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  • A tutti i dedicati servitori di Geova
  • Ministero del Regno 1974
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Ministero del Regno 1974
km 9/74 pp. 5-6

A tutti i dedicati servitori di Geova

6 ottobre 1974

Cari fratelli,

La settimana scorsa abbiamo avuto una speciale adunanza con i nuovi associati che ci ha fatto pensare, non è vero? Quelli che hanno mostrato interesse verso Geova e i suoi meravigliosi propositi sono stati per certo incoraggiati a pensare seriamente e in preghiera alla loro condizione dinanzi al Creatore. È stata fatta loro capire l’urgenza dei tempi e l’importanza di lasciare che l’amore verso Geova li spinga a dar prova che sono dalla sua parte prima che scoppi la “grande tribolazione”.

A motivo del tempo, anche noi dobbiamo pensare seriamente e in preghiera alla nostra relazione con Geova Dio. Non si tratta solo di guardare con viva aspettativa alla venuta della “grande tribolazione” e alla vita nel nuovo ordine di Dio. Occorre fare continui sforzi per dare prova che siamo devoti servitori di Geova. L’apostolo Pietro ammonì: “Giacché aspettate queste cose, fate tutto il possibile per essere infine trovati da lui immacolati e senza difetto e in pace”. — 2 Piet. 3:14.

Come popolo, noi diamo ascolto all’ispirato consiglio dell’apostolo e siamo anche consci del bisogno di continuare a fare progresso nella vita cristiana. Ma questo non avviene necessariamente per ognuno che professa d’essere battezzato discepolo di Gesù Cristo. È dunque bene che noi tutti, individualmente, pensiamo sul serio e in preghiera a come impieghiamo la nostra vita nella parte finale degli “ultimi giorni”. Se la “grande tribolazione” cominciasse domani, quale sarebbe la nostra condizione dinanzi a Geova?

Assolviamo la nostra responsabilità verso il mondo del genere umano

Considerate quello che state facendo per assolvere la vostra responsabilità verso quelli che non sono ancora approvati servitori di Geova. La loro vita è in grave pericolo nella “grande tribolazione” che si avvicina a grandi passi. Siete sensibili al loro urgente bisogno di aiuto? Sono le vostre circostanze tali che potreste fare cambiamenti nel vostro modo di vivere per partecipare in più larga misura all’essenziale opera di dare avvertimento e aiuto, opera che presto finirà?

Questo non vuol dire che devi usare le tue energie fino al limite, non dedicando assolutamente tempo allo svago. Anche Gesù Cristo fece in modo che i suoi discepoli avessero il riposo e il ristoro necessari. (Mar. 6:31, 32) Ma il modo in cui impieghi il tuo tempo dovrebbe rivelare che il supremo desiderio del tuo cuore è quello di dare prova che sei un leale ‘collaboratore’ di Geova Dio, che ti metti nella posizione d’essere da lui pienamente impiegato per aprire il cuore dei tuoi simili affinché accettino la verità. — 1 Cor. 3:9; Atti 16:14.

In alcuni casi, considerando la cosa in seno alla famiglia è possibile che alcuni familiari partecipino più pienamente a questa parte finale dell’opera di predicazione? Se tutti i familiari uniscono le loro risorse e i loro sforzi, forse uno di essi potrà fare il pioniere regolare o il pioniere temporaneo. Anche se a motivo di responsabilità familiari questo non è possibile, come risultato di tali sforzi combinati non potrebbe la famiglia nel suo insieme dedicare più tempo alla predicazione e all’insegnamento? Non è questo periodo finale degli “ultimi giorni” il tempo appropriato per intensificare l’attività?

Non vogliamo essere accusati della colpa di spargimento di sangue per essere stati indifferenti verso la situazione critica delle persone del nostro territorio. (Si paragoni Ezechiele 3:17-19). E questo non ci accadrà come gruppo. Il vero amore e interesse per i nostri simili non ci permetterà di rendere un semplice servizio simbolico.

Questo non è certo il tempo di farsi distrarre dal desiderio d’avere una confortevole posizione nel mondo o dall’eccessiva ansietà per come guadagnarsi da vivere. (Matt. 13:22; Luca 21:34, 35; 1 Tim. 6:9, 10; 1 Giov. 2:15-17) Avendo ricevuto l’incarico di predicare e fare discepoli i veri cristiani hanno sempre messo le occupazioni secolari al secondo posto, dedicando alla predicazione e all’insegnamento tempo ed energie che altrimenti potevano giustamente essere impiegati per promuovere gli interessi materiali. (Matt. 28:19, 20) Non si dovrebbe dunque far questo particolarmente nella parte conclusiva del “tempo della fine”?

Tenendo il lavoro secolare al suo posto, come il mezzo per sostenerci nel servizio di Dio e per aiutare altri a ottenere le necessarie cose materiali, ci proteggeremo nei tempi difficoltosi cui andremo senz’altro incontro nel prossimo futuro. (Efes. 4:28; 1 Tim. 6:6-8, 17-19) Forse dovremo condividere il poco che abbiamo con fratelli che potrebbero avere anche maggior bisogno. Saremo ansiosi e desiderosi di farlo?

Non abbiamo inoltre nessuna assicurazione che alcuno dei nostri beni materiali sopravvivrà alla “grande tribolazione”. Ricordate Lot. Egli perse la casa e altri beni materiali e in seguito dovette sopportare il disagio di vivere in una caverna con le sue due figlie. (Gen. 19:2, 16, 24, 25, 30) Può anche darsi che per qualche tempo la situazione sia molto disagevole durante e dopo la distruzione di questo empio sistema. Se ora attribuiamo troppa importanza alle cose materiali potrebbe questo indurci allora a lamentarci e contribuire a rendere più sgradevole la situazione per noi e per altri? (Si paragoni Numeri 11:4-6, 10; 20:3-5). Sarebbe anche più tragico se il nostro sentito apprezzamento per la relazione che abbiamo con Geova fosse soffocato dall’attuale eccessiva preoccupazione per i beni materiali, così da perdere la vita, come accadde alla moglie di Lot. — Gen. 19:26.

Manteniamo un’eccellente condotta!

Per essere immacolati e senza difetto non basta fare saggio uso del nostro tempo e dei nostri beni nell’adempimento della nostra responsabilità di predicare. (Atti 20:26, 27) Dobbiamo badare anche alla nostra personale condotta. (Matt. 5:14-16) Ci sforziamo, come si sforzò l’apostolo Paolo, di dominare le nostre peccaminose inclinazioni? (1 Cor. 9:27) Facciamo progresso nel coltivare il frutto dello spirito di Dio? (Gal. 5:16-18, 22-24) Comprendiamo che inimicizia, contenzione, divisione e invidia sono errati agli occhi di Geova come fornicazione, ubriachezza e idolatria? — Gal. 5:19-21.

La stragrande maggioranza di coloro che sono dedicati a Geova Dio mantiene un’eccellente condotta cristiana in un mondo che si degrada sempre più rapidamente. Siamo anche molto consapevoli delle nostre debolezze, chiedendo ogni giorno a Geova il perdono dei peccati e sforzandoci di migliorare. — 1 Giov. 1:8-10.

Ma alcuni hanno lasciato che l’odio si accumulasse nel loro cuore. Forse rifiutano di parlare a certi fratelli e sorelle, nutrendo rancori per piccole offese, reali o immaginarie. Forse attribuiscono cattivi motivi a conservi nella fede, giudicandoli erroneamente e condannandoli. Forse dicono anche calunnie. — Gal. 5:13-15, 25, 26; Giac. 3:5-16; 4:11, 12.

Altri ancora cercheranno di avvicinarsi il più possibile alle vie del mondo. Vogliono mostrare a quelli del mondo che anche noi possiamo ‘divertirci’. Tali azioni si possono rivelare con balli immodesti, con il bere smodato e altre cose simili. — 1 Piet. 4:1-5.

Che cosa indica un esame della vostra condotta? Se vedete aspetti in cui potreste migliorare e volete realmente migliorare, avete ragione d’essere felici. Perché? Perché ciò mostra che il vostro cuore reagisce correttamente, spingendovi nella direzione giusta. D’altra parte, forse riconoscete che il vostro cuore ha rivolto i suoi affetti a cose che non sono gli interessi spirituali. Oppure, forse vi è difficile andare d’accordo con altri. In tal caso, vorrete impegnarvi a fondo per cambiare il vostro modo di pensare affinché la vostra situazione non peggiori e la “grande tribolazione” non vi trovi macchiati, difettosi e in disunione con Geova Dio e il suo popolo.

Ciò che abbiamo come servitori di Geova è una cosa troppo preziosa per sacrificarla ora che siamo così vicini alla realizzazione della nostra speranza, la vita nel giusto nuovo ordine di Dio. Non sarebbe stolto cedere alla tentazione e praticare il peccato? Non sarebbe tragico perdere la vita per avere ricercato temporanee ricchezze materiali, per aver fatto compromesso a causa dell’opposizione del mondo, o per aver sviluppato un’attitudine di indifferenza verso la salvifica opera di predicare e fare discepoli?

Anche ora possiamo avere ricche ricompense servendo Geova. Abbiamo veri amici che realmente si curano di noi. Pur avendo ancora problemi, la nostra situazione è molto migliore che prima di conoscere la verità. La sapienza contenuta nella Bibbia ci ha permesso di risolvere molto meglio i problemi della vita. L’ubbidienza alla Parola di Dio ci ha permesso di andare più d’accordo nella famiglia e nei nostri quotidiani contatti con altri. Questo non ci ha forse reso la vita più piacevole? In realtà, quale miglior modo di vivere c’è che come devoti servitori di Geova Dio? Questo è in se stesso qualcosa da custodire gelosamente, insieme alla prospettiva di una eternità di vita nel Nuovo Ordine che si avvicina a grandi passi. — Mar. 10:29, 30.

Sia la tua solenne determinazione quella di fare tutto il possibile per essere trovato da Geova ‘immacolato e senza difetto e in pace’. Sforzati con vigore di aiutare altri a ottenere la salvezza mentre c’è ancora tempo. Tutta la tua condotta sia una testimonianza della tua convinzione che la cosa più importante della tua vita è la tua relazione con Geova. Vivi ogni giorno come se fosse l’ultimo. Se lo farai, potrai avere la certezza che, in qualunque momento scoppi la “grande tribolazione”, non sarai preso alla sprovvista e non cadrai, ma continuerai a rimanere in piedi come approvato servitore di Geova. — Riv. 7:14-17.

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