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  • w96 15/12 pp. 3-4
  • Il Vangelo secondo gli studiosi

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  • Il Vangelo secondo gli studiosi
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1996
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  • L’opinione “dotta” su Gesù
  • Più che una questione accademica
  • I Vangeli: Continua il dibattito
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 2000
  • Il diletto Giovanni presenta “la Parola”
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1976
  • Il vero Gesù
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 2001
  • I Vangeli sono attendibili?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 2008
Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1996
w96 15/12 pp. 3-4

Il Vangelo secondo gli studiosi

“CHI dicono le folle che io sia?” (Luca 9:18) Gesù fece questa domanda ai suoi discepoli quasi duemila anni fa. A quel tempo la questione era controversa. Oggi sembra esserlo ancora di più, specialmente quando si avvicina il periodo natalizio, che si suppone incentrato su Gesù. Molti credono che Gesù fu mandato dal cielo per riscattare l’umanità. È ciò che pensate voi?

Alcuni studiosi propongono un’altra ipotesi. “L’immagine di Gesù come uno che insegnava di essere il Figlio di Dio destinato a morire per i peccati del mondo non è storicamente attendibile”, afferma Marcus J. Borg, docente di scienze religiose.

Altri studiosi sono del parere che il vero Gesù fosse diverso da quello descritto nella Bibbia. Alcuni credono che i Vangeli siano stati scritti quattro decenni o più dopo la morte di Gesù, quando ormai la sua identità era stata mitizzata. Il problema non stava nella memoria degli evangelisti, dicono gli studiosi, ma nella loro interpretazione dei fatti. Dopo la morte di Gesù i discepoli cominciarono a considerarlo in modo diverso: il Figlio di Dio, il Salvatore e il Messia. Alcuni sostengono che Gesù non era altri che un saggio errante, un rivoluzionario. Questo, dicono gli studiosi, è il vero vangelo.

L’opinione “dotta” su Gesù

Per difendere la loro “dotta” opinione, i critici sembrano pronti a scartare qualunque elemento della vita di Gesù che abbia del soprannaturale. Per esempio, alcuni dicono che la nascita verginale non era che un espediente per nascondere il fatto che Gesù era un figlio illegittimo. Altri respingono le profezie di Gesù sulla distruzione di Gerusalemme, sostenendo che furono incluse nei Vangeli dopo il loro “adempimento”. Alcuni arrivano al punto di affermare che le guarigioni compiute da Gesù erano di natura puramente psicosomatica. Vi sembrano ipotesi serie o azzardate?

Certi studiosi sostengono addirittura che i discepoli di Gesù inventarono la risurrezione per impedire lo sfaldarsi del loro movimento. Dopo tutto, ragionano gli studiosi, senza Gesù i suoi seguaci erano impotenti, per cui con i loro scritti riportarono in vita il loro Maestro. In effetti fu il cristianesimo, non Cristo, a essere risuscitato. Se questo suona come una boutade degli eruditi, che dire dell’ipotesi avanzata dalla teologa Barbara Thiering secondo cui Gesù non fu mai messo a morte? La Thiering sostiene che Gesù sopravvisse all’impalamento e finì per sposarsi due volte e avere tre figli.

Tutte queste asserzioni abbassano Gesù all’unico livello al quale molti studiosi sono disposti ad accettarlo: quello di un saggio, di un oscuro ebreo, di un riformatore sociale, tutto meno che il Figlio di Dio, venuto “per dare la sua anima come riscatto in cambio di molti”. — Matteo 20:28.

Forse in questo periodo dell’anno vi è capitato di leggere passi dei Vangeli, come quello in cui si parla della nascita di Gesù in una mangiatoia. O forse ne avete sentito parlare in chiesa. Avete accettato i racconti evangelici come preziosi e veritieri? Allora considerate questa situazione sconcertante. Dal 1985 un gruppo di studiosi si riunisce due volte all’anno per tenere un cosiddetto Seminario su Gesù (Jesus Seminar) al fine di accertare l’autenticità delle parole di Gesù. Gesù disse davvero ciò che la Bibbia gli attribuisce? Membri del seminario votano su ogni detto di Gesù servendosi di palline colorate. Una pallina rossa significa che la dichiarazione è sicuramente stata pronunciata da Gesù; una pallina rosa significa che probabilmente Gesù ha fatto quella dichiarazione; una pallina grigia denota dubbio; una pallina nera indica che la si ritiene falsa.

Potreste rimanere turbati apprendendo che secondo il Seminario su Gesù probabilmente l’82 per cento delle parole attribuite a Gesù non furono pronunciate da lui. Del Vangelo di Marco, soltanto una citazione è stata ritenuta degna di fede. Il Vangelo di Luca è stato definito talmente infarcito di propaganda da essere “irrecuperabile”. Tutto il Vangelo di Giovanni, ad eccezione di tre righe, ha ricevuto una pallina nera, indice di falsificazione, e la frazione superstite ha ottenuto una pallina grigia in segno di dubbio.

Più che una questione accademica

Siete d’accordo con questi studiosi? Ci presentano un ritratto di Gesù più verosimile di quello che troviamo nella Bibbia? Queste domande vanno oltre il semplice dibattito accademico. Forse in questo periodo dell’anno vi viene rammentato che, secondo la Bibbia, Dio mandò Gesù “affinché chiunque esercita fede in lui non sia distrutto ma abbia vita eterna”. — Giovanni 3:16.

Se Gesù non era altro che un saggio errante, di cui si sa ben poco, sarebbe inutile ‘esercitare fede’ in lui. Per contro, se il ritratto che la Bibbia fa di Gesù è veritiero, è in gioco la nostra salvezza eterna. Abbiamo quindi bisogno di conoscere la risposta alla domanda: La Bibbia dice il vero su Gesù?

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