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  • Avreste riconosciuto il Messia?

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  • Avreste riconosciuto il Messia?
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1996
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  • ‘Desideriamo vedere un segno’
  • “Amanti del denaro”
  • “Timore dei giudei”
  • Riconoscete davvero il Messia?
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 2009
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 2010
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1992
  • Identificazione del Messia
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1959
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1996
w96 15/11 pp. 28-31

Avreste riconosciuto il Messia?

GESÙ CRISTO predicò per tre anni e mezzo la Parola di Dio fra gli israeliti. Ma quando il suo ministero terreno ebbe fine, la maggioranza dei suoi contemporanei lo aveva rigettato come Messia, o promesso “Unto” di Dio. Come mai?

La Bibbia ci aiuta a individuare varie ragioni per cui gli ebrei del I secolo non riconobbero Gesù come Messia. Tre di queste ragioni impediscono a molti di riconoscere l’attuale posizione di Gesù come Re messianico dominante.

‘Desideriamo vedere un segno’

Una ragione per cui gli ebrei del I secolo non riconobbero il Messia fu che rifiutarono di accettare i segni scritturali che ne attestavano la messianicità. A volte le persone che ascoltavano Gesù gli chiedevano di compiere un segno per dimostrare che veniva da Dio. Per esempio, Matteo 12:38 riferisce ciò che dissero alcuni scribi e farisei: “Maestro, desideriamo vedere da te un segno”. Gesù non aveva già mostrato loro dei segni? Certo.

Gesù aveva già compiuto diversi miracoli. Aveva trasformato l’acqua in vino, aveva sanato un ragazzo che stava per morire, aveva guarito la suocera di Pietro, aveva reso puro un lebbroso, aveva fatto camminare un paralitico, aveva restituito la salute a un uomo malato da 38 anni, aveva fatto tornare normale la mano secca di un uomo, aveva guarito molti da penose malattie, aveva sanato lo schiavo di un ufficiale dell’esercito, aveva risuscitato il figlio di una vedova e aveva guarito un uomo cieco e muto. Questi miracoli erano avvenuti a Cana, Capernaum, Gerusalemme e Nain. Inoltre la notizia di tali miracoli si era diffusa in tutta la Giudea e il paese circostante. — Giovanni 2:1-12; 4:46-54; Matteo 8:14-17; 8:1-4; 9:1-8; Giovanni 5:1-9; Matteo 12:9-14; Marco 3:7-12; Luca 7:1-10; 7:11-17; Matteo 12:22.

Non mancavano certo i segni che Gesù era il Messia. Benché avesse compiuto così tanti segni davanti al popolo, le persone non riponevano fede in lui. Quelli che, pur vedendo la prova che Gesù era stato mandato da Dio, non lo riconoscevano come Messia erano spiritualmente ciechi. Il loro cuore era indurito e la verità non poteva penetrarvi. — Giovanni 12:37-41.

Che dire di oggi? Alcuni dicono: “Credo solo a quello che vedo”. Ma è davvero saggio pensarla così? Le profezie bibliche indicano che Gesù è già stato intronizzato come Re celeste nel Regno messianico. Essendo egli invisibile, c’è bisogno di un segno per poter discernere il suo dominio, che ha contrassegnato l’inizio degli ultimi giorni di questo malvagio sistema di cose. Riconoscete il segno? — Matteo 24:3.

Secondo la Bibbia, l’inizio del dominio di Cristo quale Re messianico sarebbe stato contrassegnato da guerre, terremoti, penuria di viveri e pestilenze su scala senza precedenti. Negli “ultimi giorni” le relazioni umane sarebbero state caratterizzate da egoismo, avidità e mancanza di padronanza. (2 Timoteo 3:1-5; Matteo 24:6, 7; Luca 21:10, 11) A parte le prove cronologiche, oltre 20 diversi aspetti degli ultimi giorni indicano che il dominio del Messia è iniziato nel 1914. — Vedi La Torre di Guardia del 1º marzo 1993, pagina 5.

“Amanti del denaro”

Un’altra ragione per cui gli ebrei rigettarono Gesù come Messia fu il materialismo. Attribuendo troppa importanza alle ricchezze molti trovavano difficile seguire Gesù. Per esempio era risaputo che i farisei erano “amanti del denaro”. (Luca 16:14) Prendete il caso di un giovane governante ricco che andò da Gesù e gli chiese come poteva ottenere la vita eterna. “Osserva di continuo i comandamenti”, rispose Gesù. “Ho osservato tutti questi; che mi manca ancora?”, chiese il giovane, che evidentemente si rendeva conto che non bastava osservare certe leggi. “Vendi i tuoi averi e dalli ai poveri e avrai un tesoro in cielo, e vieni, sii mio seguace”, gli disse Gesù. Che opportunità: divenire discepolo del Messia! Eppure il governante se ne andò, addolorato. Perché? Perché per lui i tesori sulla terra erano più importanti di quelli in cielo. — Matteo 19:16-22.

La situazione non è cambiata. Divenire un vero seguace del Re messianico significa mettere gli interessi spirituali al di sopra di tutto, inclusi gli averi terreni. Per chi ha una mentalità materialista, questa è una sfida. Per esempio, in un paese orientale una coppia di missionari parlò della Bibbia a una donna. Pensando che le avrebbe fatto piacere conoscere meglio Geova Dio e suo Figlio Gesù Cristo, la coppia le offrì La Torre di Guardia e Svegliatevi! Come reagì la donna? “Queste riviste mi aiuteranno a guadagnare più soldi?”, chiese. Le interessavano di più le cose materiali che quelle spirituali.

La stessa coppia studiava la Bibbia con un giovane che iniziò a frequentare le adunanze nella Sala del Regno. “Perdi il tuo tempo”, gli dissero i genitori. “Dovresti trovarti un secondo lavoro da fare la sera, così potrai guadagnare di più”. Com’è triste quando i genitori incoraggiano i figli a mettere le cose materiali al di sopra dell’acquistare conoscenza del Re messianico! “Con tutta la sua ricchezza, il governante non può comprare diecimila anni di vita”, dice un proverbio cinese.

Molti si sono resi conto che chi vuole conoscere e seguire il Re messianico non può essere amante del denaro. Una testimone di Geova che lavorava in proprio e guadagnava molto ha detto: “Avere tanti soldi fa molto piacere, ma non è necessario. Non è il denaro che rende felici”. Ora questa donna fa parte della famiglia Betel in una filiale europea della Società (Watch Tower).

“Timore dei giudei”

Un’altra ragione per cui gli ebrei non accettarono Gesù come Messia fu il timore dell’uomo. Riconoscere pubblicamente che Gesù era il Messia significava giocarsi la reputazione. Per alcuni questo era un prezzo troppo alto da pagare. Prendete il caso di Nicodemo, membro del Sinedrio, l’alta corte giudaica. Colpito dai segni e dagli insegnamenti di Gesù, riconobbe: “Rabbi, sappiamo che come maestro sei venuto da Dio; poiché nessuno può compiere questi segni che tu compi a meno che Dio non sia con lui”. Eppure Nicodemo andò da Gesù col favore delle tenebre, probabilmente per non essere riconosciuto dagli altri ebrei. — Giovanni 3:1, 2.

Per molti che udirono parlare Gesù, l’approvazione degli uomini era più importante di quella di Dio. (Giovanni 5:44) Nel 32 E.V., quando Gesù era a Gerusalemme per la festa delle capanne, “c’era un gran mormorio riguardo a lui tra le folle”. Nessuno parlava apertamente di Gesù “per timore dei giudei”. (Giovanni 7:10-13) Perfino i genitori di un cieco che Gesù aveva sanato non furono disposti a riconoscere che il miracolo era stato compiuto da un rappresentante di Dio. Anche loro avevano “timore dei giudei”. — Giovanni 9:13-23.

Oggi alcuni si rendono conto che Gesù sta regnando come Re messianico in cielo, ma hanno paura di riconoscerlo apertamente. Per loro perdere la reputazione agli occhi degli altri è un prezzo troppo alto da pagare. In Germania, ad esempio, un testimone di Geova fece una conversazione biblica con un uomo che ammise: “Quello che voi Testimoni predicate riguardo alla Bibbia è vero. Ma se oggi diventassi Testimone, domani lo saprebbero tutti. Cosa penserebbero di me al lavoro, nel vicinato e al club a cui io e la mia famiglia apparteniamo? Non potrei sopportarlo”.

Qual è la causa del timore dell’uomo? Orgoglio, desiderio di essere benvoluti da familiari e amici, terrore degli scherni e dell’umiliazione, preoccupazione di essere diversi dalla maggioranza. Tali sentimenti sono una prova specialmente per quelli che iniziano a studiare la Bibbia con i testimoni di Geova. Per esempio, una giovane donna fu entusiasta di apprendere che sotto il dominio di Gesù Cristo il Regno messianico riporterà il Paradiso sulla terra. Ma essendo un’assidua frequentatrice di discoteche, era riluttante a parlare ad altri di questa speranza a causa del timore dell’uomo. Alla fine prese coraggio e si mise a parlare apertamente della Bibbia. Gli amici della discoteca l’abbandonarono, ma suo marito e i suoi genitori mostrarono interesse. Sia lei che la madre poi si battezzarono e il marito e il padre cominciarono a studiare la Bibbia. Che ricompensa per aver vinto il timore dell’uomo!

Riconoscete davvero il Messia?

Quando Gesù stava per morire sul palo di tortura, erano presenti alcuni suoi discepoli. Avevano riconosciuto che era il Messia predetto. Fra i presenti c’erano pure dei governanti ebrei, i quali, per così dire, pretendevano ancora un segno. “Salvi se stesso, se questo è il Cristo [o Messia] di Dio, l’Eletto”. (Luca 23:35) Avrebbero mai smesso di chiedere un segno? Gesù aveva compiuto decine e decine di miracoli. Inoltre la sua nascita, il suo ministero, il suo processo, la sua esecuzione capitale e la sua risurrezione avevano adempiuto numerose profezie delle Scritture Ebraiche. — Vedi “Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile”, edito in Italia dalla Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova, pagine 343-4.

I passanti biasimavano Gesù, avendo respinto le prove che era il Messia. (Matteo 27:39, 40) Soldati avidi si spartirono le vesti di Gesù, tirando a sorte per stabilire chi dovesse prendersi la tunica. (Giovanni 19:23, 24) In alcuni casi entrò in gioco il timore dell’uomo. Si prenda ad esempio il caso di Giuseppe di Arimatea, membro del Sinedrio. Era “discepolo di Gesù ma segreto per timore dei giudei”. Dopo la morte del Messia, Giuseppe e Nicodemo si presero cura del corpo di Gesù. Così Giuseppe vinse il proprio timore dell’uomo. — Giovanni 19:38-40.

Se foste vissuti nel I secolo, avreste riconosciuto Gesù come Messia? Per farlo avreste dovuto accettare le prove scritturali, rinunciare alla mentalità materialista e non cedere al timore dell’uomo. In questi ultimi giorni ognuno di noi dovrebbe chiedersi: ‘Riconosco ora Gesù come celeste Re messianico?’ Presto egli assumerà il controllo degli affari della terra. Quando ciò avverrà, sarete fra quelli che davvero riconoscono Gesù Cristo come il Messia promesso?

[Immagini a pagina 28]

Non respingete le prove che Gesù è il Re messianico

[Immagine a pagina 31]

Per acquistare conoscenza del Messia, spesso si deve vincere il timore di ciò che potrebbero dire gli altri

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