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  • w94 15/9 pp. 21-24
  • Non lasciate che la solitudine rovini la vostra vita

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  • Non lasciate che la solitudine rovini la vostra vita
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1994
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • Cosa potete fare?
  • Lasciatevi aiutare dagli amici
  • Geova ha cura di voi
  • Non date la colpa a Dio
  • Come aiutare chi soffre di solitudine?
  • Dalla solitudine si può guarire
    Svegliatevi! 1974
  • Cosa posso fare per non soffrire di solitudine?
    I giovani chiedono . . . Risposte pratiche alle loro domande
  • Come combattere la solitudine
    Svegliatevi! 1980
  • La Bibbia può aiutare chi si sente solo?
    Svegliatevi! 1987
Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1994
w94 15/9 pp. 21-24

Non lasciate che la solitudine rovini la vostra vita

LA SOLITUDINE può rovinare la vita di vecchi e giovani. Nella rivista Redbook la scrittrice Judith Viorst dice: “La solitudine è come una pietra sul cuore. . . . La solitudine ci rende vuoti e disperati. La solitudine ci fa sentire come bambini privati della madre, come agnellini smarriti, piccoli e sperduti in un mondo così vasto e insensibile”. — Settembre 1991.

Separazione dagli amici, ambiente estraneo, divorzio, perdita di una persona cara, mancanza di dialogo: sono tante le cose che possono far sentire soli. Alcuni provano una struggente solitudine anche se sono circondati da altri.

Cosa potete fare?

Se soffrite di solitudine, dovete rassegnarvi al ruolo di vittima indifesa? Potete fare qualcosa per impedire che un po’ alla volta la solitudine vi consumi o vi privi della voglia di vivere? Sì, potete fare qualcosa. Ci sono tanti buoni consigli che si possono applicare, molti dei quali si trovano nell’ispirata Parola di Dio, la Bibbia. Questo incoraggiamento può essere proprio ciò di cui avete bisogno per combattere la solitudine. — Matteo 11:28, 29.

Per esempio, potreste trovare incoraggiante leggere il racconto di Rut, una giovane donna che visse in Medio Oriente circa 3.000 anni fa. Era sicuramente una candidata ideale alla solitudine. Quando il marito morì, andò a vivere con la suocera in Israele, in un ambiente a lei sconosciuto. (Rut 2:11) Pur essendo privata della compagnia dei familiari e delle amicizie di un tempo e trovandosi in un paese straniero, nella Bibbia nulla indica che Rut si sia lasciata sopraffare dalla solitudine. Potete leggere il racconto nel libro biblico di Rut.

Come Rut, dovete avere uno spirito positivo. Il modo in cui si vedono le cose e gli eventi può accrescere il senso di solitudine. Ann, che per quattro anni accudì il padre affetto da una malattia invalidante, lo conferma. Quando il padre morì, Ann si sentì terribilmente sola. “Mi sentii vuota, del tutto inutile, come se nessuno avesse più bisogno di me”, dice. “Ma affrontai la realtà: ora la mia vita era cambiata, e capii che per combattere la solitudine dovevo trarre il meglio dalle nuove circostanze”. A volte non si possono cambiare le circostanze, ma probabilmente si può cambiare il proprio modo di affrontarle.

Tenersi occupati in un’attività soddisfacente non risolve del tutto il problema della solitudine, ma è utile. Irene, rimasta vedova dopo soli sei mesi di matrimonio, riscontrò che era così. “Notai che la solitudine si faceva più acuta quando ero meno occupata”, dice, “così mi dedicai ad aiutare gli altri ad affrontare i loro problemi”. Aiutare altri reca felicità, e i cristiani soli possono trovare molto da fare nell’opera del Signore. — Atti 20:35; 1 Corinti 15:58.

Lasciatevi aiutare dagli amici

Descrivendo i bambini che soffrono di solitudine, una rivista dice che portano “le ferite della mancanza di amicizie”. (The New York Times Magazine, 28 aprile 1991) Molte persone sole, sia giovani che anziane, si sentono senza amici. È un vero vantaggio, quindi, poter contare sulle autentiche amicizie che si trovano nella premurosa congregazione cristiana. Adoperatevi per allargare la vostra cerchia di amici entro la congregazione e lasciate che vi aiutino in tutti i modi in cui sono in grado di farlo. Gli amici esistono anche per questo, per dare appoggio nei momenti difficili. — Proverbi 17:17; 18:24.

Ricordate, però, che a causa della vostra sofferenza emotiva, potreste in realtà rendere difficile agli amici aiutarvi. In che modo? Lo scrittore Jeffrey Young spiega: “Alcune persone sole . . . respingono i potenziali amici monopolizzando la conversazione oppure dicendo cose sgradevoli o inappropriate. In un modo o nell’altro, coloro che soffrono di solitudine cronica tendono a sabotare le relazioni strette”. — U.S.News & World Report, 17 settembre 1984.

A volte potreste peggiorare la situazione isolandovi. Questo è ciò che fece Peter, un uomo sulla cinquantina. Dopo la morte della moglie si allontanò gradualmente dagli altri, benché dentro di sé desiderasse il loro aiuto. “Certi giorni”, dice, “non sopportavo proprio la compagnia degli altri e finii col ritrovarmi sempre più isolato”. Questo può essere pericoloso. Benché periodi di solitudine possano essere utili, isolarsi è dannoso. (Proverbi 18:1) Peter se ne rese conto. Egli dice: “Alla fine superai la mia ritrosia, affrontai la situazione e, con l’aiuto degli amici, riuscii a ricostruire la mia vita”.

Non pensate, però, che in qualche modo gli altri siano obbligati ad aiutarvi. Cercate di non essere esigenti. Accettate lietamente qualunque gesto di benignità vi venga mostrato ed esprimete gratitudine. Ma ricordate anche il buon consiglio di Proverbi 25:17: “Rendi raro il tuo piede nella casa del tuo prossimo, perché non ne abbia abbastanza di te e certamente ti odii”. Frances, che soffrì molto di solitudine dopo la morte del marito, avvenuta dopo 35 anni di matrimonio, ritiene importante questo consiglio. “Siate ragionevoli nelle vostre aspettative”, dice, “e non pretendete troppo dagli altri. Non andate in continuazione a casa di qualcuno in cerca di aiuto”.

Geova ha cura di voi

Anche se a volte gli amici umani vi deludono, potete sempre contare su Geova Dio come Amico. Siate certi che egli ha realmente cura di voi. Mantenete forte la vostra fiducia in lui e cercate di continuo rifugio nella sua cura protettiva. (Salmo 27:10; 91:1, 2; Proverbi 3:5, 6) La moabita Rut fece questo e fu riccamente benedetta. Divenne addirittura un’antenata di Gesù Cristo! — Rut 2:12; 4:17; Matteo 1:5, 16.

Pregate di continuo Geova. (Salmo 34:4; 62:7, 8) Margaret trovò che la preghiera era fonte di grande forza nella battaglia contro la solitudine. Svolgeva il ministero a tempo pieno col marito quando questi morì, ancora giovane. “Trovavo sempre utile pregare ad alta voce e raccontare tutto a Geova, tutti i miei timori e le mie preoccupazioni”, dice. “Questo mi aiutava a vedere le cose nella giusta prospettiva quando la solitudine mi assaliva. E constatare che Geova esaudiva le mie preghiere mi infondeva fiducia”. Le è di grande beneficio seguire questo consiglio dell’apostolo Pietro: “Umiliatevi, perciò, sotto la potente mano di Dio, affinché egli vi esalti a suo tempo; mentre gettate su di lui tutta la vostra ansietà, perché egli ha cura di voi”. — 1 Pietro 5:6, 7; Salmo 55:22.

Una buona relazione con Geova vi aiuterà a conservare qualcosa che spesso le persone sole perdono: la stima di sé. Quando il marito morì di cancro, la giornalista Jeannette Kupfermann parlò di “sentimenti di scarsa stima di sé e di inutilità”. E disse: “È questo senso di inutilità che porta tante vedove alla depressione e a volte al suicidio”.

Ricordate che Geova vi apprezza molto. Non vi giudica inutili. (Giovanni 3:16) Vi sosterrà come sostenne il suo antico popolo, gli israeliti, a cui disse: “Non ti ho rigettato. Non aver timore, poiché io sono con te. Non guardare in giro, poiché io sono il tuo Dio. Di sicuro ti fortificherò. Sì, realmente ti aiuterò. Sì, davvero ti sorreggerò fermamente con la mia destra di giustizia”. — Isaia 41:9, 10.

Non date la colpa a Dio

Soprattutto, non date la colpa a Dio della vostra solitudine. Geova non ne è responsabile. Il suo proposito è sempre stato quello che voi, e tutto il genere umano, godiate di una buona e piacevole compagnia. Quando creò Adamo, Dio disse: “Non è bene che l’uomo stia solo. Gli farò un aiuto, come suo complemento”. (Genesi 2:18) Per questo creò Eva, la prima donna. Se non fosse stato per la ribellione fomentata da Satana, l’uomo e la donna e le famiglie che tramite loro sono venute all’esistenza non avrebbero mai sofferto la solitudine.

Certo, il fatto che Geova abbia temporaneamente permesso la malvagità ha reso possibile l’insorgere della solitudine e di altre sofferenze. Ma non dimenticate che si tratta di una situazione temporanea. I problemi di solitudine sembrano meno difficili da sopportare se visti alla luce di ciò che Dio farà per voi nel suo nuovo mondo. Nel frattempo egli vi sosterrà e vi darà conforto. — Salmo 18:2; Filippesi 4:6, 7.

Questa consapevolezza può infondervi forza. Quando la già menzionata Frances rimase vedova, trovò grande conforto, specialmente la notte, nelle parole di Salmo 4:8: “In pace certamente giacerò e anche dormirò, poiché tu, sì, tu solo, o Geova, mi fai dimorare al sicuro”. Meditate su questo tipo di sentimenti descritti nel libro dei Salmi. Riflettete su come Dio ha cura di voi, secondo quanto espresso in Salmo 23:1-3.

Come aiutare chi soffre di solitudine?

Uno dei modi principali per aiutare le persone sole è quello di mostrare loro amore. Più volte la Bibbia incoraggia i servitori di Dio ad avere amore gli uni per gli altri, specialmente nei momenti di difficoltà. “Con amore fraterno abbiate tenero affetto gli uni per gli altri”, scrisse l’apostolo Paolo. (Romani 12:10) Infatti l’ispirata Parola di Dio dice: “L’amore non viene mai meno”. (1 Corinti 13:8) Come potete mostrare amore a chi soffre di solitudine?

Anziché emarginare o ignorare le persone sole, chi è premuroso mostrerà loro tenero affetto aiutandole con pazienza ogni qualvolta gli è possibile. Può fare come Giobbe, che disse: “Liberavo l’afflitto che invocava aiuto, e l’orfano di padre e chiunque non avesse soccorritore. . . . E allietavo il cuore della vedova”. (Giobbe 29:12, 13) Gli anziani nominati della congregazione cristiana e gli amici compassionevoli possono agire con la stessa considerazione, cercando di soddisfare i fondamentali bisogni umani di comprensione, calore e conforto. Possono mostrare empatia e a volte soddisfare il bisogno della persona di parlare di cose confidenziali. — 1 Pietro 3:8.

Spesso le piccole cose che gli amici fanno per chi è solo sono quelle che hanno la massima importanza. Per esempio, quando un compagno di fede perde una persona cara, benevoli gesti di sincera amicizia possono essere di grande aiuto. Non sottovalutate i piccoli atti di benignità, come un invito a pranzo, un orecchio disposto ad ascoltare o una conversazione incoraggiante. Queste cose sono molto efficaci per aiutare una persona a combattere la solitudine. — Ebrei 13:16.

Probabilmente tutti noi, una volta o l’altra, ci troveremo ad affrontare momenti di solitudine. Ma la solitudine non deve diventare una piaga. Riempite la vostra vita di attività costruttive. Lasciatevi aiutare dagli amici quando possono. Abbiate fiducia in Dio. Tenete sempre presente l’incoraggiante promessa di Salmo 34:19: “Molte sono le calamità del giusto, ma Geova lo libera da esse tutte”. Chiedete aiuto a Geova, e non lasciate che la solitudine rovini la vostra vita.

[Riquadro a pagina 24]

ALCUNI MODI PER COMBATTERE LA SOLITUDINE

▪ State vicini a Geova

▪ Cercate conforto leggendo la Bibbia

▪ Mantenete uno spirito cristiano, positivo

▪ Tenetevi occupati in attività utili

▪ Allargate la vostra cerchia di amici

▪ Facilitate il compito agli amici che cercano di aiutarvi

▪ Non isolatevi, ma coltivate l’amore altruistico

▪ Abbiate fiducia che Geova ha cura di voi

[Riquadro a pagina 24]

COME AIUTARE CHI È SOLO

▪ Offrite comprensione, calore, conforto

▪ Soddisfate il bisogno di parlare di cose confidenziali

▪ Perseverate nel fare piccole cose che aiutano

[Immagine a pagina 23]

Nonostante la sua difficile situazione, nulla indica che Rut abbia lasciato che la solitudine rovinasse la sua vita

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