

A volte impostori, spie di Trujillo, venivano alla nostra porta spacciandosi per fratelli. Dovevamo quindi essere “cauti come serpenti e innocenti come colombe”. (Matteo 10:16) Li mettevamo alla prova con domande indagatrici per vedere se erano veramente fratelli.

Durante il bando, vari oratori pronunciavano il discorso della Commemorazione ciascuno in tre diversi gruppi di studio, spostandosi il più discretamente possibile da un posto all’altro. Spesso la sera della Commemorazione pioveva a dirotto, e dato che l’esercito di spie di Trujillo temeva gli acquazzoni come altrove si temono le violente bufere, per noi era una benedizione.

Dal momento che il governo di Trujillo avrebbe rifiutato loro il permesso di rientro nel paese, la maggioranza dei missionari non assisté alle assemblee internazionali tenute nel 1950 e nel 1953 a New York. Dovemmo accontentarci degli articoli sul congresso pubblicati dal New York Times e contenenti bellissime foto del congresso e dettagliati resoconti sul programma quotidiano. Inoltre, in un cinema locale fu proiettata una pellicola con un lungo servizio sul grande battesimo del congresso del 1953.

Nel 1956 Roy Brandt ed io fummo convocati per essere ufficialmente interrogati. In precedenza funzionari del governo di Trujillo avevano invitato il fratello Manuel Hierrezuelo per un colloquio. In seguito il fratello Manuel era stato restituito alla famiglia cadavere. Come sarebbero andate dunque le cose nel nostro caso?

Una volta arrivati fummo interrogati separatamente, e le nostre risposte furono a quanto pare registrate. Lì per lì la cosa non ebbe un seguito, ma due mesi dopo i giornali annunciarono che il governo di Trujillo aveva revocato il bando contro i testimoni di Geova e che potevamo riprendere pubblicamente la nostra attività. Si affittarono di nuovo Sale del Regno e l’opera di Geova continuò a progredire.

Sennonché, nel giugno del 1957, si scatenò una nuova violenta ondata di persecuzione, e tutti i missionari furono espulsi dal paese. Il giorno della nostra partenza fu davvero triste per noi. Virginia ed io avevamo prestato servizio nella Repubblica Dominicana per 12 anni e avevamo visto il numero dei Testimoni crescere da noi due soltanto a oltre 600. Nel 1960 il secondo bando fu tolto e il numero dei proclamatori continuò a crescere, tanto che ora è quasi di 10.000!

Servizio a Puerto Rico

Quando nell’agosto del 1957 arrivammo a Puerto Rico, trovammo ad attenderci i nostri fratelli cristiani e anche dei giornalisti. Un’ampia pubblicità fu quindi data sulla stampa. All’epoca c’erano meno di 1.200 proclamatori del Regno in Puerto Rico. Ora ce ne sono quasi 22.000!

Nel 1958 la Società mi invitò a svolgere il servizio di sorvegliante viaggiante. Così nel corso degli anni imparammo a conoscere molti fratelli di Puerto Rico e delle Isole Vergini e a lavorare con loro. A suo tempo mia moglie ed io divenimmo membri della locale famiglia Betel. E da che vi fu organizzato il Comitato di Filiale, Geova mi concesse il privilegio di farne parte.

Sono molto felice di aver personalmente ricevuto da Geova le predette ‘cento volte tanto di fratelli e sorelle e madri e figli’. (Marco 10:30) Non vorrei aver trascorso la mia vita in nessun altro modo che al suo servizio. Così, ripensando ai circa 48 anni trascorsi da che iniziai a fare il pioniere, sono felice di dire che ho visto veramente che Geova è buono! — Salmo 34:8.

Mentre si finiva di preparare questo articolo sulla vita di Lennart Johnson, Virginia Johnson è serenamente deceduta nel sonno il 31 gennaio 1987

[Testo in evidenza a pagina 27]

Fu Geova a dare la vittoria ai suoi servitori!

[Testo in evidenza a pagina 28]

Tutti i leali apprezzavano di cuore la forza spirituale che Geova continuava a dar loro

[Immagine a pagina 29]

Virginia ed io abbiamo lavorato con molti fedeli fratelli di ogni parte di Puerto Rico

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