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  • I messaggeri della pace divina sono dichiarati felici

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  • I messaggeri della pace divina sono dichiarati felici
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1997
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1997
w97 1/5 pp. 18-23

I messaggeri della pace divina sono dichiarati felici

“I medesimi redenti da Geova torneranno e certamente verranno a Sion con grido di gioia; e allegrezza a tempo indefinito sarà sulla loro testa”. — ISAIA 35:10.

1. Di cosa ha disperatamente bisogno il mondo oggi?

OGGI più che mai l’umanità ha bisogno di un messaggero di buone notizie. C’è urgente bisogno di qualcuno che dichiari la verità riguardo a Dio e ai suoi propositi, di un intrepido testimone che avverta i malvagi della veniente distruzione e aiuti le persone di cuore retto a trovare la pace divina.

2, 3. Nel caso di Israele, come adempì Geova la sua promessa riportata in Amos 3:7?

2 Ai giorni d’Israele, Geova promise che avrebbe provveduto questo tipo di messaggeri. Alla fine del IX secolo a.E.V. il profeta Amos disse: “Il Sovrano Signore Geova non farà alcuna cosa a meno che non abbia rivelato la sua questione confidenziale ai suoi servitori, i profeti”. (Amos 3:7) Nei secoli successivi a questa dichiarazione Geova compì molte opere potenti. Per esempio, nel 607 a.E.V. disciplinò severamente il suo popolo eletto perché era ribelle e colpevole di spargimento di sangue. Punì pure le nazioni circostanti che gongolavano per le sofferenze di Israele. (Geremia, capitoli 46-49) Poi, nel 539 a.E.V., Geova fece cadere la grande potenza mondiale babilonese e, come risultato, nel 537 a.E.V. un rimanente di Israele tornò in patria per ricostruire il tempio. — 2 Cronache 36:22, 23.

3 Quegli eventi scossero il mondo e, in armonia con le parole di Amos, Geova li rivelò in anticipo ai profeti che agivano quali suoi messaggeri, avvertendo Israele di ciò che sarebbe avvenuto. A metà dell’VIII secolo a.E.V. suscitò Isaia. A metà del VII secolo a.E.V. suscitò Geremia. Poi, verso la fine dello stesso secolo, suscitò Ezechiele. Questi e altri profeti fedeli diedero una completa testimonianza circa i propositi di Geova.

Identificati gli odierni messaggeri di Dio

4. Cosa dimostra che l’umanità ha bisogno di messaggeri di pace?

4 Che dire di oggi? Osservando il degrado della società umana, molte persone del mondo hanno un grave presentimento. Quelli che amano la giustizia sono addolorati vedendo l’ipocrisia e l’effettiva malvagità della cristianità. Come predisse Geova mediante Ezechiele, “sospirano e gemono per tutte le cose detestabili che si fanno in mezzo ad essa”. (Ezechiele 9:4) Tuttavia molti non sanno quali sono i propositi di Geova. Hanno bisogno che qualcuno gliene parli.

5. Come indicò Gesù che nei nostri giorni ci sarebbero stati dei messaggeri?

5 C’è qualcuno oggi che parla con lo stesso spirito intrepido di Isaia, Geremia ed Ezechiele? Gesù indicò che qualcuno ci sarebbe stato. Nel predire gli avvenimenti dei nostri giorni, disse: “Questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata, in testimonianza a tutte le nazioni; e allora verrà la fine”. (Matteo 24:14) Chi adempie oggi questa profezia, servendo come messaggero, come predicatore della buona notizia? Alcune analogie fra i nostri giorni e i giorni dell’antico Israele ci aiuteranno a rispondere a tale domanda.

6. (a) Descrivete cosa accadde all’“Israele di Dio” durante la prima guerra mondiale. (b) Come si adempì Ezechiele 11:17 sull’antico Israele?

6 Nell’oscuro periodo della prima guerra mondiale i moderni servitori di Geova, il rimanente dell’unto “Israele di Dio”, vennero a trovarsi in cattività come Israele in Babilonia. (Galati 6:16) Subirono l’esilio spirituale in Babilonia la Grande, il conglomerato mondiale di religioni false, la principale e la più riprensibile delle quali è la cristianità. Ciò nonostante, le parole che Geova pronunciò a Ezechiele indicavano che non erano stati abbandonati. Egli disse: “Certamente vi radunerò anche dai popoli e vi raccoglierò dai paesi fra i quali siete stati dispersi, e certamente vi darò il suolo d’Israele”. (Ezechiele 11:17) Nel caso dell’antico Israele, per adempiere quella promessa Geova suscitò Ciro il Persiano, che rovesciò la potenza mondiale babilonese e aprì la via del ritorno in patria a un rimanente di Israele. Ma che dire di oggi?

7. Cosa avvenne nel 1919 a conferma del fatto che Gesù aveva agito contro Babilonia la Grande? Spiegate.

7 Agli inizi di questo secolo si ebbe una vigorosa prova che era all’opera un più grande Ciro. Chi era? Non era altri che Gesù Cristo, intronizzato dal 1914 nel Regno celeste. Questo grande Re mostrò buona volontà verso i suoi unti fratelli sulla terra quando, nel 1919, i cristiani unti furono liberati dalla cattività spirituale e tornarono nel loro “paese”, il loro reame spirituale sulla terra. (Isaia 66:8; Rivelazione [Apocalisse] 18:4) Così Ezechiele 11:17 ebbe un adempimento moderno. Anticamente, perché gli israeliti potessero tornare nel loro paese fu necessario che Babilonia cadesse. Nei tempi moderni la restaurazione dell’Israele di Dio fu quindi una dimostrazione che Babilonia la Grande era caduta per mano del più grande Ciro. Questa caduta fu annunciata dal secondo angelo di Rivelazione capitolo 14 quando gridò: “È caduta Babilonia la Grande, che ha fatto bere a tutte le nazioni del vino dell’ira della sua fornicazione!” (Rivelazione 14:8) Che capovolgimento per Babilonia la Grande, specialmente per la cristianità! E che benedizione per i veri cristiani!

8. Come descrive il libro di Ezechiele la felicità dei servitori di Dio dopo la loro liberazione nel 1919?

8 In Ezechiele 11:18-20 leggiamo la descrizione che il profeta fa della felicità dei servitori di Dio dopo la loro restaurazione. Nel primo adempimento le sue parole significarono la purificazione di Israele ai giorni di Esdra e Neemia. Nell’adempimento moderno il significato è simile. Vediamo come. Geova dice: “Certamente verranno [nel loro paese] e toglieranno da esso tutte le sue cose disgustanti e tutte le sue cose detestabili”. Proprio come era stato profetizzato, a partire dal 1919 Geova purificò i suoi servitori e li rinvigorì perché lo servissero. Essi cominciarono a rimuovere dal loro ambiente spirituale tutte le pratiche e le dottrine babiloniche che li contaminavano ai suoi occhi.

9. Quali grandi benedizioni Geova concesse al suo popolo a partire dal 1919?

9 Poi, secondo il versetto 19, Geova prosegue dicendo: “E certamente darò loro un solo cuore, e metterò dentro di loro uno spirito nuovo; e certamente toglierò il cuore di pietra dalla loro carne e darò loro un cuore di carne”. In armonia con queste parole, nel 1919 Geova unì i suoi unti servitori, diede loro “un solo cuore”, per così dire, affinché lo servissero “a spalla a spalla”. (Sofonia 3:9) Inoltre Geova diede spirito santo ai suoi servitori per rinvigorirli nell’opera di testimonianza e per produrre in loro gli eccellenti frutti descritti in Galati 5:22, 23. E invece di un cuore insensibile come la pietra, Geova diede loro un cuore tenero, docile, ubbidiente, un cuore sensibile alla sua volontà.

10. Perché dal 1919 in poi Geova ha benedetto il suo popolo ristabilito?

10 Perché fece questo? Geova stesso lo spiega. In Ezechiele 11:20 leggiamo: “Perché camminino nei miei propri statuti e osservino le mie proprie decisioni giudiziarie ed effettivamente li mettano in pratica, e divengano realmente il mio popolo e io stesso divenga il loro Dio”. L’Israele di Dio imparò a ubbidire alla legge di Geova anziché agire di testa propria. Imparò a fare la volontà di Dio senza avere timore dell’uomo. Così si distinse dai finti cristiani della cristianità. Erano i servitori di Geova. In quanto tali, Geova era pronto a impiegarli come proprio messaggero, il suo “schiavo fedele e discreto”. — Matteo 24:45-47.

La felicità dei messaggeri di Dio

11. Come viene descritta nel libro di Isaia la felicità dei servitori di Geova?

11 Potete immaginare quale felicità provarono quando compresero la posizione di privilegio che avevano? Come gruppo, fecero eco alle parole di Isaia 61:10: “Immancabilmente esulterò in Geova. La mia anima gioirà nel mio Dio”. Su di loro si adempì la promessa di Isaia 35:10: “I medesimi redenti da Geova torneranno e certamente verranno a Sion con grido di gioia; e allegrezza a tempo indefinito sarà sulla loro testa. Conseguiranno esultanza e allegrezza, e mestizia e sospiri dovranno fuggire”. Questa fu la felicità che provarono i messaggeri della pace divina nel 1919 allorché si accinsero a predicare la buona notizia a tutto il genere umano. Da allora fino a oggi, non hanno smesso di compiere quest’opera, e la loro felicità è aumentata. Nel Sermone del Monte Gesù dichiarò: “Felici i pacificatori, poiché saranno chiamati ‘figli di Dio’”. (Matteo 5:9, nota in calce) Dal 1919 a oggi il rimanente degli unti “figli di Dio” ha sperimentato la veracità di tale dichiarazione.

12, 13. (a) Chi si unì all’Israele di Dio nel servire Geova, e quale opera intraprese? (b) Quale grande gioia hanno provato gli unti servitori di Geova?

12 Col passar degli anni gli appartenenti all’Israele di Dio aumentarono, fino agli anni ’30, quando il radunamento dei rimanenti degli unti volse al termine. L’aumento nel numero dei predicatori della buona notizia cessò? No, per nulla. Aveva già cominciato a delinearsi una grande folla di cristiani con la speranza terrena, i quali partecipavano insieme ai loro fratelli unti all’opera di predicazione. L’apostolo Giovanni ebbe una visione di questa grande folla, ed è degna di nota la descrizione che ne fa: “Sono dinanzi al trono di Dio; e gli rendono sacro servizio giorno e notte”. (Rivelazione 7:15) Sì, la grande folla si mise all’opera per servire Dio. Come risultato, quando, dopo il 1935, il numero degli unti cominciò a decrescere, l’opera di testimonianza fu portata avanti con accresciuto impulso da questi fedeli compagni.

13 In questo modo si adempì Isaia 60:3, 4: “Le nazioni verranno certamente alla tua luce, e i re alla lucentezza del tuo fulgore. Alza gli occhi tutt’intorno e vedi! Sono stati tutti radunati; son venuti a te. Da lontano i tuoi propri figli continuano a venire, e le tue figlie che saranno portate sul fianco”. La felicità che questi sviluppi recarono all’Israele di Dio è mirabilmente descritta in Isaia 60:5, dove leggiamo: “In quel tempo vedrai e certamente diverrai raggiante, e il tuo cuore realmente palpiterà e si espanderà, perché verso di te si dirigerà la dovizia del mare; le medesime risorse delle nazioni verranno a te”.

L’organizzazione di Geova in movimento

14. (a) Quale visione di cose celesti ebbe Ezechiele, e che comando ricevette? (b) Cos’hanno compreso i servitori di Geova nei tempi moderni, e cosa si sono quindi sentiti spinti a fare?

14 Nel 613 a.E.V. Ezechiele ebbe una visione dell’organizzazione celeste di Geova, paragonata a un carro in movimento. (Ezechiele 1:4-28) In seguito Geova gli disse: “Figlio dell’uomo, va, entra in mezzo alla casa d’Israele, e devi parlare loro con le mie parole”. (Ezechiele 3:4) Oggi, nel 1997, comprendiamo che la celeste organizzazione di Geova Dio è ancora in movimento per adempiere inarrestabilmente i Suoi propositi. Ci sentiamo quindi spinti a continuare a parlare ad altri di tali propositi. Ai suoi giorni Ezechiele pronunciò parole direttamente ispirate da Geova. Oggi pronunciamo parole contenute nell’ispirata Parola di Geova, la Bibbia. E che messaggio ha questo libro per l’umanità! Benché molti siano preoccupati per il futuro, la Bibbia mostra che le cose stanno assai peggio — e nello stesso tempo assai meglio — di quanto essi immaginino.

15. Perché oggi le cose stanno assai peggio di quanto immaginino molti?

15 Le cose stanno peggio perché, come abbiamo appreso dagli articoli precedenti, presto la cristianità e tutte le altre false religioni verranno distrutte completamente come lo fu Gerusalemme nel 607 a.E.V. Inoltre l’intero sistema politico mondiale, raffigurato nel libro di Rivelazione come una bestia selvaggia con sette teste e dieci corna, sta per essere spazzato via come lo furono molti dei vicini pagani di Gerusalemme. (Rivelazione 13:1, 2; 19:19-21) Ai giorni di Ezechiele, Geova descrisse vividamente il terrore che l’incombente distruzione di Gerusalemme incuteva. Ma le sue parole acquisteranno un significato assai maggiore quando le persone si renderanno conto dell’imminente distruzione di questo mondo. Geova disse a Ezechiele: “In quanto a te, o figlio dell’uomo, sospira con fianchi scossi. Sì, con amarezza devi sospirare davanti ai loro occhi. E deve accadere che, nel caso ti dicano: ‘Perché sospiri?’ devi dire: ‘A causa di una notizia’. Poiché certamente verrà, e ogni cuore si deve struggere e tutte le mani devono cascare e ogni spirito deve divenire abbattuto e tutte le ginocchia stesse goccioleranno acqua. ‘Ecco, certamente verrà e sarà fatto accadere’, è l’espressione del Sovrano Signore Geova”. (Ezechiele 21:6, 7; Matteo 24:30) Si profilano all’orizzonte avvenimenti spaventosi. La nostra profonda preoccupazione per il prossimo ci spinge a far risuonare l’avvertimento, ad annunciare la “notizia” della veniente ira di Geova.

16. Perché per i mansueti le cose stanno molto meglio di quanto pensino molti?

16 Al tempo stesso, per i mansueti le cose stanno molto meglio di quanto la maggioranza delle persone immagini. In che senso? Nel senso che Gesù Cristo è morto per i nostri peccati e ora domina come Re del Regno di Dio. (1 Timoteo 1:15; Rivelazione 11:15) I problemi apparentemente insolubili del genere umano saranno presto risolti mediante quel Regno celeste. Morte, malattie, corruzione, fame e criminalità saranno cose del passato, e il Regno di Dio dominerà incontrastato su una terra paradisiaca. (Rivelazione 21:3, 4) Tutti gli esseri umani godranno la pace divina, una pacifica e amorevole relazione con Geova Dio e l’uno con l’altro. — Salmo 72:7.

17. Quali aumenti rallegrano il cuore dei messaggeri della pace divina?

17 In certi luoghi della terra folle particolarmente numerose di mansueti accolgono a braccia aperte il messaggio della pace divina. Per citare solo alcuni esempi, l’anno scorso in Ucraina c’è stato un aumento del 17 per cento nel numero dei proclamatori. Nel Mozambico l’aumento è stato del 17 per cento, e in Lituania del 29 per cento. In Russia c’è stato un aumento del 31 per cento, mentre in Albania i proclamatori sono aumentati del 52 per cento. Questi aumenti rappresentano decine di migliaia di persone sincere che vogliono la pace divina e che si sono schierate a favore della giustizia. Tale rapida crescita è fonte di gioia per l’intera fratellanza cristiana.

18. Sia che le persone ascoltino o no, cosa continueremo a fare?

18 Le persone rispondono altrettanto favorevolmente nella vostra zona? Se sì, ci rallegriamo con voi. In alcuni territori, però, ci vogliono moltissime ore di duro lavoro prima di trovare anche un solo interessato. Coloro che servono in tali territori si impigriscono o si scoraggiano? No. I testimoni di Geova ricordano ciò che Dio disse al giovane profeta Ezechiele quando per la prima volta lo incaricò di predicare ai suoi compatrioti ebrei: “In quanto a loro, sia che odano o che se ne astengano — poiché sono una casa ribelle — certamente sapranno che un profeta stesso è stato in mezzo a loro”. (Ezechiele 2:5) Come Ezechiele, continuiamo ad annunciare alle persone la pace divina, sia che reagiscano favorevolmente o no. Se ascoltano, siamo felicissimi. Se ci volgono le spalle, ci scherniscono o addirittura ci perseguitano, noi perseveriamo. Amiamo Geova, e la Bibbia dice: “L’amore . . . sopporta ogni cosa”. (1 Corinti 13:4, 7) Grazie al fatto che perseveriamo nel predicare, le persone sanno chi sono i testimoni di Geova. Conoscono il nostro messaggio. Quando verrà la fine, sapranno che i testimoni di Geova hanno cercato di aiutarli ad avere la pace divina.

19. Come servitori del vero Dio, di quale grande privilegio vogliamo far tesoro?

19 Esiste privilegio più grande del servire Geova? No! La nostra felicità maggiore scaturisce dalla relazione che abbiamo con Dio e dal sapere che stiamo facendo la sua volontà. “Felice è il popolo che conosce l’urlo di gioia. O Geova, nella luce della tua faccia continuano a camminare”. (Salmo 89:15) Perciò facciamo sempre tesoro del gioioso privilegio di essere messaggeri della pace divina a favore dell’umanità. Facciamo diligentemente la nostra parte in quest’opera finché Geova non dirà basta.

Ricordate?

◻ Chi sono gli odierni messaggeri della pace divina?

◻ Come sappiamo che nel 1919 Babilonia la Grande è caduta?

◻ Qual è la principale attività della “grande folla”?

◻ Perché oggi il futuro è più tetro di quanto immagini la maggioranza delle persone?

◻ Perché per i giusti il futuro può essere migliore di quanto essi pensino?

[Immagini a pagina 21]

Osservando il degrado della società umana, molti hanno un grave presentimento

[Immagini a pagina 23]

I messaggeri della pace divina sono oggi le persone più felici della terra

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