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  • Qual è il fondamento del vero cristianesimo?

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  • Qual è il fondamento del vero cristianesimo?
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1991
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  • Vedi anche
  • Il giusto motivo
  • L’amore in un mondo egoista
  • Amore nella congregazione
  • Accresciamo il nostro amore gli uni per gli altri
  • Siate edificati dall’amore
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 2001
  • “Continuate a camminare nell’amore”
    Avviciniamoci a Geova
  • L’amore: “Via che sorpassa tutte le altre”
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1980
  • Amiamo l’Iddio che ci ama
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 2006
Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1991
w91 1/10 pp. 20-22

Qual è il fondamento del vero cristianesimo?

OGGI le persone che si definiscono cristiane sono così numerose che il cristianesimo risulta essere la religione con il maggior numero di aderenti. Ma questi sedicenti cristiani hanno credenze contrastanti, non sono affatto uniti e a volte giungono al punto di uccidersi l’un l’altro. È chiaro che molti di loro non sono veri cristiani. Gesù disse che nel nostro tempo molti gli avrebbero detto: “Signore, Signore”, cioè si sarebbero definiti cristiani, ma che tuttavia egli avrebbe detto loro: “Non vi ho mai conosciuti! Andatevene via da me, operatori d’illegalità”. (Matteo 7:21, 23) Certamente, nessuno di noi vorrebbe essere fra questi! Come possiamo sapere, quindi, se siamo veri cristiani?

In effetti, essere veri cristiani richiede molte cose. Il vero cristiano deve avere una forte fede, poiché “senza fede è impossibile essere accetti a [Dio]”. (Ebrei 11:6) Questa forte fede deve essere accompagnata da azioni giuste. Il discepolo Giacomo avvertì che “la fede senza opere è morta”. (Giacomo 2:26) Oltre a ciò, il cristiano deve riconoscere l’autorità dello “schiavo fedele e discreto”. (Matteo 24:45-47) Ma nessuna di queste cose è il fondamento del vero cristianesimo.

Qual è questo fondamento? L’apostolo Paolo lo spiegò nella prima lettera ai Corinti: “Se parlo le lingue degli uomini e degli angeli ma non ho amore, son divenuto un pezzo di rame risonante o un rimbombante cembalo. E se ho il dono di profezia e conosco tutti i sacri segreti e tutta la conoscenza, e se ho tutta la fede da trapiantare i monti, ma non ho amore, non sono nulla. E se do tutti i miei averi per nutrire altri, e se consegno il mio corpo, per potermi vantare, ma non ho amore, non ne ho nessun profitto”. — 1 Corinti 13:1-3.

Pertanto, il fondamento del vero cristianesimo è l’amore. La fede, le opere e il frequentare buone compagnie sono cose essenziali, indispensabili. Ma senza amore, non hanno valore. Come mai?

Fondamentalmente, a motivo delle qualità dell’Iddio che adoriamo. L’apostolo Giovanni descrisse Geova, il Dio del vero cristianesimo, con queste parole: “Dio è amore”. (1 Giovanni 4:8) Geova Dio ha molte altre qualità, come la potenza, la giustizia e la sapienza, ma essendo egli soprattutto un Dio d’amore, che tipo di persone desidera che siano i suoi servitori? Senz’altro, individui che lo imitano e che coltivano l’amore. — Matteo 5:44, 45; 22:37-39.

Il giusto motivo

Sì, l’amore fa in modo che i cristiani assomiglino al Dio che adorano. Questo significa che i loro motivi sono simili a quelli di Dio. Quale fu il motivo che più di ogni altro spinse Geova Dio a mandare Gesù sulla terra perché avessimo la possibilità di ottenere la vita eterna? L’amore. “Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque esercita fede in lui non sia distrutto ma abbia vita eterna”. (Giovanni 3:16) Quale dovrebbe essere dunque il motivo che ci spinge a compiere la volontà di Dio? Ancora una volta, l’amore. “Questo è ciò che significa l’amore di Dio, che osserviamo i suoi comandamenti”. — 1 Giovanni 5:3.

È possibile servire Dio per un motivo errato? Sì. Paolo menzionò che alcuni suoi contemporanei stavano servendo Dio per invidia e rivalità. (Filippesi 1:15-17) La stessa cosa potrebbe succedere a noi. Viviamo in un mondo molto competitivo, e questo spirito potrebbe contagiarci. Potremmo pensare con orgoglio che siamo oratori migliori di altri, o che riusciamo a distribuire più letteratura di altri. Potremmo paragonare i nostri privilegi di servizio con quelli di qualcun altro e divenire presuntuosi, oppure invidiosi. Un anziano potrebbe essere geloso della sua posizione di autorità, fino al punto di ostacolare il progresso di un fratello più giovane e capace. Il desiderio di guadagno personale potrebbe indurci a coltivare l’amicizia di cristiani più ricchi e a ignorare quelli più poveri.

Cose del genere possono accadere perché siamo imperfetti. Tuttavia, se anche noi, come Geova, facciamo dell’amore la qualità predominante che ci spinge ad agire, combatteremo tali tendenze. L’egoismo, il desiderio di gloria e l’orgoglio presuntuoso possono soffocare l’amore, ma in tal caso ‘non ne avremo nessun profitto’. — Proverbi 11:2; 1 Corinti 13:3.

L’amore in un mondo egoista

Gesù disse che i suoi seguaci ‘non avrebbero fatto parte del mondo’. (Giovanni 17:14) Come possiamo evitare di essere travolti dal mondo in cui viviamo? L’amore ci sarà d’aiuto. Ad esempio, oggi gli uomini sono “amanti dei piaceri anziché amanti di Dio”. (2 Timoteo 3:4) Giovanni ci avvertì di non essere così. Egli disse: “Non amate il mondo né le cose del mondo. Se uno ama il mondo, l’amore del Padre non è in lui; perché tutto ciò che è nel mondo — il desiderio della carne e il desiderio degli occhi e la vistosa ostentazione dei propri mezzi di sostentamento — non ha origine dal Padre, ma ha origine dal mondo”. — 1 Giovanni 2:15, 16.

Tuttavia, non è facile rigettare completamente “il desiderio della carne” e “il desiderio degli occhi”. Queste cose si amano proprio perché sono molto invitanti per la carne. Oltre a ciò, oggi i piaceri disponibili sono di gran lunga più numerosi e più vari di quanto lo fossero al tempo di Giovanni, per cui se il desiderio degli occhi era un problema allora, oggi lo è molto di più.

È interessante notare che molti dei piaceri che il mondo odierno offre non sono di per sé sbagliati. Non c’è nulla di male nell’avere una casa grande, una bella automobile, un televisore o un impianto stereo. Né si infrange alcuna legge biblica facendo viaggi lunghi e interessanti e vacanze emozionanti. Qual è, allora, l’obiettivo dell’avvertimento di Giovanni? Il punto è che se tali cose divengono troppo importanti per noi, fanno nascere in noi uno spirito egoista, materialista e orgoglioso. E gli sforzi necessari per guadagnare il denaro che serve per permettersi tali cose potrebbero ostacolare il nostro servizio a Geova. Anche solo per godere tali cose ci vuole tempo, e se da una parte è vero che svagarsi in misura ragionevole è fonte di ristoro, è anche vero che il nostro tempo è limitato, visto che abbiamo il dovere di studiare la Bibbia, di riunirci con i compagni di fede per l’adorazione e di predicare la buona notizia del Regno. — Salmo 1:1-3; Matteo 24:14; 28:19, 20; Ebrei 10:24, 25.

In quest’epoca materialistica, ci vuole determinazione per ‘mettere al primo posto il Regno di Dio’ ed evitare di ‘usare appieno questo mondo’. (Matteo 6:33; 1 Corinti 7:31) Avere una forte fede è d’aiuto. Ma è soprattutto il sincero amore per Geova e per il nostro prossimo che ci rafforzerà permettendoci di resistere agli allettamenti che, pur non essendo sbagliati in se stessi, ci potrebbero impedire di ‘compiere pienamente il nostro ministero’. (2 Timoteo 4:5) Senza tale amore, il nostro ministero potrebbe facilmente deteriorarsi fino a diventare puramente simbolico.

Amore nella congregazione

Gesù sottolineò l’importanza dell’amore, dicendo: “Da questo tutti conosceranno che siete miei discepoli, se avrete amore fra voi”. (Giovanni 13:35) Per quale motivo gli anziani dedicherebbero tanto tempo a pascere e aiutare i compagni di fede se non li amassero? Per quale motivo i membri della congregazione sopporterebbero le debolezze dei propri compagni di fede, anziani inclusi, se non per amore? L’amore spinge i cristiani ad aiutarsi l’un l’altro in senso materiale quando odono che qualcuno è nel bisogno. (Atti 2:44, 45) In tempo di persecuzione, i cristiani si proteggono l’un l’altro e arrivano al punto di morire l’uno per l’altro. Perché? Per amore. — Giovanni 15:13.

A volte le più grandi dimostrazioni d’amore hanno a che fare con cose piccole. Un cristiano potrebbe rivolgersi a un anziano, già sovraccarico di lavoro, e lamentarsi per l’ennesima volta di una cosa che l’anziano ritiene del tutto insignificante. L’anziano dovrebbe forse arrabbiarsi? Anziché permettere che questo divenga motivo di divisione, egli tratterà il fratello con pazienza e gentilezza. Parleranno insieme della questione, e questo rafforzerà anche la loro amicizia. (Matteo 5:23, 24; 18:15-17) Invece di insistere ciascuno sui propri diritti, tutti dovrebbero cercare di coltivare la magnanimità che Gesù raccomandò, essendo pronti a perdonare il proprio fratello “settantasette volte”. (Matteo 18:21, 22) In questo modo i cristiani si sforzano di rivestirsi d’amore, “poiché è un perfetto vincolo d’unione”. — Colossesi 3:14.

Accresciamo il nostro amore gli uni per gli altri

Sì, l’amore è il giusto motivo per servire Geova. L’amore ci darà la forza di mantenerci separati dal mondo, e l’amore garantirà che la congregazione rimanga davvero cristiana. Pur senza sacrificare l’efficienza, esso aiuterà chi ha l’autorità a non concentrarsi sull’efficienza al punto di dimenticare la benignità e la mitezza nei rapporti con gli altri. L’amore aiuta tutti noi ad essere “ubbidienti a quelli che prendono la direttiva . . . e . . . sottomessi”. — Ebrei 13:17.

L’apostolo Pietro ci esortò ad avere “intenso amore” gli uni per gli altri, perché “l’amore copre una moltitudine di peccati”. (1 Pietro 4:8) Come possiamo farlo? L’uomo è stato creato a immagine di Dio e pertanto ha per natura la capacità di amare. Ma il tipo di amore di cui adesso stiamo parlando richiede qualcosa di più. Sì, esso è il principale frutto dello spirito di Dio. (Galati 5:22) Pertanto, per coltivare amore dobbiamo lasciare che lo spirito di Dio agisca su di noi. In che modo? Studiando la Bibbia, che è stata ispirata dallo spirito di Geova. (2 Timoteo 3:16) Pregando che lo spirito di Geova accresca il nostro amore per Geova e per i nostri fratelli, e unendoci alla congregazione cristiana, dove lo spirito fluisce liberamente.

Dobbiamo anche esaminarci per scoprire qualsiasi azione o pensiero in contrasto con l’amore. Ricordate che l’amore è una qualità che viene dal cuore, e che “il cuore è più ingannevole di qualunque altra cosa ed è difficile da correggere”. (Geremia 17:9) Nonostante tutto l’aiuto che Geova ci dà, a volte ci comportiamo in maniera poco amorevole. Può darsi che usiamo un tono inutilmente aspro nel parlare con un altro cristiano, oppure che ci risentiamo e ci offendiamo per qualcosa che è stato detto. Pertanto, facciamo bene a ripetere la preghiera di Davide: “Scrutami, o Dio, e conosci il mio cuore. Esaminami, e conosci i miei inquietanti pensieri, e vedi se c’è in me qualche via dolorosa, e guidami nella via del tempo indefinito”. — Salmo 139:23, 24.

La Bibbia dice che “l’amore non viene mai meno”. (1 Corinti 13:8) Se mettiamo in pratica l’amore gli uni per gli altri, non saremo mai trovati mancanti nel momento della prova. L’amore che esiste tra i servitori di Dio contribuisce in grande misura al paradiso spirituale oggi esistente. Solo coloro che si amano l’un l’altro intensamente e di cuore proveranno piacere a vivere nel nuovo mondo. Pertanto, imitate Geova esprimendo tale amore e rafforzate così il vincolo d’unione. Sì, coltivate l’amore, il fondamento del vero cristianesimo.

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