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  • Esempi di longanimità su cui riflettere

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  • Esempi di longanimità su cui riflettere
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1991
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  • Longanimità a motivo del suo nome
  • Longanimità a motivo degli uomini
  • L’esempio di longanimità lasciato da Gesù
  • Altri esempi di longanimità
  • Riflettiamo sull’esempio di Paolo
  • Geova è un Dio di longanimità
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 2001
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1967
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1991
w91 15/5 pp. 10-15

Esempi di longanimità su cui riflettere

“Dio . . . tollerò con molta longanimità vasi d’ira resi adatti alla distruzione”. — ROMANI 9:22.

1. (a) Di quale aiuto è per noi l’ispirata Parola di Dio? (b) A questo proposito, perché prendiamo in esame la qualità della longanimità?

GEOVA Dio, il nostro Creatore, ci ha dato la sua ispirata Parola, la Sacra Bibbia. Essa deve servire come ‘una lampada al nostro piede e una luce al nostro cammino’. (Salmo 119:105) La Parola di Dio ci aiuta anche a divenire ‘del tutto preparati per ogni opera buona’. (2 Timoteo 3:16, 17) Un modo in cui ci prepara a tal fine è fornendoci ottimi esempi di longanimità. Questa qualità è uno dei frutti dello spirito di Dio ed è indispensabile per ottenere la Sua approvazione e per andare d’accordo con i nostri simili. — Galati 5:22, 23.

2. Cosa significa il termine greco tradotto “longanimità”, e chi è il massimo esempio in quanto al mostrare questa qualità?

2 Il termine greco tradotto “longanimità” significa letteralmente “lunghezza di spirito”. La longanimità è stata definita “la qualità di trattenersi di fronte alla provocazione senza contraccambiare affrettatamente o punire prontamente”. (W. E. Vine, Vine’s Expository Dictionary of Old and New Testament Words, volume 3, pagina 12) Essere longanimi significa esercitare padronanza di sé ed essere lenti all’ira. E chi è il massimo esempio in quanto all’essere lenti all’ira e a mostrare longanimità? Geova Dio stesso. Infatti, in Esodo 34:6 leggiamo che Geova è un “Iddio misericordioso e clemente, lento all’ira e abbondante in amorevole benignità e verità”. E ci sono altri otto versetti biblici in cui Geova è definito “lento all’ira”. — Numeri 14:18; Neemia 9:17; Salmo 86:15; 103:8; 145:8; Gioele 2:13; Giona 4:2; Naum 1:3.

3. Quali sono le qualità che fanno di Geova un Dio longanime?

3 La longanimità, l’essere lenti all’ira, è proprio ciò che ci aspetteremmo da Geova Dio, poiché Egli è infinito in potenza e sapienza, perfetto in giustizia ed è la personificazione stessa dell’amore. (Deuteronomio 32:4; Giobbe 12:13; Isaia 40:26; 1 Giovanni 4:8) Egli sa controllare le sue qualità, mantenendole sempre in perfetto equilibrio. Cosa rivela la Parola di Dio sui motivi per cui Egli ha mostrato longanimità nei confronti degli esseri umani imperfetti e sui modi in cui l’ha fatto?

Longanimità a motivo del suo nome

4. Per quali buone ragioni Dio è stato longanime con i peccatori?

4 Perché Geova è longanime? Perché non punisce immediatamente i peccatori? Non per indifferenza o per scarso zelo per la giustizia. No, Geova ha buone ragioni per essere lento all’ira e non punire prontamente i trasgressori. Una ragione è quella di far conoscere il suo nome. Un’altra è che ci voleva tempo per risolvere le contese della sovranità di Dio e dell’integrità degli uomini, contese sollevate dalla ribellione in Eden. Un’altra ragione ancora per cui Dio è longanime è che così dà a chi sbaglia l’opportunità di ravvedersi.

5, 6. Perché Geova mostrò longanimità in relazione alla ribellione dell’uomo?

5 Geova è stato longanime nel modo in cui ha trattato la prima coppia umana nel giardino di Eden. Quando i due violarono il suo comando e mangiarono il frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male, Dio avrebbe potuto giustiziare sia loro che l’angelo decaduto che aveva ingannato Eva. Non c’è dubbio che il senso di giustizia di Geova era stato offeso, e che egli era adirato con i tre ribelli. Dio avrebbe avuto il pieno diritto di metterli subito a morte. Egli aveva avvertito il primo uomo Adamo: “In quanto all’albero della conoscenza del bene e del male non ne devi mangiare, poiché nel giorno in cui ne mangerai positivamente morirai”. (Genesi 2:17) Lo stesso giorno in cui Adamo peccò, Dio chiamò i trasgressori a rendere conto e pronunciò la condanna a morte. In senso giudiziario, Adamo ed Eva morirono quel giorno. Tuttavia, il nostro longanime Creatore concesse ad Adamo di vivere per 930 anni. — Genesi 5:5.

6 Dio aveva ottime ragioni per essere longanime, o lento all’ira, in questo caso. Se avesse giustiziato immediatamente quei ribelli non avrebbe risposto all’implicita sfida del Diavolo secondo cui Egli non meriterebbe di essere adorato né potrebbe avere servitori umani disposti a rimanerGli integri in qualunque circostanza. Inoltre, non si sarebbe data risposta a domande come: Di chi era colpa se Adamo ed Eva avevano peccato? Geova li aveva forse creati così deboli moralmente da non essere in grado di resistere alla tentazione e poi li puniva perché non avevano resistito? La risposta a tutte queste domande emerge chiaramente da ciò che leggiamo nei primi due capitoli del libro di Giobbe. Permettendo alla razza umana di moltiplicarsi, Geova diede agli esseri umani la possibilità di dimostrare che le accuse di Satana sono false.

7. Perché Geova non giustiziò immediatamente il faraone?

7 Poco prima di liberare il suo popolo, gli israeliti, dalla schiavitù egiziana, Geova si dimostrò nuovamente longanime. Avrebbe potuto distruggere immediatamente il faraone e le sue forze militari, e invece li tollerò per un certo periodo di tempo. Quali buone ragioni aveva per agire così? Ebbene, col passare del tempo, il faraone divenne più ostinato nel rifiutarsi di lasciar uscire gli israeliti dall’Egitto come libero popolo di Geova. In questo modo mostrò d’essere un ‘vaso d’ira’ meritevole di distruzione per aver sfidato Geova. (Romani 9:14-24) Ma c’è una ragione più importante per cui Dio fu longanime in questo caso. Mediante Mosè, egli disse al faraone: “Ormai avrei potuto stendere la mano per colpire te e il tuo popolo con la pestilenza e per spazzarti via dalla terra. Ma, in realtà, per questo ti ho tenuto in esistenza, al fine di mostrarti la mia potenza e perché il mio nome sia dichiarato in tutta la terra”. — Esodo 9:15, 16.

8. Per quale motivo Dio non mise a morte gli israeliti ribelli nel deserto?

8 Geova si mostrò longanime con buona ragione anche quando gli israeliti erano nel deserto. Essi misero a dura prova la sua pazienza adorando il vitello d’oro e non esercitando fede quando dieci spie ritornarono e fecero un cattivo rapporto. Dio non li spazzò via come suo popolo perché ne andava del suo nome e della sua reputazione. Sì, Geova diede prova di longanimità a motivo del suo nome. — Esodo 32:10-14; Numeri 14:11-20.

Longanimità a motivo degli uomini

9. Perché Geova mostrò longanimità ai giorni di Noè?

9 Geova è stato longanime a motivo del genere umano sin da quando Adamo danneggiò tutti i suoi potenziali discendenti, perpetrando mediante il suo peccato una grande ingiustizia nei loro confronti. Essendo longanime, Dio fece sì che a tale ingiustizia si ponesse rimedio, in quanto concesse del tempo perché gli esseri umani pentiti si riconciliassero con lui. (Romani 5:8-10) Geova Dio fu longanime con gli uomini anche ai giorni di Noè. In quel tempo “Geova vide che la cattiveria dell’uomo era abbondante sulla terra e che ogni inclinazione dei pensieri del suo cuore era solo cattiva in ogni tempo”. (Genesi 6:5) Anche se avrebbe potuto spazzare via la razza umana non appena notò questa condizione, Dio decretò che avrebbe posto fine a quella situazione dopo 120 anni. (Genesi 6:3) Grazie a questa dimostrazione di longanimità Noè ebbe il tempo di generare tre figli, questi ultimi ebbero il tempo di crescere e di sposarsi, e tutti insieme ebbero il tempo di costruire l’arca per la salvezza delle proprie anime e per preservare la creazione animale. Questo fece sì che il proposito originale di Dio per la terra potesse realizzarsi.

10, 11. Perché Geova fu così longanime con la nazione d’Israele?

10 Un’altra definizione di longanimità si applica in particolar modo ai rapporti tra Dio e il suo popolo. La longanimità è “paziente sopportazione di torti o provocazioni, unita al rifiuto di rinunciare alla speranza che i rapporti tesi possano migliorare”. (Perspicacia nello studio delle Scritture, volume 2, pagina 152; edito in Italia dalla Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova) Questo indica un’ulteriore ragione per cui Geova Dio fu longanime nei confronti degli israeliti. Essi si allontanarono ripetute volte da lui e divennero schiavi di nazioni gentili. Tuttavia, egli fu longanime liberandoli e concedendo loro l’opportunità di pentirsi. — Giudici 2:16-20.

11 La maggioranza dei re d’Israele condusse i propri sudditi alla falsa adorazione. Dio rigettò subito la nazione? No, Geova non rinunciò presto alla speranza che i rapporti tesi potessero migliorare. Al contrario, fu lento all’ira. Mostrandosi longanime, Dio diede loro ripetute volte l’opportunità di pentirsi. In 2 Cronache 36:15, 16 leggiamo: “Geova l’Iddio dei loro antenati mandava avvertimenti contro di loro per mezzo dei suoi messaggeri, mandando più volte, perché provò compassione del suo popolo e della sua dimora. Ma si facevano continuamente beffe dei messaggeri del vero Dio e disprezzavano le sue parole e schernivano i suoi profeti, finché il furore di Geova salì contro il suo popolo, finché non ci fu guarigione”.

12. Cosa attestano le Scritture Greche Cristiane in quanto ai motivi per cui Geova è longanime?

12 Anche le Scritture Greche Cristiane dimostrano che Geova usa longanimità per aiutare i suoi servitori quando peccano. Ad esempio, l’apostolo Paolo chiede al cristiano che commette una trasgressione: “Disprezzi tu le ricchezze della sua benignità, della sua sopportazione e della sua longanimità, perché non sai che la benevola qualità di Dio cerca di condurti al pentimento?” (Romani 2:4) Dello stesso tenore sono le parole di Pietro: “Geova non è lento riguardo alla sua promessa, come alcuni considerano la lentezza, ma è paziente verso di voi perché non desidera che alcuno sia distrutto ma desidera che tutti pervengano al pentimento”. (2 Pietro 3:9) È quindi più che appropriato che ci venga detto di ‘considerare la pazienza del nostro Signore come salvezza’. (2 Pietro 3:15) Perciò vediamo che Geova è longanime non per sentimentalismo o per debolezza, ma perché sono in gioco il suo nome e i suoi propositi, e perché egli è misericordioso e amorevole.

L’esempio di longanimità lasciato da Gesù

13. In che modo le Scritture dimostrano che Gesù Cristo era longanime?

13 L’esempio di longanimità lasciato dal Figlio di Dio, il Messia, Gesù Cristo, è secondo solo a quello di Dio stesso. Egli è uno splendido esempio in quanto al trattenersi di fronte alle provocazioni senza vendicarsi frettolosamente.a Che il Messia sarebbe stato longanime fu predetto dal profeta Isaia con le seguenti parole: “Egli fu messo alle strette, e si lasciava affliggere; ciò nonostante non apriva la bocca. Era portato proprio come una pecora al macello; e come un’agnella che davanti ai suoi tosatori è divenuta muta, neanche apriva la bocca”. (Isaia 53:7) Anche Pietro ribadì questo fatto, dicendo: “Quando era oltraggiato, non rese oltraggio. Quando soffriva, non minacciò, ma continuò ad affidarsi a colui che giudica giustamente”. (1 Pietro 2:23) Come dovette essere scoraggiante, per Gesù, assistere alle ripetute dispute dei suoi discepoli su chi di loro fosse il maggiore! E nonostante questo, quanto fu longanime e paziente con loro! — Marco 9:34; Luca 9:46; 22:24.

14. Cosa dovrebbe indurci a fare l’esempio di longanimità lasciato da Gesù?

14 Dovremmo seguire l’esempio di longanimità lasciato da Gesù. Paolo scrisse: “Corriamo con perseveranza la corsa che ci è posta dinanzi, mentre guardiamo attentamente al principale Agente e Perfezionatore della nostra fede, Gesù. Per la gioia che gli fu posta dinanzi egli sopportò il palo di tortura, disprezzando la vergogna, e si è messo a sedere alla destra del trono di Dio. In realtà, considerate attentamente colui che ha sopportato tale parlare ostile dei peccatori contro i loro propri interessi, affinché non vi stanchiate e non veniate meno nelle vostre anime”. — Ebrei 12:1-3.

15. Come sappiamo che Gesù era longanime e sopportava le prove volontariamente?

15 Che Gesù fosse longanime e sopportasse le prove volontariamente si può vedere dall’atteggiamento che dimostrò quando fu arrestato. Dopo aver rimproverato Pietro perché aveva preso la spada per proteggere il suo Signore, Gesù disse: “Credi che non mi possa appellare al Padre mio perché mi provveda in questo momento più di dodici legioni di angeli? In tal caso, come si adempirebbero le Scritture secondo le quali deve accadere così?” — Matteo 26:51-54; Giovanni 18:10, 11.

Altri esempi di longanimità

16. In che modo le Scritture indicano che Giuseppe, il figlio di Giacobbe, era longanime?

16 Anche uomini imperfetti e peccatori possono essere longanimi. Le Scritture Ebraiche contengono esempi di persone imperfette che sopportarono con pazienza i torti subiti. Prendete, ad esempio, Giuseppe, il figlio del patriarca ebreo Giacobbe. Quanta pazienza dovette avere per sopportare le ingiustizie subite per mano dei suoi fratellastri e per mano della moglie di Potifar! (Genesi 37:18-28; 39:1-20) Giuseppe non permise che queste prove lo amareggiassero. Questo fu evidente da ciò che disse ai suoi fratelli: “Non vi addolorate e non vi adirate con voi stessi per avermi venduto qui; perché Dio mi ha mandato davanti a voi per la conservazione della vita”. (Genesi 45:4, 5) Che eccellente esempio di longanimità ci diede Giuseppe!

17, 18. In che modo Davide mostrò longanimità?

17 Davide è un altro esempio di fedele servitore di Geova che fu longanime e sopportò con pazienza i torti subiti. Braccato dal geloso re Saul, in due occasioni Davide avrebbe potuto vendicarsi uccidendolo. (1 Samuele 24:1-22; 26:1-25) Ma Davide aspettò Dio, come si nota da ciò che disse ad Abisai: “Geova stesso . . . inferirà un colpo [a Saul]; o verrà il suo giorno e dovrà morire, o scenderà in battaglia, e certamente sarà spazzato via. È impensabile, da parte mia, dal punto di vista di Geova, che io stenda la mano contro l’unto di Geova!” (1 Samuele 26:10, 11) Sì, Davide avrebbe potuto porre fine alla caccia spietata di Saul, ma scelse la strada della longanimità.

18 Prendete anche ciò che accadde quando il re Davide stava fuggendo da suo figlio Absalom che l’aveva tradito. Simei, un beniaminita della casa di Saul, gettava pietre a Davide e invocava il male su di lui, gridando: “Esci, esci, uomo colpevole di sangue e uomo buono a nulla!” Abisai voleva far uccidere Simei, ma Davide rifiutò di vendicarsi. Anche in questo caso, anziché vendicarsi Davide manifestò la qualità della longanimità. — 2 Samuele 16:5-13.

Riflettiamo sull’esempio di Paolo

19, 20. In che modo l’apostolo Paolo si dimostrò longanime?

19 Nelle Scritture Greche Cristiane abbiamo un altro eccellente esempio di longanimità da parte di un essere umano imperfetto: l’apostolo Paolo. Egli diede prova di paziente sopportazione e di longanimità in relazione sia ai suoi avversari religiosi che a individui che si professavano cristiani. Sì, Paolo mostrò longanimità anche se alcuni della congregazione di Corinto dicevano: “Le sue lettere sono gravi e vigorose, ma la sua presenza personale è debole e la sua parola spregevole”. — 2 Corinti 10:10; 11:5, 6, 22-33.

20 A buon diritto, quindi, Paolo disse ai corinti: “In ogni modo ci raccomandiamo come ministri di Dio, in molta perseveranza, in tribolazioni, in casi di bisogno, in difficoltà, in percosse, in prigioni, in disordini, in fatiche, in notti insonni, in tempi senza cibo, in purezza, in conoscenza, in longanimità, in benignità, in spirito santo, in amore senza ipocrisia”. (2 Corinti 6:4-6) Su un tono analogo, l’apostolo poté scrivere al suo compagno d’opera Timoteo: “Tu hai seguito attentamente il mio insegnamento, la mia condotta, il mio proposito, la mia fede, la mia longanimità, il mio amore, la mia perseveranza, le mie persecuzioni, le mie sofferenze, . . . eppure il Signore mi ha liberato da esse tutte”. (2 Timoteo 3:10, 11) Che eccellente esempio di longanimità ci lasciò l’apostolo Paolo!

21. Come ci potrà essere d’aiuto il prossimo articolo?

21 È chiaro che le Scritture abbondano di eccellenti esempi di longanimità. Geova e il suo Figlio diletto ne sono i massimi esempi. Ma com’è incoraggiante notare che anche esseri umani imperfetti come Giuseppe, Davide e l’apostolo Paolo hanno dimostrato questa qualità! Il prossimo articolo si prefigge di aiutarci a imitare questi eccellenti esempi.

[Nota in calce]

a Essere longanimi non significa semplicemente soffrire per un lungo periodo di tempo. Chi soffre per un lungo periodo di tempo ma è frustrato o amareggiato perché non può rendere pan per focaccia non è longanime.

Come rispondereste?

◻ Cosa significa essere longanimi?

◻ Quali sono le ragioni fondamentali per cui Geova è stato longanime?

◻ In quali modi Gesù si è mostrato longanime?

◻ In che modo le Scritture dimostrano che anche esseri umani imperfetti possono essere longanimi?

[Immagini a pagina 10]

Giuseppe, Gesù, Davide, Paolo e Giobbe furono esempi di longanimità

[Immagine a pagina 13]

Gesù fu longanime nei confronti dei suoi discepoli

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