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  • w91 15/11 pp. 13-18
  • Coltiviamo il frutto della padronanza di sé

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  • Coltiviamo il frutto della padronanza di sé
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1991
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  • Temere Dio e odiare il male
  • La saggezza di esercitare padronanza di sé
  • L’importanza dell’amore altruistico
  • L’aiuto della fede e dell’umiltà
  • Padronanza di sé entro la cerchia familiare
  • Valiamoci dell’aiuto che Dio provvede
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1991
w91 15/11 pp. 13-18

Coltiviamo il frutto della padronanza di sé

“Il frutto dello spirito è amore, gioia, pace, longanimità, benignità, bontà, fede, mitezza, padronanza di sé. Contro tali cose non c’è legge”. — GALATI 5:22, 23.

1. Quali sono per noi i massimi esempi di padronanza di sé, e quali versetti lo dimostrano?

GEOVA DIO e Gesù Cristo sono per noi i massimi esempi di padronanza di sé. Geova ha manifestato questa qualità sin dal giorno in cui l’uomo disubbidì nel giardino d’Eden. (Confronta Isaia 42:14). Nelle Scritture Ebraiche viene detto nove volte che egli è “lento all’ira”. (Esodo 34:6) Questo richiede padronanza di sé. E non c’è dubbio che anche il Figlio di Dio esercitò grande padronanza di sé, poiché “quando era oltraggiato, non rese oltraggio”. (1 Pietro 2:23) Eppure Gesù avrebbe potuto chiedere al suo Padre celeste il sostegno di “più di dodici legioni di angeli”! — Matteo 26:53.

2. Quali eccellenti esempi scritturali abbiamo di uomini imperfetti che hanno mostrato padronanza di sé?

2 Le Scritture ci provvedono anche eccellenti esempi di uomini imperfetti che hanno mostrato padronanza di sé. Ad esempio, questa qualità fu dimostrata in un episodio degno di nota in cui fu coinvolto Giuseppe, uno dei figli del patriarca Giacobbe. Quale padronanza di sé esercitò Giuseppe quando la moglie di Potifar tentò di sedurlo! (Genesi 39:7-9) Un altro ottimo esempio di padronanza di sé fu quello dei quattro giovani ebrei che rifiutarono di mangiare i piatti prelibati del re di Babilonia a motivo delle restrizioni imposte dalla Legge mosaica. — Daniele 1:8-17.

3. Quali persone sono conosciute per la loro eccellente condotta, e quali testimonianze lo confermano?

3 In quanto a esempi moderni di padronanza di sé, possiamo additare i testimoni di Geova come gruppo. Essi meritano la lode fatta dalla New Catholic Encyclopedia, che li definisce “uno dei gruppi che si comportano meglio”. Un docente universitario delle Filippine ha affermato che “i Testimoni mettono devotamente in pratica quello che imparano dalle Scritture”. Riguardo all’assemblea dei Testimoni tenuta a Varsavia nel 1989, un giornalista polacco ha scritto: “55.000 persone non hanno fumato una sola sigaretta per tre giorni! . . . Questa dimostrazione di disciplina sovrumana ha destato in me un misto di ammirazione e soggezione”.

Temere Dio e odiare il male

4. Qual è una delle cose che più aiutano ad esercitare padronanza di sé?

4 Una delle cose che più aiutano a coltivare la padronanza di sé è il timore di Dio, il sano timore di dispiacere al nostro amorevole Padre celeste. Che il riverente timore di Dio sia importante si può capire dal fatto che le Scritture lo menzionano molte volte. Quando Abraamo stava per offrire il figlio Isacco, Dio disse: “Non stendere la mano contro il ragazzo e non fargli proprio nulla, poiché ora davvero so che temi Dio, in quanto non hai trattenuto tuo figlio, il tuo unico, da me”. (Genesi 22:12) Dato che senza dubbio in quell’occasione la tensione emotiva sarà stata enorme, deve esserci voluta una grandissima padronanza di sé da parte di Abraamo per ubbidire al comando di Dio sino al punto di alzare il coltello che avrebbe dovuto uccidere l’amato figlio Isacco. Sì, il timore di Dio ci aiuterà ad esercitare la qualità della padronanza di sé.

5. Che relazione c’è tra l’odiare il male e l’esercitare padronanza di sé?

5 Strettamente legato al timore di Geova è l’odio per il male. In Proverbi 8:13 è detto: “Il timore di Geova significa odiare il male”. A sua volta, anche odiare il male aiuta ad esercitare padronanza di sé. Ripetute volte le Scritture ci dicono di odiare, sì, di aborrire ciò che è male. (Salmo 97:10; Amos 5:14, 15; Romani 12:9) Spesso ciò che è male è così piacevole, così allettante e seducente che dobbiamo proprio odiarlo per avere la forza di resistere. Questo odio per ciò che è male ha l’effetto di rafforzare in noi la determinazione a esercitare padronanza di sé, per cui è una protezione.

La saggezza di esercitare padronanza di sé

6. Perché è saggio dominare le proprie inclinazioni egoistiche esercitando padronanza di sé?

6 Un’altra cosa che aiuta molto a esercitare padronanza di sé è capire quanto è saggio mostrare questa qualità. Geova ci chiede di esercitare la qualità della padronanza di sé per il nostro stesso bene. (Confronta Isaia 48:17, 18). La sua Parola contiene molti consigli che indicano quanto è saggio dominare le proprie inclinazioni egoistiche esercitando padronanza di sé. Non possiamo sfuggire in nessun modo alle immutabili leggi di Dio. La sua Parola ci dice: “Qualunque cosa l’uomo semini, questa pure mieterà; perché chi semina in vista della sua carne mieterà la corruzione dalla sua carne, ma chi semina in vista dello spirito mieterà la vita eterna dallo spirito”. (Galati 6:7, 8) Un esempio lampante è quello del mangiare e del bere. Molti problemi nascono da eccessi nel mangiare o nel bere. Cedendo in questo modo all’egoismo si perde la stima di sé. Oltre a ciò, chi cede all’egoismo non può fare a meno di danneggiare i suoi rapporti con gli altri. La cosa più grave, però, è che la mancanza di padronanza di sé danneggia la propria relazione con il Padre celeste.

7. Qual è uno dei temi portanti del libro di Proverbi, e quali versetti lo dimostrano?

7 Pertanto, dobbiamo continuare a ripeterci che l’egoismo è autolesionistico. Un tema portante del libro di Proverbi, libro che sottolinea il valore dell’autodisciplina, è che ad essere egoisti non ci si guadagna niente, mentre esercitare padronanza di sé è saggio. (Proverbi 14:29; 16:32) E si noti che autodisciplinarsi non significa limitarsi a evitare ciò che è male. L’autodisciplina, o padronanza di sé, è necessaria anche per fare ciò che è giusto, il che può essere difficile poiché va contro le nostre inclinazioni peccaminose.

8. Quale esperienza sottolinea la saggezza di esercitare padronanza di sé?

8 Un esempio che illustra quanto è saggio esercitare padronanza di sé è quello di un testimone di Geova che faceva la fila a uno sportello bancario. Improvvisamente un uomo gli passò davanti spingendo. Pur essendo un po’ seccato, il Testimone esercitò padronanza di sé. Quello stesso giorno doveva incontrare un certo ingegnere da cui doveva ottenere una firma in relazione ad alcuni progetti per una Sala del Regno. Chi risultò essere questo ingegnere? Ebbene, proprio l’uomo che gli era passato davanti a spintoni nella banca! L’ingegnere non solo si mostrò molto amichevole, ma fece pagare al Testimone meno di un decimo del normale onorario. Come fu felice il Testimone di aver mostrato padronanza di sé in precedenza quel giorno, non arrabbiandosi!

9. Cosa è saggio fare quando ci offendono nel ministero?

9 Più di una volta, mentre andiamo di porta in porta a predicare la buona notizia del Regno di Dio oppure mentre stiamo in piedi all’angolo di una strada cercando di destare l’interesse dei passanti, capita che qualcuno ci offenda. Cosa è saggio fare in tale situazione? Proverbi 15:1 dice saggiamente: “La risposta, quando è mite, allontana il furore”. In altre parole, bisogna esercitare padronanza di sé. E non sono soltanto i testimoni di Geova ad aver riscontrato che questa è la cosa saggia da fare. Il valore terapeutico della padronanza di sé viene apprezzato sempre più dalla classe medica.

L’importanza dell’amore altruistico

10, 11. Perché l’amore aiuta davvero ad esercitare padronanza di sé?

10 La descrizione che Paolo fa dell’amore in 1 Corinti 13:4-8 mostra che questa qualità può aiutare a esercitare padronanza di sé. “L’amore è longanime”. Per essere longanimi ci vuole padronanza di sé. “L’amore non è geloso, non si vanta, non si gonfia”. L’amore ci aiuta a tenere a freno pensieri ed emozioni, vincendo ogni tendenza ad essere gelosi, a vantarci o a gonfiarci. L’amore ci induce a fare esattamente l’opposto, rendendoci umili e modesti come lo fu Gesù. — Matteo 11:28-30.

11 Paolo prosegue dicendo che l’amore “non si comporta indecentemente”. Anche per comportarsi sempre decentemente ci vuole padronanza di sé. La qualità dell’amore ci impedisce di essere avidi, di ‘guardare solo ai nostri interessi’. L’amore “non si irrita”. Com’è facile irritarsi a motivo di ciò che altri dicono o fanno! Ma l’amore ci aiuterà ad esercitare padronanza e a non dire o fare cose di cui in seguito ci pentiremmo. L’amore “non tiene conto del male”. Nella natura umana c’è la tendenza a nutrire risentimento, a serbare rancore. Ma l’amore ci aiuterà a togliere questi pensieri dalla mente. L’amore “non si rallegra dell’ingiustizia”. Ci vuole padronanza di sé per non provare piacere in cose ingiuste, come la pornografia o serial televisivi degradanti. Inoltre, l’amore “copre ogni cosa” e “sopporta ogni cosa”. Ci vuole padronanza di sé per sopportare certe situazioni, per superare momenti difficili o stressanti senza scoraggiarsi, senza voler rendere pan per focaccia e senza pensare di smettere di servire Geova.

12. Qual è un modo per mostrare apprezzamento per tutto ciò che Geova Dio e Gesù Cristo hanno fatto per noi?

12 Se davvero amiamo il nostro Padre celeste e apprezziamo le sue meravigliose qualità e tutto ciò che ha fatto per noi, vorremo piacergli esercitando sempre la qualità della padronanza di sé. Inoltre, se davvero amiamo il nostro Signore Gesù Cristo e apprezziamo tutto ciò che ha fatto per noi, presteremo ascolto al suo comando di ‘prendere il nostro palo di tortura e seguirlo di continuo’. (Marco 8:34) Per far questo ci vuole senz’altro padronanza di sé. L’amore per i fratelli cristiani, inoltre, ci impedirà di danneggiarli intraprendendo qualche condotta egoistica.

L’aiuto della fede e dell’umiltà

13. Perché la fede può aiutare ad esercitare padronanza di sé?

13 Un’altra cosa che aiuta molto ad esercitare padronanza di sé è la fede in Dio e nelle sue promesse. La fede ci permetterà di confidare in Geova e di aspettare il tempo da lui stabilito per risolvere le questioni. L’apostolo Paolo ribadisce questo stesso concetto quando dice in Romani 12:19: “Non vi vendicate, diletti, . . . poiché è scritto: ‘La vendetta è mia; io ricompenserò, dice Geova’”. Sotto questo aspetto, anche l’umiltà ci può essere d’aiuto. Se siamo umili non ci offenderemo facilmente a motivo di offese immaginarie o reali. Non ci precipiteremo avventatamente a farci giustizia da soli, ma ci sapremo padroneggiare e saremo disposti ad aspettare Geova. — Confronta Salmo 37:1, 8.

14. Quale esperienza dimostra che anche chi non ha affatto padronanza di sé la può acquistare?

14 Che sia possibile imparare a esercitare padronanza di sé lo dimostra in maniera molto evidente l’esperienza di un uomo dall’indole violenta. Quest’uomo aveva un carattere tale che una volta, quando fu chiamata la polizia a motivo del fracasso che stava facendo insieme a suo padre, stese a terra tre poliziotti prima di essere immobilizzato! Col tempo, però, conobbe i testimoni di Geova e imparò a esercitare padronanza di sé, un frutto dello spirito di Dio. (Galati 5:22, 23) Oggi, a trent’anni di distanza, quest’uomo sta ancora servendo fedelmente Geova.

Padronanza di sé entro la cerchia familiare

15, 16. (a) Cosa aiuterà il marito a esercitare padronanza di sé? (b) In quale situazione c’è speciale bisogno di padronanza di sé, e quale esperienza lo indica? (c) Perché la moglie ha bisogno di padronanza di sé?

15 Nell’ambito della famiglia c’è senz’altro bisogno di padronanza di sé. Per amare la moglie come ama se stesso, il marito deve esercitare grande padronanza sui suoi pensieri, sulle sue parole e sulle sue azioni. (Efesini 5:28, 29) Sì, ci vuole padronanza di sé da parte dei mariti per prestare ascolto alle parole dell’apostolo Pietro riportate in 1 Pietro 3:7: “Voi, mariti, continuate a dimorare in maniera simile con loro secondo conoscenza”. Il marito cristiano deve esercitare padronanza di sé specialmente quando la moglie non è una credente.

16 Per fare un esempio: un anziano aveva la moglie incredula che aveva un pessimo carattere. Tuttavia egli esercitava padronanza di sé, e questo ebbe su di lui un effetto così positivo che il suo dottore gli disse: “John, o sei per natura un uomo molto, molto paziente, oppure hai una religione potente”. Noi abbiamo senz’altro una religione potente, poiché Dio “non ci diede uno spirito di codardia, ma di potenza e di amore e di sanità di mente”, permettendoci di esercitare padronanza. (2 Timoteo 1:7) Inoltre, la moglie ha bisogno di padronanza di sé per essere sottomessa, specialmente quando il marito non è un credente. — 1 Pietro 3:1-4.

17. Perché la padronanza di sé è importante nel rapporto tra genitori e figli?

17 La padronanza di sé è anche necessaria nel rapporto tra genitori e figli. Perché i figli manifestino padronanza di sé, i genitori devono loro stessi dare per primi l’esempio. E quando bisogna impartire ai figli qualche forma di disciplina, questo si dovrebbe sempre fare in maniera calma e amorevole. Questo richiede vera padronanza di sé. (Efesini 6:4; Colossesi 3:21) Inoltre, per mostrare che amano davvero i genitori, i figli devono essere ubbidienti, e per ubbidire ci vuole senz’altro padronanza di sé. — Efesini 6:1-3; confronta 1 Giovanni 5:3.

Valiamoci dell’aiuto che Dio provvede

18-20. Di quali tre provvedimenti spirituali ci si deve valere per coltivare le qualità che aiuteranno ad esercitare padronanza di sé?

18 Per crescere nel timore di Dio, nell’amore altruistico, nella fede, nell’odio per ciò che è male e nella padronanza di sé dobbiamo valerci di tutto l’aiuto che Geova Dio ha provveduto. Analizziamo tre provvedimenti spirituali che possono aiutare a esercitare padronanza di sé. Prima di tutto c’è il prezioso privilegio della preghiera. Non vogliamo mai essere troppo occupati per pregare. Sì, dovremmo desiderare di ‘pregare incessantemente’, di ‘essere costanti nella preghiera’. (1 Tessalonicesi 5:17; Romani 12:12) Preghiamo per poter coltivare la padronanza di sé, e quando veniamo meno nell’esercizio di questa qualità, supplichiamo pentiti il nostro Padre celeste perché ci perdoni.

19 Un secondo fattore che può aiutare a mostrare padronanza di sé è il nutrirsi della Parola di Dio e delle pubblicazioni che permettono di comprendere e mettere in pratica le Scritture. È così facile trascurare questa parte del sacro servizio! Bisogna esercitare padronanza di sé e continuare a ripetersi che non c’è nulla di più importante da leggere della Bibbia e di ciò che provvede “lo schiavo fedele e discreto”, e che perciò dobbiamo dare la precedenza a queste cose. (Matteo 24:45-47) È stato giustamente detto che nella vita non si può mai avere questo e quello, ma questo o quello. Siamo davvero uomini e donne spirituali? Se ci rendiamo conto del nostro bisogno spirituale, avremo abbastanza padronanza da spegnere la TV e prepararci per le adunanze o leggere La Torre di Guardia che abbiamo appena ricevuto.

20 Un terzo fattore che ci può aiutare è l’avere il giusto atteggiamento verso le adunanze di congregazione e le assemblee più grandi, comprese quelle di distretto. Tutte queste adunanze sono per noi qualcosa di cui non possiamo assolutamente fare a meno? Vi andiamo preparati per partecipare, e poi partecipiamo in base alle opportunità? Nella misura in cui mostriamo il giusto atteggiamento verso le adunanze, saremo anche rafforzati nella nostra determinazione di esercitare padronanza in ogni circostanza.

21. Quali sono alcune delle ricompense che possiamo ricevere se coltiveremo il frutto dello spirito della padronanza di sé?

21 Quali ricompense ci possiamo aspettare se ci sforzeremo di manifestare sempre la qualità della padronanza di sé? Ebbene, non raccoglieremo mai gli amari frutti dell’egoismo. Avremo rispetto di noi stessi e la coscienza pulita. Ci risparmieremo tantissimi problemi e resteremo sulla strada che conduce alla vita. Oltre a ciò, saremo in grado di fare agli altri il massimo bene possibile. Soprattutto, presteremo ascolto a Proverbi 27:11: “Sii saggio, figlio mio, e rallegra il mio cuore, affinché io possa rispondere a chi mi biasima”. E questa è la ricompensa più grande che possiamo mai avere: il privilegio di rallegrare il cuore del nostro amorevole Padre celeste, Geova!

Ricordate?

◻ In che modo il timore di Dio aiuta ad esercitare padronanza di sé?

◻ Perché l’amore aiuta ad esercitare padronanza di sé?

◻ Di che aiuto è la padronanza di sé nelle relazioni familiari?

◻ Di quali provvedimenti dobbiamo fare buon uso se vogliamo coltivare il frutto della padronanza di sé?

[Immagine a pagina 15]

Giuseppe esercitò padronanza di sé davanti alla tentazione

[Immagine a pagina 17]

Per disciplinare i figli in maniera calma e amorevole ci vuole vera padronanza di sé

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