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  • Perché mantenere le promesse?

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  • Perché mantenere le promesse?
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1999
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  • Geova mantiene le promesse
  • Le promesse di Geova e il nostro futuro
  • Manteniamo le promesse che facciamo a Dio
  • Mantenere le promesse rafforza la fiducia
  • Altri campi in cui mantenere le promesse
  • Ricche benedizioni da Dio
  • In quali promesse si può avere fiducia?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 2004
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1999
w99 15/9 pp. 8-11

Perché mantenere le promesse?

“VOTATE per l’uomo che promette di meno: vi deluderà di meno”, disse Bernard Baruch, defunto consigliere presidenziale americano. Nel mondo odierno sembra che le promesse vengano fatte apposta per non essere mantenute. Che si tratti di voti matrimoniali, accordi d’affari o promesse di trascorrere più tempo con i figli, oggi, a differenza del passato, la maggioranza non si preoccupa di tener fede alle promesse e dimentica il valore del detto che ‘un uomo vale quanto la sua parola’.

Molti promettono sapendo in partenza che non intendono mantenere le promesse. Altri invece fanno promesse avventate che poi non sono in grado di mantenere o vengono meno alla parola data semplicemente perché è più comodo.

Si sa che circostanze impreviste possono rendere difficile mantenere una promessa. Ma è davvero così grave venire meno alla parola data? Dovreste prendere sul serio le promesse che fate? Uno sguardo all’esempio di Geova Dio ci aiuterà a capire perché sono cose da prendere seriamente.

Geova mantiene le promesse

Noi adoriamo un Dio il cui nome stesso è legato all’adempimento delle sue promesse. Nei tempi biblici spesso il nome descriveva la persona. È così anche per il nome Geova, che significa “Egli fa divenire”. Perciò il nome divino contiene l’idea che Dio manterrà le promesse e adempirà i suoi propositi.

Tenendo fede al suo nome, Geova mantenne ogni promessa fatta all’antica nazione di Israele. Riguardo ad esse, il re Salomone riconobbe: “Benedetto Geova, che ha dato un luogo di riposo al suo popolo Israele secondo tutto ciò che ha promesso. Non è venuta meno una sola parola di tutta la sua buona promessa che egli ha promesso per mezzo di Mosè suo servitore”. — 1 Re 8:56.

La fidatezza di Geova è tale che l’apostolo Paolo disse: “Quando Dio fece la promessa ad Abraamo, giacché non poteva giurare per nessuno più grande, giurò per se stesso”. (Ebrei 6:13) Sì, il nome e la personalità stessi di Geova sono una garanzia che non verrà meno alle sue promesse, anche se dovesse costargli caro. (Romani 8:32) Il fatto che Geova adempia le sue promesse ci infonde una speranza che è come un’àncora per la nostra anima, o vita. — Ebrei 6:19.

Le promesse di Geova e il nostro futuro

La nostra speranza, la nostra fede e la nostra stessa vita dipendono dall’adempimento delle promesse di Geova. Qual è la nostra speranza? ‘Secondo la promessa di Dio noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, e in questi dimorerà la giustizia’. (2 Pietro 3:13) Le Scritture ci danno anche motivo di avere fede che “ci sarà una risurrezione sia dei giusti che degli ingiusti”. (Atti 24:15) E possiamo essere certi che c’è qualcosa di più della vita attuale: ciò che l’apostolo Giovanni chiama “la promessa” della “vita eterna”. (1 Giovanni 2:25) Ma le promesse che Geova fa nella sua Parola non si limitano al futuro. Danno un senso anche alla nostra vita attuale.

Il salmista disse: “Geova è vicino a tutti quelli che lo invocano . . . e udrà la loro invocazione di soccorso”. (Salmo 145:18, 19) Dio ci assicura pure che “dà allo stanco potenza, e a chi è senza energia dinamica fa abbondare piena forza”. (Isaia 40:29) E com’è confortante sapere che ‘non lascerà che siamo tentati oltre ciò che possiamo sopportare, ma con la tentazione farà anche la via d’uscita’! (1 Corinti 10:13) Se abbiamo sperimentato di persona l’adempimento di alcune di queste promesse, sappiamo che si può avere assoluta fiducia in Geova. Alla luce dei benefìci che traiamo dalle numerose promesse che Dio fa e mantiene, come dovremmo considerare le promesse che noi facciamo a lui?

Manteniamo le promesse che facciamo a Dio

La dedicazione a Dio è indubbiamente la promessa più importante che possiamo fare. Compiendo questo passo dimostriamo di voler servire Geova per sempre. Sebbene i comandamenti di Dio non siano gravosi, a volte può non essere facile fare la sua volontà, dato che viviamo in questo malvagio sistema di cose. (2 Timoteo 3:12; 1 Giovanni 5:3) Ma una volta che abbiamo “messo mano all’aratro” e ci siamo dedicati a Geova come discepoli di suo Figlio Gesù Cristo, non dovremmo mai guardare indietro alle cose del mondo che ci siamo lasciati alle spalle. — Luca 9:62.

Quando preghiamo Geova, possiamo sentirci spinti a promettergli che lotteremo per vincere una certa debolezza, per coltivare una particolare qualità cristiana o per migliorare qualche aspetto della nostra attività teocratica. Cosa ci aiuterà a mantenere queste promesse? — Confronta Ecclesiaste 5:2-5.

Le promesse sincere nascono sia dal cuore che dalla mente. Perciò vogliamo sostenere le promesse che abbiamo fatto a Geova aprendogli il cuore in preghiera, menzionando onestamente i nostri timori, i nostri desideri e le nostre debolezze. Pregare in relazione a una promessa fatta rafforzerà in noi la volontà di mantenerla. Potremmo considerare le promesse fatte a Dio come debiti. Quando i debiti sono grossi, si devono pagare a rate. In modo analogo, per mantenere molte promesse che facciamo a Geova ci vuole tempo. Ma dandogli regolarmente quello che possiamo, dimostriamo di voler fare ciò che abbiamo promesso, ed egli ci benedirà di conseguenza.

Possiamo dimostrare che prendiamo seriamente le promesse fatte pregando spesso, forse ogni giorno, in relazione ad esse. Dimostreremo così al nostro Padre celeste che siamo sinceri. Saremo anche aiutati a ricordare ciò che abbiamo promesso. Davide ci lasciò un ottimo esempio al riguardo. In un cantico supplicò Geova: “Odi, o Dio, il mio grido d’implorazione. Presta attenzione alla mia preghiera. . . . Certamente innalzerò melodie al tuo nome per sempre, affinché io paghi di giorno in giorno i miei voti”. — Salmo 61:1, 8.

Mantenere le promesse rafforza la fiducia

Se le promesse che facciamo a Dio non devono essere prese alla leggera, lo stesso può dirsi di quelle che facciamo ai nostri compagni di fede. Non dovremmo trattare Geova in un modo e i nostri fratelli in un altro. (Confronta 1 Giovanni 4:20). Nel Sermone del Monte, Gesù disse: “La vostra parola Sì significhi Sì, il vostro No, No”. (Matteo 5:37) Mantenere sempre la parola data è un modo per ‘operare ciò che è bene verso quelli che hanno relazione con noi nella fede’. (Galati 6:10) Ogni promessa che manteniamo edifica la fiducia.

Il danno fatto venendo meno alla parola data è spesso maggiore nelle questioni di denaro. Quando si tratta di pagare un debito, rendere un servizio o rispettare un accordo commerciale, il cristiano dovrebbe essere di parola. Questo fa piacere a Dio e rafforza la fiducia reciproca, così essenziale affinché i fratelli “dimorino insieme in unità”. — Salmo 133:1.

Non rispettare gli accordi può invece danneggiare sia la congregazione che gli individui che vi sono direttamente implicati. Un sorvegliante viaggiante osserva: “Le controversie d’affari — invariabilmente dovute al fatto che almeno una delle parti non ha rispettato gli accordi — divengono spesso di dominio pubblico. Di conseguenza i fratelli si schierano con l’uno o con l’altro e l’atmosfera nella Sala del Regno può farsi tesa”. Com’è importante considerare attentamente qualunque accordo stipuliamo e metterlo per iscritto!a

Si dovrebbe anche fare attenzione quando si vendono prodotti costosi o si propongono investimenti, specie se ne traiamo un guadagno personale. Similmente bisogna stare molto attenti a non esagerare l’efficacia di certi articoli o prodotti per la salute o a promettere profitti inverosimili nel caso di certi investimenti. L’amore dovrebbe spingere i cristiani a spiegare in modo esauriente tutti i possibili rischi. (Romani 12:10) Dato che la maggioranza dei fratelli ha poca esperienza negli affari, forse si fidano del nostro consiglio semplicemente perché condividiamo la stessa fede. Come sarebbe tragico se questa fiducia venisse tradita!

Come cristiani non possiamo seguire pratiche commerciali disoneste o che non tengono conto dei legittimi interessi degli altri. (Efesini 2:2, 3; Ebrei 13:18) Per avere il favore di Geova quali ‘ospiti nella sua tenda’, dobbiamo essere persone degne di fiducia. ‘Anche se abbiamo giurato a ciò che è cattivo per noi, non cambiamo’. — Salmo 15:1, 4.

Iefte, giudice di Israele, fece voto a Geova Dio che se gli avesse dato la vittoria sugli ammoniti gli avrebbe offerto come olocausto la prima persona che gli fosse venuta incontro dopo la battaglia. Quella persona risultò essere la sua unica figlia, ma non per questo Iefte si rimangiò la parola. Con il genuino consenso della figlia, la offrì perché prestasse permanentemente servizio nel santuario di Dio, un sacrificio sicuramente doloroso e che gli costò sotto vari aspetti. — Giudici 11:30-40.

Specialmente i sorveglianti della congregazione hanno il dovere di rispettare gli accordi. Secondo 1 Timoteo 3:2, il sorvegliante dev’essere “irreprensibile”. Questa parola traduce un termine greco che significa “non esposto ad assalto, incensurabile, senza rimprovero”. “Non sottintende solo che l’uomo abbia una buona reputazione, ma che meriti di averla”. (A Linguistic Key to the Greek New Testament) Dato che il sorvegliante dev’essere irreprensibile, deve sempre mantenere le promesse.

Altri campi in cui mantenere le promesse

Come dovremmo considerare le promesse fatte a persone diverse dai nostri compagni di fede? “Risplenda la vostra luce davanti agli uomini”, disse Gesù, “affinché vedano le vostre eccellenti opere e diano gloria al Padre vostro che è nei cieli”. (Matteo 5:16) Dimostrando di essere di parola potremmo invogliare altri ad ascoltare il messaggio cristiano. Nonostante il declino mondiale dei princìpi di onestà, la maggioranza delle persone apprezza ancora l’integrità morale. Mantenere le promesse è un modo per dimostrare amore a Dio e al prossimo e attirare coloro che amano la giustizia. — Matteo 22:36-39; Romani 15:2.

Nell’anno di servizio 1998 i testimoni di Geova hanno dedicato più di un miliardo di ore alla proclamazione pubblica della buona notizia del Regno di Dio. (Matteo 24:14) Parte di questa predicazione potrebbe cadere su orecchi sordi se non mantenessimo la parola nelle questioni di affari o in altre cose. Dato che rappresentiamo l’Iddio di verità, la gente si aspetta giustamente che agiamo in modo onesto. Essendo fidati e onesti ‘adorniamo in ogni cosa l’insegnamento del nostro Salvatore, Dio’. — Tito 2:10.

Nel nostro ministero abbiamo varie opportunità di mantenere la parola tornando a visitare coloro che mostrano interesse per il messaggio del Regno. Se diciamo che torneremo, dovremmo farlo. Tornare come promesso è un modo per “non trattenere il bene da quelli cui è dovuto”. (Proverbi 3:27) Una sorella ha detto: “Diverse volte ho incontrato persone interessate che mi hanno detto che un Testimone aveva promesso di ritornare ma non lo ha fatto. Naturalmente è possibile che il padrone di casa fosse assente o che le circostanze abbiano impedito al Testimone di tornare. Ma non vorrei che qualcuno dicesse questo di me, per cui faccio tutto il possibile per trovare di nuovo la persona. Sono del parere che se non mantenessi la parola ciò si rifletterebbe negativamente su Geova e sui fratelli in generale”.

In certi casi forse non ci sentiamo di tornare perché ci è parso che la persona non fosse veramente interessata. La stessa sorella spiega: “Non sta a me giudicare fino a che punto la persona è interessata. L’esperienza mi ha insegnato che spesso le prime impressioni sono errate. Così cerco di essere positiva, considerando ogni persona come un potenziale fratello o sorella”.

Nel ministero cristiano e in molti altri campi dobbiamo dimostrare che siamo persone di cui ci si può fidare. È vero che certe cose sono più facili a dirsi che a farsi. Il saggio osservò: “Una moltitudine di uomini proclameranno ciascuno la sua propria amorevole benignità, ma un uomo fedele chi lo può trovare?” (Proverbi 20:6) Se siamo determinati, possiamo essere fedeli alla parola data.

Ricche benedizioni da Dio

Fare deliberatamente una promessa vana è disonesto e si potrebbe paragonare all’emettere un assegno a vuoto. Quali ricompense invece possiamo ricevere se manteniamo le promesse! Una è sentirsi la coscienza a posto. (Confronta Atti 24:16). Anziché provare rimorso, ci sentiamo soddisfatti e in pace. Mantenendo la parola contribuiamo anche all’unità della congregazione, che dipende dalla fiducia reciproca. La nostra “parola verace” ci raccomanda inoltre quali ministri dell’Iddio di verità. — 2 Corinti 6:3, 4, 7.

Geova mantiene la parola e odia “la lingua falsa”. (Proverbi 6:16, 17) Imitando il nostro Padre celeste ci avviciniamo di più a lui. Di sicuro abbiamo buone ragioni per mantenere le promesse.

[Nota in calce]

a Vedi l’articolo “Mettetelo per iscritto!”, pubblicato in Svegliatevi! dell’8 luglio 1983, pagine 13-15.

[Immagini a pagina 10]

Iefte mantenne la promessa fatta, anche se gli costò molto

[Immagini a pagina 11]

Se avete promesso di tornare, preparatevi bene per farlo

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