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  • Chi sono gli ubriaconi spirituali?

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  • Chi sono gli ubriaconi spirituali?
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1991
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  • Gli “ubriaconi di Efraim”
  • ‘Sacerdote e profeta si sono sviati’
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1991
w91 1/6 pp. 10-15

Chi sono gli ubriaconi spirituali?

“Guai all’eminente corona degli ubriaconi di Efraim”. — ISAIA 28:1.

1. Quale ottimismo nutrono molti, ma si avvereranno le loro speranze?

STIAMO vivendo in tempi emozionanti. Molti si sono entusiasmati osservando sensazionali cambiamenti politici sulla scena mondiale e vedendo che le Nazioni Unite stanno assumendo un ruolo più attivo. Nel dicembre 1989 il Detroit Free Press scrisse: “Mentre il pianeta entra negli anni ’90, è scoppiata la pace”. Una rivista sovietica annunciò: “Ci stiamo preparando a trasformare le spade in vomeri”, e il segretario generale delle Nazioni Unite dichiarò: “La guerra fredda è finita”. Sì, ci sono state grandi speranze, e non c’è dubbio che la scena del mondo è in continua evoluzione. Più di recente, la guerra del Golfo ha dimostrato con quanta rapidità le cose possano cambiare. Ma il mondo attuale riuscirà mai a portare vera pace e sicurezza, con tutti i relativi vantaggi? La risposta è no. In realtà, si sta preparando una crisi gravissima che scuoterà il mondo dalle fondamenta! Si tratta di una crisi in cui la religione è profondamente coinvolta.

2. Quale parallelo c’è fra la situazione odierna e quella che esisteva negli antichi regni di Israele e di Giuda?

2 Questa crisi fu prefigurata dagli avvenimenti verificatisi in Israele e in Giuda durante l’VIII e il VII secolo a.E.V. Anche allora la gente pensava di aver ormai raggiunto la pace. Ma Dio, per mezzo del suo profeta Isaia, avvertì che la loro speranza di pace era solo un’illusione, e che sarebbe stata presto smascherata. In maniera analoga oggi, per mezzo dei suoi Testimoni, Geova sta avvertendo gli uomini che se sperano di raggiungere una pace durevole per mezzo degli sforzi umani si stanno ingannando. Leggiamo l’avvertimento profetico di Geova e vediamo come si applica oggi. Si trova nel capitolo 28 di Isaia e fu scritto prima del 740 a.E.V., probabilmente durante i regni del malvagio Peca re d’Israele e dell’ostinato Acaz re di Giuda.

Gli “ubriaconi di Efraim”

3. Quale denuncia sorprendente pronunciò Isaia?

3 Nel versetto 1 del capitolo 28 siamo scossi da una dichiarazione sorprendente: “Guai all’eminente corona degli ubriaconi di Efraim, e al fiore appassito del suo adornamento di bellezza che è in capo alla fertile valle di quelli che sono sopraffatti dal vino!” Come dovettero essere sorpresi gli israeliti udendo questa denuncia vigorosa! Chi erano questi “ubriaconi di Efraim”? Che cos’era la loro “eminente corona”? E il ‘capo della fertile valle’? E, ciò che più conta, cosa implicano queste parole per noi oggi?

4. (a) Che cos’erano Efraim e il capo della fertile valle? (b) Perché Israele si sentiva sicuro?

4 Dato che Efraim era la più grande delle dieci tribù d’Israele, a volte il termine “Efraim” si riferiva all’intero regno settentrionale. Perciò gli “ubriaconi di Efraim” erano in effetti gli ubriaconi d’Israele. La capitale d’Israele era Samaria, che era situata su un’altura dalla quale dominava una fertile valle. L’espressione ‘il capo della fertile valle’ si riferisce perciò a Samaria. Quando furono scritte queste parole, il regno settentrionale d’Israele era molto corrotto sotto il profilo religioso. Per di più, avendo stretto un’alleanza politica con la Siria contro il regno di Giuda, ora si sentiva sicuro. (Isaia 7:1-9) Questa situazione stava per cambiare. Si stava avvicinando una crisi, ed era per questo che Geova preannunciava “guai all’eminente corona degli ubriaconi di Efraim”.

5. (a) Che cos’era l’eminente corona di Israele? (b) Chi erano gli ubriaconi di Efraim?

5 Che cos’era l’“eminente corona”? La corona è un simbolo di autorità regale, per cui l’“eminente corona” era evidentemente la posizione di Israele come regno separato, indipendente da Giuda. Stava per accadere qualcosa che avrebbe distrutto l’indipendenza del regno d’Israele. Chi erano, dunque, gli “ubriaconi di Efraim”? Senza dubbio in Israele c’erano ubriaconi letterali, dato che Samaria era un centro di licenzioso culto pagano. Ma la Bibbia parla di un’ubriachezza peggiore. In Isaia 29:9 si legge: “Si sono inebriati, ma non col vino; si sono mossi in maniera instabile, ma non a causa di bevanda inebriante”. Si trattava di un’ubriachezza spirituale, un’ebbrezza impura e mortifera. Indubbiamente i capi d’Israele, in particolar modo i suoi capi religiosi, erano proprio sotto l’effetto di tale ebbrezza spirituale.

6. A cos’era dovuta l’ubriachezza dell’antico Israele?

6 A cos’era dovuta l’ubriachezza spirituale dell’antico Israele? Fondamentalmente, all’alleanza con la Siria contro Giuda, alleanza che dava ai capi della nazione un piacevole senso di sicurezza. Questa ubriachezza spirituale fece perdere a Israele il contatto con la realtà. Proprio come un ubriaco, Israele era ottimista, sebbene non ci fosse nessun motivo per esserlo. Per giunta, Israele ostentava con orgoglio la sua inebriante alleanza con la Siria, come una ghirlanda di bellezza. Ma, come dice Isaia, era una ghirlanda che stava appassendo e che non sarebbe durata ancora per molto.

7, 8. Nonostante il suo ottimismo, quale sorte attendeva l’antico Israele?

7 Isaia mette in risalto questo nel versetto 2 del capitolo 28: “Ecco, Geova ha qualcuno forte e vigoroso. Come un tonante temporale di grandine, una tempesta distruttiva, come un tonante temporale di acque potenti, inondatrici, egli certamente getterà a terra con forza”. Chi era questo “qualcuno forte e vigoroso”? Al tempo dell’antico Israele, era il potente impero assiro. Questa potenza mondiale crudele e spietata sarebbe venuta contro Israele come un tonante temporale di acque potenti e inondatrici. Con quale risultato?

8 Isaia prosegue dicendo: “Con i piedi saranno calpestate le eminenti corone degli ubriaconi di Efraim. E il fiore appassito del suo adornamento di bellezza che è in capo alla fertile valle deve divenire come il fico primaticcio prima dell’estate, che, quando chi sta vedendo lo vede, mentre è ancora nella palma della sua mano, lo inghiotte”. (Isaia 28:3, 4) Samaria, la capitale d’Israele, era per l’Assiria come un fico maturo, pronto per essere colto e inghiottito. L’alleanza d’Israele con la Siria, paragonabile a una ghirlanda, stava per essere calpestata. Non sarebbe stata di nessuna utilità quando sarebbe giunto il giorno della resa dei conti. Peggio ancora, la sua gloria di indipendenza, paragonabile a una corona, sarebbe stata schiacciata sotto i piedi del nemico assiro. Che catastrofe!

‘Sacerdote e profeta si sono sviati’

9. Per quale motivo Giuda si sarebbe potuto aspettare da Geova un messaggio migliore di quello che ricevette l’antico Israele?

9 Sì, una terribile resa dei conti attendeva Israele, e proprio come Geova Dio aveva avvertito, quella resa dei conti arrivò nell’anno 740 a.E.V., quando Samaria fu distrutta dall’Assiria e il regno settentrionale cessò di esistere come nazione indipendente. Come vedremo, ciò che accadde all’antico Israele è un sinistro avvertimento per l’odierna infedele falsa religione. Ma che dire della nazione sorella di Israele, il regno meridionale di Giuda? Al tempo di Isaia il tempio di Geova era ancora in funzione a Gerusalemme, la capitale di Giuda. Il sacerdozio lì era ancora operante, e profeti come Isaia, Osea e Michea parlavano nel nome di Geova. Quale messaggio aveva dunque Geova per Giuda?

10, 11. Quale situazione disgustante esisteva in Giuda?

10 Isaia, proseguendo, ci dice: “Anche questi [cioè i sacerdoti e i profeti di Gerusalemme] — a causa del vino si sono sviati e a causa della bevanda inebriante sono andati errando. Sacerdote e profeta — si sono sviati a causa della bevanda inebriante”. (Isaia 28:7a) È evidente che anche i capi religiosi di Giuda erano ubriachi. Probabilmente, come nel caso di Israele, alcuni erano ubriaconi in senso letterale, e in tal caso questa era una grande vergogna. La Legge di Dio proibiva chiaramente ai sacerdoti di bere alcolici mentre prestavano servizio nel tempio. (Levitico 10:8-11) Essere ubriachi nella casa di Dio sarebbe stata una disgustosa violazione della Legge di Dio.

11 Ma, cosa ancora più grave, in Giuda c’era ubriachezza spirituale. Proprio come Israele si era schierato con la Siria contro Giuda, così Giuda aveva cercato sicurezza alleandosi con l’Assiria. (2 Re 16:5-9) Nonostante la presenza del tempio di Dio e dei suoi profeti, Giuda riponeva la sua fiducia negli uomini mentre avrebbe dovuto confidare in Geova. Per di più, avendo stretto tale sconsiderata alleanza, i capi si sentivano liberi da preoccupazioni proprio come i loro vicini del regno settentrionale spiritualmente ubriachi. Il loro atteggiamento irresponsabile era disgustante per Geova.

12. Quale conseguenza avrebbe avuto l’ubriachezza spirituale di Giuda?

12 Isaia prosegue dicendo: “Si sono confusi per effetto del vino, sono andati errando per effetto della bevanda inebriante; si sono sviati nel loro vedere, hanno vacillato in quanto alla decisione. Poiché le tavole stesse son divenute tutte piene di sordido vomito, non c’è luogo senza di esso”. (Isaia 28:7b, 8) È probabile che alcuni, essendo ubriachi, vomitassero letteralmente nel tempio. Ma, cosa ancor più grave, i sacerdoti e i profeti che avrebbero dovuto impartire guida religiosa vomitavano sozzura spirituale. Per giunta, ad eccezione di pochi profeti fedeli, i profeti emettevano giudizi distorti e prevedevano falsità per la nazione. Geova avrebbe punito Giuda per questa sozzura spirituale.

Gli odierni ubriaconi spirituali

13. Quale parallelo ci fu tra la situazione esistente in Israele e in Giuda e quella esistente nel I secolo E.V., e quale parallelo c’è con la situazione odierna?

13 Le profezie di Isaia si adempirono forse solo sugli antichi regni di Israele e di Giuda? Niente affatto. Sia Gesù che l’apostolo Paolo citarono le sue parole relative all’ubriachezza spirituale e le applicarono ai capi religiosi del loro tempo. (Isaia 29:10, 13; Matteo 15:8, 9; Romani 11:8) Anche oggi si è creata una situazione simile a quella del tempo di Isaia, questa volta entro la cristianità, un’organizzazione religiosa mondiale che asserisce di rappresentare Dio. Anziché schierarsi fermamente dalla parte della verità e confidare in Geova, la cristianità, sia quella cattolica che quella protestante, ripone la sua fiducia nel mondo. In tal modo barcolla, proprio come gli ubriaconi di Israele e di Giuda. Gli ubriaconi spirituali di quelle antiche nazioni ben prefigurano i capi spirituali dell’odierna cristianità. Vediamo esattamente come.

14. In che modo i capi religiosi della cristianità sono tanto ubriachi quanto lo erano i capi delle antiche Samaria e Gerusalemme?

14 Proprio come fecero Samaria e Gerusalemme, la cristianità ha bevuto a grandi sorsi il vino delle alleanze politiche. Nel 1919 fu tra i principali fautori della Lega o Società delle Nazioni. Benché Gesù avesse detto che i cristiani non avrebbero fatto parte del mondo, i capi della cristianità coltivano relazioni con i capi politici. (Giovanni 17:14-16) Il simbolico vino di tale attività è stimolante per il clero. (Confronta Rivelazione 17:4). Agli ecclesiastici piace essere consultati dagli uomini politici e stare insieme ai grandi di questo mondo. Come risultato, non possono impartire alcuna guida spirituale. Vomitano sozzure anziché pronunciare il puro messaggio di verità. (Sofonia 3:9) Vedono in modo offuscato e confuso, per cui non sono guide sicure per il genere umano. — Matteo 15:14.

“Comando su comando”

15, 16. Come reagirono i contemporanei di Isaia ai suoi avvertimenti?

15 Nell’VIII secolo a.E.V. Isaia smascherò in particolar modo l’errata condotta dei capi spirituali di Giuda. Come reagirono questi? Odiarono essere smascherati! Quando Isaia persisté nel proclamare gli avvertimenti di Dio, i capi religiosi ribatterono: “Chi si istruirà nella conoscenza, e a chi si farà capire ciò che è stato udito? A quelli che sono stati svezzati dal latte, a quelli scostati dalle mammelle?” (Isaia 28:9) Sì, Isaia credeva forse di parlare a dei lattanti? I capi religiosi di Gerusalemme si consideravano adulti, pienamente in grado di prendere decisioni per proprio conto. Non avevano bisogno di ascoltare i lamentosi rammemoratori di Isaia.

16 Quei capi religiosi giunsero al punto di deridere l’opera di predicazione di Isaia. Gli recitavano questa cantilena: “Poiché è ‘comando su comando, comando su comando, corda per misurare su corda per misurare, corda per misurare su corda per misurare, un poco qui, un poco là’”. (Isaia 28:10) ‘Isaia continua a ripetersi’, asserivano. ‘Continua a dire: “Questo è ciò che Geova ha comandato! Questo è ciò che Geova ha comandato! Questa è la norma di Geova! Questa è la norma di Geova!”’ Nell’ebraico originale, Isaia 28:10 ha un ritmo ripetitivo, alquanto simile a quello di una filastrocca per bambini. Ed era così che i capi religiosi consideravano Isaia, ripetitivo e infantile.

17. Oggi come reagiscono molti al messaggio di avvertimento proclamato dai testimoni di Geova?

17 Nel I secolo E.V., la predicazione di Gesù e dei suoi discepoli suonava analogamente ripetitiva e ingenua. I seguaci di Gesù erano considerati dai capi religiosi giudei come gente maledetta, uomini ignoranti, illetterati e comuni. (Giovanni 7:47-49; Atti 4:13) Oggi i testimoni di Geova sono spesso considerati allo stesso modo. Essi non hanno frequentato i seminari della cristianità, e non usano titoli altisonanti o terminologia teologica come fa il clero. Perciò i personaggi eminenti della cristianità li guardano con disprezzo, pensando che dovrebbero stare al loro posto e mostrare loro maggior rispetto.

18. Cosa trascurano oggi i capi religiosi?

18 Ad ogni modo, quei capi religiosi trascurano una cosa. Anche se i grandi del suo tempo rigettavano il suo messaggio, Isaia dichiarava la verità, e i suoi avvertimenti si adempirono! In modo simile, gli avvertimenti che i testimoni di Geova oggi dichiarano sono veraci, in quanto solidamente basati sulla Bibbia, la divina Parola di verità. (Giovanni 17:17) Pertanto, si adempiranno.

La resa dei conti

19. In che modo gli abitanti di Giuda furono costretti ad ascoltare stranieri che parlavano una lingua che sembrava un balbettio?

19 In Isaia 28:11 leggiamo: “Poiché mediante quelli che balbettano con le loro labbra e mediante una lingua diversa egli parlerà a questo popolo”. L’insegnamento di Isaia suonava a Giuda come un balbettio straniero. Anche se gli abitanti di Giuda sopravvissero alla minaccia assira che travolse Israele, a suo tempo Geova trattò con loro per mezzo di un altro straniero, Nabucodonosor. (Geremia 5:15-17) La lingua babilonese suonava aspra e balbettante a quegli ebrei. Ma furono costretti ad ascoltarla quando Gerusalemme e il suo tempio furono distrutti nel 607 a.E.V. e gli abitanti furono portati in esilio a Babilonia. Allo stesso modo oggi, la cristianità dovrà presto soffrire perché, come fece Giuda nei tempi antichi, non tiene conto delle esortazioni di Geova.

20, 21. Che cosa proclamano senza posa i testimoni di Geova, ma che cosa si rifiutano di fare i capi della cristianità?

20 Parlando di costoro, la profezia dice: “Quelli ai quali ha detto: ‘Questo è il luogo di riposo. Date riposo allo stanco. E questo è il luogo di ristoro’, ma che non volevano udire. E per loro certamente la parola di Geova diverrà ‘comando su comando, comando su comando, corda per misurare su corda per misurare, corda per misurare su corda per misurare, un poco qui, un poco là’, perché vadano e certamente inciampino all’indietro e in effetti siano fiaccati e accalappiati e presi”. — Isaia 28:12, 13.

21 Senza posa, proprio come Isaia pronunciò il messaggio di Geova, i testimoni di Geova dicono alla cristianità che dovrebbe riporre le sue speranze nella parola di Geova. Ma essa si rifiuta di ascoltare. Per lei, sembra che i Testimoni balbettino in una lingua straniera. Parlano una lingua che non può capire. La cristianità si rifiuta di dare riposo allo stanco annunciando il Regno di Dio e il nuovo mondo avvenire. Al contrario, è ubriaca del vino della sua relazione con questo mondo. Preferisce dare appoggio a soluzioni politiche per i problemi dell’umanità. Al pari dei giudei del tempo di Gesù, non ha cercato il luogo di riposo del Regno, e non ne vuole parlare ad altri. — Matteo 23:13.

22. Quale avvertimento dà Geova ai capi della cristianità?

22 Perciò, le profetiche parole di Isaia avvertono il clero che Geova non parlerà sempre per mezzo dei suoi inoffensivi Testimoni. Fra breve Geova eseguirà il suo “comando su comando, corda per misurare su corda per misurare”, e l’effetto sarà disastroso per la cristianità. I suoi capi religiosi e i loro greggi saranno “fiaccati e accalappiati e presi”. Sì, come accadde all’antica Gerusalemme, i sistemi religiosi della cristianità saranno completamente distrutti. Che evento sorprendente e inatteso! E quale terribile conseguenza per il fatto che il clero ha preferito l’ubriachezza spirituale ai rammemoratori di Geova!

Sapreste spiegare?

◻ Chi erano gli ubriaconi di Efraim, e cosa li rendeva ubriachi?

◻ In che modo furono calpestate le eminenti corone degli ubriaconi di Efraim?

◻ Quale vergognosa situazione esistente in Giuda fu smascherata da Isaia?

◻ Chi è spiritualmente ubriaco oggi?

◻ Perché la cristianità farebbe bene a prestare attenzione a ciò che accadde all’antica nazione di Giuda?

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