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  • Confidiamo nel salvifico braccio di Geova

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  • Confidiamo nel salvifico braccio di Geova
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1991
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1991
w91 1/10 pp. 8-13

Confidiamo nel salvifico braccio di Geova

“O Geova, . . . divieni il nostro braccio ogni mattina, sì, la nostra salvezza nel tempo dell’angustia”. — ISAIA 33:2.

1. In che senso Geova ha un braccio potente?

IL BRACCIO di Geova è potente. Naturalmente, visto che “Dio è uno Spirito”, non si tratta di un braccio di carne. (Giovanni 4:24) Nella Bibbia, il braccio viene usato come simbolo di potenza. Pertanto, è mediante il suo braccio che Dio libera il suo popolo. Sì, ‘come un pastore, Dio pasce il suo branco. Col suo braccio raduna gli agnelli, e li porta nel suo seno’. (Isaia 40:11; Salmo 23:1-4) Come si sente protetto il suo popolo a motivo del suo braccio amorevole! — Confronta Deuteronomio 3:24.

2. Quali domande meritano di essere prese in considerazione?

2 In che modo il braccio di Geova ha salvato i suoi servitori, sia in passato che nei nostri giorni? In che modo Dio li aiuta come congregazione? E perché i suoi servitori possono confidare nel suo salvifico braccio in qualsiasi difficoltà si trovino?

Il salvifico braccio di Dio all’opera

3. A che cosa va il merito della liberazione di Israele dall’Egitto, secondo le Scritture?

3 Prima di liberare gli israeliti dalla schiavitù egiziana, 3.500 anni fa, Dio disse al suo profeta Mosè: “Di’ ai figli d’Israele: ‘Io sono Geova, e certamente vi farò uscire di sotto i pesi degli egiziani e vi libererò dalla loro schiavitù, e in realtà vi reclamerò con braccio steso e con grandi giudizi’”. (Esodo 6:6) Secondo l’apostolo Paolo, Dio condusse gli israeliti fuori dall’Egitto “con braccio levato”. (Atti 13:17) I figli di Cora diedero a Dio il merito della conquista della Terra Promessa, dicendo: “Non fu con la loro propria spada che presero possesso del paese, e non fu il loro proprio braccio a recare loro salvezza. Poiché fu la tua destra e il tuo braccio e la luce della tua faccia, perché ti compiacesti di loro”. — Salmo 44:3.

4. In che modo fu ricompensata la fiducia nel salvifico braccio di Geova al tempo dell’invasione assira?

4 Il braccio di Geova venne in aiuto del suo popolo anche al tempo dell’invasione assira. In quell’occasione il profeta Isaia pregò: “O Geova, mostraci favore. In te abbiamo sperato. Divieni il nostro braccio ogni mattina, sì, la nostra salvezza nel tempo dell’angustia”. (Isaia 33:2) Questa preghiera fu esaudita quando l’angelo di Geova uccise 185.000 soldati nell’accampamento assiro, costringendo il re Sennacherib ad andarsene da Gerusalemme “con la vergogna in faccia”. (2 Cronache 32:21; Isaia 37:33-37) Chi ripone fiducia nel salvifico braccio di Geova viene sempre ricompensato.

5. Cosa fece il potente braccio di Dio per i cristiani perseguitati alla fine della prima guerra mondiale?

5 Il potente braccio di Dio salvò i cristiani unti perseguitati alla fine della prima guerra mondiale. Nel 1918 la sede centrale del Corpo Direttivo fu presa d’assalto dai nemici, e fratelli ben conosciuti finirono in prigione. Timorosi delle potenze mondiali, gli unti praticamente cessarono di compiere l’opera di testimonianza. Tuttavia pregarono perché questa fosse ravvivata e per essere purificati dal peccato dell’inattività e dall’impurità del timore. Dio rispose facendo sì che i fratelli in prigione venissero liberati, e poco dopo completamente scagionati. Grazie alle verità dichiarate alla loro assemblea del 1919 e al versamento del vivificante spirito di Dio, gli unti furono ravvivati per servire Geova senza timore, in un finale adempimento di Gioele 2:28-32. — Rivelazione 11:7-12.

Aiuto nella congregazione

6. Come sappiamo che è possibile sopportare una situazione difficile in congregazione?

6 Come Dio sostiene la sua organizzazione in generale, il suo braccio dà sostegno ai singoli individui che ne fanno parte. Naturalmente, la situazione non è perfetta in nessuna congregazione, poiché tutti gli uomini sono imperfetti. (Romani 5:12) A volte, quindi, alcuni servitori di Geova possono dover affrontare una situazione difficile in congregazione. Ad esempio, mentre Gaio compiva “un’opera fedele” ricevendo in maniera ospitale i fratelli in visita, Diotrefe non li riceveva e cercava persino di cacciare dalla congregazione quelli che erano ospitali. (3 Giovanni 5, 9, 10) Nondimeno, Geova aiutò Gaio e altri a continuare a mostrare ospitalità per sostenere l’opera di predicare il Regno. La preghiera e la fiducia in Dio ci dovrebbero aiutare a continuare a compiere opere fedeli mentre attendiamo che lui corregga una situazione che forse sta mettendo alla prova la nostra fede.

7. Nonostante quali circostanze i leali cristiani che facevano parte della congregazione di Corinto si mostrarono all’altezza della loro dedicazione a Dio?

7 Supponiamo che foste parte della congregazione che esisteva nel I secolo a Corinto. Ci fu un periodo in cui l’unità di questa congregazione fu minacciata da fazioni interne, e il suo spirito fu messo in pericolo dal fatto che veniva tollerata l’immoralità. (1 Corinti 1:10, 11; 5:1-5) I credenti si accusavano davanti a tribunali mondani, e alcuni litigavano per varie questioni. (1 Corinti 6:1-8; 8:1-13) Contese, gelosie, ira e disordine rendevano la vita difficile. Alcuni giungevano al punto di mettere in dubbio l’autorità di Paolo e di sminuire le sue capacità oratorie. (2 Corinti 10:10) Tuttavia, i membri leali di questa congregazione si mostrarono all’altezza della loro dedicazione a Dio durante quel periodo difficile.

8, 9. Cosa dovremmo fare se ci si presenta una situazione difficile nella congregazione?

8 Se sorge una situazione difficile, dobbiamo rimanere uniti al popolo di Dio. (Confronta Giovanni 6:66-69). Usiamo pazienza gli uni con gli altri, riconoscendo che alcuni individui ci mettono più tempo di altri a rivestirsi della “nuova personalità” e di compassione, benignità, modestia di mente, mitezza e longanimità. Visto inoltre che i servitori di Dio provengono da ambienti diversi, abbiamo tutti bisogno di mostrare amore e di essere pronti a perdonare. — Colossesi 3:10-14.

9 Dopo aver servito Geova per molti anni, un fratello disse: “La cosa più importante per me è stata senz’altro il rimanere unito all’organizzazione visibile di Geova. Ho imparato presto, per esperienza, che è sbagliato confidare nei ragionamenti umani. Da quando la mia mente si è convinta di questo, sono stato determinato a rimanere unito alla fedele organizzazione. In quale altro modo si possono ottenere l’approvazione e la benedizione di Geova?” Avete lo stesso apprezzamento per il vostro privilegio di servire Geova insieme al suo popolo gioioso? (Salmo 100:2) In tal caso, nulla potrà allontanarvi dall’organizzazione di Dio o distruggere la vostra relazione con Colui il cui braccio salva tutti coloro che lo amano.

Aiuto di fronte alle tentazioni

10. (a) In che modo la preghiera aiuta il popolo di Dio ad affrontare le tentazioni? (b) Cosa assicura Paolo in 1 Corinti 10:13?

10 Essendo noi membri fedeli della sua organizzazione, Dio ci aiuta quando siamo nella prova. Ad esempio, ci aiuta a rimanere integri a lui di fronte alle tentazioni. Naturalmente, dovremmo pregare in armonia con le parole di Gesù: “Non ci condurre in tentazione, ma liberaci dal malvagio”, Satana il Diavolo. (Matteo 6:9-13) In effetti, in questo modo chiediamo a Dio che non permetta che cediamo di fronte alla tentazione di disubbidirgli. Dio inoltre esaudisce le nostre preghiere quando gli chiediamo la sapienza necessaria per superare le prove. (Giacomo 1:5-8) E i servitori di Geova possono essere certi del suo aiuto, poiché Paolo disse: “Nessuna tentazione vi ha colti eccetto ciò che è comune agli uomini. Ma Dio è fedele, e non lascerà che siate tentati oltre ciò che potete sopportare, ma con la tentazione farà anche la via d’uscita perché la possiate sopportare”. (1 Corinti 10:13) Da dove nasce tale tentazione, e in che modo Dio provvede la via d’uscita?

11, 12. A quali tentazioni cedettero gli israeliti, e come possiamo trarre beneficio dalle loro esperienze?

11 La tentazione nasce da circostanze che possono indurci ad essere infedeli a Dio. Paolo disse: “Queste cose divennero nostri esempi, affinché non siamo desiderosi di cose dannose, proprio come [gli israeliti] le desiderarono. Né divenite idolatri, come alcuni di loro; come è scritto: ‘Il popolo si mise a sedere per mangiare e bere, e si alzarono per divertirsi’. Né pratichiamo la fornicazione, come alcuni di essi commisero fornicazione, solo per cadere, ventitremila d’essi in un giorno. Né mettiamo Geova alla prova, come alcuni di loro lo misero alla prova, solo per perire mediante i serpenti. Né siate mormoratori, come alcuni di loro mormorarono, solo per perire ad opera del distruttore”. — 1 Corinti 10:6-10.

12 Gli israeliti desiderarono cose dannose quando cedettero alla tentazione di essere avidi nel raccogliere e mangiare le quaglie che Dio aveva miracolosamente provveduto. (Numeri 11:19, 20, 31-35) In precedenza essi erano divenuti idolatri quando l’assenza di Mosè fece sorgere la tentazione di adorare il vitello. (Esodo 32:1-6) Migliaia di loro persero la vita perché cedettero alla tentazione e commisero fornicazione con donne moabite. (Numeri 25:1-9) Quando gli israeliti si lasciarono tentare e mormorarono in relazione alla distruzione dei ribelli Cora, Datan, Abiram e dei loro compagni, 14.700 di loro perirono a causa di un flagello di origine divina. (Numeri 16:41-49) Noi possiamo trarre beneficio da queste esperienze se ci rendiamo conto che nessuna di queste tentazioni era tanto grande che gli israeliti non avrebbero potuto resistere. Avrebbero potuto farlo se avessero esercitato fede, se fossero stati riconoscenti per l’amorevole cura di Dio e se avessero capito la giustezza della sua Legge. In tal caso il braccio di Geova li avrebbe potuti salvare, proprio come può salvare noi.

13, 14. In che modo Geova fa la via d’uscita quando i suoi servitori sono di fronte a una tentazione?

13 Come cristiani, affrontiamo tentazioni comuni al genere umano. Tuttavia possiamo rimanere fedeli a Dio chiedendo in preghiera il suo aiuto e dandoci da fare per resistere alla tentazione. Dio è fedele, e non permetterà che siamo tentati oltre ciò che possiamo sopportare. Se siamo leali a Geova, non troveremo mai impossibile compiere la sua volontà. Egli fa la via d’uscita rafforzandoci in modo che possiamo resistere alla tentazione. Ad esempio, di fronte alla persecuzione, possiamo essere tentati di scendere a compromessi nella speranza di evitare la tortura o la morte. Ma se confidiamo nel possente braccio di Geova, la tentazione non sarà mai tale da impedire a Dio di rafforzare la nostra fede e di darci la forza di rimanere integri. È proprio come disse l’apostolo Paolo: “Siamo incalzati in ogni modo, ma non alle strette da non muoverci; siamo perplessi, ma non assolutamente senza via d’uscita; siamo perseguitati, ma non abbandonati; siamo abbattuti, ma non distrutti”. — 2 Corinti 4:8, 9.

14 Geova sostiene il suo popolo anche usando il suo spirito come rammemoratore e insegnante. Esso ci fa ricordare punti scritturali e ci aiuta a capire come applicarli per resistere alla tentazione. (Giovanni 14:26) I fedeli servitori di Geova comprendono le contese implicate nella tentazione e non si fanno ingannare così da seguire una condotta errata. Dio ha fatto la via d’uscita permettendo loro di perseverare sino alla morte senza cedere alla tentazione. (Rivelazione 2:10) Oltre ad aiutare i suoi servitori mediante il suo spirito, Geova usa i suoi angeli a favore della sua organizzazione. — Ebrei 1:14.

Aiuto in questioni personali

15. Quale aiuto personale possiamo ricevere dal Cantico dei Cantici?

15 Chi fa parte dell’organizzazione di Geova ha il Suo aiuto in questioni personali. Ad esempio, alcuni forse stanno cercando un coniuge cristiano. (1 Corinti 7:39) Chi è vittima di una delusione può trovare utile pensare a Salomone, re d’Israele. Egli non riuscì a ottenere la mano di una ragazza sulamita poiché essa amava un umile pastore. Il racconto che il re stesso fece di questo episodio si potrebbe chiamare “Il cantico dell’amore frustrato di Salomone”. Se i nostri sentimenti non sono corrisposti da una certa persona forse verseremo qualche lacrima, ma Salomone sopravvisse alla sua delusione, e così possiamo sopravvivere anche noi. Lo spirito di Dio può aiutarci a mostrare padronanza di sé e altre sante qualità. La sua Parola ci aiuta ad accettare il fatto, spesso doloroso, che non si può provare amore romantico per chiunque. (Il Cantico dei Cantici 2:7; 3:5) Tuttavia, il Cantico dei Cantici mostra che spesso è possibile trovare un compagno di fede che ci ama. Ciò che più conta, questo “cantico superlativo” si adempie nell’amore che il Pastore eccellente, Gesù Cristo, prova per la sua “sposa”, i 144.000 seguaci unti. — Il Cantico dei Cantici 1:1; Rivelazione 14:1-4; 21:2, 9; Giovanni 10:14.

16. Cosa può includere la ‘tribolazione nella carne’ che provano i cristiani sposati?

16 Anche chi sposa un credente ha ‘tribolazione nella carne’. (1 Corinti 7:28) Ci saranno ansietà e preoccupazioni relative al marito, alla moglie e ai figli. (1 Corinti 7:32-35) Una malattia può complicare le cose e causare stress. La persecuzione o qualche difficoltà economica possono rendere difficile a un padre cristiano provvedere le cose necessarie per la famiglia. Genitori e figli possono venire separati dalla prigionia; alcuni possono essere torturati e persino messi a morte. Ma in tutte queste situazioni possiamo resistere alla tentazione di rinnegare la fede se confidiamo veramente nel salvifico braccio di Geova. — Salmo 145:14.

17. Quali problemi familiari Dio diede a Isacco e Rebecca la forza di sopportare?

17 Può darsi che dobbiamo sopportare alcune prove a lungo. Ad esempio, un figlio può addolorare i suoi devoti genitori sposando un’incredula. Questo accadde nella famiglia del patriarca Isacco e di sua moglie Rebecca. Il loro figlio quarantenne Esaù sposò due ittite che furono “fonte di amarezza di spirito per Isacco e Rebecca”, tant’è vero che “Rebecca diceva ad Isacco: ‘Aborro questa mia vita a causa delle figlie di Het. Se Giacobbe [l’altro loro figlio] prende moglie dalle figlie di Het come queste dalle figlie del paese, a che mi giova la vita?’” (Genesi 26:34, 35; 27:46) A quanto pare, l’anima giusta di Rebecca era tormentata da questo problema che durava nel tempo. (Confronta 2 Pietro 2:7, 8). Tuttavia, il braccio di Geova sostenne Isacco e Rebecca, permettendo loro di sopportare questa prova e allo stesso tempo di mantenere una forte relazione con Lui.

18. Quale prova personale sopportò C. T. Russell con l’aiuto di Dio?

18 È molto triste vedere un familiare battezzato che rallenta nel servire Dio. (Confronta 2 Timoteo 2:15). Tuttavia, alcuni hanno dovuto affrontare addirittura la morte spirituale di un coniuge, come accadde a Charles T. Russell, primo presidente della Società (Watch Tower). Sua moglie troncò ogni legame con la Società e lo abbandonò nel 1897, dopo quasi 18 anni di matrimonio. Nel 1903 essa chiese la separazione legale, che fu concessa nel 1908. Il dolore del fratello Russell traspare chiaramente da una lettera che egli le scrisse: “Ho pregato fervidamente il Signore a tuo favore. . . . Non ti tedierò raccontandoti quanto soffro, né tenterò di far leva sui tuoi sentimenti spiegandoti come mi sento quando, di tanto in tanto, il mio sguardo si posa sui tuoi vestiti o su altri oggetti che mi ricordano vivamente com’eri prima — così piena d’amore, di comprensione e di attenzioni — lo spirito di Cristo. . . . Oh, rifletti in preghiera su ciò che sto per dire. E sii certa che la cosa che più mi addolora, e mi affligge profondamente, non è il fatto che resterò solo per il resto dei miei giorni, ma la tua caduta, mia cara, il fatto che ti ho persa per sempre, per quanto mi è dato di vedere”. Nonostante questo dolore, Russell ebbe il sostegno di Dio sino alla fine della sua vita terrena. (Salmo 116:12-15) Geova sostiene sempre i suoi leali servitori.

Geova salva da tutte le angustie

19. Cosa dovremmo ricordare se un problema angustioso continua ad affliggerci?

19 I servitori di Geova sanno che lui è “un Dio di atti di salvezza”, “che ogni giorno porta il carico per noi”. (Salmo 68:19, 20) Pertanto, quali membri dedicati della sua organizzazione terrena, non cediamo mai alla disperazione se problemi angustiosi continuano ad affliggerci. Ricordiamo che “Dio è per noi rifugio e forza, un aiuto che si può trovare prontamente durante le angustie”. (Salmo 46:1) Se confidiamo in lui saremo sempre ricompensati. “Interrogai Geova, ed egli mi rispose”, disse Davide, “e mi liberò da tutti i miei spaventi. . . . Questo afflitto chiamò, e Geova stesso udì. E lo salvò da tutte le sue angustie”. — Salmo 34:4-6.

20. A quale domanda vogliamo ancora rispondere?

20 Sì, il nostro Padre celeste salva il suo popolo da tutte le angustie. Egli sostiene la sua organizzazione terrena, provvedendo aiuto sia a livello di congregazione che a livello personale. Sì, “Geova non abbandonerà il suo popolo”. (Salmo 94:14) Ma ora analizziamo alcuni modi in cui Geova aiuta i suoi servitori a livello individuale. In che modo il nostro Padre celeste sostiene i suoi servitori che sono malati, depressi, sopraffatti dal dolore a motivo di un lutto oppure angustiati per i propri errori? Come vedremo, anche in queste circostanze abbiamo motivo di confidare nel possente braccio di Geova.

Come rispondereste?

◻ In che modo il braccio di Geova ha procurato la salvezza nei tempi antichi?

◻ In che modo Geova aiuta il suo popolo nella congregazione odierna?

◻ Quale aiuto provvede Dio in questioni personali?

◻ Cosa dovremmo fare quando un problema angustioso continua ad affliggerci?

[Immagine alle pagine 8 e 9]

Dio fece uscire gli israeliti dall’Egitto “con braccio levato”

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