Vi siete prefissi una meta personale?
1 Per riuscire in qualcosa, ci è di grande aiuto prefiggerci una meta. Una meta è qualche cosa verso cui tendere, e quando è conseguita, dà soddisfazione, specialmente se la meta riguarda il servizio che rendiamo a Dio. (Efes. 5:15-17) Molti di noi si sono prefissi la meta personale di fare i pionieri temporanei una o più volte l’anno, di unirsi alle file dei pionieri regolari, di divenire pionieri speciali o membri della famiglia Betel, di servire dove il bisogno è maggiore, di frequentare Galaad e in seguito fare servizio come missionari, ecc. Pensate quali ulteriori benedizioni hanno avuto nella loro vita quelli che hanno conseguito tali mete!
2 Non è più richiesto che ogni proclamatore raggiunga una quota di ore, né una quota di visite ulteriori, di riviste o di studi biblici. Perché no? Perché le nostre circostanze individuali, le condizioni di salute, le capacità, ecc., variano in notevole misura. Non tutti possiamo fare la stessa quantità di lavoro, e sappiamo che le persone non rispondono nello stesso modo in ogni zona.
3 Comunque, non sarebbe bene che ciascuno di noi stabilisse una meta personale per il ministero di campo, determinando personalmente quanto tempo può ragionevolmente dedicare al servizio di campo ogni mese e preparando di conseguenza un programma? Similmente, possiamo stabilire una quota personale di riviste, di visite ulteriori, e anche il numero di studi biblici che vorremmo tenere.
4 Un proclamatore ha dichiarato recentemente: ‘Quando la Società aveva stabilito la quota di dodici riviste al mese per i proclamatori, e io vedevo avvicinarsi la fine del mese senza aver raggiunto la quota delle riviste, spesso disponevo di dedicare un po’ più tempo al servizio con le riviste per avere la soddisfazione di lasciare dodici o più riviste al mese’. Egli osservò che quando le quote vennero abbandonate, il tempo che dedicava al servizio di campo diminuì ed egli non faceva lo stesso sforzo di lasciare dodici riviste al mese. Egli decise di prefiggersi quote personali per il servizio di campo, e di conseguenza dedica più tempo al servizio di campo e ancora una volta s’impegna di più nella distribuzione delle riviste.
5 Le quote personali ci sono utili. Esse ci danno l’occasione di manifestare buoni desideri, secondo le “disposizioni del cuore” che Geova permette amorevolmente alle sue creature umane di prendere a loro piacimento. E quando il cuore della persona ha ‘ideato la sua via’, prefiggendosi mete ragionevoli nel servizio di Dio, allora “Geova stesso dirige i suoi passi”. (Prov. 16:1, 9) Sì, Geova benedirà i nostri sforzi di conseguire tali mete. Il nostro desiderio è quello di piacere a Geova partecipando il più pienamente possibile all’opera di predicare il Regno e fare discepoli. Le mete ci possono aiutare in questo. Allora, giacché tutti riconosciamo l’urgenza dei tempi, non sarebbe bene considerare di nuovo le nostre circostanze individuali e prefiggerci ragionevoli mete personali nel servizio di campo?