BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • w91 15/12 pp. 19-21
  • Cosa significa la sottomissione nel matrimonio?

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • Cosa significa la sottomissione nel matrimonio?
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1991
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • Non un tiranno
  • La sottomissione è relativa
  • Umiltà e ragionevolezza
  • La sottomissione della moglie: Cosa significa?
    Svegliatevi! 1996
  • Facciamo la nostra parte per avere una famiglia felice
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1978
  • “Il capo della donna è l’uomo”
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova (per lo studio) 2021
  • Mogli, abbiate profondo rispetto per vostro marito
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 2007
Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1991
w91 15/12 pp. 19-21

Cosa significa la sottomissione nel matrimonio?

QUANDO una cristiana si sposa, molte cose cambiano nella sua vita. Forse il cambiamento più grande ha a che fare con la sua libertà. Probabilmente da nubile era libera di prendere molte decisioni senza consultare nessuno. Ma ora che ha un marito, ha l’obbligo di consultarlo e di chiedergli il permesso per fare molte delle cose che un tempo decideva da sola. Come mai?

Il motivo è che quando il Creatore dell’umanità diede la prima donna in sposa al primo uomo, costituì l’uomo capo della moglie e dei futuri figli. Questo era assolutamente ragionevole. In qualsiasi gruppo organizzato di persone c’è bisogno di qualcuno che prenda la direttiva e le decisioni finali. Nel matrimonio, il Creatore ha stabilito che “il marito è capo della moglie”. — Efesini 5:23.

A sostegno di ciò, Dio comanda che “le mogli siano sottomesse ai loro mariti”. (Efesini 5:22) Il modo in cui questo influisce sulla moglie dipende da due fattori. Primo, fino a che punto lei è disposta a sottomettersi a questa disposizione? E secondo, in che modo suo marito eserciterà l’autorità? In realtà, quando entrambi i coniugi hanno il giusto punto di vista per quanto riguarda questa disposizione, riscontrano che essa è una benedizione per la moglie, per il marito e per i figli.

Non un tiranno

In che modo il marito dovrebbe esercitare l’autorità? Seguendo l’eccellente esempio del Figlio di Dio. La Bibbia dice: “Il marito è capo della moglie come anche il Cristo è capo della congregazione, essendo egli il salvatore di questo corpo. Mariti, continuate ad amare le vostre mogli, come anche il Cristo amò la congregazione e si consegnò per essa”. (Efesini 5:23, 25) Il modo in cui Gesù Cristo esercitò l’autorità fu una benedizione per la congregazione. Cristo non fu un tiranno. Non fece sentire limitati o oppressi i suoi discepoli. Al contrario, si guadagnò il rispetto di tutti grazie al modo amorevole e compassionevole con cui li trattò. Che eccellente esempio per i mariti in quanto al modo in cui trattare la moglie!

Alcuni mariti, però, non seguono questo eccellente esempio. Usano l’autorità concessa loro da Dio in maniera egoistica anziché per il bene della moglie. Dominano la moglie in maniera tirannica, pretendendo sottomissione assoluta e spesso non permettendole di prendere alcuna decisione autonoma. È comprensibile che spesso le mogli di mariti del genere siano infelici. E anche i mariti stessi ne soffrono, in quanto non ottengono l’amorevole rispetto della moglie.

È vero che Dio richiede alla moglie di rispettare la posizione che il marito ha quale capofamiglia. Ma se il marito desidera che la moglie lo rispetti sinceramente come persona, deve guadagnarsi tale rispetto, e il modo migliore per farlo è quello di agire in maniera responsabile e coltivare ottime qualità spirituali come capofamiglia.

La sottomissione è relativa

L’autorità del marito sulla moglie non è assoluta. Sotto certi aspetti, la sottomissione della moglie può essere paragonata a quella del cristiano ai governanti mondani. Dio comanda al cristiano di essere ‘sottoposto alle autorità superiori’. (Romani 13:1) Tuttavia questa sottomissione deve essere sempre equilibrata con quella che dobbiamo a Dio. Gesù disse: “Rendete a Cesare le cose di Cesare, ma a Dio le cose di Dio”. (Marco 12:17) Se Cesare (il governo secolare) pretende che rendiamo a lui ciò che appartiene a Dio, ricordiamo ciò che disse l’apostolo Pietro: “Dobbiamo ubbidire a Dio come governante anziché agli uomini”. — Atti 5:29.

In maniera in qualche modo analoga, se una cristiana è sposata con un uomo che non comprende o non rispetta i princìpi cristiani, ha comunque l’obbligo di essergli sottomessa. Anziché ribellarsi a questa disposizione stabilita da Dio, farebbe bene a trattare il marito con amore e considerazione, cercando così di guadagnare la sua fiducia. Questa condotta eccellente potrebbe indurre il marito a cambiare, o addirittura guadagnarlo alla verità. (1 Pietro 3:1, 2) Se il marito le ordina di fare qualcosa che Dio proibisce, lei deve ricordare che il suo principale Governante è Dio. Ad esempio, se egli pretende che partecipi a pratiche sessuali immorali, come lo scambio delle mogli, lei ha l’obbligo di non ubbidirgli. (1 Corinti 6:9, 10) La sottomissione al marito è regolata dalla sua coscienza e dal fatto che è sottomessa in primo luogo a Dio.

Al tempo del re Davide, Abigail era sposata con Nabal, un uomo che non rispettava i santi princìpi e che fu rude e poco amorevole con Davide e i suoi uomini. Essi avevano protetto migliaia di pecore e di capre appartenenti a Nabal, ma quando Davide chiese una contribuzione sotto forma di cibo, Nabal non volle dare nulla.

Quando Abigail venne a sapere che la taccagneria di suo marito stava per portare la calamità sulla sua casa, decise per conto proprio di portare del cibo a Davide. “Abigail si affrettò e prese duecento pani e due grosse giare di vino e cinque pecore preparate e cinque sea di grano arrostito e cento schiacciate d’uva secca e duecento pani di fichi pressati e li mise sugli asini. Quindi disse ai suoi giovani: ‘Passate davanti a me. Ecco, io vi vengo dietro’. Ma a suo marito Nabal non fece sapere nulla”. — 1 Samuele 25:18, 19.

Sbagliò Abigail ad agire contrariamente alla volontà del marito? In questo caso no. Che Abigail fosse sottomessa al marito non voleva dire che dovesse essere insensibile come lui, specialmente dal momento che il comportamento stolto di Nabal metteva in pericolo tutta la sua famiglia. Perciò Davide le disse: “Benedetto sia Geova l’Iddio d’Israele, che ti ha mandato in questo giorno incontro a me! E benedetto il tuo senno”. (1 Samuele 25:32, 33) Analogamente, oggi le mogli cristiane non dovrebbero contestare l’autorità del marito e ribellarsi, tuttavia se lui segue una condotta non cristiana non sono tenute a fare altrettanto.

È vero che Paolo nella sua lettera agli Efesini dice: “Come la congregazione è sottomessa al Cristo, così anche le mogli lo siano ai loro mariti in ogni cosa”. (Efesini 5:24) Ma dicendo “ogni cosa” qui Paolo non vuol dire che non esistano limiti alla sottomissione della moglie. Paolo dice anche “come la congregazione è sottomessa al Cristo”, e questo ci fa capire cosa aveva in mente. Tutto ciò che Cristo richiede dalla sua congregazione è giusto, in armonia con la volontà di Dio. Pertanto, la congregazione può facilmente e gioiosamente essergli sottomessa in ogni cosa. Allo stesso modo, se un cristiano si sforza sinceramente di seguire l’esempio di Gesù, sua moglie sarà felice di essergli sottomessa in ogni cosa, sapendo che suo marito ha a cuore i suoi migliori interessi e che non le chiederà mai consapevolmente di fare qualcosa che non sia in armonia con la volontà di Dio.

Il marito continuerà ad avere l’amore e il rispetto di sua moglie se rifletterà le sante qualità del suo capo, Gesù Cristo, che comandò ai suoi seguaci di amarsi gli uni gli altri. (Giovanni 13:34) Pur non essendo infallibile né perfetto, se egli eserciterà l’autorità in armonia con la direttiva superiore del Cristo, sarà più facile che sua moglie sia felice di averlo come capo. (1 Corinti 11:3) E se la moglie coltiverà le qualità cristiane di modestia e amorevole benignità, non le sarà difficile sottomettersi al marito.

Umiltà e ragionevolezza

Nella congregazione, marito e moglie sono spiritualmente fratello e sorella, e hanno la stessa posizione dinanzi a Geova. (Confronta Galati 3:28). Agli uomini, tuttavia, Dio ha affidato la sorveglianza della congregazione. Le donne che hanno la giusta inclinazione di cuore riconoscono lietamente questa disposizione con ogni sottomissione. E gli uomini maturi nella congregazione riconoscono umilmente che questo pone su di loro l’obbligo di non signoreggiare sul gregge. — 1 Pietro 5:2, 3.

Se questa è la relazione che esiste fra gli uomini e le donne nella congregazione, come può un marito cristiano giustificare il suo comportamento se tratta in maniera tirannica sua moglie, che è anche sua sorella spirituale? E come può la moglie giustificare il suo comportamento se compete con il marito per quanto riguarda l’autorità? Al contrario, marito e moglie dovrebbero trattarsi l’un l’altro in armonia con l’esortazione che Pietro rivolge a tutti i membri della congregazione: “Siate tutti dello stesso pensiero, mostrando i medesimi sentimenti, avendo affetto fraterno, teneramente compassionevoli, di mente umile”. (1 Pietro 3:8) Anche Paolo consigliò: “Rivestitevi dei teneri affetti di compassione, benignità, modestia di mente, mitezza e longanimità. Continuate a sopportarvi gli uni gli altri e a perdonarvi liberalmente gli uni gli altri se qualcuno ha motivo di lamentarsi contro un altro. Come Geova vi perdonò liberalmente, così fate anche voi”. — Colossesi 3:12, 13.

Queste qualità si devono coltivare nella congregazione, e devono essere coltivate in particolar modo tra moglie e marito nella famiglia cristiana. Il marito può mostrare tenero affetto e mitezza ascoltando i suggerimenti della moglie. Dovrebbe tener conto del punto di vista di lei prima di prendere una decisione che influirà sulla famiglia. Le mogli cristiane non sono esseri senza cervello. Spesso possono dare al marito suggerimenti validi, come fece Sara con suo marito Abraamo. (Genesi 21:12) D’altra parte, la moglie cristiana non sarà irragionevolmente esigente con il marito. Mostrerà benignità e modestia di mente seguendo la sua direttiva e sostenendo le sue decisioni, anche se a volte possono non rispecchiare le sue preferenze.

Il marito ragionevole, come l’anziano ragionevole, è avvicinabile e benigno. La moglie amorevole, a sua volta, è compassionevole e longanime, apprezzando gli sforzi che il marito fa per assolvere le sue responsabilità nonostante l’imperfezione e i problemi della vita. Quando sia il marito che la moglie coltivano queste qualità, la sottomissione nel matrimonio non costituisce un problema. Al contrario, è fonte di gioia, sicurezza e felicità durevole.

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi