BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • w96 1/12 pp. 24-28
  • Geova è stato il mio rifugio

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • Geova è stato il mio rifugio
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1996
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • Una visita importante
  • Saldi nella verità biblica
  • Sopportiamo un’intensa opposizione
  • Lotto contro gravi infermità
  • Pioniera malgrado l’opposizione
  • Un’esperienza gratificante
  • Geova è stato buono con me
  • Annuario dei testimoni di Geova 1986
    Annuario dei Testimoni di Geova del 1986
  • Annuario dei testimoni di Geova 1989
    Annuario dei Testimoni di Geova del 1989
  • Ho trovato la vera ricchezza in Australia
    Svegliatevi! 1994
  • Annuario del 1975 dei Testimoni di Geova
    Annuario dei Testimoni di Geova del 1975
Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1996
w96 1/12 pp. 24-28

Geova è stato il mio rifugio

NARRATO DA PENELOPE MAKRIS

Mia madre mi supplicava fervidamente: “Lascia tuo marito; i tuoi fratelli te ne troveranno uno migliore”. Perché la mia cara mamma voleva che sciogliessi il mio matrimonio? Cosa la turbava così tanto?

SONO nata nel 1897 ad Ambelos, un paesino dell’isola di Samo, in Grecia. In famiglia eravamo tutti membri devoti della Chiesa Ortodossa Greca. Papà morì poco prima della mia nascita, e mamma, i miei tre fratelli ed io dovevamo lavorare sodo solo per avere il minimo indispensabile in quei tempi di assoluta povertà.

Nel 1914 scoppiò la prima guerra mondiale e poco dopo fu ordinato ai miei due fratelli maggiori di arruolarsi nell’esercito. Ma per evitarlo emigrarono in America lasciandomi a casa con l’altro mio fratello e mia madre. Alcuni anni dopo, nel 1920, sposai Dimitris, un giovane insegnante del paese.

Una visita importante

Poco dopo che mi ero sposata, il fratello di mia madre, che viveva in America, venne a farci visita. Aveva con sé uno dei volumi degli Studi sulle Scritture, scritto da Charles Taze Russell. Era una pubblicazione degli Studenti Biblici, conosciuti ora come Testimoni di Geova.

Quando Dimitris aprì il libro, notò un soggetto che lo aveva incuriosito sin da quando era bambino: “Cosa accade all’uomo quando muore?” Alle scuole superiori aveva interpellato un teologo ortodosso su quell’argomento, ma non aveva ricevuto una risposta soddisfacente. La chiara e logica spiegazione contenuta nella pubblicazione entusiasmò Dimitris così tanto che si recò direttamente al bar del paese, dove, in Grecia, gli uomini si radunano abitualmente. Lì parlò delle cose che aveva imparato dalla Bibbia.

Saldi nella verità biblica

Più o meno in quel periodo — verso l’inizio degli anni ’20 — la Grecia si ritrovò nel bel mezzo di un’altra guerra. Dimitris fu arruolato e mandato in Turchia, nell’Asia Minore. Rimase ferito e fu rimandato a casa. Dopo che si fu ristabilito, lo accompagnai a Smirne, nell’Asia Minore (ora Izmir, in Turchia). Quando nel 1922 la guerra improvvisamente terminò, dovemmo fuggire. Con una barca malridotta riuscimmo a malapena a scappare sull’isola di Samo. Arrivati a casa ci inginocchiammo per ringraziare Dio, un Dio del quale avevamo ancora una scarsa conoscenza.

Di lì a poco Dimitris cominciò ad insegnare in una scuola di Vathy, allora la città principale dell’isola. Continuò a leggere la letteratura degli Studenti Biblici e, in una sera piovosa, due di loro vennero a trovarci dall’isola di Chio. Erano ritornati dall’America per servire quali colportori, come venivano chiamati gli evangelizzatori a tempo pieno. Li ospitammo per la notte e ci parlarono di molte cose relative ai propositi di Dio.

In seguito Dimitris mi disse: “Penelope, mi rendo conto che questa è la verità e la devo seguire. Questo significa che devo smettere di cantare nella Chiesa Ortodossa Greca e che non potrò essere presente in chiesa con gli alunni”. Sebbene avessimo una limitata conoscenza di Geova, il nostro desiderio di servirlo era forte. Così risposi: “Non ti ostacolerò. Vai avanti”.

In tono piuttosto esitante aggiunse: “Sì, ma se capiscono le nostre intenzioni, perderò il lavoro”.

“Non importa”, dissi, “non tutti si guadagnano da vivere insegnando. Noi siamo giovani e forti, e con l’aiuto di Dio troveremo un altro lavoro”.

Più o meno nello stesso periodo appurammo che era venuto a Samo un altro Studente Biblico, anch’egli colportore. Quando sapemmo che la polizia gli aveva negato il permesso di pronunciare un discorso pubblico basato sulla Bibbia, andammo a cercarlo. Lo trovammo in un negozio mentre parlava con due teologi ortodossi. Ben presto i teologi, imbarazzati perché non sapevano difendere le proprie credenze con la Bibbia, se ne andarono. Mio marito, colpito dalla conoscenza del colportore, chiese: “Come fai ad usare la Bibbia con tale disinvoltura?”

“Noi studiamo la Bibbia sistematicamente”, rispose. Aprì la sua borsa, tirò fuori il libro di studio L’Arpa di Dio e ci mostrò come usarlo a tal fine. Eravamo così desiderosi di imparare che mio marito, io, il colportore e altri due uomini accompagnammo immediatamente il negoziante a casa sua. Il colportore diede a ciascuno di noi una copia dell’Arpa di Dio e iniziammo a studiare seduta stante. Continuammo lo studio fino a ben oltre la mezzanotte e poi, poco prima dell’alba, cominciammo ad imparare i cantici degli Studenti Biblici.

Da allora in poi cominciai a studiare la Bibbia per parecchie ore al giorno. Dall’estero gli Studenti Biblici continuavano a rifornirci di ausili per lo studio della Bibbia. Nel gennaio 1926 mi dedicai a Dio in preghiera e promisi solennemente di fare la sua volontà senza riserve. Nell’estate dello stesso anno mio marito ed io simboleggiammo la nostra dedicazione con il battesimo in acqua. Avevamo un gran desiderio di parlare ad altri delle cose che imparavamo, per cui iniziammo il ministero di porta in porta con il volantino Messaggio di speranza.

Sopportiamo un’intensa opposizione

Un giorno una giovane donna mi invitò a una funzione in una piccola cappella ortodossa. “Ho smesso di adorare Dio in quel modo”, spiegai. “Adesso lo adoro con spirito e verità, come insegna la Bibbia”. (Giovanni 4:23, 24) Ne fu sbalordita e andò a raccontare a tutti l’accaduto coinvolgendo anche mio marito.

Praticamente tutti cominciarono ad opporsi. Non avevamo pace in nessun posto, nemmeno a casa nostra o alle adunanze che tenevamo con i pochi interessati dell’isola. Folle istigate dai preti ortodossi si accalcavano fuori del nostro luogo di adunanza lanciando sassi e gridando insulti.

Quando distribuimmo il volantino Messaggio di speranza, fummo circondati da bambini che gridavano in tono sprezzante “Millenaristi” e altri epiteti. Anche i colleghi di mio marito iniziarono a causargli problemi. Verso la fine del 1926 fu processato con l’accusa di non essere idoneo per insegnare in una scuola pubblica e fu condannato a 15 giorni di prigione.

Quando mia madre lo venne a sapere mi suggerì di lasciare mio marito. “Senti cara mamma”, replicai, “tu sai bene quanto ti voglio bene e ti rispetto. Ma non posso proprio permetterti di ostacolare l’adorazione che rendiamo al vero Dio, Geova”. Tornò al suo villaggio amaramente delusa.

Nel 1927 gli Studenti Biblici tennero un’assemblea ad Atene e Geova ci aprì la via per poter essere presenti. Eravamo elettrizzati e fummo rafforzati radunandoci con decine di altri conservi. Tornati a Samo distribuimmo 5.000 copie del volantino intitolato Testimonianza ai governanti del mondo nei paesi e nei villaggi della nostra isola.

Più o meno in quel periodo Dimitris fu licenziato e, a causa del pregiudizio nei nostri confronti, era quasi impossibile trovare lavoro. Ma dal momento che io sapevo cucire e Dimitris era un esperto imbianchino, fummo in grado di guadagnare abbastanza per sbarcare il lunario. Nel 1928 mio marito e gli altri quattro fratelli cristiani di Samo furono condannati a due mesi di prigione per aver predicato la buona notizia. Essendo l’unica Studentessa Biblica in libertà fui in grado di portare loro del cibo in prigione.

Lotto contro gravi infermità

Ad un certo punto contrassi il morbo di Pott, una malattia cronica che all’epoca era sconosciuta. Persi l’appetito e avevo di continuo la febbre alta. La terapia comprendeva un’ingessatura dal collo alle cosce. Per sostenere le spese mio marito vendette un appezzamento di terra affinché potessi continuare la terapia. Angosciata pregavo Dio ogni giorno per avere la forza.

Quando mi facevano visita, i parenti ravvivavano di continuo le fiamme dell’opposizione. Mia madre diceva che tutti quei guai erano dovuti al fatto che avevamo cambiato religione. Non potendo muovermi, bagnavo il cuscino di lacrime mentre imploravo il nostro Padre celeste di darmi pazienza e coraggio per perseverare.

Sul comodino tenevo la mia Bibbia e una scorta di opuscoli e volantini da dare a chi mi faceva visita. Fu una benedizione che le adunanze della nostra piccola congregazione si tenessero in casa nostra; potevo ricevere regolare incoraggiamento spirituale. Dovemmo vendere un altro appezzamento di terra per pagare le cure mediche prestate da un dottore di Atene.

Poco dopo venne a farci visita il sorvegliante viaggiante. Fu molto dispiaciuto nel vedere me in quelle condizioni e Dimitris senza lavoro. Gentilmente ci aiutò a fare i preparativi per andare a vivere a Mitilene, sull’isola di Lesbo. Ci trasferimmo lì nel 1934 e Dimitris riuscì a trovare lavoro. Vi trovammo anche fratelli e sorelle meravigliosi che si presero cura di me durante la mia malattia. Gradualmente, dopo cinque anni di cure, guarii completamente.

Comunque nel 1946, poco dopo la seconda guerra mondiale, mi ammalai di nuovo gravemente, questa volta di peritonite tubercolare. Fui costretta a letto per cinque mesi con febbre alta e dolori lancinanti. Ma, come in precedenza, non smisi mai di parlare di Geova a coloro che mi facevano visita. Col tempo mi rimisi in salute.

Pioniera malgrado l’opposizione

In Grecia negli anni del dopoguerra i testimoni di Geova erano oggetto di implacabile opposizione. Fummo arrestati decine di volte mentre svolgevamo il ministero di casa in casa. Complessivamente, mio marito passò quasi un anno in prigione. Quando uscivamo nel ministero, di solito prevedevamo la possibilità di passare la notte in guardina. Eppure, Geova non ci abbandonò mai. Ci diede sempre il coraggio e la forza necessari per perseverare.

Negli anni ’40 lessi nell’Informatore (ora Il ministero del Regno) del provvedimento dei pionieri temporanei. Decisi di provare questa fase del servizio in cui si dovevano dedicare 75 ore mensili al ministero. Come risultato, le mie visite ulteriori e i miei studi biblici aumentarono, e per un certo tempo condussi 17 studi alla settimana. Stabilii inoltre un itinerario con le riviste nella zona commerciale di Mitilene, dove distribuivo regolarmente circa 300 copie della Torre di Guardia e di Svegliatevi! in negozi, uffici e banche.

Quando, nel 1964, un sorvegliante viaggiante visitò la nostra congregazione disse: “Sorella Penelope, dalla tua cartolina di registrazione del proclamatore ho visto i meravigliosi risultati che stai avendo nel ministero. Perché non compili la domanda per diventare pioniera regolare?” Sarò sempre grata per il suo incoraggiamento; il servizio a tempo pieno è stato la mia gioia per oltre tre decenni.

Un’esperienza gratificante

A Mitilene c’è una zona densamente popolata chiamata Langada dove vivevano profughi greci. A causa dell’opposizione fanatica che avevamo incontrato, evitavamo di andarvi di porta in porta. Tuttavia, quando mio marito era in prigione, dovevo attraversare quella zona per andare a visitarlo. In una giornata piovosa una donna mi invitò ad entrare a casa sua e mi chiese come mai mio marito era in prigione. Spiegai che era perché predicava la buona notizia del Regno di Dio e che stava soffrendo proprio come aveva sofferto Gesù.

In seguito un’altra donna mi chiese di fermarmi a casa sua. Quando arrivai da lei mi accorsi che aveva invitato altre 12 donne. Pensando che avrei incontrato opposizione pregai Dio di darmi sapienza e coraggio per affrontare qualunque evenienza. Le donne fecero molte domande e alcune avanzarono delle obiezioni, ma fui in grado di dare risposte scritturali. Quando mi alzai per andare via, la padrona di casa mi chiese di tornare il giorno seguente. Fui lieta di accettare l’invito. Quando il giorno dopo mi recai sul luogo con una compagna, trovammo che le donne ci stavano già aspettando.

Da allora in poi le nostre conversazioni scritturali continuarono su base regolare e vennero iniziati molti studi biblici. Alcune di quelle donne progredirono nell’accurata conoscenza e anche le loro famiglie. Questo gruppetto in seguito formò il nucleo di una nuova congregazione di testimoni di Geova a Mitilene.

Geova è stato buono con me

Nel corso degli anni Geova ha ricompensato gli sforzi che io e mio marito abbiamo fatto per servirLo. Il pugno di Testimoni che negli anni ’20 erano a Samo sono diventati due congregazioni più un gruppo, per un totale di circa 130 proclamatori. E sull’isola di Lesbo vi sono quattro congregazioni e cinque gruppi che comprendono 430 proclamatori del Regno. Mio marito ha predicato attivamente il Regno di Dio sino alla sua morte avvenuta nel 1977. Che privilegio vedere quelli che abbiamo aiutato rimanere zelanti nel ministero! Con i loro figli, nipoti e pronipoti compongono una grande folla che serve Geova unitamente!

La mia vita cristiana, che ormai si protrae da oltre 70 anni, non è stata facile. Eppure Geova è stato una fortezza senza eguali. A causa dell’età avanzata e del deteriorarsi della salute sono costretta a letto e non posso fare molto nell’opera di predicazione. Ma, come il salmista, posso dire a Geova: “Sei il mio rifugio e la mia fortezza, il mio Dio in cui di sicuro confiderò”. — Salmo 91:2.

(Mentre era in corso la stesura di questo articolo, la sorella Makris è deceduta. Aveva la speranza celeste.)

[Immagine a pagina 26]

Con il marito nel 1955

[Immagine a pagina 26]

La sorella Makris avrebbe compiuto 100 anni nel gennaio 1997

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi