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  • Le profezie bibliche sono attendibili?
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1993
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  • Israele e Assiria sulla scena mondiale
  • Predetta la rovina di Babilonia
  • Predetto un futuro luminoso
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1993
w93 15/5 pp. 4-7

Le profezie bibliche sono attendibili?

OGGI ci sono un’infinità di libri di storia. Spesso queste narrazioni di eventi passati sono davvero avvincenti. Leggendole, forse ci immaginiamo in quegli antichi luoghi e avvenimenti. Mentre viaggiamo con l’immaginazione, popoli, luoghi e avvenimenti descritti in quelle pagine silenziose sembrano rivivere.

La Bibbia è così, un libro pieno di racconti storici emozionanti. Attraverso le sue pagine facciamo la conoscenza di uomini e donne come Abraamo, sua moglie Sara, il re Davide, la regina Ester e il grande Insegnante, Gesù Cristo. Possiamo camminare con loro, udirli parlare, vedere ciò che videro. Ma per molti la Bibbia non è soltanto un libro storico. Credono che contenga quella che è stata definita storia scritta in anticipo. Perché? Perché la Bibbia è piena di predizioni, o profezie.

Ma fino a che punto le profezie bibliche sono attendibili? Se ci sono profezie bibliche che si adempirono nel passato, non dovremmo aspettarci che si avverino anche quelle riguardanti avvenimenti futuri? Consideriamo ora alcuni esempi per vedere se le profezie bibliche sono attendibili.

Israele e Assiria sulla scena mondiale

Isaia, profeta di Dio che cominciò a profetizzare verso il 778 a.E.V., predisse: “Con i piedi saranno calpestate le eminenti corone degli ubriaconi di Efraim [Israele]. E il fiore appassito del suo adornamento di bellezza che è in capo alla fertile valle deve divenire come il fico primaticcio prima dell’estate, che, quando chi sta vedendo lo vede, mentre è ancora nella palma della sua mano, lo inghiotte”. (Isaia 28:3, 4) Come predetto, verso la metà dell’VIII secolo a.E.V. Samaria, la capitale di Israele, era divenuta come un fico maturo pronto per essere colto e inghiottito dalle forze militari dell’Assiria. Questo è proprio ciò che accadde quando nel 740 a.E.V. Samaria fu conquistata dagli assiri. — 2 Re 17:6, 13, 18.

Arrivò poi il turno dell’Assiria di passare alla storia. La sua capitale era Ninive, tristemente nota per il crudele trattamento che riservava ai prigionieri, tanto da essere definita la “città di spargimento di sangue”. (Naum 3:1) Geova Dio stesso decretò la rovina di Ninive. Per esempio, tramite il profeta Naum, Dio disse: “Ecco, sono contro di te . . . di sicuro ti renderò spregevole; e certamente ti porrò come uno spettacolo. E deve accadere che chiunque ti vedrà fuggirà [via] da te e certamente dirà: ‘Ninive è stata spogliata!’” (Naum 3:5-7) Anche Sofonia predisse la distruzione dell’Assiria e la desolazione di Ninive. (Sofonia 2:13-15) Queste profezie si adempirono nel 632 a.E.V. quando, all’improvviso, le forze congiunte del re babilonese Nabopolassar e di Ciassare il Medo saccheggiarono Ninive e la rasero al suolo, tanto che per quasi 2.000 anni il sito stesso della città rimase sconosciuto. Fu così la volta dell’impero babilonese di salire alla ribalta sulla scena mondiale.

Predetta la rovina di Babilonia

La Bibbia prediceva il rovesciamento dell’impero babilonese e anche il modo in cui la sua capitale, Babilonia, sarebbe caduta. Con quasi due secoli di anticipo il profeta Isaia avvertì che il fiume Eufrate sarebbe stato prosciugato. Esso scorreva attraverso Babilonia e le porte che davano sul fiume erano parte integrante delle difese cittadine. La profezia faceva il nome di Ciro come conquistatore e diceva che “gli usci a due battenti” di Babilonia non sarebbero stati chiusi davanti agli invasori. (Isaia 44:27–45:7) In armonia con questo, Dio fece sì che durante una festa le porte di Babilonia lungo l’Eufrate fossero lasciate aperte la notte in cui le forze di Ciro il Grande passarono all’attacco. Senza incontrare resistenza queste entrarono in città camminando sul letto del fiume e conquistarono Babilonia.

Lo storico Erodoto scrisse: “[Ciro] dispose il grosso del suo esercito al punto di ingresso del fiume [Eufrate], là dove esso penetra in città [Babilonia], e altri soldati, invece, alla parte opposta, dove il fiume esce e diede ordine alle sue forze che quando avessero visto il fiume divenuto guadabile, per quella via penetrassero in città. . . . Per mezzo di un canale avendo immesso le acque dell’Eufrate nel bacino scavato che era allo stato di palude, fece sì che, abbassandosi il livello del fiume, il vecchio letto diventasse guadabile. Ottenuto un tale risultato, i Persiani che avevano ricevuto gli ordini proprio in vista di questo, quando l’Eufrate si fu abbassato tanto da non giungere nemmeno a metà coscia d’un uomo, ne seguirono il corso ed entrarono in Babilonia. . . . In quel momento [i Babilonesi] si davano alla danza (capitava infatti, che per loro fosse giorno di festa) e alla pazza gioia, finché anche troppo vennero a conoscere lo stato delle cose”. — Le Storie, I, 191, traduzione di L. Annibaletto, Mondadori, Milano, 1982.

Quella stessa notte Daniele, profeta di Dio, avvertì il governante di Babilonia dell’imminente disastro. (Daniele, capitolo 5) Dopo ciò, per alcuni secoli, esisté una Babilonia di scarsa importanza. Da lì, per esempio, nel I secolo E.V. l’apostolo Pietro scrisse la sua prima lettera ispirata. (1 Pietro 5:13) Ma la profezia di Isaia dichiarava: “Babilonia . . . deve divenire come quando Dio rovesciò Sodoma e Gomorra. Non sarà mai abitata”. Dio aveva anche detto: “Stroncherò da Babilonia nome e rimanente e progenie e posterità”. (Isaia 13:19-22; 14:22) Come predetto, Babilonia divenne infine un cumulo di rovine. Qualunque eventuale ricostruzione di quell’antica città potrebbe costituire un’attrazione turistica, ma essa resterebbe comunque senza “progenie e posterità”.

Daniele, il profeta di Geova che si trovava a Babilonia quando essa cadde, ebbe una visione riguardante i medi e i persiani. Vide un montone con due corna e un capro con un grande corno fra gli occhi. Il capro caricò il montone e lo abbatté, rompendogli le due corna. Poi il grande corno del capro fu rotto e al suo posto ne spuntarono quattro. (Daniele 8:1-8) Come aveva predetto la Bibbia e come ha confermato la storia, il montone con due corna rappresentava la Media-Persia. Il capro rappresentava la Grecia. Che dire del suo “grande corno”? Questo risultò essere Alessandro Magno. Quando quel simbolico grande corno fu rotto, quattro corna simboliche (o regni) ne presero il posto. Come era stato predetto, dopo la morte di Alessandro quattro dei suoi generali assunsero il potere: Tolomeo Lago in Egitto e in Palestina; Seleuco Nicatore in Mesopotamia e in Siria; Cassandro in Macedonia e in Grecia; Lisimaco in Tracia e in Asia Minore. — Daniele 8:20-22.

Predetto un futuro luminoso

Ciò che la Bibbia prediceva riguardo ad eventi come la desolazione di Babilonia e il rovesciamento della Media-Persia non è che un esempio delle numerose profezie scritturali avveratesi nel passato. La Bibbia contiene anche profezie su un futuro luminoso che si sarebbe realizzato grazie al Messia, l’Unto di Dio.

Alcune profezie messianiche delle Scritture Ebraiche furono applicate a Gesù Cristo da scrittori delle Scritture Greche Cristiane. Per esempio, gli evangelisti fecero rilevare che Gesù era nato a Betleem, come predetto dal profeta Michea. (Michea 5:2; Luca 2:4-11; Giovanni 7:42) In adempimento della profezia di Geremia, dopo la nascita di Gesù ci fu una strage di bambini. (Geremia 31:15; Matteo 2:16-18) Le parole di Zaccaria (9:9) ebbero adempimento quando Cristo entrò a Gerusalemme su un puledro d’asina. (Giovanni 12:12-15) E quando i soldati si spartirono le vesti di Gesù dopo averlo messo al palo, ciò adempì le parole del salmista: “Ripartiscono fra loro le mie vesti, e sul mio abito gettano le sorti”. — Salmo 22:18.

Altre profezie messianiche additano un tempo di felicità per il genere umano. In una visione Daniele vide “qualcuno simile a un figlio dell’uomo” ricevere “dominio e dignità e regno” da Geova, “l’Antico di Giorni”. (Daniele 7:13, 14) Riguardo al dominio messianico di quel Re celeste, Gesù Cristo, Isaia dichiarò: “Sarà chiamato col nome di Consigliere meraviglioso, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace. Dell’abbondanza del dominio principesco e della pace non ci sarà fine, sul trono di Davide e sul suo regno per stabilirlo fermamente e per sostenerlo mediante il diritto e mediante la giustizia, da ora e fino a tempo indefinito. Il medesimo zelo di Geova degli eserciti farà questo”. — Isaia 9:6, 7.

Prima che il giusto dominio del Messia si affermi completamente, deve avvenire qualcosa di vitale importanza. Anche questo fu predetto nella Bibbia. Riguardo al Re messianico, il salmista cantò: “Cingi la tua spada sulla tua coscia, o potente . . . Nel tuo splendore avanza verso il successo; cavalca nella causa della verità e dell’umiltà e della giustizia”. (Salmo 45:3, 4) Con riferimento ai nostri giorni, le Scritture predicevano pure: “Ai giorni di quei re l’Iddio del cielo stabilirà un regno che non sarà mai ridotto in rovina. E il regno stesso non passerà ad alcun altro popolo. Esso stritolerà tutti questi regni e porrà loro fine, ed esso stesso sussisterà a tempi indefiniti”. — Daniele 2:44.

Il Salmo 72 ci dà un’idea delle condizioni che esisteranno sotto il dominio del Messia. Per esempio, “ai suoi giorni germoglierà il giusto, e l’abbondanza di pace finché non ci sia più la luna”. (Versetto 7) Allora non ci saranno né oppressione né violenza. (Versetto 14) Nessuno patirà più la fame, perché “ci sarà abbondanza di grano sulla terra; in cima ai monti ci sarà sovrabbondanza”. (Versetto 16) E pensate! Potrete ricevere queste e altre benedizioni in un paradiso terrestre quando l’attuale sistema di cose sarà stato sostituito dal promesso nuovo mondo di Dio. — Luca 23:43; 2 Pietro 3:11-13; Rivelazione (Apocalisse) 21:1-5.

Di sicuro dunque le profezie bibliche meritano di essere esaminate. Perché non chiedete ai testimoni di Geova ulteriori informazioni? Un esame delle profezie bibliche può aiutarvi a capire a che punto ci troviamo nel corso del tempo. Può anche suscitare nel vostro cuore profondo apprezzamento per Geova Dio e per la meravigliosa disposizione che ha preso per concedere benedizioni eterne a tutti coloro che lo amano e gli ubbidiscono.

[Immagine a pagina 5]

Conoscete il significato della visione di Daniele relativa a un capro e a un montone?

[Immagine a pagina 7]

Ci sarete quando si adempiranno le profezie bibliche riguardo a una vita felice su una terra paradisiaca?

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