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  • w91 15/10 pp. 25-28
  • Prestare denaro ad altri cristiani

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  • Prestare denaro ad altri cristiani
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1991
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  • Calcolare la spesa prima di prendere a prestito
  • ‘Dire la verità’ a chi presta
  • Applicare la regola aurea negli affari
  • Cautela da parte di chi presta
  • Fallimento
  • Dovrei chiedere un prestito a un fratello?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1998
  • Prestiti e amore cristiano
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1982
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 2004
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1972
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1991
w91 15/10 pp. 25-28

Prestare denaro ad altri cristiani

PEDRO e Carlos erano buoni amici.a Erano entrambi cristiani, e le loro famiglie si frequentavano spesso. Così, quando Carlos ebbe bisogno di denaro per motivi di affari, Pedro non esitò a offrirsi di prestarglielo. “Visto che eravamo buoni amici”, spiega Pedro, “non avevo nulla in contrario”.

Tuttavia, dopo soli due mesi Carlos fece fallimento, e smise di restituire il denaro. Pedro venne a sapere, con sua sorpresa, che Carlos aveva usato buona parte del denaro preso in prestito per pagare debiti non legati al suo lavoro e per pagarsi dei lussi. La faccenda non si risolse in maniera tale da soddisfare Pedro nemmeno dopo un anno di visite e di lettere. Esasperato, Pedro si rivolse alle autorità e fece gettare in prigione Carlos, il suo amico e fratello cristiano.b Era la cosa giusta da fare? Vediamo.

Molte amicizie, in tutto il mondo, si rovinano a causa di disaccordi e malintesi relativi a prestiti di denaro. A volte questo può essere motivo di discordia persino fra cristiani. In molti paesi è difficile ottenere un prestito bancario, per cui è normale che chi ha bisogno di un finanziamento lo chieda ad amici e parenti. Tuttavia, la triste esperienza di Pedro e Carlos dimostra che, a meno che sia chi presta che chi prende a prestito non seguano attentamente i princìpi biblici, possono sorgere grossi problemi. Qual è, dunque, il giusto modo di comportarsi quando un cristiano chiede un prestito ad un altro cristiano?

Calcolare la spesa prima di prendere a prestito

La Bibbia scoraggia il fare debiti non necessari. “Non siate debitori di nulla a nessuno, se non di amarvi gli uni gli altri”, esorta l’apostolo Paolo. (Romani 13:8) Perciò, prima di contrarre un debito calcolate la spesa che questo comporterà. (Confronta Luca 14:28). Avete davvero bisogno di prendere a prestito del denaro? Vi serve per guadagnarvi da vivere così da aver cura della vostra famiglia? (1 Timoteo 5:8) Oppure fra le motivazioni vi è una certa misura di avidità, forse il desiderio di vivere in maniera più lussuosa? — 1 Timoteo 6:9, 10.

Un altro fattore importante è valutare se contrarre dei debiti vi costringerà a lavorare di più e forse a trascurare le adunanze e il servizio di campo. Inoltre, potete davvero permettervi di rischiare denaro altrui? E se l’affare o l’impresa fallisse? Ricordate che “il malvagio prende a prestito e non ripaga”. — Salmo 37:21.

‘Dire la verità’ a chi presta

Dopo aver preso in considerazione tali fattori potreste ancora ritenere di avere bisogno di un prestito per motivi di affari. Se tale prestito non si può ottenere da fonti secolari, non è necessariamente sbagliato chiederlo a un altro cristiano, poiché è normale rivolgersi agli amici nei momenti del bisogno, come traspare dalle parole di Gesù in Luca 11:5. Tuttavia bisogna sforzarsi di ‘dire la verità’. (Efesini 4:25) Spiegate onestamente tutti i fattori in gioco, compresi i rischi, anche quelli che potrebbero sembrare remoti. E non offendetevi se chi sperate vi presti il denaro vi fa molte domande specifiche per essere sicuro di capire bene la situazione.c

Significherebbe dire la verità prendere a prestito del denaro per un motivo e poi usarlo per un altro scopo? Niente affatto. Un banchiere che vive in un paese latino-americano spiega che in un caso del genere “una banca annullerebbe il vostro credito e, se non pagaste il vostro debito immediatamente, si procurerebbe un mandato del tribunale per confiscare i vostri beni”. Se si presta del denaro in base al presupposto che esso aumenterà i profitti di un affare, usarlo per un altro scopo in effetti priva chi lo presta della garanzia che il prestito possa essere restituito. È vero che forse non si temono azioni legali quando si chiede un prestito a un altro cristiano. Nondimeno, “chi prende a prestito è servitore dell’uomo che fa il prestito”, e ha l’obbligo di essere onesto con lui. — Proverbi 22:7.

Applicare la regola aurea negli affari

Gesù disse: “Tutte le cose dunque che volete che gli uomini vi facciano, anche voi dovete similmente farle loro”. (Matteo 7:12) Com’è importante che questa regola prevalga quando si trattano affari con un compagno di fede! Ad esempio, cosa fareste se un fratello si rifiutasse di concedervi un prestito? Riterreste che la vostra amicizia è stata tradita? Oppure rispettereste il suo diritto di declinare la vostra offerta, comprendendo che può aver bisogno di quel denaro, o che può ritenere i rischi più gravi di quanto non li riteniate voi? In tutta onestà, egli può dubitare della vostra capacità di amministrare bene il denaro. In tal caso, il suo rifiuto potrebbe benissimo essere sia saggio che amorevole. — Proverbi 27:6.

Se un amico acconsente a prestarvi del denaro, i particolari dovrebbero essere messi per iscritto per filo e per segno, compreso l’ammontare del prestito, l’uso che si farà del denaro, quali beni fanno da garanzia per il prestito, e come e quando il prestito sarà restituito. In alcuni casi è saggio addirittura far redigere o controllare il contratto da un avvocato, e farlo archiviare presso le autorità. In ogni caso, una volta che un accordo è stato firmato, “la vostra parola Sì significhi Sì, il vostro No, No”. (Matteo 5:37) Non approfittate della disponibilità del vostro amico mancando di prendere il vostro impegno nei suoi confronti con la stessa serietà con cui lo prendereste se aveste a che fare con una banca.

Cautela da parte di chi presta

E se vi viene chiesto un prestito? Molto dipenderà dalle circostanze. Ad esempio, un cristiano, pur non avendo alcuna colpa, può subire un dissesto finanziario. Se ne avete la possibilità, l’amore cristiano vi spingerà a ‘dargli le cose necessarie al corpo’. — Giacomo 2:15, 16.

Come sarebbe poco amorevole approfittarsi delle difficoltà di un fratello esigendo un interesse in un caso del genere! Gesù esortò: “Continuate ad amare i vostri nemici e a fare il bene e a prestare senza interesse, senza sperare nulla in cambio”. — Luca 6:35; confronta Levitico 25:35-38.

Ma che dire se vi viene chiesto semplicemente di finanziare un’impresa commerciale o di garantire un prestito? In genere, è meglio considerare questi casi come investimenti finanziari. La Bibbia esorta chiaramente alla cautela, dicendo: “Non essere fra quelli che danno strette di mano, fra quelli che si fanno garanti per i prestiti”. — Proverbi 22:26.

Stando così le cose, dovete decidere prima di tutto se potete davvero permettervi di investire quel denaro. Vi trovereste sul lastrico se l’affare andasse male o se il vostro debitore non fosse in grado di restituire il denaro in tempo? Se potete permettervi di concedere il prestito e sono previsti degli utili, anche voi avete il diritto di partecipare ad essi chiedendo un ragionevole interesse per il denaro che prestate. (Confronta Luca 19:22, 23). Proverbi 14:15 avverte: “Chiunque è inesperto ripone fede in ogni parola, ma l’accorto considera i suoi passi”. Alcuni uomini d’affari normalmente avveduti si sono comportati in maniera avventata nello stipulare affari con altri cristiani. Il miraggio di interessi elevati ha indotto alcuni a fare investimenti avventati che hanno fatto perdere loro sia il denaro che l’amicizia di altri cristiani.

È interessante notare che spesso le banche prendono in considerazione tre fattori per stabilire quanto può essere rischioso concedere un prestito: (1) Il carattere di chi chiede il prestito, (2) la sua capacità di restituirlo e (3) la situazione prevalente nel settore in cui opera. Non dimostrereste saggezza facendo una valutazione simile prima di decidere se prestare o no il vostro sudato denaro a qualcuno? — Proverbi 3:21.

Ad esempio, che reputazione ha il fratello che vi chiede il denaro? È conosciuto come una persona fidata e responsabile oppure come una persona avventata e volubile? (Confronta 1 Timoteo 3:7). Se desidera espandere la sua attività, ha avuto successo finora? (Luca 16:10) In caso contrario, può essere più utile offrirgli aiuto pratico per gestire il denaro che prestargli denaro che potrebbe usare male.

Un altro fattore di cui tener conto è la capacità che il fratello ha di restituire il prestito. Quanto guadagna? Quanti debiti ha? È solo ragionevole che sia schietto con voi. Nondimeno, l’amore cristiano deve ancora prevalere. Ad esempio, potreste voler garantire il prestito con i beni alienabili del fratello. La Legge mosaica non ammetteva che, per garantire un prestito, ci si impossessasse dei mezzi di sostentamento o dei beni fondamentali di un uomo. (Deuteronomio 24:6, 10-12) Pertanto, un fratello sudamericano, un uomo d’affari, dice che lui presta ai fratelli al massimo la metà del valore dei loro beni alienabili. “E non considero beni alienabili gli attrezzi di lavoro o la casa”, spiega. “Di certo non vorrei gettare sulla strada il mio fratello e portargli via la casa per riavere il mio denaro”.

Infine dovreste considerare in maniera realistica qual è la situazione economica generale nella vostra zona. Viviamo negli “ultimi giorni”, e gli uomini sono “amanti del denaro, . . . traditori”. (2 Timoteo 3:1-4) Anche se il vostro amico e fratello può essere onesto, i suoi soci, i suoi dipendenti e i suoi clienti potrebbero non esserlo. Essendo cristiano, egli non può ricorrere alla corruzione e alla menzogna, tattiche che i suoi concorrenti possono usare a loro vantaggio. Bisogna anche tener conto dei danni dovuti al ‘tempo e all’avvenimento imprevisto’. (Ecclesiaste 9:11) Il valore della merce può calare bruscamente. L’inflazione galoppante può mandare in rovina un’attività oppure togliere ogni valore al vostro prestito. Anche furti, incidenti, vandalismo e ingiustizie sono spiacevoli realtà del mondo degli affari. Nel prendere la vostra decisione dovreste tener conto di tutti questi aspetti.

Fallimento

A volte, nonostante tutte le precauzioni, un cristiano non è proprio in grado di restituire il denaro preso in prestito. La regola aurea dovrebbe indurlo a tenersi regolarmente in contatto con il suo creditore. Può darsi che per un periodo di tempo sia in grado di fare solo piccoli versamenti. Tuttavia, il cristiano non dovrebbe pensare che questi versamenti simbolici siano una scusa per non fare veri sacrifici allo scopo di ottemperare ai suoi obblighi. (Salmo 15:4) Anche il creditore cristiano ha l’obbligo di mostrare amore. Se ritiene di essere stato frodato può seguire il consiglio di Matteo 18:15-17.

Raramente sarebbe consigliabile coinvolgere le autorità secolari, come fece Pedro nel caso menzionato all’inizio. L’apostolo Paolo dice: “Osa qualcuno di voi che ha una causa contro un altro andare in tribunale davanti a uomini ingiusti, e non davanti ai santi? . . . È vero che non c’è fra voi un uomo saggio che possa giudicare tra i suoi fratelli, ma un fratello va in tribunale con un fratello, e ciò davanti agli increduli? Realmente, dunque, significa una completa sconfitta per voi che abbiate processi gli uni con gli altri. Perché non vi lasciate piuttosto fare un torto? Perché non vi lasciate piuttosto defraudare?” — 1 Corinti 6:1-7.

Ci possono essere alcune situazioni, ad esempio quando sono implicati soci increduli, fornitori del mondo o questioni assicurative, in cui sembra necessario ricorrere a un tribunale secolare o a un organismo governativo per risolvere la questione. Ma nella maggior parte dei casi, il cristiano preferirà rimetterci del denaro piuttosto che far ricadere sulla congregazione il biasimo di portare in tribunale un fratello insolvente.

Nella maggior parte dei casi tali tristi conseguenze si possono evitare. Come? Prima di prestare denaro o di chiedere un prestito a un fratello, siate consapevoli dei rischi che ci potrebbero essere. Esercitate cautela e sapienza. Soprattutto, “tutte le vostre cose”, compresi gli affari, “si facciano con amore”. — 1 Corinti 16:14.

[Note in calce]

a I nomi sono stati cambiati.

b In alcuni paesi è ancora normale finire in prigione in caso di fallimento o inadempienza nel ripagare un prestito.

c Alcuni hanno preso a prestito piccole somme di denaro da molte persone. In tal caso ciascuna di loro, non avendo il quadro completo della situazione, può essere indotta a credere che chi prende a prestito il denaro sarà facilmente in grado di restituirlo.

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