BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • w93 1/2 pp. 9-14
  • Santa sottomissione: perché e da parte di chi?

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • Santa sottomissione: perché e da parte di chi?
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1993
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • Perché è giusto essere sottomessi a Geova Dio
  • Gesù Cristo, il perfetto esempio di santa sottomissione
  • Antichi esempi di santa sottomissione
  • L’esempio di sottomissione dato da Paolo
  • Cosa significa per noi la santa sottomissione
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1993
  • Perché essere sottomessi?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1980
  • Benefìci della sottomissione alla teocrazia
    Organizzati per fare la volontà di Geova
  • “Siate sottomessi”: A chi?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1963
Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1993
w93 1/2 pp. 9-14

Santa sottomissione: perché e da parte di chi?

“So bene, o Geova, che non appartiene all’uomo terreno la sua via. Non appartiene all’uomo che cammina nemmeno di dirigere il suo passo”. — GEREMIA 10:23.

1. Quali forme di indipendenza sono molto ambite?

FRA i documenti più conosciuti c’è la Dichiarazione di indipendenza con cui nel XVIII secolo le 13 colonie britanniche del Nordamerica si dichiararono indipendenti dalla madrepatria, la Gran Bretagna. Volevano la libertà, e la libertà e l’indipendenza dalla dominazione straniera andavano di pari passo. L’indipendenza politica ed economica può essere molto vantaggiosa. In anni recenti alcuni paesi dell’Est europeo hanno rivendicato l’indipendenza politica. Si deve però riconoscere che in quei paesi tale indipendenza ha portato con sé molti gravi problemi.

2, 3. (a) Quale forma di indipendenza non è vantaggiosa? (b) Come fu reso chiaro in origine questo fatto?

2 Per quanto varie forme di indipendenza siano vantaggiose, ce n’è una che non lo è. Quale? L’indipendenza dal Creatore dell’uomo, Geova Dio. Essa non è una benedizione, ma una maledizione. Perché? Perché l’uomo non fu creato per agire in modo indipendente dal suo Fattore, come indicano così opportunamente le parole del profeta Geremia riportate sopra. In altre parole, l’uomo fu creato per vivere sottomesso al suo Fattore. Essere sottomessi al Creatore significa ubbidirgli.

3 Questo fatto fu reso molto chiaro alla prima coppia umana dal comando che Geova diede all’uomo e che è riportato in Genesi 2:16, 17: “Di ogni albero del giardino puoi mangiare a sazietà. Ma in quanto all’albero della conoscenza del bene e del male non ne devi mangiare, poiché nel giorno in cui ne mangerai positivamente morirai”. Il rifiuto di sottomettersi al suo Creatore significò per Adamo e per tutti i suoi discendenti peccato, sofferenze e morte. — Genesi 3:19; Romani 5:12.

4, 5. (a) Quali conseguenze ha avuto la mancata sottomissione degli esseri umani a Dio? (b) A quale legge morale non si può sfuggire?

4 Per gli esseri umani, rifiutare di essere sottomessi a Dio è sia poco saggio che moralmente errato. Nel mondo ciò ha prodotto estesa illegalità, criminalità, violenza e immoralità, con i suoi frutti quali le malattie trasmesse per via sessuale. Inoltre, l’odierna piaga della delinquenza minorile non è forse in gran parte causata dal rifiuto dei giovani di essere sottomessi a Geova, ai loro genitori e alle leggi del paese? Questo spirito di indipendenza è evidente dal modo di vestire stravagante e trasandato e dal linguaggio scurrile che usano.

5 Ma non si può sfuggire a questa immutabile legge morale del Creatore: “Non siate sviati: Dio non è da beffeggiare. Poiché qualunque cosa l’uomo semini, questa pure mieterà; perché chi semina in vista della sua carne mieterà la corruzione dalla sua carne”. — Galati 6:7, 8.

6, 7. Qual è la causa fondamentale del rifiuto di essere sottomessi, e quali esempi lo dimostrano?

6 Qual è la causa fondamentale di questo generale rifiuto di essere sottomessi? In parole semplici, l’egoismo e l’orgoglio. Per questa ragione Eva, la prima donna, si lasciò ingannare dal serpente e mangiò il frutto proibito. Se fosse stata modesta e umile, la tentazione di essere come Dio — di decidere da sé il bene e il male — non l’avrebbe allettata. E se fosse stata altruista, non avrebbe desiderato qualcosa che il suo Creatore, Geova Dio, aveva espressamente vietato. — Genesi 2:16, 17.

7 Non molto tempo dopo la caduta di Adamo ed Eva, l’orgoglio e l’egoismo spinsero Caino ad assassinare suo fratello Abele. L’egoismo indusse anche certi angeli ad agire in modo indipendente, abbandonando la loro posizione originale e materializzandosi per provare piaceri sensuali. Orgoglio ed egoismo caratterizzarono Nimrod e dopo di lui la maggioranza dei governanti del mondo. — Genesi 3:6, 7; 4:6-8; 1 Giovanni 3:12; Giuda 6.

Perché è giusto essere sottomessi a Geova Dio

8-11. Quali sono quattro importanti ragioni per sottometterci a Dio?

8 Perché è giusto essere sottomessi al nostro Creatore, Geova Dio? Innanzi tutto perché egli è il Sovrano dell’universo. A buon diritto, egli detiene ogni autorità. Egli è il nostro Giudice, Legislatore e Re. (Isaia 33:22) Appropriatamente di lui è stato detto: “Tutte le cose sono nude e apertamente esposte agli occhi di colui al quale dobbiamo rendere conto”. — Ebrei 4:13.

9 Inoltre, dato che il nostro Creatore è onnipotente, nessuno è in grado di opporglisi con successo; nessuno può ignorare il proprio obbligo di essergli sottomesso. Prima o poi quelli che rifiutano di riconoscerlo saranno distrutti, come avvenne all’antico Faraone e come avverrà a Satana il Diavolo al tempo da Dio stabilito. — Salmo 136:1, 11-15; Rivelazione 11:17; 20:10, 14.

10 Tutte le creature intelligenti hanno l’obbligo di essere sottomesse, perché esistono allo scopo di servire il loro Creatore. Rivelazione 4:11 dichiara: “Degno sei, Geova, Dio nostro, di ricevere la gloria e l’onore e la potenza, perché tu creasti tutte le cose, e a causa della tua volontà esse esisterono e furono create”. Egli è il grande Vasaio, che produce vasi umani perché servano al suo scopo. — Isaia 29:16; 64:8.

11 Non dovremmo trascurare il fatto che il nostro Creatore è onnisapiente, per cui sa cosa è meglio per noi. (Romani 11:33) Le sue leggi sono ‘per il nostro bene’. (Deuteronomio 10:12, 13) Soprattutto, “Dio è amore”, e quindi desidera solo ciò che è meglio per noi. Quante ragioni impellenti per essere sottomessi al nostro Creatore, Geova Dio! — 1 Giovanni 4:8.

Gesù Cristo, il perfetto esempio di santa sottomissione

12, 13. (a) In che modo Gesù Cristo diede prova di santa sottomissione? (b) Quali parole di Gesù rivelano il suo spirito sottomesso?

12 Senza ombra di dubbio Gesù Cristo, l’unigenito Figlio di Geova, ci dà il perfetto esempio di santa sottomissione. L’apostolo Paolo lo indica in Filippesi 2:6-8 quando dice che Gesù, “benché esistesse nella forma di Dio, non prese in considerazione una rapina, cioè che dovesse essere uguale a Dio. No, ma vuotò se stesso e prese la forma di uno schiavo, divenendo simile agli uomini. Per di più, quando si trovò in figura d’uomo, umiliò [ancor più] se stesso e divenne ubbidiente fino alla morte, sì, la morte su un palo di tortura”. Quand’era sulla terra, Gesù dichiarò ripetutamente che non faceva nulla di propria iniziativa; non agiva in maniera indipendente, ma sempre con sottomissione al suo Padre celeste.

13 In Giovanni 5:19, 30 leggiamo: “Gesù proseguì e disse loro: ‘Verissimamente vi dico: Il Figlio non può fare una sola cosa di propria iniziativa, ma solo ciò che vede fare dal Padre. Poiché qualunque cosa Egli faccia, questa fa pure il Figlio in modo simile. Io non posso fare una sola cosa di mia propria iniziativa; come odo, giudico; e il giudizio che rendo è giusto, perché non cerco la mia propria volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato’”. Similmente la notte del suo tradimento ripeté più volte in preghiera: “Non come io voglio, ma come tu vuoi”. — Matteo 26:39, 42, 44; vedi anche Giovanni 7:28; 8:28, 42.

Antichi esempi di santa sottomissione

14. In quali modi Noè diede prova di santa sottomissione?

14 Fra i primi esempi umani di santa sottomissione c’è quello di Noè. Egli dimostrò la sua sottomissione in tre modi: Primo, essendo un uomo giusto, senza difetto fra i suoi contemporanei, un uomo che camminò col vero Dio. (Genesi 6:9) Secondo, costruendo l’arca. Egli “faceva secondo tutto ciò che Dio gli aveva comandato. Fece proprio così”. (Genesi 6:22) Terzo, facendo risuonare come “predicatore di giustizia” l’avvertimento dell’incombente Diluvio. — 2 Pietro 2:5.

15, 16. (a) Quale eccellente esempio di santa sottomissione diede Abraamo? (b) In che modo Sara mostrò sottomissione?

15 Abraamo fu un altro notevole esempio di santa sottomissione. La manifestò ubbidendo al comando di Dio: “Esci dal tuo paese”. (Genesi 12:1) Questo significò lasciare le comodità di Ur (città non certo insignificante, come hanno rivelato le scoperte archeologiche) per vagare come nomade in un paese straniero per cent’anni. In particolare Abraamo diede una straordinaria prova di santa sottomissione essendo disposto a sacrificare suo figlio Isacco. — Genesi 22:1-12.

16 La moglie di Abraamo, Sara, è un altro eccellente esempio di santa sottomissione. Senza dubbio girovagare in un paese straniero presentava molti inconvenienti, ma non leggiamo mai che si sia lamentata. Diede un ottimo esempio di santa sottomissione anche le due volte in cui Abraamo la presentò come sua sorella a governanti pagani. Entrambe le volte Sara collaborò, anche se per questo rischiò di finire nel loro harem. Una prova della sua santa sottomissione è il fatto che dentro di sé era solita chiamare suo marito Abraamo “mio signore”, a conferma che tale sottomissione era veramente ciò che aveva nel cuore. — Genesi 12:11-20; 18:12; 20:2-18; 1 Pietro 3:6.

17. Perché si può dire che Isacco mostrò santa sottomissione?

17 Non dimentichiamo l’esempio di santa sottomissione datoci da Isacco, figlio di Abraamo. Secondo la tradizione ebraica Isacco aveva circa 25 anni quando Geova ordinò a suo padre Abraamo di offrirlo in sacrificio. Se avesse voluto, Isacco avrebbe potuto facilmente opporre resistenza al padre, che aveva cent’anni più di lui. Ma non lo fece. Pur trovando strano che non ci fosse un animale da sacrificare, Isacco si sottopose docilmente al padre che lo mise sull’altare e poi lo legò mani e piedi per impedire o contenere qualunque possibile reazione istintiva nel caso il coltello per scannare fosse stato usato. — Genesi 22:7-9.

18. Come manifestò Mosè un’esemplare santa sottomissione?

18 Anni dopo, Mosè ci diede un valido esempio di santa sottomissione. Lo dimostra il fatto che egli viene definito “di gran lunga il più mansueto di tutti gli uomini che erano sulla superficie del suolo”. (Numeri 12:3) La sua ubbidienza nell’eseguire i comandi di Geova per 40 anni nel deserto, pur dovendo guidare un popolo ribelle di due o tre milioni di persone, attesta ulteriormente la sua santa sottomissione. Pertanto la Bibbia dice che “Mosè faceva secondo tutto ciò che Geova gli aveva comandato. Fece proprio così”. — Esodo 40:16.

19. Con quali espressioni Giobbe dimostrò la sua sottomissione a Geova?

19 Giobbe è un altro personaggio straordinario che ci diede un eccellente esempio di santa sottomissione. Dopo che Geova aveva permesso a Satana di spazzare via tutti i beni di Giobbe, di uccidere i suoi figli e quindi di colpirlo “con foruncoli maligni dalla pianta del piede alla sommità del capo”, la moglie di Giobbe gli disse: “Mantieni ancora la tua integrità? Maledici Dio e muori!” Nonostante ciò, Giobbe diede prova di santa sottomissione dicendole: “Anche tu parli come parla una delle donne insensate. Accetteremo dal vero Dio semplicemente ciò che è buono e non accetteremo anche ciò che è male?” (Giobbe 2:7-10) Il medesimo atteggiamento mentale è evidente dalle sue parole riportate in Giobbe 13:15: “Perfino se egli mi uccidesse, non aspetterei io?” Anche se in effetti Giobbe si preoccupava molto della propria giustificazione, non dovremmo trascurare che alla fine Geova disse a uno dei suoi presunti confortatori: “La mia ira si è accesa contro di te e i tuoi due compagni, poiché non avete pronunciato riguardo a me ciò che è veritiero come ha fatto il mio servitore Giobbe”. Senza dubbio Giobbe ci fornisce un ottimo esempio di santa sottomissione. — Giobbe 42:7.

20. In quali modi Davide diede prova di santa sottomissione?

20 Per citare solo un altro esempio dalle Scritture Ebraiche, c’è quello di Davide. Quando il re Saul lo braccava come un animale, si presentarono a Davide due opportunità di porre fine ai suoi guai mettendo a morte Saul. Ma la santa sottomissione di Davide gli impedì di farlo. In 1 Samuele 24:6 sono riportate queste sue parole: “È impensabile, da parte mia, dal punto di vista di Geova, che io faccia questa cosa al mio signore, l’unto di Geova, stendendo la mano contro di lui, poiché è l’unto di Geova”. (Vedi anche 1 Samuele 26:9-11). Similmente Davide diede prova di santa sottomissione accettando la riprensione dopo aver sbagliato o peccato. — 2 Samuele 12:13; 24:17; 1 Cronache 15:13.

L’esempio di sottomissione dato da Paolo

21-23. In quali svariate circostanze l’apostolo Paolo manifestò santa sottomissione?

21 Nelle Scritture Greche Cristiane, abbiamo nell’apostolo Paolo un notevole esempio di santa sottomissione. Come in ogni altro aspetto del suo ministero apostolico, anche in questo egli imitò il suo Signore, Gesù Cristo. (1 Corinti 11:1) Sebbene Geova Dio lo impiegasse in misura molto maggiore di qualunque altro degli apostoli, Paolo non agì mai in modo indipendente. Luca ci dice che quando sorse la domanda se i convertiti gentili dovevano essere circoncisi, i fratelli di Antiochia “disposero che Paolo e Barnaba e alcuni altri di loro salissero a Gerusalemme dagli apostoli e dagli anziani per questa disputa”. — Atti 15:2.

22 In quanto all’attività missionaria di Paolo, in Galati 2:9 ci viene detto: “Conosciuta l’immeritata benignità che mi era stata data, Giacomo e Cefa e Giovanni, quelli che sembravano essere colonne, diedero a me e a Barnaba la destra di comune partecipazione, affinché noi andassimo alle nazioni, ma essi a quelli che sono circoncisi”. Invece di agire in modo indipendente, Paolo chiese di essere guidato.

23 Allo stesso modo, l’ultima volta che si trovava a Gerusalemme Paolo accettò il consiglio degli anziani del posto di recarsi al tempio e seguire la procedura stabilita dalla Legge affinché tutti vedessero che non era un apostata per quanto riguardava la Legge di Mosè. Dato che la cosa si concluse in modo apparentemente disastroso in quanto fu aggredito da una folla aizzata contro di lui, aveva forse sbagliato a sottomettersi a quegli anziani? Niente affatto, come risulta chiaramente da Atti 23:11: “La notte seguente il Signore gli stette accanto e disse: ‘Fatti coraggio! Poiché come mi hai dato completa testimonianza a Gerusalemme sulle cose che mi riguardano, così mi devi rendere testimonianza anche a Roma’”.

24. Quali ulteriori aspetti della sottomissione saranno presi in esame nel prossimo articolo?

24 Veramente le Scritture ci forniscono valide ragioni per essere sottomessi e notevoli esempi di persone che manifestarono tale sottomissione. Nel prossimo articolo vedremo in quali vari campi possiamo mostrare sottomissione a Geova Dio, quali cose ci aiutano a farlo e quali ricompense ne derivano.

Come rispondereste?

◻ Quale forma di indipendenza non è vantaggiosa?

◻ Qual è il motivo fondamentale del rifiuto di essere sottomessi?

◻ Per quali ragioni è giusto essere sottomessi a Geova?

◻ Quali ottimi esempi di santa sottomissione troviamo nelle Scritture?

[Immagine a pagina 10]

Nimrod, il primo governante postdiluviano che si ribellò alla santa sottomissione

[Immagine a pagina 13]

Noè, irriprovevole esempio di santa sottomissione. — Genesi 6:14, 22

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi