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  • Serviamo Geova con gioia

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  • Serviamo Geova con gioia
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1991
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova (per lo studio) 2018
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1991
w91 1/1 pp. 10-15

Serviamo Geova con gioia

“Servite Geova con allegrezza. Entrate dinanzi a lui con grido di gioia”. — SALMO 100:2.

1, 2. (a) Quale episodio di discriminazione razziale si verificò a Berlino nel 1936? Come andò a finire, però, la crociata per istituire l’“Impero dei Mille anni”? (b) A quale scena molto diversa da quella del 1936 si assisté nello Stadio Olympia nel luglio 1990, e a che cosa è legata la gioia del gruppo internazionale che vi si riunì in assemblea?

IL LUOGO è lo Stadio Olympia di Berlino. Cinquantaquattro anni fa in questo bello stadio nacque una controversia quando il dittatore nazista Adolf Hitler offese un velocista americano di colore che aveva vinto quattro medaglie d’oro. Che smacco per l’ideologia razzista di Hitler e per la pretesa “superiorità ariana”!a Ora invece, il 26 luglio 1990, neri, bianchi e orientali — un popolo unito composto di 44.532 persone provenienti da 64 nazioni diverse — sono qui riuniti in occasione dell’assemblea di distretto dei testimoni di Geova “Lingua pura”. Che gioia, questo giovedì pomeriggio! Dopo il discorso del battesimo, 1.018 candidati gridano per due volte “Ja!” per dimostrare che si sono dedicati a Geova Dio per compiere la sua volontà.

2 Ci vogliono 19 minuti perché questi nuovi Testimoni escano in fila dallo stadio, diretti alla piscina del battesimo. E per tutto questo tempo nell’ampio stadio risuona un fragoroso applauso. Nessun campione olimpionico ha mai ricevuto un applauso come questo che ora dà il benvenuto a queste centinaia di persone, provenienti da varie nazioni, che dimostrano di avere la fede che vince il mondo. (1 Giovanni 5:3, 4) La loro gioia è strettamente legata alla certezza che il dominio del Regno di Dio retto da Cristo porterà all’umanità mille anni di splendide benedizioni. — Ebrei 6:17, 18; Rivelazione 20:6; 21:4, 5.

3. Quale verità viene sottolineata dalla certezza condivisa dai partecipanti all’assemblea, e in che modo?

3 Qui non esistono odi razziali o nazionalistici, poiché tutti parlano la lingua pura della Parola di Dio, a riprova della veracità delle parole di Pietro: “Per certo comprendo che Dio non è parziale, ma in ogni nazione l’uomo che lo teme e opera giustizia gli è accetto”. — Atti 10:34, 35; Sofonia 3:9.

4. In quali circostanze sono divenuti credenti la maggior parte di coloro che assistono all’assemblea, e in che modo le loro preghiere sono state esaudite?

4 Buona parte di coloro che assistono a quest’assemblea di Berlino sono divenuti credenti durante i lunghi anni di oppressione che hanno contrassegnato prima l’epoca nazista (1933-45) e poi quella socialista che seguì nella Germania orientale, dove il bando sui testimoni di Geova è stato tolto legalmente solo il 14 marzo 1990. Molti di loro, perciò, ‘hanno accettato la parola fra molta tribolazione con la gioia dello spirito santo’. (1 Tessalonicesi 1:6) Ora godono di maggiore libertà nel servire Geova, e la loro gioia non conosce limiti. — Confronta Isaia 51:11.

Occasioni gioiose

5. In che modo Israele celebrò la liberazione operata da Geova al Mar Rosso?

5 Il fatto che ora nell’Europa orientale, e anche in alcune zone dell’Africa e dell’Asia, i nostri fratelli abbiano ottenuto la libertà ci fa tornare alla mente liberazioni che Geova compì nell’antichità. Ricordiamo bene il modo potente in cui Geova intervenne al Mar Rosso e il cantico di ringraziamento d’Israele, che culminava con le parole: “Chi fra gli dèi è come te, o Geova? Chi è come te, che ti mostri potente in santità? Colui che è da temere con cantici di lode, Colui che fa meraviglie”. (Esodo 15:11) Oggi non continuiamo forse a gioire delle cose meravigliose che Geova sta compiendo a favore del suo popolo? Senz’altro sì!

6. Cosa possiamo imparare dal fatto che Israele gridò di gioia nel 537 a.E.V.?

6 Israele traboccò di gioia anche nel 537 a.E.V., quando poté ritornare nella propria patria dopo l’esilio babilonese. Ora la nazione di Geova poteva esclamare, come Isaia aveva profetizzato: “Ecco, Dio è la mia salvezza. Confiderò e non avrò terrore; poiché Iah Geova è la mia forza e la mia potenza, ed è stato per me la salvezza”. Che esultanza! E come avrebbe espresso la propria gioia quella nazione? Isaia continua dicendo: “In quel giorno certamente direte: ‘Rendete grazie a Geova! Invocate il suo nome. Fate conoscere fra i popoli le sue gesta. Menzionate che il suo nome dev’essere innalzato. Innalzate melodie a Geova, poiché ha fatto cose eccelse’”. Ora potevano ‘gridare di gioia’ facendo “conoscere in tutta la terra” i suoi potenti atti, proprio come fanno oggi i servitori di Geova liberati. — Isaia 12:1-6.

Gioia nell’opera di Geova

7. Quali liberazioni furono motivo di esultanza nel 1919?

7 In tempi moderni i servitori di Geova cominciarono a gridare di gioia quando egli concesse loro una meravigliosa liberazione nel 1919. Il 26 marzo di quell’anno alcuni membri del Corpo Direttivo furono liberati dalla prigione statunitense in cui erano stati detenuti per nove mesi, accusati falsamente di sedizione. Che grande festa ci fu quando fecero ritorno alla Betel di Brooklyn! Oltre a ciò, tutti i membri dell’unto rimanente potevano ora rallegrarsi essendo liberati spiritualmente da Babilonia la Grande, il sistema religioso con cui Satana ha irretito il mondo intero. — Rivelazione 17:3-6; 18:2-5.

8. Quale nuova pubblicazione fu annunciata inaspettatamente all’assemblea di Cedar Point nel 1919, e quale invito fu rivolto?

8 I memorabili avvenimenti del 1919 culminarono con l’assemblea del popolo di Dio che si tenne a Cedar Point (Ohio, USA) dal 1º all’8 settembre. Il quinto giorno di quell’assemblea, il “Giorno dei collaboratori”, J. F. Rutherford, presidente della Società (Watch Tower), pronunciò a un uditorio di 6.000 persone uno stimolante discorso dal tema “Annunciate il Regno”. Dopo aver analizzato Rivelazione 15:2 e Isaia 52:7, annunciò che ogni due settimane sarebbe stata pubblicata una nuova rivista, L’Età d’Oro (ora nota come Svegliatevi!), concepita in particolare per essere distribuita nel campo. Nella sua conclusione disse: “Chi è pienamente dedicato al Signore, chi è intrepido, puro di cuore, chi ama Dio e il Signore Gesù con tutta la sua mente, con tutta la sua forza, con tutta la sua anima e con tutto il suo essere, si rallegrerà di partecipare a quest’opera, ora che ne ha l’opportunità. Chiedete guida e direttiva al Signore onde faccia di voi ambasciatori veraci, fedeli ed efficienti. Poi, con un cantico di gioia nel cuore, continuate a servirlo”.

9, 10. In che modo Geova ha fatto progredire la pubblicazione delle riviste Svegliatevi! e Torre di Guardia?

9 Quel “cantico di gioia” è stato udito in tutta la terra! Non c’è dubbio che molti nostri lettori hanno avuto una parte nell’accrescere la tiratura della rivista Svegliatevi! fino alle attuali 12.980.000 copie in 64 lingue. Come potente strumento per portare le persone interessate alla verità, Svegliatevi! si affianca efficacemente alla Torre di Guardia. In un paese orientale una pioniera riscontrò con sorpresa che la persona a cui portava regolarmente le nostre riviste donava ogni volta l’equivalente di quasi 10.000 lire per l’opera mondiale dei testimoni di Geova, dimostrando senz’altro di apprezzare molto l’opera del Regno!

10 La rivista Torre di Guardia, che ora entra nel suo 112º anno di pubblicazione, ha una tiratura di 15.290.000 copie in 111 lingue, e 59 di tali edizioni sono pubblicate simultaneamente in tutto il mondo con lo stesso contenuto. Come un economo fedele, l’unto rimanente continua a provvedere ai lettori che provano apprezzamento “la loro porzione di cibo [spirituale] a suo tempo”. (Luca 12:42) Nel 1990 i testimoni di Geova hanno ottenuto 2.968.309 nuovi abbonamenti alle due riviste, il che rappresenta un aumento del 22,7 per cento rispetto al 1989.

La gioia abbonda

11. (a) Quale invito fu rivolto al popolo di Dio a Cedar Point nel 1922? (b) In che modo il grido di gioia è diventato sempre più forte?

11 La gioia abbondò anche quando il popolo di Dio, che a quel tempo contava circa 10.000 persone, si riunì per una seconda assemblea a Cedar Point nel settembre 1922, occasione in cui si battezzarono 361 persone. Nel suo discorso “Il Regno dei cieli è vicino”, basato su Matteo 4:17, il fratello Rutherford terminò con queste entusiasmanti parole: “Il mondo deve conoscere che Geova è Dio e che Gesù Cristo è il Re dei re e il Signore dei signori. Questo è il più splendido dei giorni. Ecco, il Re regna! Voi ne siete gli agenti pubblicitari. Perciò, annunciate, annunciate, annunciate il Re e il suo regno”. Quelli che proruppero in un grido di gioia a quell’assemblea sono cresciuti di numero a tal punto che nel 1989 oltre 6.600.000 persone si sono riunite in occasione delle 1.210 assemblee che i testimoni di Geova hanno tenuto in tutto il mondo, con un totale di 123.688 battezzati.

12. (a) Di quale gioia inestimabile gode oggi il popolo di Dio? (b) Come possiamo servire Geova e allo stesso tempo ubbidire alle “autorità superiori”?

12 I testimoni di Geova apprezzano molto la loro libertà. Soprattutto, si rallegrano vedendo l’adempimento moderno delle parole di Gesù: “E conoscerete la verità, e la verità vi renderà liberi”. Che gioia essere liberati dai misteri e dalle superstizioni della falsa religione! Quale gioia inestimabile conoscere Geova e il suo Figlio e divenire loro collaboratori, con la prospettiva della vita eterna! (Giovanni 8:32; 17:3; 1 Corinti 3:9-11) I servitori di Dio sono anche felici quando le “autorità superiori” di questo mondo, sotto le quali vivono, rispettano la loro libertà di proclamare la gloriosa speranza del Regno di Geova retto da Cristo. Essi desiderano rendere “a Cesare le cose di Cesare” dando allo stesso tempo “a Dio le cose di Dio”. — Romani 13:1-7; Luca 20:25.

13. In che modo i testimoni di Geova hanno manifestato la propria gioia quando sono stati liberati dall’oppressione?

13 Se però le autorità umane cercano di impedire loro di assolvere quest’obbligo che hanno nei confronti di Dio, i testimoni di Geova rispondono come risposero gli apostoli: “Dobbiamo ubbidire a Dio come governante anziché agli uomini”. In quella circostanza, dopo essere stati rimessi in libertà dai governanti, gli apostoli “se ne andarono . . . rallegrandosi”. Come espressero la loro gioia? “Ogni giorno, nel tempio e di casa in casa, continuavano senza posa a insegnare e a dichiarare la buona notizia intorno al Cristo, Gesù”. (Atti 5:27-32, 41, 42) Allo stesso modo, gli odierni testimoni di Geova si rallegrano quando viene loro concessa maggiore libertà per compiere il loro ministero. In molti paesi in cui Geova ha aperto la strada, essi manifestano intensa gioia dando completa testimonianza al nome di Geova e al suo veniente Regno retto da Cristo Gesù. — Confronta Atti 20:20, 21, 24; 23:11; 28:16, 23.

Gioiosa perseveranza

14. In che modo questa gioia, che è un frutto dello spirito, sorpassa quella di cui parla un dizionario?

14 Che cos’è questa intensa gioia che provano i cristiani? È molto più profonda e duratura della gioia fugace di chi vince una gara alle Olimpiadi. È un frutto dello spirito santo di Dio, che Dio dà “a quelli che gli ubbidiscono quale governante”. (Atti 5:32) Un dizionario spiega che la gioia ‘ha radici più profonde del piacere, ed è più raggiante ed evidente della letizia’. Per il cristiano, la gioia ha un significato ancora più profondo. Essendo basata sulla fede, è una qualità potente e rafforzante. “La gioia di Geova è la vostra fortezza”. (Neemia 8:10) La gioia di Geova, che il popolo di Dio coltiva, è molto superiore all’eccitazione superficiale che la gente trae da piaceri carnali e mondani. — Galati 5:19-23.

15. (a) In che modo l’esperienza di molti cristiani fedeli mostra che la perseveranza è stata unita alla gioia? (b) Indicate alcuni versetti che provvedono incoraggiamento in relazione al mantenere la gioia.

15 Prendete il caso dei nostri fratelli in Ucraina. Quando le “autorità superiori” deportarono migliaia di loro in Siberia, all’inizio degli anni ’50, essi dovettero superare grandi difficoltà. In seguito, quando le autorità concessero loro un’amnistia ne furono grati, ma non tutti fecero ritorno alla loro terra d’origine. Perché? Le loro fatiche in oriente avevano ricordato loro le parole di Giacomo 1:2-4: “Consideratela tutta gioia, fratelli miei, quando incontrate varie prove, sapendo che questa provata qualità della vostra fede produce perseveranza”. Volevano continuare a perseverare in quella raccolta gioiosa, e che gioia è stata accogliere alle assemblee dei testimoni di Geova tenute di recente in Polonia Testimoni provenienti da comunità situate persino sulla costa del Pacifico! Per produrre questi frutti, perseveranza e gioia sono andate di pari passo. Sì, tutti noi che perseveriamo gioiosamente nel servire Geova possiamo dire: “Tuttavia, in quanto a me, certamente esulterò in Geova stesso; di sicuro gioirò nell’Iddio della mia salvezza. Geova il Sovrano Signore è la mia energia vitale”. — Abacuc 3:18, 19; Matteo 5:11, 12.

16. In che modo gli eccellenti esempi di Geremia e Giobbe ci dovrebbero incoraggiare nell’opera di campo?

16 Ma come possiamo conservare la gioia quando diamo testimonianza fra oppositori accaniti? Ricordate che, in circostanze simili, i profeti di Dio non persero la gioia. Mentre era in difficoltà, Geremia affermò: “Si trovarono le tue parole, e le mangiavo; e la tua parola diviene per me l’esultanza e l’allegrezza del mio cuore; poiché il tuo nome è stato invocato su di me, o Geova Dio degli eserciti”. (Geremia 15:16) Che privilegio essere chiamati col nome di Geova e rendere testimonianza a tale nome! Studiando con diligenza a livello personale e partecipando a tutte le adunanze cristiane ci edifichiamo per continuare a rallegrarci nella verità. La nostra gioia si vedrà dall’aspetto e dal sorriso che avremo nel parlare del Regno. Anche nelle prove più difficili, Giobbe poté dire ai suoi avversari: “Io sorridevo loro — non lo credevano — e non facevano cadere la luce della mia faccia”. (Giobbe 29:24) Come il fedele Giobbe, nemmeno noi dobbiamo rabbuiarci o scoraggiarci quando gli oppositori ci deridono. Continuiamo a sorridere! Il nostro aspetto può riflettere la nostra gioia e indurre qualcuno ad ascoltarci.

17. In che modo la perseveranza e la gioia possono portare frutto?

17 Mentre continuiamo a percorrere più volte il territorio, la nostra perseveranza e la nostra gioia possono colpire le persone dalla giusta inclinazione incoraggiandole a esaminare la gloriosa speranza che abbiamo. Che gioia condurre con loro un regolare studio biblico! E se le preziose verità della Parola di Dio scendono loro nel cuore, che gioia proviamo quando infine si uniscono a noi nel servire Geova! Allora possiamo dire come l’apostolo Paolo disse ai neoconvertiti del suo tempo: “Poiché qual è la nostra speranza o gioia o corona di esultanza — sì, non siete infatti voi — dinanzi al nostro Signore Gesù al tempo della sua presenza? Voi siete certamente la nostra gloria e gioia”. (1 Tessalonicesi 2:19, 20) Sì, portando nuove persone alla verità della Parola di Dio e aiutandole a divenire Testimoni dedicati e battezzati si prova gioia e soddisfazione.

Una gioia che rafforza

18. Cosa ci aiuterà ad affrontare le diverse prove odierne?

18 Nella vita di ogni giorno si possono presentare molte situazioni che richiedono perseveranza. Malattie, depressione e problemi economici non sono che alcune di queste. Cosa può fare il cristiano per non perdere la gioia così da poter affrontare queste prove? Può rivolgersi alla Parola di Dio per avere conforto e guida. Leggere i salmi o ascoltare qualcuno che li legge può essere fonte di grande ristoro in un momento difficile. E notate il saggio consiglio di Davide: “Getta su Geova stesso il tuo peso, ed egli stesso ti sosterrà. Non permetterà mai che il giusto vacilli”. (Salmo 55:22) Geova è davvero l’“Uditore di preghiera”. — Salmo 65:2.

19. A somiglianza di Davide e di Paolo, quale fiducia possiamo avere?

19 L’organizzazione di Geova, mediante le pubblicazioni e gli anziani di congregazione, è sempre pronta ad aiutare noi fragili esseri umani ad affrontare i nostri problemi. Il consiglio caloroso di Davide è: “Rotola su Geova la tua via, e confida in lui, ed egli stesso agirà”. Egli poté dire anche: “Ero giovane, sono anche invecchiato, eppure non ho visto nessun giusto lasciato interamente, né la sua progenie cercare il pane”. Rimanendo uniti alla congregazione cristiana, comprenderemo che “la salvezza dei giusti è da Geova; egli è la loro fortezza nel tempo dell’angustia”. (Salmo 37:5, 25, 39) Seguiamo sempre l’esortazione di Paolo: “Perciò non veniamo meno, . . . mentre rivolgiamo lo sguardo non alle cose che si vedono, ma alle cose che non si vedono. Poiché le cose che si vedono sono temporanee, ma le cose che non si vedono sono eterne”. — 2 Corinti 4:16-18.

20. Cosa vediamo con gli occhi della fede, e in che modo questo è per noi un incentivo?

20 Con gli occhi della fede, possiamo vedere il nuovo sistema di Geova proprio davanti a noi. Quali incomparabili gioie e benedizioni ci saranno! (Salmo 37:34; 72:1, 7; 145:16) Mentre ci prepariamo per quel tempo glorioso, prestiamo ascolto alle parole di Salmo 100:2: “Servite Geova con allegrezza. Entrate dinanzi a lui con grido di gioia”.

[Nota in calce]

a Quanto alla “superiorità ariana”, secondo il New York Times del 17 febbraio 1940 un membro cattolico del consiglio di amministrazione dell’Università di Georgetown “disse che aveva udito Adolf Hitler dire che il Sacro Romano Impero, che fu un impero germanico, doveva essere ristabilito”. Ma lo storico William L. Shirer spiega come andò a finire: “Il Terzo Reich, nato il 30 gennaio 1933, sarebbe durato mille anni, e nel linguaggio nazista esso fu sovente designato come l’‘Impero dei Mille anni’. In realtà, durò appena dodici anni e tre mesi”. — W. L. Shirer, Storia del Terzo Reich, trad. di G. Glaesser, Einaudi, 1962, vol. I, pag. 8.

Domande di ripasso

◻ Quale gioiosa vittoria sul razzismo si può vedere oggi?

◻ Per quale motivo l’antico popolo di Dio fu spinto a cantare e a gridare di gioia?

◻ In che modo la vera gioia è aumentata nei tempi moderni?

◻ In che modo perseveranza e gioia vanno di pari passo?

◻ Come possiamo conservare la gioia?

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