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  • Sostenne Israele nel Sinai

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  • Sostenne Israele nel Sinai
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1992
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1992
w92 1/5 pp. 24-25

Scene dalla Terra Promessa

Sostenne Israele nel Sinai

IMMAGINATE milioni di persone — uomini, donne e bambini — che marciano alla volta di un “grande e tremendo deserto, con serpenti velenosi e scorpioni e con suolo assetato che non ha acqua”!

Queste parole di Dio, riportate in Deuteronomio 8:15, descrivono quello che probabilmente si prospettò agli israeliti come un terribile viaggio quando, usciti dall’Egitto, entrarono nel deserto del Sinai. C’era un problema formidabile: Chi avrebbe provveduto loro cibo e acqua a sufficienza?

Gli israeliti erano vissuti come schiavi nel delta del Nilo, ma lì non mancavano del necessario. Dipinti murali di antiche tombe descrivono un’ampia varietà di uva, meloni e altri prodotti agricoli, nonché pesce e pollame, che avrebbero assicurato un’alimentazione varia. Con che precisione quindi sono descritte le parole di lamento e di rimpianto degli israeliti nel deserto: “Chi ci darà carne da mangiare? Ci ricordiamo del pesce che mangiavamo in Egitto per nulla, dei cetrioli e dei cocomeri e dei porri e delle cipolle e dell’aglio!” — Numeri 11:4, 5; 20:5.

Quando gli israeliti ebbero attraversato il Mar Rosso, la realtà del Sinai si concretizzò subito davanti ai loro occhi. Non imboccarono la trafficata carovaniera che si dirigeva a nord, ma voltarono verso la punta della penisola triangolare. Dopo circa 80 chilometri di marcia nel deserto, il problema dell’acqua si era fatto critico. Non potevano bere l’acqua che trovavano, perché era amara e forse infetta. “Che dobbiamo bere?”, gridavano. Dio intervenne, rendendo l’acqua dolce. — Esodo 15:22-25.

Notate qui sopra la carovana di cammelli. Potete ben comprendere perché c’era da chiedersi se Israele sarebbe stato in grado di proseguire il viaggio verso il monte Sinai. Dove avrebbero trovato lungo il tragitto sufficiente acqua — e cibo — per sé e per i greggi e le mandrie che dovevano tenere in vita? — Esodo 12:38.

Gli israeliti si spinsero ancora più a sud e presto trovarono acque ristoratrici e cibo a Elim. (Esodo 15:27) Ma la loro destinazione non era quella. Erano diretti “al monte del vero Dio”, il Sinai. (Esodo 3:1; 18:5; 19:2; 24:12-18) Mancavano ancora 120 chilometri, su un terreno arido e accidentato.

Proseguendo verso il monte Sinai, quell’immensa massa di persone arrivò — e probabilmente si fermò — nell’importante oasi di Feiran. Nella foto della pagina accanto se ne ha una veduta parziale.a Essa si estende lungo un passo del deserto, verso il Mar Rosso (Golfo di Suez). Che ristoro vi trovarono!

Benché in genere il deserto del Sinai corrisponda alla descrizione di un “grande e tremendo deserto”, nell’oasi di Feiran gli israeliti trovarono la gradevole ombra di palmizi e altri alberi. Dovettero trovarvi dolci datteri in abbondanza, da consumare subito e da portare con sé come provvista.

Tutto ciò era possibile per il fatto che a Feiran le acque del sottosuolo affioravano in superficie. Immaginate come vi sentireste se in mezzo a un arido deserto trovaste all’improvviso acqua dolce da bere! Questo mostra che anche nel Sinai ci sono luoghi in cui si trova acqua. A volte occorreva scavare un pozzo in profondità. In tal caso attingere il prezioso liquido con secchi o giare avrebbe richiesto molto lavoro, specialmente se bisognava abbeverare greggi e mandrie. Tuttora i beduini del Sinai frequentano i pozzi dove possono attingere acqua per sé e per i cammelli. — Confronta Genesi 24:11-20; 26:18-22.

Perciò, nonostante le occasioni in cui si lagnarono per quella che sembrava una difficoltà insormontabile, gli israeliti ebbero acqua e cibo. A volte Dio li provvide miracolosamente. (Esodo 16:11-18, 31; 17:2-6) Altre volte sembra che egli li abbia guidati verso “un luogo di riposo” dove le loro reali necessità potevano essere soddisfatte in modo naturale. (Numeri 10:33-36) Durante tutto quel periodo, egli li esortò a tenere lo sguardo rivolto all’abbondanza in serbo nella Terra Promessa per coloro che avrebbero avuto fede. — Deuteronomio 11:10-15.

[Nota in calce]

a Una foto più grande si trova nel Calendario dei Testimoni di Geova del 1992.

[Fonte dell’immagine a pagina 24]

Pictorial Archive (Near Eastern History) Est.

[Fonte dell’immagine a pagina 24]

Pictorial Archive (Near Eastern History) Est.

[Fonte dell’immagine alle pagine 24 e 25]

Pictorial Archive (Near Eastern History) Est.

[Fonte dell’immagine a pagina 25]

Pictorial Archive (Near Eastern History) Est.

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