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  • w93 1/3 pp. 8-13
  • Siate trasformati nella mente e illuminati nel cuore

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  • Siate trasformati nella mente e illuminati nel cuore
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1993
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • ‘Come camminano le nazioni’
  • Menti futili e ottenebrate
  • Cuori senza conoscenza e insensibili
  • “Superato ogni senso morale”
  • “Continuate a camminare come figli della luce”
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1993
w93 1/3 pp. 8-13

Siate trasformati nella mente e illuminati nel cuore

“Questo, perciò, dico e testimonio nel Signore, che voi non continuiate più a camminare come camminano anche le nazioni”. — EFESINI 4:17.

1. Su quali cose influiscono la nostra mente e il nostro cuore?

LA MENTE e il cuore sono due delle più meravigliose facoltà degli esseri umani. Benché svolgano innumerevoli funzioni, di per sé sono caratteristiche peculiari di ciascun individuo. Personalità, linguaggio, condotta, emozioni e valori sono tutti profondamente influenzati dall’operato della nostra mente e del nostro cuore.

2, 3. (a) Come usa la Bibbia i termini “cuore” e “mente”? (b) Perché dobbiamo interessarci sia del cuore che della mente?

2 Nella Bibbia il “cuore” ha in genere attinenza con i motivi, le emozioni e i sentimenti, e la “mente” con l’intelletto e le facoltà mentali. Tuttavia cuore e mente non si escludono a vicenda. Per esempio Mosè diede agli israeliti questa esortazione: “Devi richiamare in cuor tuo [“devi richiamare alla tua mente”, nota in calce] che Geova è il vero Dio”. (Deuteronomio 4:39) Agli scribi che complottavano contro di lui, Gesù disse: “Perché pensate nei vostri cuori cose malvage?” — Matteo 9:4; Marco 2:6, 7.

3 Questo indica che la mente e il cuore sono intimamente connessi. Interagiscono, a volte sostenendosi l’un l’altro come in un lavoro d’équipe, ma spesso lottando l’uno contro l’altro per il predominio. (Matteo 22:37; confronta Romani 7:23). Per questa ragione, se vogliamo avere il favore di Geova non solo dobbiamo conoscere bene la condizione del nostro cuore e della nostra mente, ma dobbiamo anche addestrarli perché operino armoniosamente e nella stessa direzione. Dobbiamo essere trasformati nella mente e illuminati nel cuore. — Salmo 119:34; Proverbi 3:1.

‘Come camminano le nazioni’

4. Come ha influito Satana sulla mente e sul cuore delle persone, e con quale risultato?

4 Satana è un maestro di inganno e raggiri. Sa che per poter soggiogare le persone i bersagli da centrare sono la mente e il cuore. Sin dall’inizio della storia umana egli si è servito di vari mezzi per raggiungere questo fine. Come risultato, “tutto il mondo giace nel potere del malvagio”. (1 Giovanni 5:19) Anzi, Satana è riuscito così bene a influire sul cuore e sulla mente delle persone del mondo che la Bibbia le definisce “una generazione perversa e storta”. (Filippesi 2:15) L’apostolo Paolo descrive vividamente la condizione di cuore e di mente di tale generazione perversa e storta e le sue parole servono di monito a tutti noi oggi. Si legga ad esempio Efesini 4:17-19 e lo si paragoni con le parole di Paolo in Romani 1:21-24.

5. Perché Paolo diede energici consigli agli efesini?

5 Possiamo capire perché Paolo scrisse parole così energiche ai cristiani di Efeso se ricordiamo che la città era tristemente nota per il degrado morale e il culto pagano degli idoli. Benché i greci avessero famosi pensatori e filosofi, sembra che l’istruzione greca rendesse molte persone più capaci di fare il male, e che la loro cultura ne rendesse più raffinati i vizi. Paolo era seriamente preoccupato per i suoi conservi cristiani che vivevano in quell’ambiente. Sapeva che molti di loro erano stati persone delle nazioni e che avevano ‘camminato secondo il sistema di cose di questo mondo’. Ma poi avevano accettato la verità. La loro mente era stata trasformata e il loro cuore era stato illuminato. Soprattutto, Paolo voleva che ‘camminassero in modo degno della chiamata’. — Efesini 2:2; 4:1.

6. Perché dovremmo interessarci di ciò che disse Paolo?

6 Oggi esiste una situazione simile. Anche noi viviamo in un mondo dai valori distorti, dagli infimi princìpi morali e dedito a pratiche religiose false. Molti di noi un tempo vivevano secondo il sistema di cose di questo mondo. Altri sono costretti a lavorare ogni giorno con colleghi del mondo. Alcuni vivono in famiglie in cui prevale lo spirito mondano. È quindi indispensabile comprendere il significato delle parole di Paolo e fare tesoro dei suoi consigli.

Menti futili e ottenebrate

7. Cosa intendeva dire Paolo con l’espressione ‘la futilità della loro mente’?

7 Per fornire una solida base alla sua esortazione che i cristiani ‘non camminino più come camminano le nazioni’, Paolo menziona come prima cosa la “futilità della loro mente”. (Efesini 4:17) Qual è il senso di questa espressione? Secondo una traduzione biblica, la parola tradotta “futilità” si riferisce a “ciò che è vuoto, frivolo, vano, stolto, frustrante e senza scopo”. (The Anchor Bible) Pertanto Paolo stava indicando che la fama e la gloria del mondo greco-romano potevano sembrare grandiose, ma che perseguirle era in effetti vano, stolto e senza scopo. Quelli che ambivano alla fama e alla gloria andavano solo incontro a frustrazione e delusione. Lo stesso principio vale per il mondo d’oggi.

8. Sotto quali aspetti le imprese del mondo sono futili?

8 Il mondo ha i suoi intellettuali e i suoi esperti a cui le persone si rivolgono per avere risposta a grandi interrogativi come l’origine e lo scopo della vita e il destino dell’umanità. Ma quale intendimento e guida essi hanno da offrire? Ateismo, agnosticismo, evoluzionismo e un’infinità di altre idee e teorie confuse e contrastanti, che non sono più illuminanti dei riti e delle superstizioni del passato. Anche molte imprese mondane sembrano dare una certa soddisfazione e un certo senso di realizzazione. Le persone parlano di successi e brillanti risultati della scienza, dell’arte, della musica, dello sport, della politica e via dicendo. Gongolano per i loro fugaci momenti di gloria. Eppure gli annali e i libri di storia sono pieni di eroi dimenticati. Tutto ciò è vuoto, frivolo, vano, stolto, frustrante e senza scopo.

9. A quali futili attività si dedicano molti?

9 Riconoscendo la futilità di questi sforzi, molti si volgono ad attività materialistiche — come accumulare denaro e procurarsi ciò che si può comprare col denaro — e fanno di queste imprese lo scopo della loro vita. Sono convinti che la felicità derivi dalla ricchezza, dalle cose che si possiedono e dalla ricerca dei piaceri. Non solo concentrano la mente su queste cose, ma sono disposti a sacrificare tutto per esse: salute, famiglia, perfino la coscienza. Con quale risultato? Invece di sentirsi realizzati, ‘si feriscono del tutto con molte pene’. (1 Timoteo 6:10) Non sorprende che Paolo esortasse i suoi conservi cristiani a smettere di camminare come le nazioni nella futilità di questo modo di pensare.

10. In che senso le persone del mondo sono “mentalmente nelle tenebre”?

10 Per mostrare che il mondo non ha nulla che valga la pena di invidiare o imitare, Paolo aggiunge che “sono mentalmente nelle tenebre”. (Efesini 4:18) Naturalmente il mondo ha persone intelligenti ed esperte in quasi ogni campo dello scibile. Eppure Paolo dice che sono mentalmente nelle tenebre. Come mai? Le sue osservazioni non riguardano la loro competenza o le loro capacità mentali. La parola “mente” può anche riferirsi al centro della percezione umana, la sede dell’intendimento, l’uomo interiore. Sono nelle tenebre perché non hanno nessuna luce che li guidi o che indirizzi le loro imprese. Lo si può notare dal loro intorpidito senso del bene e del male. Possono pensare che l’odierna mentalità “aperta”, secondo cui tutto è lecito, sia illuminata, ma in realtà, secondo l’apostolo Paolo, è ottenebrata. Spiritualmente brancolano nel buio più profondo. — Giobbe 12:25; 17:12; Isaia 5:20; 59:6-10; 60:2; confronta Efesini 1:17, 18.

11. Qual è la causa delle tenebre mentali del mondo?

11 Com’è possibile essere intelligenti, addirittura eccellere in tanti campi e trovarsi al tempo stesso nelle tenebre spirituali? In 2 Corinti 4:4 Paolo risponde: “L’iddio di questo sistema di cose ha accecato le menti degli increduli, affinché la luce della gloriosa buona notizia intorno al Cristo, che è l’immagine di Dio, non risplenda loro”. È davvero una grande benedizione che quelli che accettano la gloriosa buona notizia siano trasformati nella mente e illuminati nel cuore!

Cuori senza conoscenza e insensibili

12. In che senso il mondo è ‘escluso dalla vita che appartiene a Dio’?

12 Per aiutarci a capire ancor meglio la necessità di essere trasformati nella mente e illuminati nel cuore, Paolo richiama la nostra attenzione sul fatto che il mondo è ‘escluso dalla vita che appartiene a Dio’. (Efesini 4:18) Non che le persone non credano più in Dio o siano diventate completamente atee. Un giornalista scrive: “Le persone credono in un Dio che influisce sempre meno sulla loro vita, ma si sentono a posto perché credono in una Divinità, anche se la tengono relegata in una scatola per tirarla fuori solo la domenica mattina, impedendole di influire in alcun modo sul loro concetto del mondo politico o sulla loro vita privata fra una domenica e l’altra. Più o meno credono in Dio, ma non pensano che abbia voce in capitolo nella società moderna”. Paolo espresse così il concetto nella sua lettera ai Romani: “Sebbene abbiano conosciuto Dio, non lo hanno glorificato come Dio né lo hanno ringraziato”. (Romani 1:21) Ogni giorno vediamo persone che vivono senza pensare minimamente a Dio. Di sicuro non lo onorano né lo ringraziano.

13. Cos’è ‘la vita che appartiene a Dio’?

13 L’espressione ‘la vita che appartiene a Dio’ è ricca di significato. È un’ulteriore conferma di come le tenebre mentali e spirituali distorcono il senso dei valori delle persone. La parola greca qui tradotta “vita” non è bìos (termine da cui derivano parole come “biologia”, “biografia”), che significa modo di vivere, o stile di vita. È zoè (da cui vengono parole come “zoo”, “zoologia”). Secondo un dizionario biblico, significa “vita come principio, vita in senso assoluto, vita come l’ha Dio. . . . Da questo tipo di vita l’uomo è stato escluso a causa della sua Caduta”. (Vine’s Expository Dictionary of Old and New Testament Words). Perciò Paolo ci sta dicendo che le tenebre mentali e spirituali non solo hanno portato le persone del mondo alla corruzione della carne, ma le hanno anche escluse dalla speranza della vita eterna che Dio offre. (Galati 6:8) Come mai? Paolo prosegue spiegandone le ragioni.

14. Qual è una ragione per cui il mondo è escluso dalla vita che appartiene a Dio?

14 Innanzi tutto dice che è “a causa dell’ignoranza che è in loro”. (Efesini 4:18) La frase “che è in loro” sottolinea che l’ignoranza non è dovuta a mancanza di opportunità ma al deliberato rifiuto della conoscenza di Dio. La frase è stata resa anche così: “il loro rifiuto interiore di conoscere Dio” (The Anchor Bible); “il loro cuore indurito li fa diventare ignoranti” (Parola del Signore). Poiché rigettano, o disdegnano deliberatamente, l’accurata conoscenza di Dio, non hanno nessuna base per ottenere il tipo di vita che Geova offre a coloro che esercitano fede in suo Figlio, il quale disse: “Questo significa vita eterna, che acquistino conoscenza di te, il solo vero Dio, e di colui che tu hai mandato, Gesù Cristo”. — Giovanni 17:3; 1 Timoteo 6:19.

15. Cosa contribuisce a escludere il mondo dalla vita che appartiene a Dio?

15 Un’altra ragione per cui secondo Paolo il mondo in generale è escluso dalla vita che appartiene a Dio è l’“insensibilità del loro cuore”. (Efesini 4:18) Qui “insensibilità” indica basilarmente un indurimento, come quello dovuto al formarsi di una superficie callosa. Tutti noi sappiamo come vengono i calli. La pelle, dapprima morbida e sensibile, se viene ripetutamente esposta a pressione o sfregamento, si indurisce e si ispessisce, formando un callo. Non sente più l’irritazione. Similmente gli uomini non nascono con un cuore indurito o incallito così da essere automaticamente insensibili a Dio. Ma poiché viviamo nel mondo e siamo esposti al suo spirito, non ci vuole molto perché il cuore, se non lo si salvaguarda, si indurisca o si incallisca. Per questo Paolo avvertì: “Badate . . . affinché nessuno di voi sia indurito dal potere ingannatore del peccato”. (Ebrei 3:7-13; Salmo 95:8-10) Com’è urgente quindi che continuiamo ad essere trasformati nella mente e illuminati nel cuore!

“Superato ogni senso morale”

16. Qual è la conseguenza delle tenebre mentali del mondo e della sua esclusione dalla vita che appartiene a Dio?

16 La conseguenza di queste tenebre e di questa esclusione è riassunta dalle successive parole di Paolo: “Avendo superato ogni senso morale, si sono dati alla condotta dissoluta per operare impurità di ogni sorta con avidità”. (Efesini 4:19) L’espressione “avendo superato ogni senso morale” significa letteralmente “avendo cessato di provare dolore”, cioè dolore morale. È così che si sviluppa un cuore incallito. Una volta che esso cessa di provare rimorsi di coscienza e che non si sente più responsabile davanti a Dio, non ha più alcun freno. Per questo Paolo disse che ‘si erano dati’ alla condotta dissoluta e all’impurità. Era stata una scelta deliberata, volontaria. L’espressione “condotta dissoluta”, com’è usata nella Bibbia, denota un atteggiamento sfacciato, impudente, sprezzante della legge e dell’autorità. Similmente “impurità di ogni sorta” include non solo le perversioni sessuali, ma anche gli atti depravati compiuti in nome della religione, come i riti della fertilità e quelli praticati nel tempio di Artemide a Efeso, che i lettori di Paolo conoscevano bene. — Atti 19:27, 35.

17. Perché Paolo disse che coloro che hanno superato ogni senso morale peccano “con avidità”?

17 Come se il darsi sfrenatamente alla condotta dissoluta e all’impurità di ogni sorta non fosse abbastanza, Paolo aggiunge che quelle persone agivano “con avidità”. Quando persone che hanno ancora un certo senso morale commettono un peccato, possono almeno provare rimorso e impegnarsi strenuamente per non ricadervi. Ma quelli che ‘hanno superato ogni senso morale’ peccano “con avidità” (“con avidità insaziabile”, CEI). Imboccano di proposito la spirale del vizio finché toccano il fondo della depravazione, senza darsene affatto pensiero. Che accurata descrizione della “volontà delle nazioni”! — 1 Pietro 4:3, 4.

18. Riassumendo, che genere di quadro descrive Paolo della condizione mentale e spirituale del mondo?

18 Così, in soli tre versetti — Efesini 4:17-19 — Paolo smaschera la vera condizione morale e spirituale del mondo. Indica che le idee e le teorie promosse dai pensatori del mondo e la sfrenata ricerca della ricchezza e dei piaceri sono del tutto futili. Chiarisce che, a causa delle tenebre mentali e spirituali, il mondo sprofonda sempre più nella melma dal punto di vista morale. Infine, per sua volontaria ignoranza e insensibilità, il mondo è irrimediabilmente escluso dalla vita che appartiene a Dio. Di sicuro abbiamo buone ragioni per non continuare a camminare come camminano le nazioni!

19. Quali importanti domande rimangono da considerare?

19 Dato che il mondo è estraniato da Geova Dio a causa delle tenebre che ne avvolgono la mente e il cuore, come possiamo eliminare del tutto le tenebre dalla nostra mente e dal nostro cuore? Sì, cosa dobbiamo fare per poter continuare a camminare come figli della luce e conservare il favore di Dio? Questo è ciò che considereremo nel prossimo articolo.

Sapreste spiegare?

◻ Cosa spinse Paolo a dare l’energico consiglio che troviamo in Efesini 4:17-19?

◻ Perché le vie del mondo sono futili e ottenebrate?

◻ Qual è il senso dell’espressione “esclusi dalla vita che appartiene a Dio”?

◻ Quali sono le conseguenze di una mente ottenebrata e di un cuore insensibile?

[Immagini a pagina 9]

Efeso era tristemente nota per il degrado morale e il culto degli idoli

1. Gladiatore romano a Efeso

2. Rovine del tempio di Artemide

3. Teatro di Efeso

4. Artemide di Efeso, dea della fertilità

[Immagine a pagina 10]

Che intendimento ha da offrire il mondo?

Nerone

[Fonte]

Musei Capitolini, Roma

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