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  • Assemblee tenute da quelli che temono Dio

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  • Assemblee tenute da quelli che temono Dio
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1995
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  • Vedi anche
  • ‘Temete Dio e osservate i suoi comandamenti’
  • ‘Rendete sacro servizio con santo timore e rispetto’
  • “Temete Dio e dategli gloria”
  • Impariamo a provare gioia nel timore di Geova
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1995
  • Edificate il vostro cuore per temere Geova
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  • Temiamo Geova e glorifichiamo il suo santo nome
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1987
Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1995
w95 15/1 pp. 24-29

Assemblee tenute da quelli che temono Dio

“LE PERSONE di ogni luogo desiderano ardentemente la libertà dal timore, dal timore della violenza, della disoccupazione e delle gravi malattie. Anche noi abbiamo lo stesso ardente desiderio. . . . Perché allora parliamo di come coltivare il timore?” Questa interessante domanda è stata posta dall’oratore che ha pronunciato il discorso chiave alle assemblee di distretto “Santo timore” iniziate nel giugno 1994.

I milioni di persone che vi hanno assistito — prima nell’America Settentrionale, poi in Europa, nell’America Centrale e Meridionale, in Africa, in Asia e nelle isole del mare — erano ansiose di imparare a coltivare tale timore. Perché? Perché per ricevere le benedizioni che Geova Dio ha in serbo per il suo popolo dobbiamo avere santo timore. È stato per imparare in merito al santo timore che si sono radunate, e durante il programma di tre giorni hanno imparato molte cose su questa essenziale qualità cristiana.

‘Temete Dio e osservate i suoi comandamenti’

Questo era il tema del primo giorno di assemblea, basato su Ecclesiaste 12:13. Cosa significa temere Dio? Proprio nella prima parte del programma il presidente dell’assemblea ha spiegato che il santo timore è indice di rispetto e profonda riverenza per Geova oltre che di sano timore di dispiacergli. Questo santo timore non è un timore morboso; è sano e appropriato.

Che beneficio ci reca questo sano timore? Il discorso seguente, intitolato “Non vi stancate e non desistete”, ha spiegato che il santo timore ci spingerà a osservare i comandamenti di Dio con gioia. Insieme all’amore per Dio e il prossimo, questo timore ci infonderà energia spirituale. Sì, il santo timore ci aiuterà a evitare di rallentare nella corsa della vita eterna.

La successiva parte in programma conteneva interviste che presentavano la prova vivente che il santo timore può sostenerci. Gli intervistati hanno riferito come il reverenziale timore di Dio li ha spinti a continuare il ministero nonostante apatia, indifferenza o persecuzione e li ha aiutati a perseverare anche di fronte a difficili prove personali.

Ma perché alcuni hanno santo timore mentre altri no? Nel discorso chiave “Coltiviamo il santo timore e traiamone beneficio” l’oratore ha spiegato che, come è riportato in Geremia 32:37-39, Geova promise di dare al Suo popolo un cuore timorato di Dio. Geova mette il santo timore nel nostro cuore. Come? Per mezzo del suo spirito santo e della sua Parola ispirata, la Bibbia. È chiaro, tuttavia, che dobbiamo compiere un premuroso sforzo per studiare la Parola di Dio e avvalerci pienamente degli abbondanti provvedimenti spirituali che egli ha preso. Fra questi ci sono le assemblee e le adunanze di congregazione, che ci aiutano a imparare a temerlo.

Il programma pomeridiano è iniziato con l’esortazione a confidare in Geova e nella sua Parola. Ha fatto seguito una trattazione dei modi principali in cui il Regno di Dio dovrebbe influire sulla nostra vita quali cristiani.

C’è stato poi il primo dei tre simposi presentati all’assemblea. Il tema di questo simposio, “Il santo timore ci spinge a ubbidire a ciò che Dio richiede”, rivolgeva l’attenzione alla famiglia. Ecco alcuni esempi dei consigli scritturali — e pratici — che sono stati dati.

□ Per i mariti: Il santo timore dovrebbe spingere un uomo ad amare sua moglie come il proprio corpo. (Efesini 5:28, 29) Un uomo non ferisce intenzionalmente il suo corpo, non si umilia davanti agli amici e non sparla delle proprie debolezze. Quindi dovrebbe trattare la moglie con la dignità e il rispetto che accorda a se stesso.

□ Per le mogli: Il santo timore spinse Gesù a fare ‘sempre le cose che piacevano a Dio’. (Giovanni 8:29) Le mogli possono imitare questo ottimo spirito nei loro rapporti col marito.

□ Per i genitori: I genitori cristiani possono mostrare santo timore prendendo sul serio le loro responsabilità di genitori, considerando i figli un’eredità da Geova. (Salmo 127:3) Il principale obiettivo dei genitori dovrebbe essere quello di allevare i figli in modo che divengano veri cristiani.

□ Per i figli: Geova comanda ai figli di ubbidire ai genitori “unitamente al Signore”. (Efesini 6:1) Pertanto ubbidire ai genitori equivale a ubbidire a Dio.

Il discorso conclusivo della giornata ha toccato un tasto doloroso, perché ha parlato dei profondi sentimenti che tutti noi proviamo quando perdiamo una persona cara. A metà circa del discorso, comunque, c’è stata una sorpresa. L’oratore ha rallegrato l’uditorio annunciando la pubblicazione del nuovo opuscolo intitolato Quando muore una persona cara. Questa pubblicazione a colori di 32 pagine contiene molte informazioni che possono aiutare quelli che sono addolorati a capire e ad affrontare i sentimenti e le emozioni che si manifestano dopo la morte di una persona cara. Vi è mai capitato di non sapere cosa dire a chi è affranto per la morte di qualcuno? Una parte di questo opuscolo tratta come possiamo aiutare quelli che sono addolorati. Mentre ascoltavano l’oratore, molti dei presenti pensavano a qualcuno che avrebbe potuto trarre beneficio da questo nuovo opuscolo.

‘Rendete sacro servizio con santo timore e rispetto’

Questo è stato il tema della seconda giornata, basato su Ebrei 12:28. Durante il programma mattutino c’è stato il secondo simposio, dal tema “Congregazioni che camminano nel timore di Geova”. La prima parte riguardava la frequenza alle adunanze. Con la nostra presenza alle adunanze di congregazione dimostriamo di rispettare Dio e i suoi provvedimenti spirituali. Essendo presenti dimostriamo di temere il suo nome e di volerci conformare alla sua volontà. (Ebrei 10:24, 25) Il secondo oratore ha spiegato che affinché l’intera congregazione cammini nel timore di Geova, ciascun componente deve fare la sua parte mantenendo una condotta eccellente. L’ultimo oratore ha parlato di un privilegio e dovere che tutti i cristiani hanno: dichiarare la buona notizia senza posa. Fino a quando continueremo a predicare? Finché Geova non dirà basta. — Isaia 6:11.

“La gioia di Geova è la vostra fortezza” è stato il tema del discorso successivo, trattato ora negli articoli di studio di questa rivista. (Neemia 8:10) Perché il popolo di Geova è gioioso? L’oratore ha elencato varie ragioni. Una molto importante è che una stretta relazione con Dio fa di noi il popolo più gioioso della terra. Pensate, ha rammentato l’oratore all’uditorio, abbiamo il privilegio di essere fra il popolo che Geova ha attirato a Gesù Cristo. (Giovanni 6:44) Che valida ragione per essere gioiosi!

Un momento saliente di ogni assemblea è il battesimo, e le assemblee “Santo timore” non hanno fatto eccezione. Nel discorso “Dedicazione e battesimo nel timore di Geova” l’oratore ha spiegato che tutti i battezzati hanno individualmente quattro obblighi: (1) Studiare la Parola di Dio insieme a pubblicazioni che ci aiutano a capirla e metterla in pratica; (2) pregare; (3) associarsi con persone della stessa fede alle adunanze di congregazione; e (4) dare testimonianza al nome e al Regno di Geova.

Il programma del sabato pomeriggio ha avuto inizio con il rassicurante soggetto “Un popolo che Geova non abbandona”. Trentacinque secoli fa, quando la nazione d’Israele attraversava momenti difficili, Geova fece una promessa mediante Mosè, dicendo: “Geova tuo Dio . . . non ti abbandonerà né ti lascerà interamente”. (Deuteronomio 31:6) Geova mantenne questa promessa proteggendo gli israeliti quando entrarono nella Terra Promessa e ne presero possesso. Oggi, di fronte a prove difficili, anche noi possiamo avere piena fiducia che Geova non ci abbandonerà, purché ci teniamo stretti a lui e diamo ascolto ai consigli della sua Parola.

Come si può provare diletto nella lettura della Bibbia? Nel discorso “Leggete ogni giorno la Parola di Dio, la Sacra Bibbia” l’oratore ha suggerito di leggere con mente indagatrice e di farsi domande come queste: Cosa mi insegna questo brano circa le qualità e le vie di Geova? Come posso assomigliare di più a Geova sotto questi aspetti? Leggere la Bibbia in questo modo è piacevole e soddisfacente.

L’attenzione è stata quindi rivolta al terzo simposio del programma dal tema “Provvedimenti per aiutare coloro che temono Geova”. Anche se oggi Geova non compie miracoli a favore dei suoi servitori, viene senz’altro in aiuto di quelli che lo temono. (2 Pietro 2:9) Questo simposio ha preso in considerazione quattro provvedimenti che Geova ha stabilito per aiutarci in questi tempi difficili: (1) Mediante il suo spirito Geova ci dà la potenza per compiere opere molto al di sopra delle nostre forze. (2) Mediante la sua Parola ci fornisce consigli e guida. (3) Mediante il riscatto ci permette di avere una coscienza pura. (4) Mediante la sua organizzazione, che comprende gli anziani, ci provvede guida e protezione. (Luca 11:13; Efesini 1:7; 2 Timoteo 3:16; Ebrei 13:17) Avvalendoci pienamente di questi provvedimenti saremo in grado di perseverare e ottenere così l’approvazione di Geova.

Il discorso finale di sabato pomeriggio era intitolato “Il tremendo giorno di Geova è vicino” e si basava sulla profezia di Malachia. Ci sono stati giorni tremendi nella storia passata, come quando fu eseguito il giudizio su Gerusalemme nel 70 E.V. Ma il giorno più tremendo di tutta la storia umana sarà il veniente giorno di Geova quando ‘sarà recata vendetta su quelli che non conoscono Dio e su quelli che non ubbidiscono alla buona notizia intorno al nostro Signore Gesù’. (2 Tessalonicesi 1:6-8) Quando verrà? L’oratore ha dichiarato: “La fine è vicina! Geova conosce il giorno e l’ora. Egli non cambierà la sua tabella di marcia. Siamo invitati a perseverare con pazienza”.

Era difficile credere che fossero già passati due giorni. Che dire del programma dell’ultimo giorno?

“Temete Dio e dategli gloria”

Il tema del terzo giorno si basava su Rivelazione 14:7. Durante il programma del mattino una serie di discorsi ha dato risalto agli insegnamenti dottrinali che distinguono i testimoni di Geova da tutte le altre organizzazioni religiose.

Nel discorso “Ci sarà una risurrezione dei giusti” l’oratore ha posto un’interessante domanda: “A che punto di quel millenario Giorno del Giudizio saranno risuscitati coloro che muoiono fedeli in questi ultimi anni del sistema di cose di Satana?” La risposta? “La Bibbia non lo dice”, ha spiegato l’oratore. “Tuttavia non è logico pensare che quelli che muoiono nei nostri giorni vengano risuscitati presto per partecipare insieme alla grande folla di superstiti di Armaghedon all’immensa opera educativa che dovrà aver luogo durante tutto il Giorno del Giudizio? Sì!” Ci saranno superstiti? Senz’altro. Gli insegnamenti e gli esempi biblici che ce lo assicurano sono stati chiaramente esposti nel discorso successivo intitolato “Salvàti attraverso la grande tribolazione”.

I testimoni di Geova hanno compreso da molto tempo che la Bibbia offre due possibilità: la vita eterna su una terra paradisiaca per innumerevoli milioni di persone e la vita celeste immortale per un numero limitato di persone che governeranno con Cristo nel suo Regno. La speranza celeste è stata considerata nel discorso “Non aver timore, piccolo gregge”. (Luca 12:32) Data l’attuale situazione mondiale, il piccolo gregge dev’essere senza timore; ciascun componente deve perseverare sino alla fine. (Luca 21:19) “Il fatto che non hanno timore”, ha detto l’oratore, “è d’incoraggiamento per quelli della grande folla. Anch’essi devono mostrarsi senza timore mentre attendono la liberazione durante il più grande tempo di afflizione che la terra abbia mai conosciuto”.

A conclusione del programma del mattino è stato rappresentato il dramma Le scelte che dovete fare. Ai giorni di Giosuè e anche del profeta Elia gli israeliti si trovarono a una svolta. C’era una scelta da fare. Elia disse: “Fino a quando zoppicherete su due differenti opinioni? Se il vero Dio è Geova, seguitelo; ma se è Baal, seguite lui”. (1 Re 18:21) Anche oggi l’umanità è a una svolta. Questo non è il tempo di zoppicare su due differenti opinioni. Qual è la scelta giusta? La stessa che fece Giosuè nell’antichità. Egli disse: “In quanto a me e alla mia casa, serviremo Geova”. — Giosuè 24:15.

Prima che i presenti se ne rendessero conto era domenica pomeriggio ed era giunto il momento del discorso pubblico “Perché temere il vero Dio ora”. In Rivelazione 14:6, 7 viene rivolta a tutta l’umanità un’esortazione: “Temete Dio e dategli gloria”. Perché è urgente temere Dio ora? Perché, come prosegue la scrittura, “l’ora del suo giudizio è arrivata”. Per mezzo di suo Figlio, ora intronizzato come Re del celeste Regno di Dio, Geova porrà fine al presente sistema di cose impuro e ribelle. L’oratore ha spiegato che questo è il solo modo per recare sollievo a quelli che temono Dio nonché per liberare e salvare la terra su cui abitiamo. Dato che viviamo nei giorni conclusivi di questo sistema di cose, è urgente che temiamo il vero Dio ora!

Dopo il riassunto del materiale della Torre di Guardia per quella settimana, ha preso la parola l’ultimo oratore. Grazie al programma dell’assemblea il santo timore aveva assunto maggior significato per i partecipanti, ha spiegato. Egli ha messo in risalto i numerosi benefìci che hanno coloro che temono Dio. L’oratore ha annunciato la produzione di una nuova videocassetta, intitolata Uniti dall’insegnamento divino. Essa dà risalto agli aspetti eccezionali delle assemblee internazionali “Insegnamento divino” tenute nel 1993-94. Mentre il discorso terminava, molti si chiedevano: ‘Cosa possiamo aspettarci l’anno prossimo?’ Assemblee di distretto di tre giorni in molti luoghi.

Al termine l’oratore ha fatto riferimento a Malachia 3:16, che dice: “In quel tempo quelli che avevano timore di Geova parlarono gli uni con gli altri, ciascuno col suo compagno, e Geova prestava attenzione e ascoltava. E si cominciò a scrivere dinanzi a lui un libro di memorie per quelli che avevano timore di Geova e per quelli che pensavano al suo nome”. Tutti se ne sono andati con la ferma determinazione di pensare al nome di Geova e servirlo con santo timore.

[Immagine a pagina 24]

I candidati al battesimo devono continuare a manifestare santo timore

[Immagine a pagina 25]

Il dramma “Le scelte che dovete fare” ha fatto capire ai presenti la necessità di essere decisi nel servire Geova

[Immagine a pagina 26]

I presenti all’assemblea hanno avuto la gioia di ricevere il nuovo opuscolo “Quando muore una persona cara”

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