Siate desti al privilegio di predicare!
1 Quale meraviglioso privilegio è quello di essere testimoni del Sovrano Governatore dell’universo, portare il suo nome, partecipare a un’opera che egli ha comandata! Essendo cristiani testimoni di Geova abbiamo questo prezioso privilegio. Lo apprezziamo?
2 Gesù ci mostrò come dar prova che siamo veramente desti a questo privilegio. Egli disse: “Dobbiamo compiere le opere di colui che mi ha mandato, mentre è giorno; viene la notte, quando nessuno può operare”. L’opera affidataci da Dio non è qualcosa da rimandare negligentemente; ora è il tempo di compierla, mentre ce n’è ancora la possibilità. Che cosa include questa opera? Gesù spiegò: “Per questo sono nato e per questo son venuto nel mondo, per rendere testimonianza alla verità”. (Giov. 9:4; 18:37) Per compiere quell’opera doveva cogliere ogni occasione di predicare la buona notizia, facendone una parte importante della sua vita. (Luca 4:43) Egli ce ne diede l’esempio. Seguite la sua direttiva? Siete desti al privilegio di predicare?
3 Che sia possibile divenire negligenti verso tale privilegio è evidentemente indicato da un recente sondaggio indicante che il 15 per cento dei proclamatori di questo paese è irregolare nel servizio di campo. Ne consegue che ogni tanto — e in alcuni casi, spesso — passa un intero mese senza che parlino ad altri della verità. Inoltre, quanti altri partecipano all’opera solo per poche ore al mese, non per limitazioni di salute o per altri impedimenti, ma perché non hanno veramente a cuore il privilegio di predicare? Forse fanno questo ragionamento: “Questo mese ho fatto qualcosa nel servizio di campo”. Ma compiono questo servizio con tutta l’anima? — Luca 10:25-28.
FA DIFFERENZA?
4 Chi è diventato irregolare nel servizio di campo ha motivo di preoccuparsi? In realtà sì, se non è a causa di una situazione inevitabile ma rispecchia indifferenza. A quelli della congregazione di Laodicea che erano divenuti tiepidi nel loro servizio a Dio, il “testimone fedele e verace” Gesù Cristo disse: “Perché sei tiepido . . . ti vomiterò dalla mia bocca”. (Riv. 3:14-16) E l’apostolo Paolo avvertì di guardarsi dall’indifferenza quando scrisse: “Desideriamo che ciascuno di voi mostri la stessa operosità in modo da avere la piena certezza della speranza sino alla fine, onde non diveniate pigri, ma siate imitatori di quelli che mediante la fede e la pazienza ereditano le promesse”. (Ebr. 6:11, 12) Quindi, fa differenza. Chi diventa indifferente e trascura il privilegio di predicare può perdere le benedizioni per cui ha lavorato. Certo non vogliamo che questo accada ad alcuno di noi.
5 Ma per il benessere altrui fa differenza se predichiamo o no? Romani 10:14 risponde: “Come invocheranno colui nel quale non hanno riposto fede? Come, a loro volta, riporranno fede in colui del quale non hanno udito parlare? Come, a loro volta udranno senza qualcuno che predichi?” L’amore verso Geova e verso i nostri simili dovrebbe volerci far desiderare d’essere tra coloro che partecipano pienamente a tale opera di predicazione. Sono in gioco delle vite. Dopo avere esortato Timoteo a persistere nel servizio che rendeva a Dio, Paolo gli rammentò: “Facendo questo salverai te stesso e quelli che ti ascoltano”. — 1 Tim. 4:16.
CIÒ CHE POTETE FARE
6 La regolarità nel servizio di campo dipende in larga misura da un buon programma. È bene che ognuno di noi abbia un programma ragionevole, flessibile e adeguato alle proprie circostanze personali. Se non avete ancora un programma per il servizio, perché non lo preparate ora? Se lo desiderate, parlate con un anziano e ditegli che cosa intendete fare, ed egli avrà senz’altro incoraggianti suggerimenti da darvi. Forse potete disporre di lavorare ogni tanto con un altro proclamatore, ciò che può edificare entrambi. Dopo avere seguìto per un po’ il programma, se vedete di poterlo migliorare, fate i cambiamenti che ritenete più opportuni per voi, per la vostra famiglia e per il territorio.
7 Il desiderio di aiutare gli abitanti del territorio dovrebbe senz’altro essere uno dei principali fattori da tenere presenti nel preparare un programma. Quando è più probabile trovarli a casa e maggiormente disposti ad ascoltare? Se di giorno non c’è nessuno a casa, potremmo tornare nel tardo pomeriggio o nelle prime ore della sera? Così facendo, potremmo incontrare coloro che di rado hanno udito la buona notizia, se non mai. Mostrando così sincero interesse per le persone, diamo prova di comprendere che per essere desti al privilegio di predicare dobbiamo fare più che dedicare delle ore.
CIÒ CHE PUÒ FARE LA CONGREGAZIONE
8 Tutti noi nella congregazione possiamo aiutarci reciprocamente a essere fedeli testimoni di Geova. Quando stabilite di uscire nel servizio di campo, perché non invitate qualcuno a venire con voi? Se avete certe presentazioni, o anche idee per iniziare studi biblici, che vi hanno dato buoni risultati, perché non ne parlate con altri proclamatori? Ricordate pure che quando date uno zelante esempio nel servizio di Geova, questo produce un utile effetto sugli altri, sia nella vostra famiglia che fuori.
9 Di speciale importanza è il buon esempio degli anziani. In I Pietro 5:2, 3 è rivolta loro questa esortazione: “Pascete il gregge di Dio affidato alla vostra cura, non per forza, ma volontariamente . . . divenendo esempi del gregge”. Quando gli anziani sono esemplari nell’opera di predicazione, di solito la congregazione mostra di apprezzare allo stesso modo il privilegio di predicare. Molti anziani riscontrano che disponendo in anticipo di lavorare coi proclamatori e coi pionieri nel servizio di campo, sono spesso in grado di prestare la necessaria attenzione personale ai componenti della congregazione mentre vanno da una casa all’altra. Il sorvegliante del campo in particolare, occupandosi delle registrazioni del servizio di campo, può notare con facilità chi ha bisogno di aiuto personale e se, spinto dall’amorevole interesse, comunica queste informazioni ai conduttori degli studi di libro, essi possono disporre che i proclamatori esperti diano assistenza pratica. In questo modo siamo aiutati a essere desti ad avere una veduta progressiva nell’opera di predicare il messaggio del Regno.
10 I provvedimenti che Geova ha presi per nostra edificazione sono regolari, sicuri e fidati. (Riv. 22:2) Comprendendo quale grande privilegio abbiamo di servirlo, sforziamoci tutti con premura di rispecchiare nella nostra vita queste qualità. La predicazione della buona notizia deve avere una parte importante nella nostra vita, e vorremo farne accuratamente rapporto. Indicherete così d’essere desti al privilegio di predicare “mentre è giorno”.