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  • w92 15/4 pp. 4-6
  • Dio vi ascolta quando pregate?

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  • Dio vi ascolta quando pregate?
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1992
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  • Preghiere che vennero udite
  • Risposta alle preghiere
  • Abbiate fiducia che Dio ascolta
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1992
w92 15/4 pp. 4-6

Dio vi ascolta quando pregate?

IL DIRETTORE generale di una compagnia decide se trattare personalmente una questione o se delegarla ad altri. Similmente il Sovrano dell’universo ha la facoltà di decidere in che misura interessarsi personalmente di una data cosa. Le Scritture insegnano che Dio ha deciso di interessarsi personalmente delle nostre preghiere e quindi ci invitano a rivolgerle a lui. — Salmo 66:19; 69:13.

Dalla decisione di Dio al riguardo si comprende quanto egli prenda a cuore le preghiere dei suoi servitori umani. Lungi dal dissuadere i suoi servitori dall’esporgli tutto ciò che sta loro a cuore o li preoccupa, egli li esorta: “Pregate incessantemente”, “siate costanti nella preghiera”, ‘gettate su Geova stesso il vostro peso’, “gettate su [Dio] tutta la vostra ansietà”. — 1 Tessalonicesi 5:17; Romani 12:12; Salmo 55:22; 1 Pietro 5:7.

Se Dio non avesse avuto intenzione di ascoltare le preghiere dei suoi servitori, non avrebbe mai istituito questa via di accesso a lui e non li avrebbe incoraggiati a servirsene liberamente. Perciò, il fatto stesso che Dio abbia deciso di rendersi così avvicinabile per i suoi servitori è una ragione per avere fiducia che egli ascolta realmente. Sì, egli tiene conto di ciascuna preghiera rivoltagli dai suoi servitori.

Non va trascurato il fatto che la Bibbia dice esplicitamente che Dio ascolta le preghiere. L’apostolo Giovanni, per esempio, scrive: “Questa è la fiducia che abbiamo verso di lui, che qualunque cosa chiediamo secondo la sua volontà, egli ci ascolta”. (1 Giovanni 5:14) Il re Davide chiamò Geova Dio “Uditore di preghiera” e affermò fiduciosamente: “Egli ode la mia voce”. — Salmo 55:17; 65:2.

Perciò, anche se pregare è di per sé benefico, le Scritture mostrano che la cosa va molto più in là quando il giusto prega. C’è Uno che ascolta: Dio. — Giacomo 5:16-18.

Preghiere che vennero udite

La Bibbia è piena di episodi di persone le cui preghiere furono realmente udite ed esaudite da Dio. Le loro esperienze confermano chiaramente che i benefìci della preghiera vanno oltre l’effetto terapeutico che si ottiene mettendo in ordine i propri pensieri ed esprimendoli. Vanno oltre gli sforzi che si compiono personalmente in armonia con le proprie preghiere.

Per esempio, quando dovette affrontare la congiura di Absalom mirante ad usurpare il trono d’Israele, il re Davide disse in preghiera: “Volgi, ti prego, il consiglio di Ahitofel [il consigliere di Absalom] in stoltezza, o Geova!” Questa non era una richiesta da poco, perché “il consiglio di Ahitofel . . . era proprio come quando un uomo domanda della parola del vero Dio. Così era tutto il consiglio di Ahitofel”. In seguito a ciò, Absalom rifiutò di seguire la strategia suggeritagli da Ahitofel per spodestare Davide. Come mai? Perché “Geova stesso aveva dato comando di frustrare il consiglio di Ahitofel quantunque buono, affinché Geova facesse ricadere la calamità su Absalom”. Chiaramente la preghiera di Davide era stata udita. — 2 Samuele 15:31; 16:23; 17:14.

In modo analogo, Ezechia, dopo aver supplicato Dio perché lo liberasse dalla sua malattia mortale, si riprese. Ezechia si rimise forse solo grazie ai benefìci psicologici della preghiera che aveva fatto? No di certo. Ecco ciò che Geova mandò a dire ad Ezechia tramite il profeta Isaia: “Ho udito la tua preghiera. Ho visto le tue lacrime. Ecco, ti sano”. — 2 Re 20:1-6.

Daniele, la cui preghiera fu esaudita più tardi di quanto forse si aspettasse, ricevette questa assicurazione dall’angelo di Geova: “Le tue parole sono state udite”. Le preghiere di altri, per esempio quelle di Anna, dei discepoli di Gesù e del centurione Cornelio, furono esaudite in modi che non possono essere attribuiti alle semplici capacità umane. La Bibbia quindi insegna chiaramente che le preghiere conformi alla volontà divina vengono accolte, udite ed esaudite da Dio. — Daniele 10:2-14; 1 Samuele 1:1-20; Atti 4:24-31; 10:1-7.

Ma in che modo Dio esaudisce oggi le preghiere dei suoi fedeli servitori?

Risposta alle preghiere

Le preghiere di cui sopra vennero esaudite in modi sensazionali, miracolosi. Tenete presente, però, che anche nei tempi biblici il più delle volte le preghiere non venivano esaudite in maniera così eclatante. Questo perché implicavano la concessione di forza morale e discernimento, che avrebbero permesso ai servitori di Dio di seguire la condotta giusta. Specialmente per i cristiani, la risposta alle preghiere comportava cose di natura prevalentemente spirituale, non atti spettacolari o potenti. — Colossesi 1:9.

Non siate quindi delusi se le vostre preghiere non sono sempre esaudite nella maniera che vi aspettate o preferite. Per esempio, anziché eliminare una prova, Dio potrebbe decidere di darvi “potenza oltre ciò che è normale” perché possiate sopportarla. (2 Corinti 4:7; 2 Timoteo 4:17) Non dovremmo mai sottovalutare l’efficacia di tale potenza né dovremmo concludere che Geova non abbia esaudito affatto la nostra preghiera.

Prendete il caso di Gesù Cristo, il Figlio stesso di Dio. Preoccupato di dover morire come se fosse stato un bestemmiatore, Gesù pregò: “Padre, se lo desideri, rimuovi da me questo calice”. Questa preghiera fu favorevolmente udita da Dio? Sì, come conferma Ebrei 5:7. Benché Geova non risparmiasse a suo Figlio la necessaria morte su un palo di tortura, a Gesù “apparve un angelo dal cielo e lo rafforzò”. — Luca 22:42, 43.

Una risposta sensazionale, miracolosa? Per molti di noi lo sarebbe! Ma per Geova Dio, la fonte di tale potenza, non fu nulla di straordinario. E Gesù, avendo avuto un’esistenza preumana in cielo, sapeva bene che molte volte in passato angeli erano apparsi a uomini. Perciò per lui l’apparizione di un angelo non sarà stata una cosa così straordinaria come lo sarebbe per noi. Nondimeno questo angelo, che Gesù doveva conoscere di persona a motivo della propria esistenza preumana, contribuì a rafforzarlo per la prova che avrebbe dovuto presto affrontare.

Spesso oggi Geova esaudisce le preghiere dei suoi fedeli servitori dando loro la forza necessaria per perseverare. Questo sostegno può assumere la forma di incoraggiamento da parte di altri adoratori con i quali siamo personalmente a contatto. Vorrebbe qualcuno di noi rifiutare questo incoraggiamento, concludendo forse che siccome i nostri conservi non hanno affrontato difficoltà come le nostre non sono in grado di rafforzarci? Gesù avrebbe potuto pensare la stessa cosa dell’angelo che gli era apparso. Invece accettò l’incoraggiamento come la risposta di Geova alla sua preghiera e fu così in grado di adempiere fedelmente la volontà del Padre. Anche noi vorremo accettare con riconoscenza la forza che Dio ci dà in risposta alle nostre preghiere. Ricordate inoltre che i periodi in cui si deve mostrare paziente sopportazione sono spesso seguiti da splendide benedizioni. — Ecclesiaste 11:6; Giacomo 5:11.

Abbiate fiducia che Dio ascolta

Non perdete mai la fiducia nell’efficacia della preghiera se la vostra richiesta non viene esaudita immediatamente. La risposta ad alcune preghiere, come quelle per avere sollievo dall’angoscia o per ricevere ulteriori responsabilità nel servizio che rendiamo a Dio, può dover attendere il tempo opportuno e migliore dal punto di vista di Dio. (Luca 18:7, 8; 1 Pietro 5:6) Se pregate Dio per qualcosa che vi sta particolarmente a cuore, mostrategli con la vostra persistenza l’intensità del vostro desiderio, la purezza e la sincerità dei vostri motivi. Giacobbe manifestò questo spirito quando, dopo aver lottato a lungo con un angelo, disse: “Non ti lascerò andare se prima non mi benedici”. (Genesi 32:24-32) Dobbiamo avere la stessa fiducia che, se continuiamo a chiedere, a suo tempo saremo benedetti. — Luca 11:9.

Un’ultima riflessione. Essere ascoltati dal Sovrano dell’universo è un prezioso privilegio. Tenendo conto di questo, ascoltiamo attentamente Geova Dio quando, tramite la sua Parola, ci parla per farci sapere cosa vuole da noi? Man mano che le nostre preghiere ci aiuteranno a stringere una relazione sempre più intima col nostro Creatore, vorremo prestare seria attenzione a tutto ciò che egli ha da dirci.

[Immagine a pagina 6]

Dio ascolta le preghiere. Noi lo ascoltiamo quando ci parla tramite la sua Parola?

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